mercoledì 15 maggio 2013

GOMME DA CANCELLARE

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificato su befunky.com
La pubblicità che sta ricevendo la Pirelli da questo Mondiale di F1 2013 è tutto tranne che positiva. Il fregiarsi del titolo di unico fornitore del Mondiale di F1, si sta rivelando un boomerang colossale. Non passa giorno, infatti, che piloti, ingegneri, team principal e padroni delle scuderie non si lamentino degli pneumatici forniti dall'azienda italiana per questa stagione.
Tra gomme che non durano più di 75 chilometri (date le 4 soste spagnole sui 307 km da percorrere nei 66 giri del Gp), dechappamenti del pneumatico sempre più frequenti (nelle ultime due corse si è arrivati a quattro episodi), la Pirelli sta avendo tutto da perdere e niente da guadagnare dal suo ingresso in F1.
L'azienda milanese, da par suo, replica di aver solo soddisfatto le richieste della Federazione di far durare sempre meno le coperture, chiarendo di essere in grado di creare pneumatici che potrebbero sostenere tranquillamente tutta la distanza di gara.
Ma chi non è pratico di F1, o la guarda superficialmente, sente solamente lamentele e piloti che dichiarano che a causa delle gomme non possono spingere come sanno. 
Immagine tratta da formula1.com
E anche il trionfale Gp di Spagna per la Ferrari di Alonso, è stato vinto dalla scuderia che riesce ad utilizzare meglio queste gomme di marzapane. Lo spettacolo si è avuto, come ultimamente ha abituato la Ferrari, in partenza. Sia Alonso che Massa si sono prodotti in uno slalom fantastico, che li ha riportati nelle posizioni di testa a breve giro di posta. Poi tutti autisti degli pneumatici. Entrambi sul podio, primo e terzo, dimostrando che in Spagna, la Rossa è stata la migliore nello sfruttare gli pneumatici. Tra di loro l'ormai classico 2°, Kimi Raikkonen, al terzo posto d'onore della stagione, usando la sua abituale tattica di una sosta in meno, che quest'anno sta tanto pagando alla scuderia Lotus. Il resto, un annaspamento generale, con le RedBull che protestano con tutti i loro effettivi (piloti, ingegneri, tecnici e boss), per questi pneumatici che non durano più di due/tre giri. Le Mercedes hanno acceso un cero a qualche santo, essendo finite 6° e 12° partendo dalla prima fila. Desolante sentire Hamilton dichiarare di non poter guidare per salvaguardare le gomme e rispondere al suo ingegnere di pista che gli consigliava di rallentare ulteriormente, che se lo avrebbe fatto, sarebbe andato a passo d'uomo.
Il giro più veloce l'ha fatto Gutierrez su Sauber, e per certi tratti di gara la Marussia su gomme nuove andava come la RedBull su gomme usate. E' un insulto a chi ama questo sport.
E' bello che la Ferrari vinca, e che non ci sia un monologo RedBull, ma questa non è più F1. I piloti non vanno al massimo, devono salvaguardare gli pneumatici e preoccuparsi non di esser veloci, ma di essere costanti. Così non va. Quando nel 2012 Schumacher si scagliò contro le Pirelli, dichiarando che era come guidare sulle uova e che non si poteva mai spingere a fondo, venne bollato come vecchio e lento. Ora si lamentano tutti. Da Vettel a Hamilton. 
Queste gomme troppo protagoniste, sono nemiche delle F1. Sono gomme da cancellare.

Pagelline: 1°Alonso 10; 2°Raikkonen 8; 3°Massa 8; 4°Vettel 6; 5°Webber 6; 6°Rosberg 6; 7°DiResta 6,5; 8°Button 7; 9°Perez 6; 10°Ricciardo 7; 11°Gutierrez 7; 12°Hamilton 5; 13°Sutil 6; 14°Maldonado 5,5; 15°Hulkenberg 5; 16°Bottas 5; 17°Pic 6,5; 18°Bianchi 5,5; 19°Chilton 5,5; RIT.Vergne 6; RIT.Van der Garde 6; RIT.Grosjean 6.

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