Immagine tratta da leggo.it |
La cronaca: Partita sempre in mano alla Juve, che nel primo tempo non viene praticamente impensierita e padroneggia campo e ritmo a proprio piacimento. La partita la sblocca Asamoah intorno alla mezz'ora, con un gran tiro dal limite dell'area dopo essersi accentrato, poi Marchisio sembra chiuderla con un tap-in da corta distanza su una punizione di Pirlo ribattuta centralmente da Agazzi. Ma come ormai capita da troppe domeniche a questa parte, si ripropone il solito difetto dei bianconeri, che si rilassano troppo e lasciano prendere campo e fiducia a un avversario più deciso nella ripresa. A riaprire il match ci pensa un comico autogol di Caceres, che si vede schizzare sulla gamba un rinvio forte ma troppo frettoloso, e da quel momento per alcuni minuti lo Juventus Stadium tace, temendo un nuovo 2-2 dopo quello di domenica scorsa. A scacciare le paure ci pensano Llorente e soprattutto Agazzi, che manda in angolo una punizione che andava abbondantemente fuori di Pirlo, e sul successivo corner esce maluccio sullo spagnolo, che senza saltare mette dentro il 3-1. Gara finita, c'è tempo per assistere agli ormai soliti, ingenerosi fischi per un Giovinco volenteroso ma poco concreto, che provocano la giusta e rabbiosa reazione di Conte.
La chiave tattica: Pur giocando una gara poco brillante, la Juve mantiene l'ormai solita concretezza, sfruttando le occasioni che le vengono concesse per segnare e indirizzare la sfida. Se in passato molte sfide rimanevano bloccate per le troppe occasioni sprecate, ora sembra che la Juve abbia imparato ad essere, all'occorrenza, cinica e spietata nelle gare tatticamente complicate.
Il migliore in campo: Che la sua forma fisica fosse in crescita era evidente, oggi Asamoah ha suggellato un'ottima partita con la prima rete del campionato. La fascia sinistra sarà al sicuro finché lui manterrà questo livello di gioco.
La conferma: Con quella al Chievo diventano 10 le sue marcature in campionato. Fernando Llorente ormai è una sicurezza davanti, neanche la concorrenza di Osvaldo sembra averlo distratto dalla sua impressionante regolarità.
La delusione: La rete del Chievo è in buona parte colpa di Lichtsteiner, che non legge una situazione abbastanza tranquilla e si affretta nel rinvio, colpendo però Caceres e causando un'autogol da "Mai dire..." Una macchia in una partita poco brillante rispetto a quelle più recenti.
La sorpresa: Unico titolare superstite dietro, Bonucci da sicurezza al reparto e in un paio di occasioni è decisivo nel respingere conclusioni che potrebbero mantenere in bilico la partita.
La classifica: Dodicesimo successo in altrettante sfide casalinghe per la Juve, che resta in testa con 63 punti, con 12 lunghezze sulla Roma (in ritardo di 2 gare) e 13 sul Napoli.
Prossime partite: 20 febbraio, Juventus-Trabzonspor (Europa League); 23 febbraio, Juventus-Torino; 27 febbraio, Trabzonspor-Juventus (Europa League).
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