venerdì 18 maggio 2012

Non me somiglia pe niente

Immagine tratta da oltreilcalcio.forumcommunity.net
È da tempo una consuetudine molto diffusa tra gli addetti ai lavori del mondo del calcio quella di paragonare i giovani talenti a grandi campioni del passato o che sono ancora in attività. Come se ogni campione in erba in cui si scorge un grande potenziale debba obbligatoriamente essere l’erede di qualcuno. In realtà spesso si ha scarsa fantasia nel definire le caratteristiche di un giocatore e lo si accosta ad altri che sono diventati col tempo una sorta di prototipo. Ad esempio, ci ricordiamo tutti dell’ Ibrahimovic un po’ sgraziato e impacciato sotto porta che all’inizio della sua carriera veniva avventatamente definito il nuovo Van Basten. In realtà, questi paragoni rischiano di creare delle crisi d’identità (calcistica) a queste giovani promesse, limitando o condizionando la loro crescita e la loro definizione secondo le proprie caratteristiche. Ibrahimovic, poi lo si è capito, è un giocatore unico ed è finito anche lui per diventare un prototipo a cui molti vengono paragonati; uno su tutti il buon Arnautovic. In effetti, è facile cadere in clamorosi svarioni; ricordiamo i vari D’Alessandro – Maradona, Gourcuff – Zidane, Sissoko – Vieira, Paloschi – Inzaghi e tanti altri ancora.
Ma chissà come i grandi campioni vivono questi continui accostamenti … saranno narcisi e gelosi del loro modo di giocare o felici che qualcuno segua le loro orme? Il paragone che va per la maggiore di questi tempi è quello tra il giovane Verratti e il grande regista campione del mondo Pirlo. Ovviamente noi auguriamo a questo talento di diventare altrettanto forte, cercando di non limitarsi ad imitare l’originale. Tuttavia, un nostro inviato è riuscito a catturare nel seguente video la reazione di Pirlo dopo aver visto giocare Verratti.  

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