La domenica sportiva spagnola inizia alle ore 15.
Sul campo centrale del Philippe Chatrier di Parigi va in
onda la finale del Roland Garros tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. I due
tennisti, al momento, più forti del mondo.
Lo spagnolo in una forma strabiliante arriva all’appuntamento
finale senza aver perso nemmeno un set e aver regalato agli avversari nelle due
settimane solo briciole ( 24 game).
Parte a mille, subito 3 a 0. Subisce il ritorno del serbo ma
poi chiude il primo set 6-4. Soffre un po’ di più nel secondo set ma alla fine
lo chiude a suo favore 6-3. Terzo set con protagonista la pioggia, insistente
ma non copiosa per i giudici da far sospendere il match. Nadal non è dello
stesso pensiero, è nervoso e cede 2-6 a Djokovic, perdendo il primo set dell’intero
torneo.
Quarto set, decisivo, combattuto. Ancora la pioggia,
costringe gli organizzatori a rinviare tutto al lunedì.
Djokovic vuole scappare ma lo spagnolo recupera. Il serbo
commette un doppio errore alla battuta sul match point e regala il settimo
sigillo in terra francese a Nadal che entra definitivamente nella storia del
tennis mondiale. Segno 1
L’empate di giornata arriva poco prima di cena.
In Polonia inizia l’Europeo degli azzurri. Prima partita
contro i temutissimi spagnoli Campioni del Mondo e d’Europa in carica. I più
forti.
immagine tratta da todobierzo.com |
I diavoli spagnoli sono nettamente i favoriti ma i primi 45
minuti regalano un' inattesa nazionale, che si butta su ogni pallone, prova e
ci riesce spesso a non far giocare Xavi
e compagnia. Intensità incredibile, sprazzi di gioco e qualche azione per
segnare. Ripresa sulla falsariga del primo tempo, fino a quando Balotelli non
sbaglia quello che non si può sbagliare. Entra Di Natale, passano pochi minuti
ed un’invenzione di Pirlo lo porta davanti a Casillas e lo batte. 1 a 0 per
noi.
Le Furie Rosse si svegliano. Tessono azioni su azioni e
sembrano più freschi di noi, entrano in aria come lama calda nel burro. 1 a 1. Nemmeno
l’immenso De Rossi può far qualcosa.
Gli ultimi venti minuti sono vissuti quasi in apnea, noi in
debito d’ossigeno, loro pimpanti, con un Torres, in stile Balotelli e
allora un punticino ciascuno e va bene così! Bella Italia. Segno X
La sconfitta della giornata sportiva spagnola arriva quando
si sta già digerendo la cena.
A Montreal si corre il Gran Premio del Canada, settima prova
del Mondiale di Formula Uno. Lo spagnolo Alonso, con la sua Ferrari parte dalla
terza posizione, miglior qualifica dell’anno, considerando anche Massa sesto. Non
ha una macchina per vincere e allora gli uomini di Maranello la buttano sulla
strategia ai box. La prima sosta gli regala il sorpasso su Vettel. Alonso è
secondo.
Le gomme si usurano più del previsto e quindi sembrano
scontate le due soste. Il capofila Hamilton è il primo a fermarsi. Vettel e
Alonso non lo seguono. Rischiano la sosta unica.
La Red Bull si rende conto, però, che è impossibile arrivare
al traguardo con quelle gomme e optano per la sosta che difatti toglie il
tedesco dalla possibilità di vincere la gara.
La Ferrari pensa il contrario. Ormai la strada è quella, non
si può tornare indietro. Alonso è primo, mancano 15 giri ed ha 12 secondi di
vantaggio su Hamilton.
Negli ultimi giri la Ferrari di Alonso gira 4,5 secondi più
lenta di tutti.
Arrivano, nell’ordine, Hamilton, Grosjean, Perez e Vettel
Alonso, chiude quinto, per un soffio su Rosberg, Webber e Raikkonen. Segno 2
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