Visualizzazione post con etichetta rosina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta rosina. Mostra tutti i post

lunedì 14 gennaio 2013

PAGELLARIO SERIE A: VENTESIMA GIORNATA

Immagine tratta da goal.com
Inizia il girone di ritorno, con un mercato in piena attività e una classifica che è ancora tutta da definire per questo campionato di serie A 2012-13. Vediamo quali sono i giocatori che hanno meritato una citazione nel pagellario di oggi.
MIGLIORI
Alberto Gilardino: Nella roboante vittoria casalinga contro il Chievo, il Bologna ritrova finalmente il suo goleador, una pedina fondamentale nella corsa verso la salvezza. E dire che la stagione del Gila era iniziata alla grande, con 5 gol realizzati nelle prime 6 partite di campionato e il ritorno tra i convocati nella Nazionale di Prandelli. Poi, dopo un ultimo lampo a novembre contro il Palermo, sono arrivati due mesi di digiuno per l'attaccante biellese, che faticava a sbloccarsi. Ce l'ha fatta sabato, sfruttando un ottimo assist di Perez, e poi ha concesso il bis alla sua maniera, facendosi trovare pronto in una mischia all'interno dell'area. Se il violino di Gila torna a suonare, tutta l'orchestra bolognese può mettere in scena un'ottima sinfonia. Voto 7,5.
Alessio Cerci: Dopo la pesante sconfitta contro il Milan, sembrava che il giocatore fosse sul punto di lasciare Torino, criticato anche dall'allenatore Ventura, che l'aveva voluto fortemente in squadra. Da quel momento, l'ala romana ha cambiato decisamente marcia, iniziando a giocare come sa e impegnandosi sempre moltissimo in campo. Ieri contro il Siena ha fatto vedere tutto il meglio del suo repertorio, dando il via all'azione del vantaggio di Brighi e segnando il 3-1 con uno splendido coast to coast in contropiede partendo dalla sua metà campo. Visto il gioco sulle fasce che chiede il suo tecnico Ventura, se lui mantiene questa forma può rivelarsi decisamente l'uomo in più nella lotta per la salvezza del Torino. Voto 7,5.
Christian Maggio: Solo un mese fa l'avevamo inserito tra i peggiori in campo dopo la sua brutta prestazione a San Siro contro l'Inter, ultima di una serie di partite non alla sua altezza. Oggi torna a meritare una citazione, ma stavolta tra le file dei migliori di questa giornata, e non solo. Con il Palermo ha il merito di farsi trovare pronto e di sbloccare una gara che non era iniziata nel migliore dei modi per il Napoli, e che da quel momento in poi è diventata un trionfo. Terzo gol consecutivo per l'esterno partenopeo, dopo quelli realizzati a Siena e contro la Roma, e dire che in precedenza aveva segnato solo nella prima partita di questo campionato, guarda caso proprio contro il Palermo, una delle sue vittime preferite. L'esterno destro è rinato, e se lui è in forma tutta la squadra ha decisamente una marcia in più. Voto 7.
Nicola Sansone: A inizio campionato è stato una delle sorprese positive in casa Parma, ora si può iniziare a definirlo una certezza. Curiosa la storia di questo ragazzo di ventun anni, nato in Italia ma cresciuto in Germania, dove ha giocato addirittura nelle giovanili del Bayern Monaco, squadra in cui per lungo tempo è stato titolare nei vari settori giovanili. Tornato in Italia nel 2011, ha avuto la fiducia del Parma, che dopo una stagione in prestito a Crotone ha iniziato ad impiegarlo con continuità. Dopo l'Inter, Sansone porta a casa un altro scalpo prestigioso, realizzando il gol che costringe la Juventus ad uscire dal Tardini con un pari, e dimostrando di essere sempre più un giocatore decisivo. Tutte e quattro le sue reti hanno portato punti importanti in casa emiliana, se continua così può diventare davvero un punto fermo in questa squadra. Voto 7.
PEGGIORI
Alessandro Rosina: Ti aspetti la grande gara da parte in un ex cuore granata come lui, e invece l'ex talentino del vivaio del Parma tradisce il Siena proprio nel momento decisivo. Arrivato in Toscana dopo alcune stagioni trascorse in Russia nello Zenit, dove per la verità è stato spesso considerato una riserva e poco più, e alcuni mesi non proprio indimenticabili a Cesena, Rosina doveva essere una delle armi in più nella disperata corsa della squadra bianconera verso la salvezza. Contro quello che era il suo Torino disputa una gara discreta, con qualche buona giocata, ma rovina tutto nel finale, quando spreca malamente il rigore che sarebbe valso il pari e un punto prezioso per la sua squadra. Da un giocatore come lui, e in una situazione di classifica così difficile, errori del genere non sono ammessi. Voto 4,5.
Norberto Neto: Se si vuole trovare un punto debole nella squadra fino ad ora bella e convincente messa in campo da Montella, questo può essere senza dubbio il portiere. Prima era stato Viviano a dimostrare qualche incertezza di troppo, forse innervosito dalla sua grande passione per la maglia viola. A quel punto, è toccato al giovane portiere brasiliano prendere posto tra i pali, e per qualche partita è sembrato che con lui fosse arrivata una certa continuità. Ieri però, contro l'Udinese, Neto ha commesso una grave leggerezza, lasciandosi sorprendere da un tiro non irresistibile di Muriel e regalando all'avversario il gol della sicurezza. Il tutto pochi minuti dopo che Di Natale aveva portato in vantaggio i suoi, il che ha reso questo uno-due micidiale. Vedremo se sarà ancora lui il titolare nella prossima, delicata sfida contro il Napoli. Voto 4.
Martin Caceres: Per tutto il girone di andata, una delle certezze nella difesa della Juventus era stata la difesa a tre, con i suoi titolari inamovibili che concedevano poco o nulla agli avversari. Con l'infortunio di Chiellini, si è aperto un grosso buco sul settore sinistro, e i suoi sostituti fino a questo momento hanno faticato a far rimpiangere la sua assenza dal campo. Peluso contro la Samp non aveva convinto, ma aveva l'attenuante di essere alla prima gara con la maglia della Juve. Ieri, a Parma, ha deluso anche Caceres, che invece è in bianconero da quasi un anno e ormai è entrato nei meccanismi di Conte. Spesso impreciso nelle chiusure, si fa saltare con facilità troppe volte e poi non chiude su Sansone che segna il gol del pareggio. Più che in avanti, forse i veri problemi della Juventus in questo momento sono dietro. Voto 4,5.
Mattia Destro: Non è davvero il momento migliore per il giovane attaccante giallorosso, che riesce nell'impresa di finire dietro la lavagna per la seconda domenica consecutiva. L'avevamo visto poco incisivo a Napoli, incapace di partecipare al gioco corale della squadra e di interpretare al meglio il ruolo del centravanti come lo concepisce Zeman. Per l'assenza di Osvaldo e Totti, mantiene il posto da titolare anche contro il Catania, ma la scarsa tranquillità gli è ancora una volta fatale. Si impegna tantissimo, e per questo è ammirabile, ma sbaglia almeno due-tre gol sottoporta, e questi errori sullo 0-0 si rivelano decisivi, perché avrebbero potuto cambiare la storia della partita. Se non ritrova un po' di serenità, e magari un gol per sbloccarsi, rischia di tornare in panchina appena Osvaldo sarà disponibile. Voto 5.

lunedì 8 ottobre 2012

PAGELLARIO SERIE A: SETTIMA GIORNATA

Immagine tratta da vivoazzurro.it
Settimo appuntamento con la nostra rubrica sui migliori e i peggiori in ogni giornata della serie A. Vediamo chi sono i prescelti in quest'occasione.
I MIGLIORI
Erik Lamela: Le bizze tra l'allenatore e Osvaldo lasciano all'argentino una maglia da titolare, e lui si fa trovare pronto con una bella prestazione, coronata dal gol che porta in vantaggio i giallorossi. Lo scorso anno era arrivato a Roma con grandissime aspettative ed un futuro che sembrava roseo, me le cose non sono andate nel modo migliore finora. Pochi lampi, prestazioni spesso altalenanti che a inizio anno l'hanno relegato in panchina, con il tridente titolare formato da Destro, Osvaldo e Totti. Ora il Coco ha ottenuto più spazio da Zeman, e sta cercando di conquistarsi tutta la sua fiducia con partite finalmente all'altezza del suo talento. Contro l'Atalanta, oltre al gol, si è vista una grande abilità nel duettare con i compagni, soprattutto Totti e Destro, e una grande capacità nel far ripartire l'azione. Se mantiene questo livello, sarà difficile mandarlo ancora in panchina. Voto 7,5.
Miroslav Klose: Il suo digiuno di ben quattro gare cominciava a farsi preoccupante, anche perché era coinciso con il piccolo calo della Lazio. Ieri il panzer è tornato quello di sempre, un killer spietato sotto porta che sa toccare pochi palloni e trasformarli in gol. Complice una difesa del Pescara decisamente distratta e spaesata, lui si è divertito a fare il bello e il cattivo tempo, chiudendo in pratica la partita già nel primo tempo. Due reti per Klose, una di piede con un taglio perfetto negli spazi, e la seconda di testa, prendendo ottimamente il tempo alla difesa avversaria. Con lui e con Candreva, Hernanes e Ledesma in condizione, la Lazio di Petkovic resta nelle zone nobili della classifica, e può ambire seriamente ad un piazzamento importante nella corsa alla Champions. Voto 8.
Borja Valero: Il suo arrivo in Italia, durante il mercato estivo, non è stato molto pubblicizzato nonostante venisse dal Villarreal di Pepito Rossi che aveva stupito tutti arrivando in Champions League. Del suo talento, però, si è subito accorto Vincenzo Montella, che l'ha inserito immediatamente nella formazione titolare e non ha la minima intenzione di lasciarlo fuori. Lo spagnolo sta conquistando sempre più il popolo fiorentino con il suo impegno e la sua determinazione in mezzo al campo, oltre che con il suo indiscutibile talento. Prestazione sontuosa quella contro il Bologna, in cui non ha fatto rimpiangere l'assente Pizarro, aiutando molto in fase di impostazione e correndo per due a tutto campo. Insieme a Roncaglia è una delle sorprese più positive della squadra viola, che sta mettendo in mostra un ottimo gioco, soprattutto in casa, e può ambire legittimamente alle zone di vertice della classifica. Voto 7.
Walter Samuel: Tutti aspettavano i grandi attaccanti per decidere il derby, invece è stato determinante il solidissimo difensore argentino, che dopo un inizio di stagione difficile si sta riprendendo di prepotenza il ruolo da titolare e leader della difesa. Oltre al gol, decisivo per il risultato finale e per l'andamento della partita, Samuel si è confermato uno dei più in forma nel reparto arretrato dei nerazzurri, un "muro" come il suo soprannome. Si è aiutato qualche volta con il mestiere correndo dei rischi, ma alla fine ha guidato con sicurezza i giovani compagni Ranocchia e Jesus. Si è confermato anche un autentico talismano nei derby: con lui in campo, 10 vittorie su 10 nelle stracittadine in serie A, senza di lui 5 sconfitte su 5 per l'Inter. In una squadra che fa della solidità difensiva e delle ripartenze veloci il suo sistema di gioco, una roccia come lui può essere fondamentale. Voto 7,5.
I PEGGIORI
Sergio Romero: E' risaputo che in Argentina, se i talenti offensivi e gli uomini di qualità non mancano (vedi i vari Messi, Di Maria, Aguero, Tevez, Pastore), al contrario difensori e portieri di livello internazionale scarseggiano. La prova di questo è che il titolare tra i pali dell'albiceleste è Romero, portiere dalle prestazioni altalenanti e non sempre convincente. Contro il Chievo è stato il protagonista in negativo della partita, perché si è fatto sorprendere da una conclusione centrale e senza pretese di Di Michele, che di fatto è costata la sconfitta alla sua Samp. Grave errore quello dell'argentino, frutto probabilmente di un'eccessiva sicurezza, e che macchia una prestazione fino a quel momento buona, anche senza grandi squilli. La Sampdoria ha fondato buona parte dei suoi punti sulla solidità difensiva, ha bisogno di ritrovare presto il miglior Romero se vuole mantenere l'ottimo rendimento di queste prime giornate. Voto 4.
Christian Terlizzi: La settimana scorsa, a Cagliari, era stato un vero e proprio baluardo nella retroguardia del Pescara, dando sicurezza a tutto il reparto e riuscendo anche a segnare il gol che aveva sbloccato la gara.  Ieri invece ha vissuto una giornata a dir poco da incubo, coinvolgendo in questo anche i suoi compagni di reparto, che contro la Lazio non ne hanno indovinata una. Mal posizionato sul primo gol di Klose, fa peggio in seguito quando perde il tedesco in occasione dello 0-3 laziale. Dopo alcune partite che avevano fatto ben sperare i tifosi abruzzesi, una nuova batosta con tre reti di scarto, lo stesso che aveva tristemente caratterizzato le prime giornate del campionato. Il Pescara ha bisogno di un Terlizzi sempre ai massimi livelli, perché la sua esperienza è fondamentale per tenere in piedi una difesa inesperta e facilmente battibile. Voto 4,5.
Alessandro Rosina: Sentiva parecchio la sfida con la Juventus per via del suo passato come capitano e leader del Torino, ma la sua voglia di far bene non si è tradotta in una buona prestazione sul campo. Arrivato a Siena per dare qualità alla squadra e rilanciarsi dopo tante panchine e pochissime soddisfazioni a San Pietroburgo nello Zenit di Spalletti, il centrocampista finora non è riuscito a lasciare il segno nella stagione. Contro la capolista ha fallito alcune occasioni importanti in fase d'attacco, mancando il gol che avrebbe portato la sua squadra in vantaggio, e in generale non ha brillato per qualità e lucidità nelle giocate. Considerato un buon talento da giovane, ha ancora tempo per tornare su alti livelli, ma deve cambiare decisamente passo, a partire dalle prossime partite. Voto 5.
Christian Abbiati: Nella vittoriosa trasferta di Russia era stato a dir poco fondamentale, salvando a più riprese la squadra con le sue parate e dando sicurezza a tutto il reparto difensivo. Ieri nel derby è sceso in campo con la fascia di capitano e tante responsabilità sulle spalle, ma non è stato all'altezza delle aspettative di compagni e squadra. E' grave la sua incertezza sul gol partita di Samuel, quando abbozza l'uscita e poi rimane nella terra di nessuno, e ancora più grave il pallone regalato a Milito, che per poco non costa l'immediato 0-2. Non fa altri interventi nella gara fino al 90', con l'Inter tutta in difesa che non arriva mai dalle sue parti, ma gli errori iniziali macchiano inevitabilmente la sua prestazione. Una squadra in cerca di certezze ha bisogno di sicurezza e continuità soprattutto dai suoi leader, Abbiati è chiamato a riscattarsi il prima possibile. Voto 4,5.