venerdì 23 gennaio 2015

PRONOSTICANDO LA 20A

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CAGLIARI-SASSUOLO: mini serie positiva di due gare del Cagliari di Zola, che ha anche rotto il tabù Sant'Elia, di fronte troverà un Sassuolo a vele spiegate che ha perso 1 sola partita delle ultime 13. GOAL (1,68). OK: Ekdal, Cop, Berardi, Zaza. NO: Dessena, Acerbi.
LAZIO-MILAN: Lulic, Anderson e Biglia sono assenze importanti nella Lazio di Pioli, reduce dal k.o. interno contro il Napoli; il Milan di Inzaghi è in crisi netta di gioco e risultati, con 2 vittorie nelle ultime 12 e un successo esterno che manca dal 18 ottobre. 1 (1,95). OK: Mauri, Cataldi, Menez, Poli. NO: Ledesma, Armero.
INTER-TORINO: Mancini è imbattuto da 5 gare (2 vittorie), ma in casa ha vinto solo 1 delle ultime 4. Il Toro di Ventura zitto zitto macina risultati ed è imbattuto da 3 trasferte e 6 gare complessive. 1 (1,75). OK: Podolski, Icardi, Molinaro, Quagliarella. NO: Kuzmanovic, Farnerud.
SAMPDORIA-PALERMO: la Samp del vulcanico Ferrero merita tutte le copertine per i risultati e per il mercato, e sinora ne ha perse 2 su 19 e 0 su 9 in casa. Il Palermo è decimo, anche se il rendimento esterno è deficitario (7 punti in 9 partite). 1 (2,05). OK: Okaka, Eder, Rigoni, Vazquez. NO: Gastaldello, Andelkovic.
VERONA-ATALANTA: Mandorlini è in un lungo periodo balbettante, e ha una delle ultime chances per rialzarsi, l'Atalanta è reduce dal successo esterno di San Siro ed è decisa a vendere cara la pelle (fuori ne ha persa solo 1 delle ultime 6). UNDER (1,70). OK: Saviola, Toni, Pinilla, Zappacosta. NO: Marques, Biava.
JUVENTUS-CHIEVO: partita a senso unico, in casa la Juve è un caterpillar da 7 vittorie e 2 pareggi su 9 partite, anche se il Chievo fuori non perde da 4. 1 (1,15). OK: Llorente, Tevez, Schelotto, Paloschi. NO: Marchisio, Bizzarri.
PARMA-CESENA: due squadre tristemente ancorate sul fondo della classifica a 9, a -9 dalla salvezza. Chi perde o pareggia, è perduto. Ma il Cesena è anche tecnicamente inferiore agli emiliani, seppur alle prese con il "solito" caso Cassano. 1 (1,60). OK: Pozzi, Palladino, Brienza, Defrel. NO: Costa, Cazzola.
FIORENTINA-ROMA: la Viola pian piano si avvicina a -3 dalla zona Champions, ma deve migliorare il rendimento interno (13 punti in 9 partite). La Roma non può più permettersi altri passi falsi (2 vinte nelle ultime 6), perchè il -5 dalla Juve è già un grave ritardo. 1 (2,45). OK: Cuadrado, Gomez, Ljajic, Iturbe. NO: Basanta, Astori.
EMPOLI-UDINESE: l'Empoli è bello e giovane, ma non vince da 7 partite, e la zona B dista solo 3 punticini, l'Udinese è da 5 gare che non trova la vittoria, e le sue trame di gioco non sono propriamente gradevoli. OVER (1,70). OK: Mchedlidze, Verdi, Thereau, Allan. NO: Mario Rui, Guilherme.
NAPOLI-GENOA: i partenopei hanno finalmente artigliato il terzo posto, e in casa devono riscattare il k.o. di due settimane fa contro la Juve. Il Genoa di Gasp da 5 giornate (da quando ha fatto a meno di Perotti, che rientra) ha perso la vittoria, e fuori non vince dal 30 novembre. 1 (1,40). OK: Higuain, Hamsik, Perotti, Fetfatzidis. NO: Maggio, Edenilson.

sabato 17 gennaio 2015

PRONOSTICANDO LA 19A

Immagine tratta da snai.it
EMPOLI-INTER: i Sarri-boys non vincono da 2 mesi, 6 partite, e stanno vivendo il momento più duro della loro brillante stagione, l'Inter del Mancio ha iniziato la sua rincorsa, ma non può permettersi altri stop. Di sicuro le due squadre non giocheranno per difendersi. OVER (1,95). OK: Rugani, Verdi, Palacio, Icardi. NO: Laurini, Campagnaro.
PALERMO-ROMA: è arrivata la prima sconfitta nelle ultime 10 per Iachini, ma in casa nelle ultime 6 ne ha vinte 5 e pareggiata una. Di contro la Roma fuori è reduce da un tris di vittorie, ma sarà senza De Rossi, Nainggolan e Gervinho. 2 (2,05). OK: Rigoni, Dybala, Totti, Iturbe. NO: Morganella, Strootman.
LAZIO-NAPOLI: big match per il terzo posto. Brutta botta per i biancazzurri le defezioni di Marchetti, De Vrij, Felipe Anderson e Lulic, anche se sono imbattuti da 6 gare. Il Napoli deve riscattare la sconfitta interna contro la Juve, ma fuori ne ha persa solo una delle ultime sette. GOAL (1,68). OK: Mauri, Djordjevic, Callejon, Higuain. NO: Cavanda, David Lopez.
UDINESE-CAGLIARI: brutto momento per i friulani, che non vincono da 4 gare totali, e che nelle ultime 4 apparizioni casalinghe hanno raccolto solo 1 punto. Il Cagliari di Zola non vince fuori dal 26 ottobre, e ha ancora Ibarbo e Cossu ai box. 1 (2,05). OK: Di Natale, Thereau, Ekdal, Sau. NO: Allan, Dessena.
CESENA-TORINO: a Cesena c'è aria di smobilitazione, la squadra è adagiata sul fondo della graduatoria e non vince dal 17 giornate. Il Toro di Ventura dovrà essere cinico e mettere un altro mattone sulla striscia positiva di 5 partite, anche se non vince fuori dal 26 settembre. 2 (1,90). OK: Brienza, Cascione, Bruno Peres, Maxi Lopez. NO: Almeida, El Kaddouri. 
MILAN-ATALANTA: i rossoneri ne hanno vinte 2 delle ultime 11, e in casa hanno già fatto esultare Sassuolo e Palermo. I bergamaschi ancora peggio: 1 successo nelle ultime 11 e panchina di Colantuono che traballa sempre più. 1 (1,52). OK: Cerci, Menez, Zappacosta, Cigarini. NO: Bonera, Biava. 
CHIEVO-FIORENTINA: Maran prosegue nella sua politica dei piccoli passi, perdendone solo 1 nelle ultime 9. Montella è chiamato a dare continuità ai risultati, ma esternamente ha uno dei migliori rendimenti della A, 14 punti in 9 partite. UNDER (1,68). OK: Paloschi, Hetemaj, Cuadrado, Joaquin. NO: Zukanovic, Basanta.
GENOA-SASSUOLO: nelle ultime 4 Gasperini ha raccolto solamente un punto, e il k.o. di Matri e la cessione di Pinilla hanno prodotto un buco preoccupante al centro dell'attacco. Di Francesco naviga a metà classifica e ha già collezionato 3 successi esterni. 2 (3,25). OK: Antonelli, Fetfatzidis, Berardi, Zaza. NO: Edenilson, Gazzola.
PARMA-SAMPDORIA: sono 8 i punti che separano il Parma dalla salvezza, in casa ora bisogna solo vincere. La Samp fuori pareggia molto e vince poco (2 su 9) e non dovrà farsi deconcentrare dal supermercato di Eto'o, Muriel e compagnia cantante. 1 (2,65). OK: Cassano, Palladino, Eder, Soriano. NO: Costa, Palombo.
JUVENTUS-VERONA: replay del 6-1 di giovedì in Coppa Italia, stavolta con i titolari, e potrebbe andare potenzialmente peggio. Allegri andrà sul velluto, e Mandorlini in caso di brutta sconfitta, saluterà la compagnia. 1 (1,18). OK: Tevez, Pogba, Sala, Saviola. NO: Marchisio, Marques.

mercoledì 14 gennaio 2015

LA CRITICA ROSSOBLU DEL MERCOLEDI' DI COPPA

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Parma-Cagliari 2-1 (45'Paletta, 69'Sau, 84'Rispoli)
E via, meritatamente fuori dalla Coppa Italia. Il Parma è parso di un'altra categoria, quantomeno per aggressività e propositività, qualità assolutamente sconosciute al Cagliari.
La scusante generica è l'aver schierato le cosiddette seconde linee, i vari Benedetti, Murru e Dessena, gli esordienti Gonzalez, Husbauer e Cop e i giovanissimi Barella e Capello, ma mister Zola ci mette molto del suo, mischiando le carte e disponendo in campo i suoi in un pessimo 3-4-1-2.
Pessimo non tanto nell'idea e nell'esperimento di Conti centrale difensivo e Farias esterno fluidificante, ma piuttosto nell'interpretazione.
Difesa bassa, centrocampisti centrali al limite della propria area, inutile palleggio tra il trio difensivo e i mediani, che consegnavano la sfera ai fluidificanti che non trovavano di meglio che sparacchiare in avanti verso il nulla cosmico. Tutti schiacciati dietro.
Husbauer e Cop si sono evidentemente chiesti in che mondo calcistico fossero capitati: i due hanno giocato costantemente a un tocco, in velocità, ma nel farlo erano soli, tanto erano mal supportati dal resto della squadra. Ma è sembrato che la stoffa ci fosse, per entrambi, e Cop ha messo deliziosamente lo zampino nell'azione dell'immeritato 1-1, smarcando Farias.
E il pressing? Inesistente. Una volta perso il possesso si restava fermi, a camminare. 
Murru è francamente impresentabile, anche nella gara odierna ha sciorinato solo il repertorio dei suoi ben noti limiti, oscillanti tra una propulsione offensiva inesistente e una capacità in marcatura degna del peggior Ronaldinho. Il ragazzo va mandato a giocare in una squadra media di B, dove non potrà far danni e imparare a difendere e offendere. E non restare un'eterna promessa.
Capello è stata la nota più negativa, non è riuscito a fare nulla, leggerino e sempre anticipato. Donsah invece è fenomenale, oggi con un recupero su un'offensiva emiliana ha ricordato i bei tempi di Nainggolan. 
Barella ha confermato i resoconti più che positivi, ha grande personalità per i suoi 18 anni e un'ottima visione di gioco. Va seguito con attenzione, e non mandato a girare nelle serie inferiori, pena di perdere un talento vero con prestiti sbagliati come successe ai tempi di Ragatzu.
Insomma, è stata una brutta partita, e Zola con un 3-4-1-2 e atteggiamento ultradifensivo, è parso aver sbagliato parecchio. E qua tempo di esperimenti ed errori non ce n'è più. Si è terzultimi, virtualmente in B.

lunedì 12 gennaio 2015

GESTO TECNICO O SELFIE?

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Il gesto tecnico è troppo trascurato nel mondo del pallone di oggi. Il calcio dei giorni nostri si serve di ciò che accade dentro al rettangolo di gioco, solo come pretesto per fomentare polemiche da bar o per far sguazzare i tifosi in improbabili sogni di mercato.
Bisognerebbe soffermarsi più sulle giocate, sulle tattiche, sul calcio "reale". Che ha uno spazio marginale e che, in gergo giornalistico, "tira" poco.
Andrebbe celebrata per tutta la settimana la rete del gigante della storia del calcio italiano Francesco Totti, così simile nella coordinazione alla più famosa rovesciata della storia, quella di Carlo Parola, immortalata da oltre 50 anni come simbolo delle figurine Panini.
Ma anche la rete dello spagnolo Joaquin, definita a ragione "alla Del Piero", perchè i gol belli riavvicinano i ragazzi al calcio, più di una cresta, una Bentley e ancor più dell'agente di turno che offre il suo protetto a tutte le squadre della Serie A a rotazione, trovando sempre una che ci casca.
E così la realizzazione di Pogba che doma un pallone rimpallante e lo spedisce in rete, con la coordinazione degna di un campione.
Questo è quello su cui dovremmo soffermarci, di cui dovremmo parlare e vedere e rivedere più di un fuorigioco non fischiato o fischiato che decide le partite da sempre, o un selfie sotto la Sud, che per quanto geniale possa essere, non sarà mai bello come il gol segnato dieci secondi prima, a 38 anni nel "suo" derby.
Il calcio è estetica, è bellezza, ma ha anche il suo "dark side", tutto fatto di polemiche, inciviltà, odio tra i tifosi e sparate di calciomercato. Ed è proprio il suo lato oscuro quello che solletica di più il voyeurismo del tifoso medio italiano. E il gesto tecnico passa in secondo piano, privilegiando il selfie. Purtroppo.

domenica 11 gennaio 2015

LA CRITICA ROSSOBLU DELLA DOMENICA /18

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Cagliari-Cesena 2-1 (11'Joao Pedro, 27'Donsah, 88'Brienza).
Pompieri in azione. Ok, si è vinto, finalmente e dopo una vita (9 partite), ma bisogna fare la tara sull'avversario.
Il dubbio viene dopo aver visto nel primo tempo Joao Pedro spadroneggiare sulla destra, sciorinando un repertorio tutto finte e tocchi di classe, sinora sconosciuto a queste latitudini. E si rafforza dopo una mossa di bacino di Dessena, sempre nella prima frazione, che manda per terra disorientato a centrocampo un avversario cesenate.
E diventa certezza dopo aver visto Longo nella ripresa liberarsi di un difensore romagnolo con un doppio passo e cominciare a fare finte a ripetizione, senza che gli avversari riuscissero a fermarlo.
Tre indizi fanno una prova: il Cesena è il minimo sindacale.
Il minimo sindacale per poter affermare di aver giocato una partita di Serie A. E si è pure sofferto sul finale. Di Carlo ha un giocatore buono a fine carriera, Brienza, e una manica di mestieranti per nulla adatti alla categoria: l'unica giocata dei bianconeri era sparacchiare la palla in avanti e vedere se poteva succedere qualcosa.
L'assenza di Conti continua a fare rima con le uniche vittorie in campionato: in tutte e 3 le occasioni il Capitano non era tra i titolari. Un caso?
Donsah è un diamante grezzo. A 18 anni è un motorino, corre come un pazzo, aggredisce, prova a rubar palla e punta sempre in avanti. La prima rete in Serie A è il giusto riconoscimento per l'ardore messo in campo tutte le volte che è stato chiamato a giocare. E' meglio di Dessena, sempre confusionario e solo di quantità, ed è da preferire a Crisetig quando quest'ultimo viene schierato mezzala.
Ekdal è stato schierato largo a sinistra nel 4-3-3, e ha disputato una gara straordinaria, dimostrando di essere il giocatore più forte e completo della rosa sarda. 
Le pecche odierne vengono dalla difesa, in blocco. Che poi, era l'unico reparto senza defezioni. E' apparsa poco sicura di fronte a un attacco di basso livello: Capuano e Rossettini costantemente in apprensione, Avelar e Balzano, e poi Pisano, spesso svagati sugli esterni avversari. Brkic è invece apparso molto tranquillo.
Dal mercato arrivano buone notizie: Gonzalez, veloce ed aggressivo, nonchè Capitano ai tempi uruguagi del Penarol può dare una mano a questa difesa balbettante, e Husbauer e Cop giungono in Sardegna da capocannonieri del campionato ceco e croato, e queste credenziali sono la giusta risposta alla difficoltà di realizzazione mostrata negli ultimi tempi.

sabato 10 gennaio 2015

LA COSTRUZIONE DI UNA SQUADRA

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La costruzione di una squadra è un'altra cosa. Si parla del Milan. E' bello collezionare figurine d'attacco, da anni. Sembrano le porte girevoli del Fantacalcio. E' il fumo negli occhi. Cerci ora, Torres ieri, e tutta la gente offensiva in sovraffollamento, tipo Menez, El Shaarawy, Pazzini, Honda, Bonaventura, Saponara, Niang. Ma la squadra dov'è? Inzaghi in sei mesi non sembra progredire, è più o meno al livello di inizio stagione. Buoni sprazzi in contropiede, tanta difesa, molti pareggi.
Il Milan che aveva l'obiettivo di essere "padrone del campo", dove sta? 
Il centrocampo rossonero è inesistente, mal costruito, poco assortito. E radiomercato ancora spara il nome di Destro, altro fumo negli occhi.
L'Europa è lontana, la qualificazione in Champions è utopica, ma anche quella in Europa League per essere conquistata richiede un altro passo, un altro modo di giocare.
Inzaghi sta zoppicando, oggi ha schierato titolare Niang, in settimana accostato a una mezza dozzina di club, e le note distintive del suo regno in panchina sono date dal contropiede, dall'esplosione di Menez, e dall'abolizione di punte vecchio stampo dall'undici titolare.
E guarda guarda, l'acquisto migliore oltre il jolly Menez, è stato quello di Diego Lopez, il portiere spagnolo arrivato dal Real. 
A che serve fare incetta di punte e mezzepunte se non c'è un gioco chiaro e altri reparti (come il centrocampo) hanno maggiormente bisogno di essere ridisegnati?

PRONOSTICANDO LA 18A

Immagine tratta da snai.it 
SASSUOLO-UDINESE: i neroverdi di Di Francesco non perdono in casa da 5 partite e sono reduci dall'esaltante vittoria contro il Milan. L'Udinese non vince da 3 partite, e prosegue sulla sua altalena di risultati. X (3,20). OK: Berardi, Missiroli, Di Natale, Thereau. NO: Longhi, Guilherme.
TORINO-MILAN: mini striscia positiva del Toro, una vittoria e tre pareggi, il Milan non vince fuori dal 19 ottobre. Potrebbe uscire una partita piuttosto bloccata, piena di centrocampisti. X (3,20). OK: Bruno Peres, Quagliarella, Menez, Bonaventura. NO: Maksimovic, Montolivo.
INTER-GENOA: Mancini sta plasmando un'Inter d'attacco, ma la squadra è reduce da 1 vittoria nelle ultime 8. Gasp non vince da 3, con un pareggio e due k.o.. 1 (1,67). OK: Podolski, Hernanes, Bertolacci, Kucka. NO: Campagnaro, Edenilson.
ATALANTA-CHIEVO: quartultima contro quintultima. L'importante sarà restare a galla. L'Atalanta ha perso solo 1 partita nelle ultime 5, il Chievo ancora meglio: una nelle ultime 8. X (3,10). OK: Sportiello, Pinilla, Birsa, Paloschi. NO: Biava, Zukanovic.
SAMPDORIA-EMPOLI: i fumi del mercato inebriano la Samp, ma la vittoria s'è persa, solo 1 successo nelle ultime 7. L'Empoli si è incantato in una striscia di 5 pareggi consecutivi, ma non perde da 7 gare. NO GOAL (1,85). OK: Bergessio, Eder, Rugani, Maccarone. NO: Regini, Mario Rui. 
VERONA-PARMA: zoppica l'Hellas, con 1 vittoria nelle ultime 11 sta scalando la classifica a gambero, e nelle ultime 5 gare casalinghe ha fatto solo un punto. Il Parma ha ritrovato i 3 punti e parecchi uomini chiave della scorsa stagione: Cassani, Paletta, Galloppa. X (3,20). OK: Nico Lopez, Christodoulopoulos, Cassano, Lodi. NO: Greco, Costa.
FIORENTINA-PALERMO: in casa la Viola balbetta (2 vinte su 8) e non vince dal 29 ottobre. Il Palermo di Iachini continua a stupire con la striscia di 9 gare senza sconfitte, anche se in trasferta ne ha vinta solo 1 su 8. 1 (1,75). OK: Cuadrado, Mati Fernandez, Vazquez, Dybala. NO: Alonso, Lazaar.
CAGLIARI-CESENA: terzultima contro ultima, è la classica partita tra disperate. Il Cagliari in casa ha 0 vittorie, il Cesena fuori 2 pari e 6 sconfitte. Nei sardi in più mancherà mezza squadra: Conti, Farias, Cragno, Cossu, Sau, Ibarbo. OVER (1,87). OK: Caio Rangel, Ekdal, Brienza, Defrel. NO: Joao Pedro, Magnusson.
ROMA-LAZIO: derby d'alta classifica, seconda contro terza. La Roma non perde da 7, la Lazio da 5. Potrebbero esserci molte reti. X (3,30). OK: Nainggolan, Totti, Candreva, Felipe Anderson. NO: Maicon, Cana. 
NAPOLI-JUVENTUS: a Napoli è tornato l'entusiasmo, e una vittoria potrebbe aprire scenari inaspettati sino a qualche mese fa: solo 1 k.o. nelle ultime 14. Di contro la Juve è una fase strana, non riesce a chiudere le partite ed è reduce da 1 vittoria (a Cagliari) e 3 pari nelle ultime 4. OVER (1,90). OK: Higuain, Callejon, Llorente, Tevez. NO: Mertens, Marchisio.

martedì 6 gennaio 2015

LA CRITICA ROSSOBLU DEL MARTEDI' /17

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Palermo-Cagliari 5-0 (6'Morganella, 10'Munoz, 33'rig.Dybala, 72'Dybala, 85'Barreto).
Kaputt. 
Zeman o non Zeman, Zola o chiunque altro, qua la situazione è nera, tendente al marrone intenso. E si resta in zona retrocessione, con la salvezza lontana 4 punti, anzi 5 dato lo scontro diretto sfavorevole contro l'Atalanta.
E' una resa. Totale. Braghe calate, senza carattere, senza attenzione e concentrazione. I nuovi che entrano in campo hanno più paura di chi giocava (male) prima: Pisano sull'1-0 concede un cross dalla sinistra stando a tre metri dall'avversario, Colombi si fa passare sotto la mano il tiro deviato di Morganella, nella seconda rete è poco reattivo, nella terza procura il rigore. 
Insomma, il tanto celebrato patto tra i senatori e il nuovo mister Zola naufraga prima di iniziare. La vecchia guardia ha fatto il suo tempo. E' chiaro. Conti, che di primavere ne farà 36 tra tre giorni, ha finito la benzina, e riesce a farsi cacciare dopo 25 minuti come il primo dei pivellini e non come il Capitano di una squadra in chiara difficoltà. Pisano è preda di una involuzione perenne, che non cessa di peggiorarlo, specie nella marcatura: un tempo era il suo punto forte, ora è diventata una sconosciuta. Cossu corre, trotterella, tiene palla, ma la luce non la accende più come qualche anno fa, anzi la lampadina è fulminata da tempo: 34 anni e mezzo si fanno sentire. E se i senatori alzano bandiera bianca chi resta? I carneadi di turno: il morbido Ceppitelli, l'acerbo Crisetig, l'enigmatico Joao Pedro, l'uomo che non vede la porta Farias, e il costantemente impalpabile Longo. Dove si va? 
Qui non è un patto tra vecchi e giovani. Qua è una convivenza tra quasi vecchie glorie e gente da Serie B. Ragazzi che potrebbero esplodere con il tempo, ma che attualmente in Serie A non ci stanno. 
Dispiace per Zola, che si trova tra le mani una patata bollente, ustionante. 
Di quelli andati in campo oggi, sarebbero da tenere Ekdal, forse Avelar e Rossettini e poi repulisti generale. 
Dato che non si può fare, Magic Box si trova davanti a un dramma sportivo a tutto tondo. La squadra oltre ad andare psicologicamente e tecnicamente in difficoltà al primo episodio che va storto, è "leggerina". Nei contrasti, nell'aggressione, nella convinzione. Si cammina, si corricchia a vuoto. Si fanno i falli e si prendono le ammonizioni, ma non si "mena" per niente.
I problemi sono dunque a più livelli: dal parco giocatori, a quello psicologico, passando da quello della "fame" e della grinta. Riusciranno un presidente e un allenatore all'esordio in Serie A a risolvere tutti questi problemi?
E intanto sotto le ceneri cova il coro dell'"arredatece Zeman", e quello ancor più clamoroso del "quando c'era Cellino si stava meglio". 
Adios.

lunedì 5 gennaio 2015

PRONOSTICANDO LA 17A

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LAZIO-SAMPDORIA: è uno scontro-Champions: la Lazio di Pioli è in striscia positiva da 4 giornate, e in casa ha eretto un fortino da 5 vittorie su 7 partite. Per contro la Samp non perde da 7 e lontano da Marassi ha maturato l'unica sconfitta della propria sfolgorante stagione. Senza Gabbiadini, Mihajlovic virerà dritto sul 4-3-1-2. OK: Felipe Anderson, Djordjevic, Okaka, Rizzo. NO: Cana, Cacciatore. X (3,30).
UDINESE-ROMA: il rendimento dell'Udinese di Stramaccioni è altalenante negli ultimi mesi, e in casa non vince dal 26 ottobre. La Roma ha messo nel mirino la Juve e non vuole altri passi falsi, anche se il rendimento esterno (13 punti in 7 partite) non è da top class e ha perso Gervinho e Keita per la Coppa d'Africa. OK: Widmer, Di Natale, Nainggolan, Destro. NO: Piris, De Rossi. X (3,30).
PALERMO-CAGLIARI: sono 8 le partite senza k.o. del Palermo, che non perde dal 25 ottobre, il Cagliari è passato da Zeman a Zola e non vince esattamente dalla stessa data. Senza Sau, sarà sempre dura andare in rete. OK: Vazquez, Dybala, Avelar, Ibarbo. NO: Morganella, Cragno. 1 (1,95).
EMPOLI-VERONA: gli uomini di Sarri non perdono da 6 partite, ma nelle ultime 4 hanno sempre pareggiato. Il Verona di Mandorlini ne ha vinta 1 delle ultime 10, ed è in odore acre di crisi. E le assenze di Toni e Marquez peggiorano ulteriormente le cose. OK: Rugani, Tavano, Nico Lopez, Hallfredsson. NO: Croce, Martic. 1 (2,10).
CHIEVO-TORINO: Maran ha fatto rinascere il Chievo, portandolo a un rassicurante +4 sulla zona B, anche se in casa ha vinta solo una su 8, il Toro nelle ultime 3 partite senza sconfitte si è risollevato, ma lontano dall'Olimpico ha segnato solo 4 punti in 8 gare. OK: Paloschi, Birsa, Quagliarella, El Kaddouri. NO: Zukanovic, Gaston Silva. X (3,00).
MILAN-SASSUOLO: dopo essere uscito indenne dai match con Napoli e Roma, il Milan prosegue nell'operazione rilancio, ulteriormente fomentata dal clamoroso scambio Cerci-Pacco Torres. Il Sassuolo naviga tranquillo a metà classifica e ha perso solo una delle ultime 10. OK: Menez, El Shaarawy, Berardi, Zaza. NO: Zapata, Biondini. 1 (1,60).
GENOA-ATALANTA: il Genoa è reduce da 2 sconfitte, ma l'Atalanta fuori casa è un pianto, con 2 reti realizzate a Cagliari e poi nessuna nelle altre 7 trasferte. Il trasferimento di Pinilla proprio da Genova a Bergamo potrà incidere sul match? OK: Bertolacci, Matri, Moralez, Denis. NO: Rincon, Bellini. 1 (1,95).
PARMA-FIORENTINA: anno nuovo e vita nuova per Donadoni: nuovo presidente e l'atteso ritorno di Cassani e Paletta in una difesa da 36 reti subite in 16 partite. Montella e la Viola, archiviato l'ingrato Neto, nelle ultime 5 non hanno mai perso, e si sono affacciati all'8° posto. OK: Cassano, De Ceglie, Cuadrado, Gomez. NO: Rispoli, Kurtic. 1 (4,00).
CESENA-NAPOLI: Di Carlo prosegue ancora senza rinforzi nella sua mission impossible di tentare di salvare il Cesena. Benitez dovrebbe fare a fette i romagnoli, ma con le piccole i partenopei rischiano sempre brutte figure. OK: Carbonero, Brienza, Callejon, Higuain. NO: Leali, Britos. 2 (1,37).
JUVENTUS-INTER: prima della facile vittoria di Cagliari, la Juve aveva rallentato con i pareggi contro Sampdoria e Fiorentina, ma l'Inter ha fatto peggio, con 1 vittoria nelle ultime 7. Potrebbe essere una partita divertente. OK: Tevez, Pogba, Icardi, Kovacic. NO: Evra, Campagnaro. GOAL (1,87).