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ATALANTA: Partita con una penalizzazione di 6 punti, ha reagito alla grande sul campo, con un ottimo sistema di gioco e un'organizzazione invidiabile. Pochi acquisti, ma tutti mirati e indovinati, in particolare Denis, rilanciato come attaccante dopo stagioni opache, e la dimostrazione di aver ripudiato Doni anche calcisticamente. Davvero un'ottima risposta.
Voto 7.
BOLOGNA: Male all'inizio con Bisoli, si è rilanciato con Pioli, che ha dato un nuovo vigore al gruppo e ha fatto esplodere definitivamente Diamanti e Ramirez, mai così efficaci e decisivi come quest'anno. Ora si apre il post-Di Vaio, ma con questa mentalità la squadra riuscirà a fare a meno del suo bomber.
Voto 6,5.
CAGLIARI: Stagione altalenante, senza particolari luci, ma con l'ennesima salvezza conquistata sul campo. Indebolito in attacco rispetto al passato, ha rimediato con Pinilla a gennaio e ha scoperto un ottimo Ibarbo. Adesso bisogna risolvere una volta per tutte la questione dello stadio, e prepararsi a rimpiazzare le cessioni importanti dell'estate.
Voto 6.
CATANIA: La vera rivelazione di questa stagione, su cui neanche i più ottimisti avrebbero scommesso. Montella ha dato un gioco vivace e offensivo, ha trovato la posizione giusta a Lodi, e ha saputo rinunciare al bomber Maxi Lopez per seguire il suo credo calcistico. Annata da incorniciare, anche se probabilmente molti dei protagonisti, dal mister a Lo Monaco, se ne andranno presto.
Voto 7,5.
CESENA: Mutu in estate, Iaquinta e Santana a gennaio. Sulla carta, la squadra era più forte dello scorso anno, in campo ha deluso profondamente, retrocedendo presto e non mostrando mai grande convinzione in una possibile rimonta. Tutto da rifare, sperando in una pronta risalita.
Voto 4,5.
CHIEVO: Solita squadra rocciosa e difficile da battere, che senza grandi nomi arriva alla salvezza con incredibile facilità. Di Carlo è stato bravo a curare la fase difensiva, a lanciare giocatori giovani come Bradley e Acerbi, e a trovare la giusta posizione a Thereau in attacco. Bella realtà.
Voto 6,5.
FIORENTINA: Società nel caos, squadra spenta e senza più motivazioni. Il progetto giovani è sparito, Montolivo e Corvino hanno già le valigie in mano, la gestione tecnica non ha più né capo né coda, e l'episodio Rossi-Ljajic è stata l'amara ciliegina sulla torta. Il ritorno di Jovetic non basta, c'è molto lavoro da fare per riportare i viola nelle zone alte della classifica.
Voto 4,5.
GENOA: La delusione più grande di tutte. L'ennesima rivoluzione estiva, proseguita a gennaio, ha tolto alla squadra ogni idea di gioco e di unione, e solo il caso ha salvato i rossoblu dall'emulare e raggiungere i cugini doriani in B. Davvero, tutto da rifare, magari con un po' di serietà, possibilmente senza ripetere scene come quelle con gli ultrà.
Voto 4.
INTER: La fine del ciclo è arrivata, rumorosa e inesorabile. Le partenze di Eto'o e Thiago Motta, i tre cambi in panchina, il brutto gioco espresso sono il segno evidente che la squadra del triplete si è spenta, e va risistemata in estate. Stramaccioni può dare continuità al progetto giovane, ma bisogna vedere se la società gli darà fiducia. Note positive, il doppio successo nel derby e un Milito tornato grande.
Voto 5,5.
JUVENTUS: La regina è lei, non ci sono dubbi. Al di là delle polemiche e dei battibecchi, Conte ha dato forma e anima a un gruppo affamato di rivincita, ha rilanciato Pirlo e Barzagli e ha saputo adattare modulo e uomini alle sue esigenze. Meritatamente campione, senza perdere nemmeno una partita, è tornata tra le grandi. Ora dovrà confermarsi, purtroppo senza il suo storico capitano Del Piero.
Voto 8.
LAZIO: Agli acquisti di Klose e Lulic hanno fatto da contraltare gli infortuni, che hanno falcidiato il gruppo e hanno certamente influito sulla corsa al terzo posto. La squadra di Reja migliora di una posizione, ma come l'anno scorso chiude la stagione con l'amaro in bocca. Con meno sfortuna e una preparazione atletica più mirata e attenta, si può arrivare ancora più in alto.
Voto 6,5.
LECCE: Con Di Francesco ha giocato molto e raccolto poco, con Cosmi ha mostrato più grinta e ha sfiorato una rimonta storica. Sono mancate le gambe nel finale di stagione, e forse alla lunga la scarsa qualità del gruppo ha contribuito in negativo alla retrocessione. Nota positiva, l'esplosione e la maturazione di due giovani interessanti come Cuadrado e Muriel.
Voto 5,5.
MILAN: Per alcuni un fallimento, ma visti i tanti infortuni e il calendario fitto la squadra di Allegri ha avuto un gran merito a tener vivo il campionato fino all'ultimo, e con quel gol di Muntari convalidato...Ora bisogna ringiovanire e rinforzare la rosa, comprare un buon terzino sinistro e centrocampisti di qualità, ma con l'Ibra di quest'anno e meno infortuni si può tornare a vincere subito.
Voto 7.
NAPOLI: Includendo Champions e Coppa Italia, la stagione sarebbe da 7,5. Conferma ad alti livelli, con Cavani ancora super, ma troppi punti persi con le piccole e passi indietro in campionato, che hanno escluso gli azzurri dall'Europa che conta. La difesa è stata il tallone d'Achille, e la partenza di Lavezzi potrebbe essere una perdita durissima per la squadra e le sue ambizioni future.
Voto 6,5.
NOVARA: Gruppo volenteroso ma poco concreto, ha dimostrato presto di non essere all'altezza della Serie A. L'orgoglio dei piemontesi è stato ammirevole, ma quando sei costretto a ricorrere alla difesa a 5...Positiva la stagione di Rigoni, e i 6 punti fatti contro l'Inter sicuramente rimarranno negli almanacchi.
Voto 5.
PALERMO: Doveva essere la squadra di Mutti, è diventata quella del giovane Mangia prima e dell'esperto Mutti poi. Stagione troppo altalenante, con grandi risultati in casa e pesanti sconfitte in trasferta, le cessioni importanti hanno pesato. In estate ci sarà bisogno di lavorare molto, soprattutto per tenere Miccoli.
Voto 5,5.
PARMA: Inizio così così, poi il cambio di passo e il grande finale di stagione con l'arrivo di Donadoni. Squadra solida e bella da vedere, che si è affidata alla classe di un Giovinco mai così decisivo e ha chiuso il campionato in crescendo. La base è buona, con i giusti investimenti può restare in alto.
Voto 7.
ROMA: Stagione difficile da interpretare, ma che presenta sicuramente dei lati positivi su cui lavorare per il futuro. Carente in difesa, troppo discontinua e disordinata se Totti e De Rossi mancano, ha un gruppo giovane e talentuoso, e con i giusti innesti può migliorare molto in futuro. Luis Enrique è durato un solo anno in panchina, vedremo se il suo successore farà meglio.
Voto 6.
SIENA: Senza grandi nomi, ha stupito con la coesione del gruppo e l'efficiente sistema di gioco. L'esordiente Sannino ha avuto coraggio e sfrontatezza, ha dimostrato che sa come si allena e ha lanciato un giovane interessante come Destro. Ora attenzione al mercato estivo, e soprattutto alla Giustizia Sportiva, che con le sue sentenze potrebbe riscrivere la classifica.
Voto 6,5.
UDINESE: Ha perso Sanchez, Inler e Zapata in estate, ha faticato un po' a sostituirli, ma alla fine è tornata ancora in Champions, aggrappandosi al suo totem Di Natale e mostrando per molti mesi un ottimo gioco. Società attenta, allenatore affidabile e gruppo affiatato, i bianconeri hanno tutto per rimanere tra le grandi. Vedremo come andrà con il sorteggio, e se ci saranno altre cessioni illustri.
Voto 7.