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lunedì 19 maggio 2014

TIRIAMO LE SOMME - PUNTATA FINALE

Immagine tratta da nerazzurriworld.com
Ora che anche l'ultimo verdetto, ovvero l'assegnazione del sesto posto con conseguente ultimo pass per l'Europa, è stato emesso, possiamo cimentarci nel dare il voto finale a questa Serie A 2013-14 e a tutte le sue protagoniste.
LA STAGIONE: Oltre che per i record della Juve e la grande annata di Roma e Napoli, questa Serie A 2013-14 sarà ricordata come la prima che non porta squadre di Milano in Champions dopo 13 anni. Livello medio migliore dello scorso anno, ma resta il problema degli stadi e l'impressione che le altre leghe europee siano ancora troppo distanti da noi. Voto finale 7.

ATALANTA: Dopo l'inizio altalenante, un girone di ritorno alla grande, sfiorando perfino il sogno Europa. Terza salvezza consecutiva mai in discussione per Colantuono e i suoi, a modo suo anche la Dea ha vinto per tre volte di fila il suo personalissimo scudetto. Voto 6,5.
BOLOGNA: La cessione di Diamanti è stata la cessione definitiva per un organico debole e addirittura peggiorato dopo gennaio. Solo 8 gol dalla partenza di Alino, la retrocessione è più che meritata, ora toccherà raccogliere i cocci per cercare di ricostruire qualcosa di buono. Voto 4,5.
CAGLIARI: Stagione senza infamia e senza lode, nonostante l'addio ad Agazzi e Nainggolan e la solita querelle stadio i sardi si guadagnano la permanenza in A con un torneo tutto sommato regolare. L'anno prossimo, senza il presidentissimo Cellino, è ancora tutto da pianificare. Voto 6.
CATANIA: Dal sogno europeo sfiorato ad una retrocessione meritata. La squadra etnea ha reagito tardi per sperare di recuperare una classifica difficile, con un ruolino esterno da brividi (appena 5 punti su 57). La speranza è di tenere i migliori e ripartire subito alla grande, seguendo l'esempio dei "cugini" palermitani. Voto 5.
CHIEVOVERONA: Pur tra mille difficoltà, i clivensi anche quest'anno strappano il pass per restare tra i migliori, soffrendo più del passato e rischiando fino alla fine. Occorreranno un po' di qualità e gioventù per migliorare un gruppo che sembra ormai aver dato tutto. Voto 5,5.
FIORENTINA: Esistesse un premio alla sfortuna, i viola lo meriterebbero a pieni voti. Se i tuoi attaccanti di punta, Rossi e Gomez, passano più tempo infortunati che in campo, arrivare quarti è già un ottimo risultato. Occorrerà tenere Cuadrado, vero fiore all'occhiello di quest'annata. Voto 7.
GENOA: Il cavallo di ritorno Gasperini e i gol di Gilardino hanno regalato una stagione finalmente tranquilla ai genoani dopo i patemi dello scorso anno. Se Preziosi non farà la sua solita rivoluzione estiva, ci saranno buone basi da cui ripartire a settembre. Voto 6,5.
INTER: Partenza sprint, rallentamento a metà anno e conclusione incerta di stagione, almeno l'obiettivo europeo per Mazzarri è stato centrato. Con il saluto agli ultimi eroi del "triplete" si riparte quasi da 0, ci vorrà un mercato all'altezza per migliorarsi il prossimo anno. Voto 6,5.
JUVENTUS: 102 punti in classifica, 19 vittorie su 19 in casa, miglior attacco e miglior difesa, 17 punti di vantaggio sulla seconda. Possono bastare i numeri per far capire che stagione è stata per Conte e i suoi. L'estate porterà chiarezza sulla permanenza del tecnico e i cambiamenti in rosa, ma quest'annata resterà per sempre nei libri di storia del calcio italiano. Voto 9,5.
LAZIO: Neanche il passaggio di consegna da Petkovic a Reja ha salvato i biancolesti da una stagione brutta e incolore. Candreva è la nota lieta dopo l'addio ad Hernanes, il giovane Keita può essere l'investimento futuro visto il calo di Klose, ma ci vorrà un mercato di livello. Voto 5,5.
LIVORNO: Dopo qualche illusione iniziale, il mesto ritorno alla realtà, con un ultimo posto che rispecchia il livello di una rosa inadatta alla categoria. Paulinho è stata l'unica vera nota lieta, la sua cessione può essere fondamentale per ricostruire il gruppo e cercare una pronta risalita. Voto 5.
MILAN: Dopo 15 anni, i rossoneri saranno costretti a guardare l'Europa dalla TV. Risultato inevitabile alla luce di una stagione contraddittoria e difficile di cui si è già detto e scritto tanto, anche troppo. La palla adesso passa alla società, che deve dare un segnale per avviare la rinascita e cancellare presto questo torneo dalla memoria. Voto 4,5.
NAPOLI: Contro questa Juve il sogno scudetto è apparso presto un miraggio, tuttavia qualcosa in più ci si poteva aspettare da una rosa migliorata molto e decisamente qualitativa. La Coppa Italia corona una stagione comunque importante e positiva, ora a Benitez si chiede di coronare quel sogno scudetto a lungo inseguito. Voto 7,5.
PARMA: Dopo otto anni, i ducali riassaporeranno il gusto dell'Europa, seppur partendo prestissimo con i preliminari. Cassano, Parolo e Paletta sono stati i migliori nei vari ruoli in campo, ma il merito di questo risultato va soprattutto a un tecnico come Donadoni, rivalutato dopo qualche insuccesso di troppo. Voto 7.
ROMA: Tenere vivo un campionato così è il merito maggiore dei giallorossi, che hanno giocato un gran calcio risorgendo dalle ceneri di due stagioni disgraziate. Garcia ha portato idee, convinzione e un mercato mirato e preciso nelle scelte. La Champions costringerà a rinforzare la rosa, ma le premesse per migliorare ancora e arrivare al successo ci sono tutte. Voto 8,5.
SAMPDORIA: Il condottiero Mihajlovic ha dato una scossa ad un gruppo abulico e poco sereno, ottenendo un piazzamento tranquillo in classifica. La permanenza del serbo sarà la chiave per un gruppo con giovani interessanti ma che necessita di rinforzi per ambire a traguardi migliori. Voto 6.
SASSUOLO: Non è sbagliato dire che, senza la sciagurata parentesi Malesani, la salvezze sarebbe potuta arrivare prima. Dopo il disastroso avvio di campionato, la squadra ha reagito benissimo e si è meritata la permanenza nella massima serie, con i giovani Berardi, Zaza e Sansone sugli scudi. Voto 6.
TORINO: La beffa del rigore fallito da Cerci nel recupero dell'ultima giornata non cancella una grande stagione, con i granata splendidi protagonisti. Immobile, capocannoniere, e lo stesso Cerci hanno esaltato al massimo il modulo di Ventura, se resteranno entrambi il sogno Europa potrà continuare anche l'anno prossimo. Voto 7.
UDINESE: Niente Europa stavolta per i ragazzi di Guidolin, che per una volta disputano un campionato normale senza particolari talenti messi in mostra. A parte uno forse, quel Di Natale che a 37 anni sa ancora regalare magie. Voto 6.
VERONA: Una neopromossa che sfiora l'Europa non si vede tutti i giorni. Onore ai ragazzi di Mandorlini, calati nel girone di ritorno ma che meritano solo applausi per quanto mostrato. Toni a Verona ha vissuto una seconda giovinezza, è lui il punto fermo da cui ripartire. Voto 7.

domenica 19 gennaio 2014

La Fiorentina dei Rinvigoriti

Immagine tratta da multimedia.quotidiano.net

Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Pizarro, Vargas ed ora anche Matri. Tutti calciatori che non erano più protagonisti, ma lo sono tornati sotto l'ala di Montella; e lo 0-3 odierno non è un caso. Parliamo di Matri: 1 solo goal con la maglia del Milan, dopo che in estate erano stati spesi ben 11 milioni per lui; neanche questo è un caso ed il calciatore l'ha dimostrato: doppietta più assist per il goal di Mati Fernandez. In pratica ha chiuso la partita da solo, in mezzora. Segno, questo, che la squadra sta bene e che chiunque può adattarsi al suo gioco, facile e divertente. Nulla ha potuto quest'oggi quindi il Catania di Maran, sempre più in crisi, mentalmente e caratterialmente.


|| Pagellino ||

Matri: grande protagonista preannunciato, non ha tradito le attese, anzi, ha risposto a tutti i dubbi e critiche che erano usciti nei suoi confronti; esce nell'intervallo per un problema al polpaccio, ma la gara è ormai chiusa. Voto: 8

Pizarro: questo giocatore è ormai un enigma: sembra felice, poi scontento, poi in partenza. Oggi, contro ogni aspettativa, ha dichiarato di stare bene a Firenze, dopo una grandissima partita in cui si trovava dappertutto; cala nel finale, con qualche errore di troppo. Voto: 7.5

Pasqual: il Capitano sembrava avere 20 anni: spingeva continuamente, mettendo in crisi la difesa avversaria. Suo l'assist per il primo goal in maglia viola di Matri; nel finale si fa sentire l'età e cala anche lui. Voto: 7.5

Borja Valero: non un partitone il suo, ma non ha neanche giocato male; certo, da lui ci si aspetta di più in queste partite. Voto: 6

Cuadrado: stesso discorso di Borja Valero; non riesce mai a sfondare e man mano che la partita va avanti, lui retrocede. Voto: 5.5

Catania: non si salva nessuno, neanche l'allenatore. Per dare l'idea della situazione, ad un certo punto del match i tifosi si sono messi a tifare gli avversari, fischiando i propri giocatori. Voto: 3

lunedì 23 dicembre 2013

SERIE A 2014: TIRIAMO LE SOMME - SECONDA PUNTATA

Immagine tratta da hdtimes.it
Il derby della Madonnina ha chiuso ufficialmente il 2013 calcistico, con appena due partite per sancire il titolo di campione d'Inverno e il giro di boa ufficiale del campionato. Noi approfittiamo di questa sosta per fare un primo bilancio della situazione e dare i nostri voti alle squadre.
ATALANTA: Stagione fino a questo momento altalenante per i nerazzurri di Bergamo, in calo soprattutto nelle ultime partite. Denis è sempre il punto di riferimento, l'impressione è che qualche rinforzo sia più che necessario per gennaio. Voto 6.
BOLOGNA: Resta l'impressione di inizio anno, Diamanti è l'unica luce in una squadra con pochissima qualità e ancor meno idee. Pioli è in bilico, il nome di Baggio è sempre più insistente, ma la vera svolta deve arrivare anche dal mercato. Voto 5.
CAGLIARI: Dopo le peregrinazioni di inizio anno, il ritorno sofferto al Sant'Elia ha portato qualche punto e un po' di morale in più. Il gioco è un po' alterno, il mercato rischia di portar via qualche pezzo pregiato, la forza in più può venire da un vivaio sempre produttivo. Voto 6,5.
CATANIA: La vera delusione di inizio campionato. Delle due ottime annate precedenti non è rimasto quasi nulla, il cambio Maran-De Canio non ha portato miglioramenti, mancano geometria a centrocampo e solidità in difesa. Urgono rinforzi per ribaltare la difficile situazione. Voto 4,5.
CHIEVOVERONA: Il ritorno di Corini ha dato un po' di respiro dopo la deludente gestione Sannino, ma la strada verso la salvezza è lunghissima. Attacco arido, solo quello del Catania segna meno, e centrocampo poco solido, tutte cose su cui lavorare a gennaio. Voto 5.
FIORENTINA: L'acquisto di Gomez non ha avuto impatto, ma Giuseppe Rossi ci ha messo poco a diventare il nuovo idolo della Fiesole. Gioco e qualità non mancano, la corsa a quella Champions sfuggita lo scorso anno stavolta potrebbe concretizzarsi. Voto 7.
GENOA: Il ritorno di Gasperini ha rivitalizzato la squadra, portando punti e un po' di gioco al gruppo, oltre ad un'importante risalita in classifica. Con degli adeguamenti in rosa a gennaio la salvezza può essere meno sofferta delle ultime stagioni. Voto 6.
INTER: Il derby vinto ha rilanciato il gruppo di Mazzarri, un po' in calo nelle ultime uscite. Difesa da perfezionare visti i troppi gol subiti di recente, Thoir porterà soldi e idee per crescere, in attesa di Milito la vera arma in più in attacco è Palacio. Basterà per agguantare la Champions? Voto 6,5.
JUVENTUS: Capolista non per caso, i numeri parlano per lei. 15 vittorie su 17 partite, dalla sconfitta a Firenze nove successi di fila e un solo gol subito. Tevez-Llorente è una coppia d'attacco micidiale, che innestata in un gruppo solido e rodato può guidare i bianconeri al terzo scudetto di fila. Voto 8.
LAZIO: Se si guarda la sua classifica dello scorso anno non si può che rimanere delusi. L'effetto Petkovic sembra essersi esaurito, il gioco latita, Hernanes sembra un fantasma e Klose da solo non può bastare. Urgono rinforzi e immediati cambi di rotta, anche al timone se necessario. Voto 5.
LIVORNO: Dopo un buon inizio, i toscani stanno vivendo un periodo di calo preoccupante, che li ha riportati pericolosamente in zona retrocessione. La rosa va migliorata soprattutto in difesa e nel gioco, perché Paulinho e Siligardi non possono bastare per la salvezza. Voto 5,5.
MILAN: Il derby perso è la ciliegina sulla torta amara di questo inizio stagione. Gioco deficitario, difesa troppo leggera e centrocampo senza qualità che non supporta bene l'attacco. Rami e Honda daranno una mano in questi settori, ma per ripetere il miracolo dello scorso anno servirà molto di più. Voto 5,5.
NAPOLI: Per la rosa e il gioco espresso è ancora una pretendente allo scudetto, ma deve migliorare contro le piccole e magari adattare di più il modulo alle esigenze delle partite. Per gennaio sono annunciati rinforzi in difesa e a centrocampo, basteranno per cercare la rimonta-scudetto? Voto 7.
PARMA: Avvio stentato e lenta ripresa per i ragazzi di Donadoni, con un ottimo Parolo e un Cassano in forma per centrare finalmente un Mondiale. Il potenziale per salvarsi subito c'è, bisogna dare continuità al gioco e ritrovare i veri Amauri e Biabiany. Voto 6,5.
ROMA: Dopo i pareggi sono tornate le vittorie pesanti, il ritorno di Totti e Destro può aiutare una squadra che continua a far bene e resta l'unica imbattuta del campionato. A gennaio si aprirà con la sfida alla Juve a Torino, un risultato positivo riaprirebbe tutto in chiave scudetto. Voto 7,5.
SAMPDORIA: La cura Mihajlovic sta funzionando, sono tornate grinta e voglia di lottare, anche se si ha ancora l'impressione che manchi un vero bomber in squadra. Natale potrebbe portare una punta in regalo sotto l'albero, e magari qualche rinforzo di qualità a centrocampo. Voto 5,5.
SASSUOLO: L'inizio disastroso sembra un ricordo lontano, ma la strada per la salvezza è ancora molto lunga per la squadra emiliana. La fase difensiva va ancora registrata, contro le grandi si soffre sempre tanto, ma con le vittorie negli scontri diretti si può centrare l'obiettivo. Voto 6.
TORINO: La vera sorpresa del torneo insieme al Verona. I granata giocano bene e rendono soprattutto in casa, dopo Cerci anche Immobile sta esplodendo e convincendo sempre di più. Il gruppo c'è, e sembra lecito puntare a qualcosa di più della semplice salvezza. Voto 6,5.
UDINESE: L'impressione è che rispetto agli anni passati manchi qualcosa, e che il miracolo Europa questa volta non si possa ripetere. Di Natale non è eterno, la rosa sembra inferiore a quelle precedenti, sembra più realistico puntare alla salvezza che ad altro. Voto 5,5.
VERONA: Essere al sesto posto da neopromossa è un risultato strepitoso. Mandorlini sta rivitalizzando Toni e ha scoperto giocatori interessanti come Iturbe e Jorginho. Forse calerà nell'anno nuovo, ma finora è la rivelazione di questo campionato. Voto 7.

martedì 8 ottobre 2013

SERIE A 2014: TIRIAMO LE SOMME - PRIMA PUNTATA

Immagine tratta da juventiknows.com
Con la pausa dovuta agli impegni delle Nazionali ci concediamo di dare un primo voto alle squadre di questa serie A 2013-14. E' vero, siamo a mala pena al secondo mese di questa stagione, ma si può già dare qualche giudizio per quanto visto finora.
ATALANTA: Malino all'inizio, in risalita nelle ultime partite. Squadra praticamente identica allo scorso anno, se anche i suoi leader (Denis, Cigarini, Bonaventura) si confermano la salvezza è più che alla portata. Voto 6,5.
BOLOGNA: Il genio di Diamanti e la barba del nuovo idolo del web Moscardelli non sembrano sufficienti a questa squadra, colabrodo in difesa e alla disperata ricerca di un vero bomber. Gilardino aveva lasciato il segno lo scorso anno, Bianchi lo sta facendo molto di meno. Voto 4,5.
CAGLIARI: Meriterebbe 10 di stima per quello che sta passando da un anno e mezzo per la querelle sullo stadio, in campo la squadra è un po' altalenante (una sola vittoria alla prima di campionato) ma ha i margini per migliorare. Voto 6.
CATANIA: Ripetersi per tre anni di fila avrebbe del miracoloso, gli addii di Lodi e Gomez hanno inciso in questo avvio poco convincente, anche se le ultime partite fanno vedere una reazione. Voto 5,5.
CHIEVOVERONA: Il successo contro l'Udinese è l'unico lampo di un inizio di stagione pessimo, con un attacco stitico e una difesa poco attenta, due cose assolutamente inconciliabili per una squadra sempre votata alla solidità e alla concretezza. Voto 4,5.
FIORENTINA: Discreto inizio per i viola, colpiti dagli infortuni nel reparto offensivo e in cerca del salto di qualità dopo la Champions sfiorata, con il rientro di Gomez e un Rossi così le premesse per fare bene ci sono tutte. Voto 6,5.
GENOA: L'avventura di Liverani è durata poco e ha portato solo alla gioia del derby vinto, il ritorno di Gasperini è una scommessa ma la squadra deve ancora ritrovarsi dopo l'ennesima rivoluzione estiva, e prepararsi ad un'altra stagione di passione. Voto 5.
INTER: La batosta appena subita contro la Roma non cancella i netti progressi rispetto allo scorso anno, Mazzarri sta rigenerando giocatori come Jonathan e Alvarez e l'assenza dalle Coppe può far bene a questa squadra in cerca di riscatto. Voto 7.
JUVENTUS: Confermarsi in vetta non è mai facile, in casa bianconera qualche partenza non è stata ben gradita e la grinta dei due anni passati a volte sembra mancare, ma la voglia di vincere è intatta, e Tevez e Pogba possono essere i valori aggiunti per il tris. Voto 7,5.
LAZIO: Un anno fa Petkovic era la sorpresa, ora la squadra sembra decisamente più in difficoltà, con Klose ancora a secco e il peso di un derby perso sulle spalle, forse il mercato non ha portato i rinforzi che ci si aspettava. Voto 5,5.
LIVORNO: Per essere una neopromossa non se la passa male, squadra solida che non gioca male e porta a casa punti pesanti, magari subisce troppo contro le grandi ma se vince le partite giuste salvarsi non è un'utopia. Voto 6.
MILAN: Va bene i tanti infortuni, ma il gioco non può dipendere solo dalla vena di Balotelli e da qualche episodio, squadra con limiti evidenti in difesa e anche a centrocampo, si spera nella sosta per recuperare idee e uomini. Voto 5.
NAPOLI: Via Cavani, dentro Mertens, Albiol, Reina, Callejon e soprattutto Higuain, un affare che può garantire il definitivo salto di qualità, Benitez punta sulla serenità e sulle idee per vincere, l'Europa può essere croce e delizia, staremo a vedere. Voto 7,5.
PARMA: Inizio poco positivo, poi la netta ripresa nelle ultime giornate anche se i margini per migliorare ancora ci sono, Cassano in provincia si è spesso esaltato e di certo farà di tutto per conquistarsi il suo primo Mondiale. Voto 6.
ROMA: Dopo due anni di passione, Garcia sembra aver cambiato finalmente qualcosa nella Capitale, Totti sembra tornato un ragazzino, i nuovi acquisti funzionano e la squadra gioca bene e diverte, in più dopo 7 vittorie su 7 sognare è più che lecito. Voto 8.
SAMPDORIA: Il progetto di Rossi sembra già arrivato al capolinea, squadra con poche idee ed evidenti limiti nella costruzione del gioco, con un centrocampo senza fantasia e un attacco che ancora rimpiange il pupillo Icardi. Voto 4,5.
SASSUOLO: Dopo le goleade subite nelle prime partite c'è stato qualche passo avanti, il duo di giovani punte Zaza-Berardi è promettente, ma la difesa e il centrocampo devono migliorare parecchio per sperare in una salvezza. Voto 5.
TORINO: Buon inizio per la squadra di Ventura, che però ancora rimpiange le due vittorie sfumate negli ultimi secondi di partita, Cerci si sta confermando il faro della squadra, Ogbonna e Bianchi sono un ricordo, le premesse per far bene ci sono tutte. Voto 6,5.
UDINESE: Partenza così così per i friulani, che finora mettono fieno in cascina in casa e vanno in bianco in trasferta, Di Natale è l'eterna luce la davanti, Muriel e gli altri giovani le speranze per continuare questo incredibile progetto vincente. Voto 6.
VERONA: Se la parte di città clivense piange, quella di sponda Hellas gongola per l'incredibile inizio di stagione, belle prestazioni e punti importanti portati a casa, Toni e Iturbe sono il mix di esperienza e novità che ben rappresentano questa squadra. Voto 7.

martedì 15 maggio 2012

CONTROPAGELLONE DELLA SERIE A 2012

Immagine tratta da ctsnotizie.it
Tiriamo le somme per le 20 squadre della Serie A del 2011/12:
JUVENTUS: 10-Perfetti, mai sconfitti, un gioco coinvolgente e a mille all' ora. Di più, niente. Il bello:PIRLO(10). Il brutto:ELIA e KRASIC (4).
MILAN: 6,5- Potevano vincere, ma un' ecatombe di infortuni li ha fermati. Giusto confermare Allegri. Il bello:IBRAHIMOVIC (8,5). Il brutto:PATO (4,5).
UDINESE: 10- Inizia la stagione in anticipo a causa del preliminare di Champions e in Champions riesce a tornare con un finale sprint. E senza 3 titolari dell' anno passato. Il bello:DI NATALE (8,5). Il brutto:FLORO FLORES (4,5).
LAZIO: 8- A causa dell' emergenza infortuni non riesce a portare a casa un terzo posto che manteneva da mesi. Ma per tre quarti di stagione è stata sorprendente per continuità. Il bello:KLOSE (8). Il brutto:HERNANES (5).
NAPOLI: 7- Voto bassino considerando solo il campionato, a causa della sconfitta di Bologna. Ma in Champions ha fatto vedere cose straordinarie. Il bello:LAVEZZI (8). Il brutto:CAMPAGNARO (5).
INTER: 4,5- Sconvolta e sconfortata dall' anzianità dei giocatori, dalla girandola dei mister e da errori difensivi incredibili, ottiene un giustissimo sesto posto. Deludentissimo. Il bello: MILITO (8). Il brutto: LUCIO, PAZZINI, FORLAN (4).
ROMA: 5- L' impronta di gioco c'era, ma errori difensivi e scivoloni clamorosi l' hanno resa l' incompiuta numero uno di questa stagione. Colpe da dividere tra molti in società e in campo. Il bello: BORINI (7). Il brutto: KJAER (4,5).
PARMA: 7,5- Conclude in grandissima ascesa una stagione iniziata in maniera molto balbettante. Quasi in zona Europa. Incredibile qualche mese fa. Il bello:GIOVINCO (8,5). Il brutto:PALLADINO,PELLE',FLOCCARI (5).
BOLOGNA: 7,5- Ottimo per continuità dall' avvento di Pioli. Gioco non appariscente ma efficace, con due fantasisti da grande squadra. Il bello:DIAMANTI (8,5). Il brutto:ACQUAFRESCA (5).
CHIEVO: 7- Come il Bologna: continuo ed efficace, si salva in largo anticipo pure senza un vero bomber. Il bello:ACERBI, BRADLEY (7). Il brutto: PELLISSIER,PALOSCHI (5,5).
CATANIA 7- Per mesi la sorpresa del campionato, molla nelle ultime dieci partite, peccato. Organizzazione di gioco super. Il bello: LEGROTTAGLIE, LODI, BARRIENTOS, GOMEZ (7,5). Il brutto: SUAZO (sv).
ATALANTA: 7,5- Non era assolutamente facile partire da -6, dare un' impronta di gioco così buona alla squadra e salvarsi con tranquillità già ad aprile. Il bello:DENIS (8). Il brutto:BRIGHI (sv).
FIORENTINA: 4,5- Alla fine 46 punti per la disastratissima banda viola sono pure troppi. Confusione continua tra campo, panchina e scrivania. Le è andata benissimo. Il bello: JOVETIC (7,5). Il brutto:GILARDINO, AMAURI, LJAJIC (4).
SIENA: 7- Si salva con largo anticipo, con gioco convincente e ottima gestione del gruppo da parte di Sannino. Il bello:CALAIO', DESTRO (7,5). Il brutto:D'AGOSTINO, MANNINI (5).
CAGLIARI: 6= -Squadra senza gioco e un pò morta. La questione stadio, la penuria di gol. Forse il nucleo storico ha già dato tutto. Il bello:PINILLA (8). Il brutto:EL KABIR, T.RIBEIRO (4,5).
PALERMO: 5- Mai a rischio retrocessione, però una squadra che è andata in lento spegnimento, dopo le scintille iniziali. Urge una rifondazione. Il bello:MICCOLI (8). Il brutto:ILICIC, HERNANDEZ (4).
GENOA: 4- Rossoblù senza nerbo, gioco e convinzione. Si salvano per miracolo, più per demeriti leccesi sul finale che per meriti propri. Il bello:PALACIO (8). Il brutto:ZE EDUARDO, PRATTO (4).
LECCE: 6= -Rimontona spentasi proprio sul più bello nelle ultime 4 giornate, in cui quasi non ha mai tirato in porta. Peccato. Il bello:MURIEL,DI MICHELE (6,5). Il brutto:CORVIA, BOJINOV, PIATTI (4).
NOVARA: 6- Gli azzurri piemontesi danno tutto e anche oltre. Ma mancava la qualità dall' inizio. In estate ha rifiutato Muriel e Kozak. L' ha pagato. Il bello:RIGONI (8,5). Il brutto:MORIMOTO,MEGGIORINI,GRANOCHE (4,5).
CESENA: 4- Mai un accenno vero di rimonta. Qualitativamente superiore a 5-6 squadre, ma niente grinta e concentrazione. Mutu ne è il simbolo. Il bello:SANTANA (6,5). Il brutto: MUTU, IAQUINTA, VON BERGEN (5).

lunedì 14 maggio 2012

PAGELLARIO DI FINE ANNO

Immagine tratta da oleole.it

ATALANTA: Partita con una penalizzazione di 6 punti, ha reagito alla grande sul campo, con un ottimo sistema di gioco e un'organizzazione invidiabile. Pochi acquisti, ma tutti mirati e indovinati, in particolare Denis, rilanciato come attaccante dopo stagioni opache, e la dimostrazione di aver ripudiato Doni anche calcisticamente. Davvero un'ottima risposta. Voto 7.
BOLOGNA: Male all'inizio con Bisoli, si è rilanciato con Pioli, che ha dato un nuovo vigore al gruppo e ha fatto esplodere definitivamente Diamanti e Ramirez, mai così efficaci e decisivi come quest'anno. Ora si apre il post-Di Vaio, ma con questa mentalità la squadra riuscirà a fare a meno del suo bomber. Voto 6,5.
CAGLIARI: Stagione altalenante, senza particolari luci, ma con l'ennesima salvezza conquistata sul campo. Indebolito in attacco rispetto al passato, ha rimediato con Pinilla a gennaio e ha scoperto un ottimo Ibarbo. Adesso bisogna risolvere una volta per tutte la questione dello stadio, e prepararsi a rimpiazzare le cessioni importanti dell'estate. Voto 6.
CATANIA: La vera rivelazione di questa stagione, su cui neanche i più ottimisti avrebbero scommesso. Montella ha dato un gioco vivace e offensivo, ha trovato la posizione giusta a Lodi, e ha saputo rinunciare al bomber Maxi Lopez per seguire il suo credo calcistico. Annata da incorniciare, anche se probabilmente molti dei protagonisti, dal mister a Lo Monaco, se ne andranno presto. Voto 7,5.
CESENA: Mutu in estate, Iaquinta e Santana a gennaio. Sulla carta, la squadra era più forte dello scorso anno, in campo ha deluso profondamente, retrocedendo presto e non mostrando mai grande convinzione in una possibile rimonta. Tutto da rifare, sperando in una pronta risalita. Voto 4,5.
CHIEVO: Solita squadra rocciosa e difficile da battere, che senza grandi nomi arriva alla salvezza con incredibile facilità. Di Carlo è stato bravo a curare la fase difensiva, a lanciare giocatori giovani come Bradley e Acerbi, e a trovare la giusta posizione a Thereau in attacco. Bella realtà. Voto 6,5.
FIORENTINA: Società nel caos, squadra spenta e senza più motivazioni. Il progetto giovani è sparito, Montolivo e Corvino hanno già le valigie in mano, la gestione tecnica non ha più né capo né coda, e l'episodio Rossi-Ljajic è stata l'amara ciliegina sulla torta. Il ritorno di Jovetic non basta, c'è molto lavoro da fare per riportare i viola nelle zone alte della classifica. Voto 4,5.
GENOA: La delusione più grande di tutte. L'ennesima rivoluzione estiva, proseguita a gennaio, ha tolto alla squadra ogni idea di gioco e di unione, e solo il caso ha salvato i rossoblu dall'emulare e raggiungere i cugini doriani in B. Davvero, tutto da rifare, magari con un po' di serietà, possibilmente senza ripetere scene come quelle con gli ultrà. Voto 4.
INTER: La fine del ciclo è arrivata, rumorosa e inesorabile. Le partenze di Eto'o e Thiago Motta, i tre cambi in panchina, il brutto gioco espresso sono il segno evidente che la squadra del triplete si è spenta, e va risistemata in estate. Stramaccioni può dare continuità al progetto giovane, ma bisogna vedere se la società gli darà fiducia. Note positive, il doppio successo nel derby e un Milito tornato grande. Voto 5,5.
JUVENTUS: La regina è lei, non ci sono dubbi. Al di là delle polemiche e dei battibecchi, Conte ha dato forma e anima a un gruppo affamato di rivincita, ha rilanciato Pirlo e Barzagli e ha saputo adattare modulo e uomini alle sue esigenze. Meritatamente campione, senza perdere nemmeno una partita, è tornata tra le grandi. Ora dovrà confermarsi, purtroppo senza il suo storico capitano Del Piero. Voto 8.
LAZIO: Agli acquisti di Klose e Lulic hanno fatto da contraltare gli infortuni, che hanno falcidiato il gruppo e hanno certamente influito sulla corsa al terzo posto. La squadra di Reja migliora di una posizione, ma come l'anno scorso chiude la stagione con l'amaro in bocca. Con meno sfortuna e una preparazione atletica più mirata e attenta, si può arrivare ancora più in alto. Voto 6,5.
LECCE: Con Di Francesco ha giocato molto e raccolto poco, con Cosmi ha mostrato più grinta e ha sfiorato una rimonta storica. Sono mancate le gambe nel finale di stagione, e forse alla lunga la scarsa qualità del gruppo ha contribuito in negativo alla retrocessione. Nota positiva, l'esplosione e la maturazione di due giovani interessanti come Cuadrado e Muriel. Voto 5,5.
MILAN: Per alcuni un fallimento, ma visti i tanti infortuni e il calendario fitto la squadra di Allegri ha avuto un gran merito a tener vivo il campionato fino all'ultimo, e con quel gol di Muntari convalidato...Ora bisogna ringiovanire e rinforzare la rosa, comprare un buon terzino sinistro e centrocampisti di qualità, ma con l'Ibra di quest'anno e meno infortuni si può tornare a vincere subito. Voto 7.
NAPOLI: Includendo Champions e Coppa Italia, la stagione sarebbe da 7,5. Conferma ad alti livelli, con Cavani ancora super, ma troppi punti persi con le piccole e passi indietro in campionato, che hanno escluso gli azzurri dall'Europa che conta. La difesa è stata il tallone d'Achille, e la partenza di Lavezzi potrebbe essere una perdita durissima per la squadra e le sue ambizioni future. Voto 6,5.
NOVARA: Gruppo volenteroso ma poco concreto, ha dimostrato presto di non essere all'altezza della Serie A. L'orgoglio dei piemontesi è stato ammirevole, ma quando sei costretto a ricorrere alla difesa a 5...Positiva la stagione di Rigoni, e i 6 punti fatti contro l'Inter sicuramente rimarranno negli almanacchi. Voto 5.
PALERMO: Doveva essere la squadra di Mutti, è diventata quella del giovane Mangia prima e dell'esperto Mutti poi. Stagione troppo altalenante, con grandi risultati in casa e pesanti sconfitte in trasferta, le cessioni importanti hanno pesato. In estate ci sarà bisogno di lavorare molto, soprattutto per tenere Miccoli. Voto 5,5.
PARMA: Inizio così così, poi il cambio di passo e il grande finale di stagione con l'arrivo di Donadoni. Squadra solida e bella da vedere, che si è affidata alla classe di un Giovinco mai così decisivo e ha chiuso il campionato in crescendo. La base è buona, con i giusti investimenti può restare in alto. Voto 7.
ROMA: Stagione difficile da interpretare, ma che presenta sicuramente dei lati positivi su cui lavorare per il futuro. Carente in difesa, troppo discontinua e disordinata se Totti e De Rossi mancano, ha un gruppo giovane e talentuoso, e con i giusti innesti può migliorare molto in futuro. Luis Enrique è durato un solo anno in panchina, vedremo se il suo successore farà meglio. Voto 6.
SIENA: Senza grandi nomi, ha stupito con la coesione del gruppo e l'efficiente sistema di gioco. L'esordiente Sannino ha avuto coraggio e sfrontatezza, ha dimostrato che sa come si allena e ha lanciato un giovane interessante come Destro. Ora attenzione al mercato estivo, e soprattutto alla Giustizia Sportiva, che con le sue sentenze potrebbe riscrivere la classifica. Voto 6,5.
UDINESE: Ha perso Sanchez, Inler e Zapata in estate, ha faticato un po' a sostituirli, ma alla fine è tornata ancora in Champions, aggrappandosi al suo totem Di Natale e mostrando per molti mesi un ottimo gioco. Società attenta, allenatore affidabile e gruppo affiatato, i bianconeri hanno tutto per rimanere tra le grandi. Vedremo come andrà con il sorteggio, e se ci saranno altre cessioni illustri. Voto 7.

sabato 31 marzo 2012

GLI AZULGRANA DELLA TRINACRIA

Dopo il meritato pareggio per 1-1 con i capoclassifica del Milan (reti di Robinho e Spolli) nel primo anticipo della 31esima giornata, il Catania consolida il settimo posto nella graduatoria della Serie A.
Settima posizione veritiera di una squadra che si sta ponendo all' attenzione di tutti per il bel gioco orchestrato dalla panchina dal giovane mister Vincenzo Montella, già nell'orbita di qualche team blasonato (voci di corridoio lo vedono osservato da Lazio e Napoli).
Sono ora 8 i risultati utili consecutivi del team etneo, e ciò che più colpisce, anche alla luce di questo anticipo, è che il Catania ricerchi sempre il gioco, il fraseggio stretto, la tecnica, è una squadra che fa pressing e tiene in modo perfetto le posizioni in campo.
Ci sono sempre 2 o 3 soluzioni a disposizione del portatore di palla, o l' attaccante-boa che viene a dare il dai-e-vai per il compagno, o le veloci e piccole ali, pronte a puntare l' uomo e ad accentrarsi, o il passaggio illuminante, ora del regista, ora del difensore che imposta, ora dell' ala dai piedi buoni.
Il cross lungo è cercato raramente, solo nelle situazioni di difficoltà e a squadra avversaria tutta schierata nella metà campo difensiva.
Lo schema base è un 4-3-3 che in fase di ripiego si trasforma in un 4-5-1 con le ali mobili Gomez a sinistra e Barrientos a destra che scendono spesso a raddoppiare sull' ala avversaria.
In porta troviamo Carrizo, vecchia conoscenza argentina del nostro campionato, che in questo scorcio di stagione ha acquistato la fiducia dell' ambiente e garantisce prestazioni solide ed affidabili.
Il terzino destro è Marco Motta, in cerca di rilancio dopo l' esperienza juventina, spinge molto, sbaglia qualche cross di troppo e mostra qualche lacuna in fase difensiva, dove è fallace nel trovare i giusti tempi di intervento.
Il suo contraltare a sinistra è Marchese, tecnicamente non eccelso, ma fisicamente quadrato, pochi cross e molta gamba, generosissimo e che non sfigura affatto quando deve marcare l' uomo.
I due difensori centrali sono di stazza notevole: l' argentino Spolli e l' esperto Legrottaglie, entrambi pericolossissimi nelle situazioni di calcio da fermo, l' italiano ha qualche licenza in più di impostare le azioni da dietro, grazie ai piedi un pò più educati del compagno di reparto, che sta migliorando a vista d' occhio però. Sono due ossi duri difficili da saltare e molto concentrati.
A centrocampo troviamo il trio Lodi-Almiron e Izco.
Il regista basso è Lodi, che gioca alla Xavi o alla Pirlo, passaggi illuminanti e mai sbagliati o banali, visione di gioco e piedi eccelsi.
Almiron è la mezzala sinistra, che corre tantissimo e unisce qualità e quantità, arriva sempre stremato a fine gara. Izco è il capitano e uomo di quantità, corre, contrasta e riparte, imprescindibile per i rosso-azzurri.
Le ali offensive sono anch'esse argentine: il Papu Gomez e il Pitu Barrientos, più ala classica e dribblomane la prima, più trequartista dall' ottima visione di gioco l' altro, sono pronti a sfruttare i traversoni sul secondo palo quando si inseriscono.
Il centravanti boa è Bergessio, importantissimo per i meccanismi, è colui sul quale la squadra si basa per tener palla e dare gli uno-due alle ali o al centrocampista che si inserisce. Magari meno appariscente in zona gol, ma fa un preziosissimo lavoro di pressing per novanta minuti.
Senza dimenticare il sempre misurato direttore d' orchestra, maestro nel trovare gli equilibri in una squadra molto tecnica: Vincenzo Montella.
Ecco il quadro della squadra catanese, che mai come quest' anno sta emergendo.
Il piccolo Barcellona della Sicilia, orgoglio di una regione.

mercoledì 21 marzo 2012

CHI LI HA VISTI IN SERIE A? /1

Stipendi della Serie A 2011/12 fonte GdS: cliccare per ingrandire.


Ecco una piccola ricerca squadra per squadra dei giocatori poco utilizzati, i classici e costosi desaparecidos.
Partiamo da Bergamo, sponda Atalanta, dove tra i giocatori misteriosamente spariti o poco utilizzati troviamo lo squalificato Cristiano Doni, ancora sotto contratto con la squadra nerazzurra, a cui viene corrisposto un introito netto di 450 mila euro, con lui è sparito tra interrogatori e sospetti di combine A.Masiello (ingaggio da 0.8 M),  mentre ha appena marcato la miseria di 4 presenze Ferreira Pinto (0.45 M), e il vecchio Tir, al secolo Tiribocchi, è la quarta scelta tra le punte, ma ha un ingaggio di tutto rispetto: 0,5 M.
A Bologna troviamo una rosa vasta, dove balza agli occhi che la riserva di lusso Acquafresca sia il giocatore più pagato (0,8 M), mentre il terzino Vitale marca 0 presenze e intasca 0,2 M, come la punta Paponi (1p. 0,2 M), ottimi euro per gli allenamenti per Vantaggiato (0,47 M per 2 miseri gettoni subentranti).
A Cagliari c'è il marocchino-olandese El Kabir, che prende 0,35 M per 7 presenze, il portoghese Rui Sampaio, 6 apparizioni per 0,30 M, ben pagati anche Gozzi, 2 presenze a 0,3 M e lo svedese Eriksson, infortunato sin da luglio che guadagna 0,3 M ma non ha ancora svolto un allenamento col gruppo.
In Sicilia, a Catania, il simbolo è David Suazo, 0,40 M per la miseria di 4 presenze come subentrato, anche la riserva Campagnolo strappa un ottimo contratto da 0,4 M per 2 presenze sinora, Lanzafame, ultimamente mai convocato e che con sole 6 presenze guadagna 0,3 M, ammiriamo infine il mediano Paglialunga, 0.3 M per nessuna presenza e nessun infortunio.
Il Cesena ha in rosa Benalouane, 6p. per 0,23 M, Malonga (9p. e 0,18M) e Rennella (7p. e 0,18M); nota di merito infine per Martinez: 13 impalpabili presenze per un corrispettivo dal Cesena di 0,55 M e dalla Juventus di 0,95M.