martedì 16 settembre 2014

LA CRITICA DEL MARTEDI' /2

Immagine tratta da tuttocalcio24h.com e modificata su befunky.com
- Menez svetta nella 2a di campionato. In copertina va il suo gol di tacco, ma nella trasferta di Parma sciorina tutto il suo repertorio. Le domande sono due: 1) reggerà tutta la stagione, o vivrà di lampi come nel periodo romanista? 2) ma se questo Menez è lo stesso visto in Italia tra il 2008 e il 2011 e di colpo ci pare così forte, è merito della sua maturazione o della deriva tecnico-tattica della nostra Serie A?
- Primo non prenderle. In Italia va così. E non a caso Roma e Juve viaggiano a braccetto con 0 reti subite su due gare. E anche l'Inter è imbattuta e inviolata. Come ha notato Evra nel dopogara, rispetto alla sua esperienza inglese, in Italia si bada alla tattica a discapito dell'intensità. Roma e Juve spesso addormentano le partite una volta in vantaggio, sfruttando anche una sorta di soggezione psicologica che infondono sugli avversari. In Champions non potranno permettersi di giochicchiare senza piani a breve termine. Bisogna aumentare l'intensità. 
- Sempre relativamente alla diatriba tattica/intensità di gioco. Il modello deve essere l'Atletico Madrid. Aggressione e tattica perfetta. E come interpreti non sono richiesti fenomeni strapagati. Così si batte il Barcellona e il Real in campionato, si arriva in finale di Champions, e si batte di nuovo il Real sia in Supercoppa di Spagna che nella Liga al Bernabeu. Basta cambiare canale il sabato per notare come le partite di Premier e Liga si giochino a una velocità doppia rispetto alla nostra Serie A. Durante la Serie A puoi intavolare discorsi impegnativi, mandare sms o alzarti a prendere una birra, nelle partite degli altri campionati non puoi permettertelo. Dobbiamo lavorare sull'intensità, per essere competitivi in Europa. E l'Atletico dimostra che si può essere estremamente tattici correndo a 200 all'ora.
- Il Napoli sta per esplodere. Un'ondata di tiri rimbalza contro Bardi, e il Chievo compie l'impresa di giornata. E i malumori stanno venendo a galla, la tifoseria ha perso la pazienza, Benitez stesso pare non troppo convinto. Per lui tira un'aria stile Inter post-Mou, mercato insoddisfacente, primi risultati di stagione storti, e in più l'eliminazione dalla Champions. Giorni contati?
- Napoli, Fiorentina e Cagliari in casa tirano tanto in porta, ma non vincono. Partenopei e sardi perdono miseramente, la Viola impatta contro il Genoa. Fanno un figurone i tre portieri nostrani Bardi (Chievo), Perin (Genoa) e Sportiello (Atalanta). In gare del genere occorre analizzare a mente fredda e non fare drammi su sconfitte o pareggi. Sono le classiche gare che se giochi 10 volte così, 8 le vinci.
- Bene le milanesi. Per il Milan la prova del nove sarà la gara di sabato sera contro la Juve. I contropiedi pazzi con Honda, Menez e El Shaarawy (o Bonaventura) potranno creare imbarazzi ad Allegri? L'Inter deve mantenere equilibrio e continuità, Icardi-Osvaldo bella coppia, Kovacic sta sbocciando.
- Male male Parma e Toro, rivelazioni dell'anno passato. La squadra di Donadoni è lontana parente di quella della scorsa stagione: contro il Chievo domenica sarà importante non perdere ancora. Il gol subito da De Jong è abominevole. E così il Torino balbetta parecchio, messo completamente sotto dalla Samp. E da Okaka versione Caterpillar.

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