giovedì 4 settembre 2014

GLI ITALIANI IN SERIE A: UN PROBLEMA DI NESSUNO

Immagine tratta da udine20.it e modificata su befunky.com
Chievo-Juventus 4-4 (5-4)
Roma-Fiorentina 4-0 (5-1)
Milan-Lazio 4-2 (4-3)
Atalanta-Verona 5-2 (7-2)
Udinese-Empoli 3-7 (3-8)
Torino-Inter 7-1 (8-3)
Sassuolo-Cagliari 11-8 (12-11)
Palermo-Sampdoria 5-8 (7-8)
Genoa-Napoli 4-3 (5-3)
Cesena-Parma 10-7 (12-9)
Ecco i risultati della prima giornata di campionato. No, non è fantacalcio, è solamente il conto degli italiani in campo per ogni gara disputata. Il dato iniziale indica quanti sono stati tra gli undici titolari e, tra parentesi, la somma considerando i subentrati.
Nei titolari sono scesi in campo 99 italiani su 220 calciatori possibili, il 45%. Dei 60 subentrati, solo 21 sono nostrani, il 35%. Per arrivare a un totale di 120 su 280, il 42%.
Hanno debuttato in Serie A 43 giocatori. 13 sono gli azzurri: Zappacosta ('92), Spinazzola ('93), Croce ('82), Rugani ('94), Tonelli ('90), Valdifiori ('86), Pucciarelli ('91), Colombi ('91), Ceppitelli ('89), Crisetig ('93), Ragusa ('90), Renzetti ('88), DeFeudis ('83), a fronte di 30 stranieri: Edenilson ('89), Rincon ('88), DeGuzman ('87), Michu ('86), IagoFalque ('90), Mussis ('92), N'Goyi ('88), Sanchez Mino ('90), Medel ('87), M'vila ('90), Karnezis ('85), Guilherme ('91), Hysaj ('94), Laurini ('89), Rui ('91), Signorelli ('91), RafaMarquez ('79), Martic ('90), Obbadi ('83), Ionita ('90), Alex ('82), DiegoLopez ('81), DeVrji ('92), Djordjevic ('87), Cole ('80), Manolas ('91), Keita ('80), Brillante ('93), Mangani ('87), Coman ('96).
Tra gli esordienti, da notare come un quinto degli stranieri (il 16%), hanno tra i 32 e i 35 anni. E sono (tranne Rafa Marquez), gli esordienti delle grandi squadre. 
Tra gli italiani, gli under 21 al debutto sono 4, il 30% degli azzurri alla prima presenza in A. Allargando la percentuale, si scende al 9% di Under 21 azzurri nel computo totale dei novizi della 1a giornata.
Una marea di numeri per dire che ci stiamo estinguendo. La batosta mondiale e il cambio al vertice della Figc nulla ha modificato. Il prodotto italiano in Italia non è valorizzato. Emblematico il caso Karnezis-Scuffet a Udine. Dove, trincerandosi dietro la solita scusa del "non bruciare il ragazzo", si preferisce schierare un greco di 29 anni piuttosto di un talentuoso italiano di 18. 
E la Fiorentina in rosa ha 25 stranieri. 22 Verona, Lazio e Udinese. 21 Roma, 20 Inter, 19 Palermo e Napoli.
Talmente tanti che quando bisogna consegnare la lista Uefa per Champions ed Europa League, non si possono includere MatiFernandez e Joaquin, Brillante, Radosevic e Emanuelson. Che senso ha?
Come suggerisce Sky, forse la prima cosa da fare a livello di Federazione sarebbe di utilizzare le restrizioni della rosa dell'Uefa (25 giocatori, 8 italiani, 4 provenienti dal vivaio) anche per la nostra Serie A. 
Bisogna fare qualcosa, ma farla per davvero. A meno che. 
A meno che in questa situazione ci mangiano e continuano a mangiare un po' tutti. Perchè in pubblico si lamentano e si dichiarano disponibili, e poi in privato eleggono compatti Tavecchio.
Perchè tutti forse ci guadagnano comprando stranieri. 
Daniele Delli Carri, ex ds di Pescara e Genoa, qualche mese fa rilasciò un'intervista, passata sottotraccia, in cui spiegava perchè nel Genoa di Preziosi andò a prendere una marea di calciatori stranieri. Questo il passaggio più significativo: "In rossoblù sono stato 'forzato' a prendere calciatori stranieri, non avevamo la possibilità di fare le fidejussioni necessarie per acquistare calciatori in Italia. Per operare all'estero non serve la fidejussione bancaria".
E allora, se il sistema va così, che speranze ci sono di cambiare le cose? Con un Presidente super protetto dalla Lega di Serie A?
E' un problema di cui lamentarsi in pubblico e battersi per non cambiar nulla in privato. 
Gli italiani in Serie A: un problema di nessuno.

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