mercoledì 24 settembre 2014

LA CRITICA ROSSOBLU DEL GIOVEDI' /4

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Cagliari-Torino 1-2 (11'Cossu, 21'Glik, 29'Quagliarella)
- E ora siamo ultimi. Tre sconfitte consecutive e meritato ultimo posto in classifica in solitaria. E ora ci aspettano due trasferte, prima contro l'Inter di Mazzarri ancora imbattuta e che ha subito solo un gol sinora, e poi a Verona a far visita all'Hellas, che parimenti registra un bello 0 alla voce sconfitte. L'orizzonte è fosco.
- Non ci siamo totalmente. Non ci sono progressi. E in più la coperta è corta. Sull'1-2, dopo i sacrosanti cambi di Crisetig e Balzano in luogo di Joao Pedro e Pisano, Zeman non ha fatto più entrare nessuno. Nonostante negli ultimi 10-15 minuti la squadra fosse sulle gambe. Segnale che non c'è poi troppa fiducia in chi è rimasto seduto in panchina. Quella panchina che, scorrendo i nomi, mette tanta tristezza quanto il gioco messo in mostra sinora. Longo, Farias, Caio Rangel, Capello, Donsah, Dessena, Murru, Capuano e Benedetti non sono meglio di quelli andati in campo. E probabilmente se ne rende conto anche il boemo.
- Il gol di Cossu è di Padelli, che gli ha regalato il pallone. Ergo, su quattro partite, l'unica rete su azione è quella dell'esordio contro il Sassuolo. Nelle tre gare seguenti, c'è stato solo un rigore e questa rete "regalata", entrambe griffate Cossu. Non si segna. E' da scrivere a caratteri cubitali. E non segnare con Zeman in panca è strano, preoccupante, devastante. Anche perchè i "soliti" gol li subisci: oggi su angolo e punizione. E quindi devi fare un gol in più degli altri. Ma se non li fai, sono guai. Amari.
- Troppi tocchi: la palla non corre. Cossu, Ibarbo, Ekdal, Joao Pedro portano troppo la palla, perdendo tempi di gioco per lo scarico sui terzini accorrenti. Tre, quattro tocchi che fanno scattare e fermare i terzini in continuazione, non trovando mai il tempo giusto per inserirsi. Il centrocampo non recupera palla. Mai. Da quattro gare.
- Sau dov'è finito? Che fine ha fatto quel bel giocatore di due stagioni fa? Perchè proprio con il suo mentore Zeman non riesce a fare più nulla? Sbaglia i controlli di palla, i movimenti, non tira mai, sbatte contro i giganti avversari. E' involuto in maniera clamorosa. 
- Le scelte di Pisano e Joao Pedro sono state autolesioniste. Già nelle gare passate si era intuito che i due fossero tra quelli meno a loro agio con i nuovi schemi, e oggi abbiamo avuto la conferma. Il terzino sardo in difesa viene facilmente saltato, e in attacco è nullo: fa poco e lo fa sbagliando tutto ciò che può sbagliare. Joao Pedro va a velocità ridotta, portando palla in orizzontale, cercando inutili ricami che gli fanno perdere la sfera. E non si inserisce mai. I sostituti Balzano e Crisetig non fanno niente di straordinario, ma almeno non hanno regalato palla agli avversari.
- Si scricchiola forte. C'è la sensazione che la squadra abbia grossi limiti. Di interpreti e di mentalità. Perchè la squadra non capisce o non applica ciò che Zeman chiede? Ora è una crisalide accartocciata, ci sarà voglia e pazienza di trasformarla in una farfalla?

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