domenica 21 settembre 2014

F1 DIARY - 14, SINGAPORE, GARA

Immagine tratta da fia.com
Hamilton 25, Rosberg 0. E Lewis vola a +3 su Nico. 
E' solo l'affidabilità il tallone d'Achille di queste super Mercedes. Rosberg non riesce a partire, ha l'elettronica in panne. Cambia tre volanti, ma niente. Macchina che fa le bizze e mesto ritiro. Hamilton passeggia in pista, permettendosi anche il rischio di tenere le super soft dietro la Safety Car e facendo una sosta in più degli avversari.
Lo spettacolo promesso dalle serrate qualifiche svanisce. Sbadigli. Poche emozioni date dalla tattica. 
E trenini. Solo trenini. 
Con la Ferrari che nel 2014 nei trenini è sempre l'ultima della fila. Manca di trazione in uscita di curva e di velocità in rettilineo. Non si riesce a fare un sorpasso manco a pagarlo.
Chiedere ad Alonso, che chiude 4°, costretto ad accodarsi sia a Ricciardo (3°) con problemi al motore che a Vettel (2°) in crisi di gomme.
E chiedere a Raikkonen, che termina 8°, dopo una gara negli scarichi di Massa prima e di Bottas poi, grazie alla strategia modello kamikaze ideata dal muretto box che ha vanificato il 5° posto dopo la prima curva.
La Rossa ha anche un buon ritmo, tutto sommato, in queste ultime gare (Monza a parte). Ma riuscire a sopravanzare le Red Bull o le Williams senza defaillances di queste ultime non si riesce.
Ed è anche umiliante. Perchè Nando e Kimi fanno pure la figura di quelli scarsi, che non ci provano e che si accodano come taxisti alla stazione. 
La colpa non è loro.
E se l'anno prossimo la Mercedes, come si sussurra, avrà altri 50-60 cavalli in più nel motore, il futuro si preannuncia già da ora grigio, grigissimo.
Aggiungendo poi che probabilmente i top team schiereranno 3 vetture ciascuno, e chi lo vedrà più il podio?
Singapore è affascinante perchè in notturna, perchè si suda, perchè i fuochi d'artificio alla fine. Ma non è un circuito. Chi è più lento di 2/3 secondi riesce a tenersi dietro gli altri. Questo non è spettacolo. E' ostruzionismo puro.
Vabbè, comunque Hamilton è il nuovo leader di questa sinfonia Mercedes. Dopo il fattaccio ungherese, magicamente la sorte gli sta sorridendo. E magicamente Nico ha problemi di ogni sorta. Forse quell'episodio è stato realmente lo spartiacque stagionale. Rosberg ha capito chi comanda in Mercedes. E la classifica glielo sta spiegando.

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