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lunedì 25 agosto 2014

ANCORA SU HAMILTON E ROSBERG


Ancora su Hamilton e Rosberg.
Lewis: "Nel meeting post gara Nico ha detto che avrebbe potuto evitare il contatto, ma che lo ha fatto apposta, per "dimostrare la tesi". E non chiedete solo a me, andate da Toto, Paddy e tutti quelli che sono arrabbiati con lui".
Toto Wolff: "Nico ha ritenuto di mantenere la linea. Voleva dimostrare una tesi, e, per Lewis, era chiaro che non poteva sapere cosa avrebbe pensato Nico. Lui non si è tirato indietro. Pensava che Lewis gli avrebbe lasciato spazio, cosa che Lewis non ha fatto. (Nico) Lo ha fatto anche per far vedere che non aveva intenzione di cedere. (...) Nico non era disposto a mollare, e questo ha causato la collisione. E' un qualcosa che non vogliamo più vedere".
Ragionando. Rosberg si presentava in Belgio a +11 su Hamilton, forte di 4 vittorie e 10 podi in 11 gare. Perchè mai Nico si sentiva minacciato a tal punto da dover "dimostrare la tesi" e rimarcare che non era disposto a mollare? 
Perchè avrebbe dovuto forzare l'azione, sentendosi quasi obbligato a dare una prova di forza in mondovisione? E quale era questa tesi? Sente la squadra dalla parte di Lewis?
Probabilmente questo atteggiamento è figlio di Budapest, dove all'ultimo giro Lewis ha "gentilmente" spinto fuori traiettoria Nico nel tentativo (riuscito) di resistere al sorpasso e dove lo stesso Hamilton si è opposto all'ordine di scuderia (un po' forzato), che gli intimava di lasciar passare il compagno di box a metà gara, in virtù di una diversa strategia. Ordine al quale Hamilton si è opposto.
Rosberg probabilmente si è sentito poco tutelato dalla Mercedes, al punto da dover dimostrare qualcosa in termini di grinta e di coraggio. Il sorpasso subito al via gli ha fatto tappare la vena, e poi al giro 2 c'è stato il contatto.
Probabilmente, dopo varie rotture colpa di Mercedes, e qualche furbata di troppo di Nico (vedi qualifiche di Monaco), Hamilton ha davvero fatto la voce grossa in squadra. Che l'ha spalleggiato, mettendo in una sorta di disagio Rosberg. Lewis si aspettava di essere la prima guida, quando arrivò nel 2013. Mercedes pensava che Lewis sarebbe stato la prima guida. E questo probabilmente sta influendo nel box, dato questo scagliarsi oltremodo contro Rosberg.
Ricordiamo un precedente. Sepang 2013. Secondo Gp della coppia Hamilton-Rosberg. Lotta per il 3°/4° posto. Rosberg molto più veloce arriva in coda a Lewis. Il biondino chiede strada via box, che gliela nega. Gli viene intimato di non tentare il sorpasso. Nico, infuriato, si accoda e lascia il podio a Lewis.
Evidentemente l'idea iniziale di Mercedes era quella di supportare più Hamilton di Rosberg. E ora Nico si sente attaccato. Platealmente. Nonostante sia il leader del Mondiale.
E allora le tenterà tutte per portare a casa l'iride. E poi la coppia scoppierà.
Ma, per me, sarà Nico a lasciare il team.

domenica 24 agosto 2014

F1 DIARY- TAPPA 12, GARA

Immagine tratta da twitter.com e modificata su befunky.com
Il casus belli: Hamilton scatta meglio di Rosberg al via. Alla prima curva a guidare il gruppo è l'inglese. Al giro 2 Rosberg tenta una manovra all'esterno e tocca con l'ala la posteriore di Lewis. A Nico vola via un'appendice laterale, a Lewis vola via la gara. Foratura, fondo della vettura rovinata, 0 punti. Il biondino ne incassa 18, arrivando secondo. +29.
In coro Wolff e Lauda a difendere Hamilton: "E' inaccettabile. Succederà molto nei prossimi giorni". E tutti a criticare la tempistica di tale attacco. 
A inizio gran premio la Mercedes ritiene inaccettabile un attacco del genere. Perchè ha trasformato una sicura doppietta in un flop clamoroso. Vero.
Per carità, Ham non c'entra nulla.
Ma è palese come Nico non l'abbia fatto apposta, non essendo affiancato o non avendo spinto fuori pista Lewis. Ha fatto un errore di valutazione. Di misura. Di centimetri. Che è costato la gara a Hamilton, ma che ha danneggiato anche la sua. Teniamo presente che il 90% di toccatine lievi del genere rompono le ali, ma non afflosciano le gomme.
E' stata una cattiva valutazione, un tamponamento impercettibile. Gettare la croce addosso a Rosberg è eccessivo. Nessuna convenienza aveva Rosberg ad andare a uno scontro del genere, atto a mettere k.o. il compagno di box.
Ora la Mercedes promette fuoco e fiamme. "Succederà molto", hanno anticipato.
E cosa vogliono fare? Dare l'ordine che chi parte davanti non può essere mai attaccato? Oppure far vincere una gara a Hamilton rallentando Rosberg? 
Non si sa. La ragione consiglia di gestirla diversamente. Senza fare piazzate. Sono troppo più forti degli altri. Ma non sembra questo il caso.
A meno che.
A meno che in Mercedes Hamilton non stia cominciando a fare la voce grossa. Rosberg sta usando tutte le armi a sua disposizione, basta ricordare il pasticcio delle qualifiche di Montecarlo. La Mercedes ha steso tappeti rossi a Lewis per convincerlo a lasciare la McLaren due anni fa, e probabilmente vedere Rosberg vincere tra i due, a livello di investimenti fatti, non è ciò che si aspettavano. E allora la squadra potrebbe clamorosamente pendere per Hamilton, e "isolare" Nico il furbetto.
Che magari pure pure, nonostante un recente rinnovo, sarebbe invitato a cambiare aria in vista del 2015.
E scatenare un effetto domino. Con il quadricampione Vettel, premio paggetto 2014 del fenomeno Ricciardo, che sbuffa rabbia sotto la visiera. Con Alonso sempre scontento di una Ferrari che arriva sempre mezzo minuto dopo i vincitori. Con un arrembante Bottas, uomo Mercedes di Toto Wolff, che potrebbe diventare appetibile sul mercato. 
Cova fuoco sotto le ceneri in quel di Spa.
Dove Ricciardo ha dimostrato di essere un campione, perchè 3 vittorie in una stagione monocolore Mercedes sono da punto esclamativo. Dove Kimi ha messo la firma in calce ad una gara maiuscola, finalmente assistito da una strategia azzeccata, chiudendo 4° e di più non poteva. A Monaco e a Spa, dove il pilota conta, Kimi ha dato segno di esserci, in una stagione melmosa, e non è male. Dove Bottas 3° svergogna Massa, che si appella alla paperinite, ma che sta facendo una figura magra, magrissima in confronto al finnico. 
Che podio oggi, Ricciardo, Rosberg e Bottas. Quando tutti pensavano che i più forti in quelle squadre fossero Vettel, Hamilton e Massa. Che roba.