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martedì 28 maggio 2013

PAGELLINE SERIE A

Immagine tratta da theracionalpie.com
Con la finale di Coppa Italia di domenica pomeriggio si è ufficialmente conclusa la stagione di serie A 2012-13, un'annata come sempre avvincente e ricca di sorprese, piacevoli novità e qualche delusione. Diamo i voti al rendimento delle squadre secondo il nostro personale giudizio.
ATALANTA: Confermarsi dopo l'ottima stagione dello scorso anno, con tanto di penalizzazione recuperata in breve, non era facile. I ragazzi di Colantuono ce l'hanno fatta con un'altra bella stagione, facendo a meno di pedine come Schelotto e Peluso, ceduti a gennaio, e appoggiandosi ancora su un ottimo Denis. La conferma che il progetto c'è e va sostenuto fino in fondo. Voto 6,5.
BOLOGNA: Ceduti alcuni pezzi importanti come Ramirez e Di Vaio, la squadra felsinea si è appoggiata sull'estro di Diamanti, sui gol del nuovo arrivato Gilardino e sulle capacità del tecnico Pioli. E' arrivata un'altra salvezza piuttosto tranquilla, senza eccessive sofferenze, anche se alcune sconfitte sono state pesanti. In generale, una stagione più che sufficiente. Voto 6+.
CAGLIARI: Molto bravi i sardi, partiti male e costretti al cambio di allenatore in corsa, con la strana coppia Lopez-Pulga a prendere in mano la squadra. L'esperienza di alcuni pezzi pregiati e l'appoggio su un gruppo di ragazzi cresciuti in casa come Cossu, Pisano, Murru e la sorpresa Sau hanno fruttato una grande rimonta coronata da una salvezza tranquilla. Il tutto nonostante il problema dello stadio che li ha costretti a giocare quasi sempre fuori casa. Chapeau. Voto 7-.
CATANIA: Riuscire a ripetersi ad alti livelli dopo una grande stagione come quella passata, o addirittura a far meglio, sembrava un'utopia. Maran non ha fatto rimpiangere Montella, confermare i pezzi pregiati della rosa ha aiutato a non snaturare il gioco, il resto l'hanno fatto l'innesto di qualche nuovo talento e il calore del pubblico di casa. A lungo in zona Europa, i siciliani hanno meritato i complimenti di tutti. Voto 7+.
CHIEVOVERONA: La squadra veronese si conferma una delle realtà di questo campionato, riuscendo a ottenere sempre la salvezza nonostante il gruppo non appaia mai tra i più competitivi. Il cambio di allenatore e la stagione no di Pellissier non hanno inciso troppo sui clivensi, che con il loro gioco magari poco spettacolare ma estremamente pratico hanno centrato l'ennesima salvezza. Bravi loro. Voto 6.
FIORENTINA: In estate, vedendo il mercato fatto dai viola, molti avevano ipotizzato una stagione positiva per loro. Le aspettative sono state superate, per gioco i ragazzi di Montella sono stati a tratti i migliori d'Italia, la mancata qualificazione in Champions sa di beffa per quanto fatto vedere, ma l'Europa è comunque un grandissimo traguardo. Se i pezzi pregiati rimarranno, si potrà solo migliorare. Voto 8.
GENOA: Del progetto iniziato qualche anno fa da Gasperini e Preziosi ormai non è rimasto più nulla. Squadra costruita senza alcuna idea seria, stravolta in corsa e con tre tecnici che hanno cercato di prendere in mano la situazione. Annata pessima, per un po' la retrocessione sembrava inevitabile, poi la salvezza è arrivata in qualche modo, per il secondo anno di fila. Meglio evitare un tris il prossimo anno. Voto 5.
INTERNAZIONALE: A novembre sembrava la rivelazione dell'anno, ha concluso la stagione come la vera delusione della stagione. Tanti fattori hanno inciso, dalle strategie di mercato poco chiare agli infortuni a catena, dalla preparazione iniziata presto alle idee confuse dell'allenatore, che ha cambiato moduli e uomini troppe volte. Fuori dall'Europa, con il progetto Stramaccioni finito dopo appena un anno, ora arriva Mazzarri per dare una scossa a una squadra svuotata e in piena ricostruzione. Voto 4,5.
JUVENTUS: Vincere lo scorso anno è stata una sorpresa per alcuni aspetti, confermarsi è sembrato il minimo vista la rosa a disposizione. Conte ha rinforzato il gruppo con pedine importanti come Pogba e Asamoah, tenendo in pugno il torneo dalla prima all'ultima partita. Buona anche la stagione del ritorno in Europa, ora serve un campione vero per dare la svolta e puntare davvero alla Champions. Voto 8,5.
LAZIO: Per buona parte della stagione ai vertici del torneo, calata nella seconda parte per la cronica assenza di seconde linee in grado di sopperire all'assenza e al calo di forma dei titolari. La squadra di Petkovic ha comunque ottenuto una meritata qualificazione europea con la Coppa Italia, ora dovrà tenere alcune pedine importanti e lavorare bene sul mercato per fare un ulteriore salto di qualità. Voto 6,5.
MILAN: Partenza da zona retrocessione, girone di ritorno da scudetto. I rossoneri hanno ricostruito tutto dalle macerie di un'estate di fuoco, l'esplosione di El Shaarawy e l'aggiunta di Balotelli a gennaio hanno ricreato un gruppo competitivo che ha strappato la qualificazione alla Champions all'ultimo respiro. Allegri ha tante qualità e meriterebbe una riconferma, per tornare davvero ai vertici però ci vorranno altre manovre in sede di mercato. Voto 7+.
NAPOLI: Accreditata come una delle favorite per lo scudetto, la squadra di Mazzarri si è in effetti dimostrata la vera rivale della Juve in tutta la stagione. Alcuni punti persi per strada e il calo di rendimento nel finale hanno allontanato il titolo, ma gli uomini di Mazzarri hanno concluso con un ottimo secondo posto, nonostante l'addio a un campione come Lavezzi e con Cavani versione monster per il terzo anno di fila. Al mercato e al nuovo allenatore il compito di fare l'ultimo passo verso la gloria. Voto 8-.
PALERMO: L'altra grande delusione della stagione, non tanto per la rosa perché evidentemente inferiore rispetto a quella degli scorsi anni, quanto per la scarsa o pressoché inesistente programmazione e chiarezza della società. Allenatori assunti e cacciati come niente, una squadra stravolta completamente a gennaio in cerca del miracolo, in sintesi poco da salvare in un'annata pessima, conclusa con la retrocessione. Voto 4+.
PARMA: Positiva la stagione degli emiliani, che hanno dato continuità al lavoro di Donadoni continuando sulla falsa riga dell'anno scorso. Partito Giovinco, sono stati il rientrante Amauri e il nucleo già consolidato a fare la differenza, portando presto la squadra in una posizione di classifica tranquilla. Salvezza brillantemente raggiunta, e buone aspettative per la prossima stagione. Voto 6,5.
PESCARA: Alzi la mano chi ha visto una squadra peggiore in serie A negli ultimi anni. Pochissime idee, giocatori chiaramente di categoria inferiore, e soprattutto zero voglia e zero grinta, elementi fondamentali per chi si vuole salvare. Andata quasi sorprendente per certi versi, ritorno da dimenticare e condito da sconfitte e umiliazioni in serie. La B sembra la dimensione migliore per una squadra così. Voto 3.
ROMA: Altra stagione deludente per la formazione giallorossa, che da due anni cambia in corsa piani e idee per il suo progetto ma continua a mancare la qualificazione in Europa. La scommessa Zeman non ha pagato, il suo sostituto Andreazzoli ha fatto del suo meglio ma perdendo la finale di Coppa Italia il saldo rimane negativo. I giovani e i soldi per il futuro ci sono, bisogna farli fruttare nel modo giusto. Unica certezza, intramontabile: Francesco Totti. Voto 5-.
SAMPDORIA: Inizio di stagione balbettante, poi l'arrivo di Delio Rossi ha cambiato il volto della squadra e l'ha guidata verso un bel campionato, condito dalla salvezza e tante giovani promesse lanciate nel panorama italiano. Icardi è sicuramente il nome più altisonante, anche Poli è tornato ad alti livelli, sarà difficile tenere questi ragazzi, ma il progetto di Garrone Jr. ha buone basi. Voto 6,5.
SIENA: Lottare per la salvezza fino alla fine pur partendo penalizzati, e con un mercato di gennaio che stravolge completamente la squadra, è un comportamento che merita i nostri applausi. E' mancata un po' la brillantezza dello scorso anno, sono mancati i gol delle punte e alcuni risultati nelle partite chiave, nel complesso è la squadra che si è comportata meglio tra le tre retrocesse. Voto 5,5.
TORINO: Annata interlocutoria per la formazione di Ventura, che alla fine chiude un torneo senza infamia e senza lode, dimostrandosi una squadra quadrata e con un'idea di gioco ma incline a troppi cali che hanno rallentato la corsa alla salvezza. Cerci è stata la rivelazione positiva, Ogbonna è l'obiettivo di tutti i grandi club, occorrerà lavorare molto sul mercato per confermarsi il prossimo anno. Voto 6.
UDINESE: Applausi e solo applausi per questa squadra, che ancora una volta perde pezzi in estate ma riesce a sostituirli e, con un brillante finale di stagione, si conquista nuovamente l'Europa a discapito delle grandi o presunte tali. Di Natale è l'eterno leader, Muriel la sua valida spalla, Guidolin il condottiero perfetto per un gruppo modello di progettazione e investimenti mirati. Davvero complimenti. Voto 7-.

venerdì 22 febbraio 2013

PAGELLE EUROPEE: OTTAVA GIORNATA

Immagine tratta da thehouseofblog.com
Completata l'andata degli Ottavi di Finale della Champions League, e terminati i Sedicesimi di Europa League. Altra giornata molto positiva per le squadre italiane, anche più del previsto, e fiducia rinnovata nelle possibilità di arrivare fino in fondo nelle coppe. Vediamo nel dettaglio i nostri giudizi.
PROMOSSI
Milan: L'impresa della settimana, forse della stagione, è senza dubbio quella dei ragazzi di Allegri, che tutti davano per spacciati nella durissima sfida contro il Barcellona di Leo Messi, e invece sfoderano una prestazione d'altri tempi e strappano una meritatissima vittoria per 2-0. Ottima la disposizione in campo dei rossoneri, corti, raccolti nella sua metà campo ad aspettare gli spagnoli e poi pronti nelle ripartenze in contropiede, forse la tattica migliore contro questi avversari. Brilla il centrocampo milanista, con Ambrosini e Muntari super, Boateng torna quello dei momenti migliori e guida la squadra, in difesa Mexes giganteggia sui piccoli palleggiatori del Barça. E' la vittoria di Allegri, che si era trovato in mano un gruppo quasi nuovo e molto giovane in estate e lentamente lo sta plasmando come vuole lui, con una grande rimonta in campionato e rinnovata fiducia in Europa. Il tiki-taka dei blaugrana è stato sterile e del tutto inutile, un solo tiro pericoloso in tutta la partita, Messi non pervenuto, catalani nervosi e che si appellano al campo e si dicono sicuri di ribaltare il risultato: un segnale di nervosismo evidente. Al ritorno tra tre settimana sarà una bolgia, ma il Milan ha dimostrato di ricordare ancora cos'è una serata da Champions. Voto 9.
Lazio: Missione compiuta per i biancocelesti di Petkovic, che capitalizzano al massimo il pareggio della scorsa settimana contro il Borussia Monchengladbach e chiudono il discorso in casa, guadagnandosi gli Ottavi di Europa League. Partita chiusa già nel primo tempo, con due reti e una grande dimostrazione di forza sui tedeschi, che poi hanno tentato inutilmente l'assalto finale nella ripresa, con pochi risultati a dirla tutta. Decisivo di certo Candreva, che sfrutta un errore degli avversari per realizzare il gol che spiana la strada ai romani, buona anche la prova di Gonzalez, che si sbatte molto a centrocampo e trova la rete del raddoppio, bene Cana nel ruolo di centrale di difesa, meno positivi l'attacco con Floccari che lotta molto ma non incide e Marchetti che mostra qualche incertezza e viene salvato dai compagni. Ora arriva un'altra formazione teutonica, lo Stoccarda, che sta disputando una buona stagione e sembra sullo stesso livello del Borussia, il che rende la sfida non impossibile. Appuntamento in Germania tra due settimane, per vedere dove può arrivare questa Lazio. Voto 7,5.
Inter: L'obiettivo degli uomini di Stramaccioni era quello di chiudere il discorso qualificazione contro il Cluj al più presto per poi iniziare a pensare al derby di domenica contro i "cugini" del Milan. Tutto fatto già nel primo tempo, con due reti segnate e la partita già in ghiaccio, che nel secondo tempo ha avuto davvero poco da regalare ai tifosi. Eroe della serata è sicuramente Guarin, che firma una doppietta e dimostra ancora una volta la sua utilità in questa squadra, buona anche la prova dei due attaccanti Cassano e Palacio, che fanno un gran lavoro di assistenza per i compagni. Positivo Alvarez che sembra aver ritrovato un po' di fiducia, difesa ancora un po' da registrare anche se Handanovic conferma le sue sicurezze, gloria anche per il baby Benassi che entra, fa espellere un avversario e segna. Superato questo primo ostacolo, adesso per l'Inter arriva una rivale decisamente più ostica: gli inglesi del Tottenham, guidati da Villas Boas in panchina e trascinati da uno strepitoso Bale in campo. Un'avversaria tosta, tra le più forti tra quelle rimaste in questa competizione, ma i nerazzurri con la giusta concentrazione non partono battuti. Voto 6,5.
BOCCIATI
Napoli: Più che per la qualificazione, estremamente difficile da ottenere dopo lo 0-3 interno della settimana scorsa, i partenopei giocavano per riscattare il loro onore in Europa e chiudere degnamente il loro torneo. Invece, la trasferta contro il Viktoria Plzen ha riservato altre amarezze per la formazione di Mazzarri, che pure ha schierato molti titolari per onorare al meglio la partita. Gli azzurri non hanno la stessa grinta del campionato e si vede, il centrocampo soffre l'assenza di Hamsik e si rivela povero di idee, e i cechi tengono senza troppi problemi, colpendo poi a inizio ripresa e chiudendo di fatto il discorso qualificazione, per poi raddoppiare nel finale e rendere il parziale complessivo ancora più pesante. Male De Sanctis, che sbaglia sulla rete che di fatto condanna i suoi, malissimo il centrocampo che non riesce a creare gioco e ad accompagnare le punte, con Donadel e il suo sostituto Inler completamente fuori partita, scarsa la spinta di Zuniga e Maggio sugli esterni, davanti Pandev e Insigne non riescono ad incidere come dovrebbero. La doppia sfida con i cechi si chiude dunque con l'eliminazione e un pesante 0-5 complessivo che non rispecchia affatto le potenzialità di questo Napoli. Unica consolazione, ora tutte le forze si potranno concentrare sullo scudetto, vero obiettivo di questa stagione. Voto 5.