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lunedì 27 ottobre 2014

LA CRITICA DEL LUNEDI' /8

Immagine tratta da quotidiano.net e modificata su befunky.com
- Tornano ad essere tre i punti di vantaggio della Juve sulla Roma. I bianconeri trovano il solito avversario remissivo in Italia, e regolano per 2-0 il Palermo. I giallorossi impattano a Genova contro la Samp, giocando comunque un match propositivo. E' stato importante non affondare dopo la scoppola contro il Bayern. Il duello prosegue, dato che nessun altra squadra dopo 8 giornate si dimostra all'altezza della lotta scudetto.
- Dal terzo posto in poi c'è lotta agguerrita. Continua la sua bella marcia l'Udinese di Strama e DiNatale (copertina per lui), e così la Samp solidissima e ancora imbattuta di Mihajlovic. La Lazio e il Milan si stanno consolidando gara dopo gara. Pioli vince da 4 partite, gioca bene, poi una volta in vantaggio cerca di controllare i match senza affondare. Inzaghi sta mettendo un mattone alla volta, senza mai fare il passo più lungo della gamba. E conserva ancora la palma di miglior attacco con 17 reti.
- Le deluse e convalescenti di inizio stagione, Napoli e Inter, vincono entrambe contro Verona e Cesena. Sei gol fatti e il ritorno al gol Higuain sono le note liete in casa partenopea; l'obiettivo ora è dar seguito alla striscia di 5 risultati utili consecutivi. Sulla sponda nerazzurra si abbatte l'ultimatum di due partite di Thohir a Mazzarri. L'impressione è che, palesandosi questo dubbio della proprietà sull'allenatore, i giocatori possano nascondersi dietro al momento di difficoltà di Mazzarri, per mascherare le proprie lacune caratteriali e motivazionali.
- In una serie A povera di gioco e schemi offensivi, questo Cagliari ondivago di Zeman (leone fuori casa e piccolo piccolo al Sant'Elia) può dire la sua in chiave salvezza. Il coraggio di attaccare sta pagando, così come quello di vincere schierando un '93 (Crisetig), un '94 (Cragno) e un '96 (Donsah) dal primo minuto.
- Atalanta, Cesena e Palermo perdono e sono sull'orlo della zona B. Per il livello di gioco dimostrato sinora, probabilmente è una zona rossa meritata. L'Atalanta non segna (3 gol in 8 partite), il Cesena lotta ogni gara, ma è tecnicamente inferiore a tutti gli altri e il Palermo paga una difesa per nulla affidabile. Necessario un cambio di rotta per non crollare.
- Parma e Chievo continuano nel loro periodo-no. Preoccupanti le costanti amnesie difensive degli uomini di Donadoni, in caduta libera da 5 turni anche contro avversari teoricamente del proprio livello. Il Chievo si fa rimontare in casa dal Genoa, la cura Maran non ha avuto ancora effetti immediati, nonostante un primo tempo incoraggiante.

lunedì 7 gennaio 2013

PAGELLARIO SERIA A: DICIANNOVESIMA GIORNATA

Immagine tratta da vivoazzurro.it
Ultima giornata di andata di questo appassionante campionato di serie A, e primo pagellario del 2013 per noi. Vediamo chi sono stati i protagonisti in positivo e in negativo di questa domenica.
MIGLIORI
Antonio Di Natale: Anno nuovo, vecchie abitudini in casa Udinese. Ci saranno anche tanti talenti giovani e pronti ad esplodere, ma il punto di riferimento della squadra è e rimane sempre l'esperto numero 10, un giocatore che sembra migliorare con il passare delle stagioni, come il vino. Contro l'Inter, Totò inizia abbastanza in sordina, anche se timbra una traversa incredibile su punizione; ma è nel secondo tempo che spacca in due la partita, capitalizzando al meglio un lancio in profondità e realizzando il gol che, di fatto, indirizza la sfida. Non contento, si rende pericoloso in almeno altre due occasioni, prima di chiudere definitivamente la gara con la seconda rete personale, la dodicesima in campionato. E' stato il miglior attaccante italiano del 2012 per gol segnati, e a Udine è ormai in cantiere una statua con il suo volto. Voto 7,5.
Mattia Perin: In molti a Firenze devono essersi chiesti se quello che difendeva la porta del Pescara ieri pomeriggio fosse davvero lui, oppure Superman travestito da Perin. Il giovanissimo portiere di scuola Genoa è stato, fino a questo momento, una delle note più liete della stagione degli abruzzesi, segnalandosi sempre con prestazioni di alto livello nonostante i molteplici gol incassati. Contro la Fiorentina, Perin è stato decisivo in più di un'occasione, rendendosi protagonista di almeno cinque parate decisive nel solo primo tempo, e risultando fondamentale per la vittoria della sua squadra, che nel secondo tempo ha clamorosamente espugnato il Franchi. Agile e reattivo tra i pali, con un po' di esperienza questo ragazzo può davvero diventare il portiere del futuro per l'Italia. Voto 8.
Mauro Icardi: Sembrava in procinto di partire per disputare il Campionato sudamericano Under 20 con la sua Argentina, invece è rimasto a Genova ed è diventato l'eroe del giorno. Talentino cresciuto nel vivaio del Barcellona, molto apprezzato anche dal tecnico Guardiola, è arrivato alla Sampdoria nel 2011, e da allora in tanti stavano aspettando la sua esplosione ad alti livelli. Già a segno una volta in serie B nella scorsa stagione, quest'anno Icardi era già entrato nel cuore dei tifosi con un'ottima prestazione nel derby con il Genoa, condita anche dal suo primo gol in A. Ieri è stata la sua apoteosi: doppietta di carattere e grinta sul campo della Juventus campione d'Italia, decisiva per regalare il successo alla sua squadra, che era anche in 10. Restando in tema di giovani interessanti, eccone un altro di cui sentiremo parlare a lungo in futuro. Voto 7,5.
Edinson Cavani: Tra tante giovani promesse di questo campionato, ecco un giocatore che ormai è diventato una certezza, anche in questo pagellario. Se in Spagna Messi, Ronaldo e Falcao segnano gol a raffica, in Italia c'è lui, il Matador, che non perde mai il vizio di buttarla dentro. Contro la Roma, Cavani è il protagonista assoluto della partita, realizza una tripletta e sfiora più volte il poker personale, oltre a creare spazi per i compagni e aiutare sempre in fase difensiva. Con quelli di ieri è arrivato a venticinque centri in ventitré partite stagionali, complessivamente è già a 91 gol con la maglia del Napoli, il tutto in appena due stagioni e mezza. Si parla tanto di top player che giocano all'estero, di sicuro lui è miglior giocatore del campionato italiano in questo momento, e tutta una città continua a sognare grazie a lui. Voto 9.
PEGGIORI
Francesco Lodi: Non è stato un sabato da ricordare per il centrocampista del Catania, che di sicuro sperava di fare ben altra impressione alle tante squadre, Inter in testa, che lo tengono in considerazione per questo mercato di gennaio. Nato come trequartista ed esterno offensivo, l'anno scorso è stato inventato da Montella nel ruolo di regista, e con il suo rendimento è arrivato a sfiorare la convocazione in Nazionale. Quest'anno, Lodi sta disputando un'altra buona stagione insieme alla squadra siciliana, ed è sempre oggetto di indiscrezioni per un suo trasferimento in una grande squadra. Saranno state queste voci a infastidirlo, fatto sta che il ragazzo sabato contro il Torino ha mostrato un nervosismo eccessivo, reagendo con un pugno al fallo di un avversario e ricevendo un cartellino rosso dopo appena un quarto d'ora di gioco. Un brutto gesto, che di sicuro ha fatto scendere la sua valutazione, ora starà a lui dimostrare sul campo che si è trattato solo di un brutto momento. Voto 4.
Jonathan: Ieri, dopo la partita con l'Udinese, qualcuno in casa nerazzura dev'essersi chiesto se ci sia una maledizione che impedisca ai giocatori di realizzare i gol facili. Dopo l'incredibile palo a porta vuota di Livaja contro il Genoa, è stata la volta dell'esterno brasiliano, che a inizio secondo tempo al Friuli si è mangiato un gol incredibile, calciando fuori da pochi passi il pallone che avrebbe potuto cambiare il corso della gara. Non è davvero un buon periodo per il giocatore, arrivato in Italia per non far rimpiangere Maicon e finito presto tra le riserve dell'organico di Stramaccioni. Pochissime le sue apparizioni in campionato, poco convincenti le partite che ha disputato in Europa League, per Jonathan il futuro a Milano è sempre più incerto. E dopo un errore come quello di ieri, difficilmente troverà un'altra maglia da titolare in campionato. Voto 4,5.
Gianluigi Buffon: Per una volta, anche il numero 1 dell'Italia finisce dietro la lavagna. Nel giorno in cui il suo giovane erede Perin fa il fenomeno a Firenze, il portierone azzurro si rende protagonista in negativo nella sorprendente sconfitta interna della Juventus contro la Sampdoria. E' evidente il suo errore sul primo gol di Icardi, quando è posizionato male e si lascia sorprendere su un tiro che non appare irresistibile, e anche sulla seconda rete ha qualche colpa, visto che lascia scoperto il suo palo. Per una squadra che concede pochissimo grazie alla sua difesa, il ruolo del portiere è sempre fondamentale, perché deve farsi trovare sempre pronto nelle rare occasioni in cui viene chiamato in causa. Ieri Buffon non è stato all'altezza della sua fama, ma siamo certi che saprà riscattarsi presto. Voto 4,5.
Mattia Destro: Nella sfida dei bomber tra lui e Cavani, il risultato finale è piuttosto deciso e impietoso: tre gol e tanti pericoli creati dal Matador, un paio di tiri imprecisi e poco pericolosi per l'attaccante di scuola Inter. Arrivato alla Roma in estate dopo una grande stagione a Siena, Destro è sempre stato considerato uno degli elementi fondamentali nel progetto giovani della squadra di Zeman, e nell'ultima parte della stagione si è guadagnato la fiducia del tecnico e una maglia da titolare, iniziando a trovare anche una discreta continuità in zona gol. Ieri non è stata decisamente la sua partita, ha dialogato poco e male con i compagni, e non ha sfruttato a dovere le poche occasioni avute per fare gol. Per di più, il suo sostituto Osvaldo è riuscito a segnare dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, più beffa di così...Voto 5.

venerdì 29 giugno 2012

EURO 2012: PAGELLE SEMIFINALI/2

Immagine tratta da europei-di-calcio-2012.com

Ecco le pagelle della semifinale di ieri sera, con l'ennesimo capitolo della sfida infinita tra Italia e Germania.
ITALIA
Tattica: Contro una squadra che macina gioco e in attacco fa paura, l'Italia bada al sodo, riduce il possesso palla ma in compenso è pronta a sfruttare la velocità dei suoi attaccanti contro i centrali tedeschi e a ripartire con veloci contropiedi. Con il doppio vantaggio controlla bene la gara, sfiora più volte il gol della sicurezza, soffre solo nel recupero dopo il rigore di Ozil. Un'altra impresa contro la Germania, e il sogno continua.
Buffon: Qualche incertezza di troppo nei primi minuti, quando rischia l'autorete con Barzagli, poi interventi importanti per salvare il risultato. Incolpevole sul rigore. Voto 6.
Balzaretti: Spostato a destra per necessità, non si tira indietro e fa il suo. Meno spinta, ma in copertura gioca alla grande, con alcune ottime diagonali, e nel finale attacca con più convinzione. Voto 6,5.
Barzagli: Il suo recupero è stato fondamentale, con lui la difesa è di un'altra pasta. Gomez prima e Klose poi non trovano spazi, chiude su tutti con sicurezza mostruosa, un baluardo. Voto 6,5.
Bonucci: Criticato alla vigilia del torneo, sta smentendo tutti a suon di grandi prestazioni. Alcuni salvataggi incredibili, una sicurezza mai vista, merita la maglia da titolare. Voto 6,5.
Chiellini: Schierato a sinistra, è un po' impacciato in alcune occasioni e fisicamente non al top, ma si sapeva. Gara diligente, chiude bene e sulle palle alte è sempre prezioso. Voto 6.
De Rossi: Anche lui non al meglio, ma la sua classe va oltre ogni difficoltà. Chiude bene a centrocampo, riparte sempre con classe, guida tutti con esempio e autorità. Voto 6,5.
Pirlo: Dopo il cucchiaio agli inglesi, una grande prestazione anche contro i tedeschi. Inventa gioco, smarca i compagni con facilità irrisoria, e fa anche un gran lavoro nel recuperare palloni. Da Pallone d'Oro. Voto 7.
Marchisio: I due gol sbagliati nel finale, soprattutto il secondo con il compagno libero, valgono un voto in meno. Per il resto, corre per tre ed è una spina nel fianco della difesa tedesca con i suoi movimenti. Voto 6.
Montolivo: Meglio della precedente partita, sembra essersi adattato al ruolo. Gioca con personalità, e inventa il lancio per il raddoppio di Balotelli. In crescita, ottima notizia. Voto 6,5.
Thiago Motta: Subentra per coprire e dare una mano dietro, lo fa con impegno e dedizione. Prezioso per reggere gli assalti finali dei tedeschi. Voto 6.
Cassano: Irride Hummels e consegna a Balotelli la palla del vantaggio, distribuisce assist per i compagni e con le sue giocate manda in crisi i difensori tedeschi. Una partita all'altezza della sua fama. Voto 7.
Diamanti: Non lascia il segno come nella precedente partita, anche perché stavolta deve soprattutto aiutare i compagni in copertura. Accetta il sacrificio, e in generale merita la sufficienza. Voto 6.
Balotelli (il migliore): Tutto il suo repertorio nei due gol segnati. Opportunista e scaltro sul primo, potente e letale sul secondo. Solo applausi per lui, nuovo eroe di una squadra che sta diventando grande. Voto 8.
Di Natale (il peggiore): Spiace dare un'insufficienza in una serata così, ma il gol che si mangia da solo davanti al portiere grida vendetta. Da uno come lui errori simili non sono accettabili. Voto 5,5.
Prandelli: Non abbandona il suo credo e soprattutto da sempre fiducia ai suoi ragazzi. La scelta è vincente, sono proprio i più criticati a dargli le risposte che cerca. Una vittoria strameritata, soprattutto per lui. Voto 7.
GERMANIA
Tattica: Rispetto alla sfida precedente, Low sorprende tutti preferendo Kroos, più difensivo, agli offensivi Schurrle, Reus e Muller, e riproponendo Podolski e Gomez. Le scelte non pagano, la sua difesa è troppo fragile contro i veloci e tecnici attaccanti azzurri, e in attacco la Germania non decolla. Cambia qualcosa nella ripresa, ma non abbastanza per meritare il pareggio e l'accesso alla finale.
I Migliori:
-Il rigore finale è un premio all'impegno e alla costanza. Ozil è stato il migliore in campo per i suoi, un lottatore instancabile per tutta la partita. Dai suoi piedi nascono i pericoli più grandi per la difesa azzurra, i compagni non lo supportano a dovere. Voto 6,5.
-Il lottatore del centrocampo tedesco è sempre lui, Khedira. Molto movimento, copre e riparte dovunque è necessario, e sfiora il gol con una bordata da fuori. Uno degli ultimi a mollare tra i teutonici, anche se il centrocampo azzurro lo mette talvolta in difficoltà. Voto 6.
-Vedendolo in campo nei primi minuti della ripresa, ci si chiede perché sia entrato così tardi. Reus crea subito alcuni pericoli con i suoi movimenti, è decisamente più incisivo di Podolski, nonostante la giovane età gioca con sicurezza da veterano. Si spegne un po' col passare dei minuti. Voto 6.
I Peggiori:
-L'attacco è sicuramente il reparto peggiore dei tedeschi, lo dimostra la pessima prova di Podolski. Timido, impreciso, si lascia anticipare da Balzaretti in più occasioni, e dopo appena un tempo viene sostituito. La bruttissima copia del talento acquistato dall'Arsenal. Voto 4,5.
-Insieme al collega di reparto, Gomez è un altro giocatore decisamente sottotono. Cercato poco e male dai compagni, ci mette del suo non riuscendo a tenere su la palla e finendo stritolato nella morsa dei centrali italiani per la sua estrema staticità. Anche lui dura appena un tempo. Voto 5.
-Tutta la difesa tedesca è censurabile, ma il peggiore in assoluto si dimostra Badstuber. Sbaglia nettamente posizione sul primo gol, quando Balotelli lo anticipa con estrema facilità, non è mai sicuro nei disimpegni e quando viene attaccato va sempre in difficoltà. Rimandato alla prossima occasione. Voto 5.
Curiosità: Pur essendo alla terza finale, quelli di Balotelli sono solo i primi due gol dell'Italia in una semifinale degli Europei. Nelle precedenti occasioni, gli Azzurri superarono infatti l'Urss grazie al sorteggio nel 1968 e l'Olanda ai rigori nel 2000, in entrambi i casi dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari.