sabato 21 dicembre 2013

UN DOLCE PANETTONE

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Il match: sfida casalinga per il Cagliari, questa volta contro il Napoli di Benitez. I sardi reduci da un filotto di 5 risultati utili consecutivi (2 vittorie e 3 pareggi), gli azzurri partenopei da 3 (2 vittorie e 1 pari), ma con uno score poco rassicurante di 7 reti subite nell'ultimo trittico, e che prendono gol da 7 partite consecutive. Nel Cagliari è infortunato Ibarbo, squalificato Rossettini, convalescente in panchina Pinilla e fuori per scelta tecnica Agazzi e Ariaudo. Nel Napoli sono infortunati Cannavaro, Mesto, Hamsik e Zuniga, e restano in panchina Inler e Armero a favore di Dzemaili e Reveillere. Il Cagliari si dispone con il classico 4-3-1-2, con il classe '95 Del Fabro a far coppia a centro difesa con Astori, e ben quattro sardi in campo (Del Fabro, Pisano, Cossu, Sau). I partenopei con l'usuale 4-2-3-1.
La cronaca: la partita è brillante solamente nella prima frazione, parte a mille il Cagliari, che al 9' passa con un rasoterra di Nenè su assist di Astori, pareggia il Napoli su un rigore di Higuain al 19' su ingenuità colossale sempre di Astori. Primo tempo equamente diviso, prima parte appannaggio dei sardi, seconda parte favorevole agli azzurri. Secondo tempo pessimo, zero spettacolo e in pratica nessun tiro in porta. Se non si trattasse di un Cagliari-Napoli, sarebbe quasi da ufficio indagini. Pareggio giusto.
La chiave tattica: se il Napoli non ha una difesa di ferro (20 reti in 17 gare) non è un caso. Ma il Cagliari non riesce a pungere nè in contropiede con lanci precisi e veloci, nè sulle ali, sfruttando la poca propensione al raddoppio difensivo degli esterni d'attacco Callejon e Insigne. E' sconsolante, poi, vedere che quando i sardi hanno la palla al piede, non sanno cosa fare. Le mosse, costanti oramai, di Pisano piazzato a sinistra pur destro di piede, e Dessena terzino destro con piedi quadrati e sempre a disagio, richiamano scempi degni del peggior Ficcadenti (non a caso emigrato ad allenare il Tokyo).
L'uomo partita: Radja Nainggolan dimostra di valere molto, è, per distacco, il migliore in campo, recuperi grintosi ed efficaci, conditi da buoni passaggi. Imprescindibile per la sua squadra, se verrà ceduto a gennaio, il Cagliari perderà moltissimo. Anche perchè i suoi sostituti in rosa rispondono ai nomi di Eriksson e Dessena. Che il buon anno la mandi buona.
La sorpresa: citiamo ancora Nenè, ultimamente i palloni che tocca si trasformano in occasioni pericolose. Oggi segna il suo secondo gol stagionale, peccato per l'infortunio che lo toglie dal campo dopo soli 13 minuti. 
La delusione: Astori. Il nazionale italiano (o ex?) non è la prima volta che a cospetto di top team procura rigori, o si fa espellere o fa autoreti. Insomma, quando dovrebbe guidare la difesa dall'alto del suo talento, cade in errori da novellino. Tutti decisivi nelle reti subite, peraltro. Troppa sicurezza? Poca concentrazione? Sopravvalutato?
La conferma: il vivaio rossoblù ormai da qualche tempo sforna talenti niente male. Oggi vetrina per Dario Del Fabro, 3 presenze lo scorso campionato, e prima per questa stagione. 18 anni e nessun errore. Con i vari Sau, Murru e Pisano il lavoro di Matteoli sta portando frutti prelibatissimi. E occhio anche a Barella, classe '97, il prossimo in rampa di lancio, titolarissimo in tutte le Under azzurre.
La classifica: sono 20 i punti del Cagliari dopo 17 gare. 4 vittorie 8 pareggi e 5 sconfitte. Le reti fatte sono 18, quelle subite 24. Metà classifica precisa conquistata senza incantare. I punti sulla zona B sono 7. Insomma un dolce panettone.
Prossime gare: 5 gennaio Chievo-Cagliari, 12 gennaio Cagliari-Juventus, 19 gennaio Atalanta-Cagliari.

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