domenica 6 settembre 2015

BAR F1 - 12, GARA ITALIANA

Immagine tratta dall'account Twitter @Formula1
(WO)MAN OF THE RACE
E' chiaramente lei, la donna della gara: la nuvoletta di Raikkonen. Si era nascosta per tutto il fine settimana, zitta zitta in un angolo, e poi bang! In partenza manda in stallo la Ferrari numero 7, facendola scattare alla moviola. Non contenta, la stava per fare ancora più grossa: aveva architettato un tamponamento della Manor (!) all'ingresso della corsia box (!!!). Ma all'ultimo non se l'è più sentita e ha concesso al buon Mehri di inchiodare ed evitare Kimi. Poi solito copione: rimonta dal fondo e quinto posto all'arrivo, comprensivo di strigliata dai capi che gli addossano la colpa, con l'eco del bollito che riecheggia nell'aria. Alè.
GLI SPUNTI
La Mercedes va velocissima. Quando col pepe sulla coda per via dell'indagine sulle gomme, è stato chiesto ad Hamilton di spingere un po', ha staccato tempi 1 secondo più veloci di Vettel a ripetizione. Non ce n'è. E' sempre la stessa sensazione, questi hanno ancora margine nel taschino. E Lewis ha già vinto.
La Williams è andata a velocità di crociera, badando a non combinare guai. Una vaga battaglia negli ultimi km, tanto per far vedere che erano in pista. Come direbbe il nostro amico Gianfranco Mazzoni: "Non hanno mai inquadrato la Williams, gomblottoooo! Mandate una mail a vuvvvuvvvù...". E Bottas ancora dietro a Massa, il rinco per eccellenza sino a due anni fa. 
GLI ABBACCHIATI
Kimi. Una volta che parte secondo, vedi te che ti combina. Sì vabbè la rimonta, però. Mobbastaveramenteperò.
A pochi giri dalla fine ecco proiettato dal fondo classifica il film "Lontani echi di vecchi campioni del passato". Vedere Button e Alonso doppiati a scannarsi per un 15° posto: che tristezza.
La Lotus nell'indifferenza generale è entrata nel guinness dei primati sotto la voce "Doppio ritiro più veloce, senza alcun contatto in pista". Si narra che i creditori che inseguono la scuderia di Enstone abbiano mandato un potentissimo virus nei software della vettura. Tempo un minuto e mezzo, e vetture in tilt. Alt + f9 non li ha salvati. Neppure Ctrl, Alt e Invio.
RAI-AHI-AHI-AHI
La nostra cara tv di stato in questo fine settimana è stata in piena forma. 
La cara Stella Bruno oggi ha toccato livelli di confusione mega-galattici, domandando a Vettel quanto fosse felice della sua vittoria (probabilmente quella del 2008), e non paga di questo, alla domanda successiva l'ha chiamato "Kimi". 
E il nostro ineffabile Mazzoni non è stato da meno, in preda a un attacco di bimbominkismo acuto, vede il baby Verstappen infilare un gran sorpasso ed esclama: "Che robbbbba sto Verstappen! Incredibbbbile". Noi cccciovani della Rai!
Ma la ciliegina sulla torta è stata la doppia ondata di pubblicità tra penultimo ed ultimo giro, dove si son visti più spot che vetture in pista. Ma come si fa...

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