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lunedì 28 gennaio 2013

TENNIS: CONFERME E NOVITA' DALL'AUSTRALIA

Immagine tratta da reportweb.it
Il 2013 del grande tennis comincia come sempre dall'Australia, e regala agli appassionati di tutto il mondo molte certezze e qualche interessante novità per questa stagione. La sicurezza più grande di tutte nel panorama maschile di questo momento viene dalla Serbia, e si chiama Novak Djokovic. Il numero 1 del Mondo si conferma tale sul cemento australiano, tornando al successo in un torneo dello Slam dopo un anno esatto e cominciando al meglio l'anno dopo le delusioni della scorsa stagione (sconfitto in finale al Roland Garros da Nadal e agli U.S. Open da Murray, fuori in semifinale a Wimbledon e medaglia di legno alle Olimpiadi). Per il serbo l'Australian Open è un torneo fortunato, visto che per lui è la sua quarta vittoria qui, terza consecutiva, e la sesta in assoluto nei tornei del Grande Slam. Il suo successo è stato autoritario, netto, a conclusione di una competizione che l'ha visto davvero in difficoltà solo nel quarto turno, quando ha piegato la resistenza di Wawrinka solo al quinto set, poi ha sempre dominato ogni incontri, su tutti la semifinale con Ferrer, a cui ha lasciato solo cinque games in totale. In finale, Nole si è trovato ad affrontare colui che è il suo rivale principale, in questo momento e forse anche in futuro visti gli infortuni di Nadal e il calo di Federer: Andy Murray. Lo scozzese dimostra di essere molto cresciuto nella scorsa stagione, beneficiando dei successi alle Olimpiadi e allo U.S. Open (proprio contro Djokovic) e della guida di Ivan Lendl, ma ha ancora qualcosa da migliorare, soprattutto a livello caratteriale. Dopo aver superato Federer in una durissima semifinale, Murray aveva dato l'impressione di poter vincere anche contro il serbo, mettendolo in difficoltà soprattutto nei primi due set, che si sono divisi al tie-break. Poi però, il calo fisico del britannico e la maggiore solidità mentale di Nole, che riesce a non perdere la concentrazione neanche quando un match sembra ormai andato, hanno deciso la sfida e consegnato a Djokovic il successo finale.
Se in campo maschile sembra chiaro quali saranno i protagonisti degli Slam del futuro, tra le donne regna una sempre maggiore incertezza, e anche il livello tecnico sembra risentire della mancanza di una vera dominatrice. Il torneo se l'è aggiudicato colei che è formalmente al vertice della classifica WTA, ovvero la bielorussa Viktoria Azarenka, al secondo successo in un torneo dello Slam (l'altro proprio in Australia la scorsa stagione), che così consolida il suo ruolo di numero 1 al Mondo, anche se sembra ancora lontana dal diventare una vera campionessa. In finale, ha sudato sette camicie per piegare la coriacea cinese Li Na, alla seconda sconfitta in finale in Australia ma capace di disputare un grandissimo torneo, con un paio di infortuni durante la finale che forse hanno condizionato l'esito della sfida. Deludono due grandi favorite della vigilia, l'americana Serena Williams, piegata nei quarti dalla giovane connazionale Sloane Stephens, e la russa Maria Sharapova, che sembrava in grado di dominare il torneo ma in semifinale ha ceduto di schianto proprio contro la Li. La sensazione, già nell'aria prima di questa finale e ancora più evidente ora, è che nel mondo femminile manchi un'atleta in grado di fare la differenza su qualunque tipo di superficie o senza la giusta forma fisica. Serena Williams sembra l'unica eccezione, visto che l'americana quando sta bene è praticamente imbattibile per tutte le avversarie, ma anche per lei come per Federer l'età comincia a chiedere il suo pegno. A parte lei, solo la Sharapova sembra spiccare un po' sulle altre in quanto a classe, ma paga una discontinuità piuttosto evidente, visto che ha trionfato in quattro Slam in 10 anni, e non ne ha mai vinti due nella stessa stagione.
Detto dei principali protagonisti del torneo, non possiamo dimenticare di soffermarci sui nostri rappresentanti italiani, che oltre alle solite ombre hanno fatto vedere qualcosa di molto interessante. Il titolo principale è ovviamente per la fantastica coppia Sara Errani - Roberta Vinci, che conferma quanto di buono aveva fatto vedere l'anno scorso vincendo il torneo femminile di doppio, il terzo per loro in uno Slam dopo Roland Garros e U.S. Open della scorsa stagione. Per le due azzurre è una grandissima soddisfazione, ottenuta dopo aver eliminato avversarie durissime come le sorelle Williams nei quarti di finale, e sconfiggendo poi le padrone di casa Bardy-Dallacqua nell'atto conclusivo. Le ragazze vivono il momento migliore della loro carriera, sono ormai al numero 1 del mondo nelle classifiche di doppio, e adesso puntano gli occhi verso Wimbledon, il torneo più prestigioso, l'unico che ormai manca nella loro bacheca. Sempre nel doppio, ottima prova anche da parte degli azzurri Simone Bolelli e Fabio Fognini, che si sono arresi solo in semifinale ai temibili gemelli americani Bryan, concludendo alla grande un torneo al di sopra di ogni più rosea aspettativa, visto che non erano nemmeno teste di serie. Nei singolari, le cose sono andate meno bene, visto che quasi tutti gli atleti italiani si sono fermati già al primo turno, sia in campo maschile che femminile. Il migliore è stato Andreas Seppi, in grado di arrivare fino al quarto turno prima di cedere contro il francese Chardy, che con questo risultato è entrato per la prima volta nei top 20 del circuito maschile. Tra le donne, Roberta Vinci è stata l'unica a fare un po' di strada, prima di cedere al terzo turno contro la russa Vesnina e di concentrarsi vittoriosamente sul doppio.
Ora il circuito mondiale di tennis si prepara a cambiare superfici, con l'arrivo della primavera il cemento lascerà spazio alla terra rossa, e gli appuntamenti più importanti saranno Roma e, soprattutto, il Roland Garros di Parigi. L'attesa maggiore però è rivolta al ritorno in campo di Rafa Nadal, assente ormai da Wimbledon dello scorso anno, e in forse per il prosieguo della carriera dopo i continui problemi alle ginocchia. Se ha davvero recuperato al 100%, lo spagnolo rimane il numero 1 sulla terra e in Francia, dove ha trionfato sette volte negli ultimi otto anni, ma in caso contrario la lotta al titolo sarà apertissima. Prepariamoci dunque ad una grande stagione di tennis, perché quello che è accaduto in Australia è stato solo un assaggio.

sabato 9 giugno 2012

GRAZIE LO STESSO, SARETTA!

Immagine tratta da it.ibtimes.com

A volte, purtroppo, il cuore non basta quando ti trovi davanti chi ha la classe, la potenza e le capacità di una numero 1. Sara Errani ha provato a compiere l'ennesima impresa di questo Roland Garros, ha sfidato la zarina Maria Sharapova, che da lunedì tornerà al primo posto della classifica WTA. Ha lottato su ogni palla, resistendo al ritmo e alla potenza della russa, ma si è dovuta inchinare alla sua evidente superiorità, perdendo con l'onore delle armi 6-3 6-2. La bellissima siberiana si dimostra la migliore tra le tenniste in attività, considerando il calo a cui stanno andando incontro le sorelle Williams. Con il successo di oggi, la Sharapova diventa la prima tennista russa a conquistare tutti e 4 i grandi Slam, e si riprende lo scettro di numero 1 al Mondo dopo quasi 4 anni (l'ultima volta era successo nel 2008), confermando tutta la sua classe e lasciandosi alle spalle problemi fisici e delusioni passate.
Quella della Errani è stata comunque una favola meravigliosa, che ha appassionato tantissimi tifosi di tennis, non solo italiani, e gli applausi per lei a fine partita sono assolutamente meritati. Il suo exploit testimonia la bontà del movimento tennistico italiano al femminile, visto che questa è la terza finale consecutiva a Parigi per una nostra portacolori: nei due anni precedenti, l'onore era toccato alla Schiavone, campionessa contro la Stosur nel 2010 e sconfitta dalla Na Li nel 2011; anche i tre successi negli ultimi 6 anni in Fed Cup testimoniano lo splendido momento che stanno vivendo le ragazze azzurre. Per la venticinquenne emiliana si trattava della prima finale in uno Slam, e grazie a questo importante risultato arriverà al decimo posto nella classifica WTA, diventando ufficialmente la numero 1 tra le tenniste italiane. Dopo anni di gavetta sembra arrivata la sua definitiva consacrazione, come confermano i Quarti di Finale raggiunti agli Australian Open e le tre finali vinte tra marzo e maggio, sempre sulla terra rossa. Inoltre, la Errani entrerà comunque nella storia per un altro grande risultato: con la finale vinta ieri insieme a Roberta Vinci, infatti, ha portato l'Italia femminile al primo successo in doppio in un grande Slam. La grande intesa dimostrata dalle due tenniste azzurre, insieme alle 6 finali vinte quest'anno su 8 disputate (tra i successi, ricordiamo quello di Roma), possono costituire una legittima aspirazione ad una medaglia nelle Olimpiadi che si disputeranno a Londra tra meno di due mesi.
Speriamo che quella di oggi sia dunque la prima di tante altre partite importanti per la nostra Errani, intanto le facciamo ancora tanti complimenti per il grandissimo torneo disputato e la ringraziamo per averci regalato un'altra, fantastica emozione tinta d'azzurro.