sabato 20 luglio 2013

LA COLPA NON ERA SUA

Immagine tratta da tuttosport.com e modificata su befunky.com
Cominciano le cessioni in casa Cagliari, il primo a partire è Thiago Ribeiro, direzione Santos, dopo due anni in rossoblù conditi da 64 gettoni di presenza e 6 reti.
Il Santos ha scelto il brasiliano triste per sostituire nientedimeno che Neymar. La squadra brasiliana era alla ricerca di una seconda punta/ala d'attacco che partisse da sinistra per accentrarsi, così ha contattato dapprima il milanista Robinho e poi l'udinese Maicosuel, per poi concludere l'acquisto di Thiago Ribero con il sodalizio di Viale La Playa per una cifra vicina ai 3 milioni di euro.
Sul sito ufficiale del Cagliari, Thiago ha voluto ringraziare dirigenza, squadra e tifosi, motivando la sua partenza con la nostalgia del suo paese e con il fatto di non concepire un calcio in cui una società non ha uno stadio e deve esibirsi senza tifosi.
Professionista ineccepibile, mai una parola fuori posto e mai un mugugno per le panchine accumulate in particolare durante l'ultima stagione. 
In campo ha dimostrato la sua duttilità soprattutto a livello tattico, svariando nei ruoli di trequartista, ala sinistra e seconda punta.
Il Cagliari perde un'arma tattica molto utilizzata sia dall'accoppiata Ficcadenti/Ballardini nel 2011/12 e da Diego Lopez nel 2012/13.
Detto questo, si può passare ad un'analisi più seria e veritiera.
Finalmente. 
Non per lui come persona, per carità. Ma come giocatore, merita ugualmente un per carità.
Ma in senso negativo. Nè carne nè pesce, si impegnava, ma palesava dei limiti tecnici imbarazzanti.
Stop imprecisi, controlli palla approssimativi e passaggi abominevoli. Dribbling mai visti e classico movimento a rientrare dalla sinistra che ha centrato la porta solo con la Roma nel 2011/12, in presenza di uno Stekelenburg balneare. E pensare che quel movimento l'ha ripetuto ogni singola partita per due anni.
Uno di quei giocatori che si nota che provano a dare tutto, per cui la rabbia non è stata mai rivolta verso di lui, ma verso chi l'ha schierato e verso chi l'ha portato in Italia spendendo una cifra vicina ai 5 milioni di euro. Poi è stato voluto fortemente da mister Ficcadenti, il che è tutto dire. La colpa non era sua.
Ha siglato 6 reti in campionato e 3 in Coppa Italia. Tutte e 9 le reti messe a segno in casa. Per renderci conto meglio possiamo dire che 4 delle 6 squadre impallinate da Thiago ora sono in B (Novara, Siena, Palermo e Pescara) e le restanti due, Roma e Catania, una era in versione Stekelenburg inguardabile e l'altra già salva da qualche settimana.
Insomma, non ha mai inciso, se non a livello tattico come ala sinistra o trequartista. Ma era un trequartista non illuminato e un'ala che non arrivava sul fondo, non crossava e non dribblava. Chiunque arriverà al suo posto, andrà bene.
Ora Thiago va al Santos a sostituire Neymar. Contenti loro. Nel prossimo futuro giocherà il trofeo Gamper contro il Barcellona di Messi. Messi contro Thiago Ribeiro. Inimmaginabile. Da brividi.
Al minuto 3.30 di questo video si capirà meglio perchè Thiago Ribeiro non ci mancherà.

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