domenica 7 luglio 2013

NON SI BATTE

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Vettel non si batte. Non si batterà nel 2013. Anima in pace ed amen.
Vince sempre, rompe il tabù tedesco che non lo vedeva mai trionfante nel Gp di casa e si porta a quota 30 vittorie in 110 apparizioni in carriera. 
Dritto dritto filato e in discesa per il Mondiale numero 4 consecutivo. A 26 anni. Roba che dal divano svizzero pure il buon Schumacher inizia a preoccuparsi seriamente.
Oggi vince bene, va detto. Parte alla grande, non si fa intimidire dalla mossa di Hamilton al via, e per tutta la gara è braccato dalle Lotus, prima quella di Grosjean e poi Kimi Raikkonen, spesso sotto il secondo di distacco. Ma mai una sbavatura, un bloccaggio, nulla.
Merita. Ha un missile sotto il sedere con cui forma un tutt'uno dalla prima volta che ha messo piede in Red Bull. Il prossimo anno accetterà il confronto con Raikkonen o preferirà un compagno più "morbido" come Ricciardo? 
Il distacco in classifica sale a 34 punti su Alonso, oggi quarto e 41 su Raikkonen, secondo.
Per il quarto iride è solo questione di tempo, anche perchè la Red Bull migliora costantemente, come nella stagione passata da un punto in poi diventa imprendibile.
Sul podio si alternano gli altri: una volta le Lotus, una volta le Mercedes, un'altra le Ferrari, ma non c'è costanza, l'unica costante è Seb. Se non si fosse ritirato per il guasto idraulico in Gran Bretagna il distacco avrebbe assunto forme abissali. 
Raikkonen fa secondo, ma resta la sensazione di una vittoria sfumata: il finlandese poteva restare in pista e tentare la carta della sosta in meno, ed invece monta le morbide per i 10 giri finali, senza però riuscire a tentare il sorpasso su Vettel. Va detto che al muretto Lotus non siedono propriamente degli strateghi, come rammenta Kimi 7 giorni fa in quel di Silverstone, mal guidato dal box che, non facendo il pit stop in regime di Safety Car, gli ha fatto perdere un meritato podio.
La Ferrari arriva 4a con Alonso, con una rassegnata gara d'attesa. Con l'aggravante della mossa strategica delle gomme dure in partenza, miseramente naufragata per i troppi giri in qualifica (4) con gli pneumatici bianchi, che non sono durati più di una dozzina di tornate.
Andare avanti a macumbe non basta. Funziona una volta, ma poi stop.
L'Ungheria arriva a fine mese, la Ferrari nelle ultime due gare è sprofondata in una crisi tecnica inaspettata. La pazienza sta finendo, anche la F2013 si sta spostando verso la categoria "Vetture sbagliate". Ci vorrebbe uno di quei bei recuperi clamorosi estivi della Ferrari di Schumi-Todt e Brawn. Solo che di test a disposizione qua ne abbiamo solo uno, a Silverstone, nel luogo del boom delle gomme, basterà per risorgere?

157Vettel, 123Alonso, 116Raikkonen, 99Hamilton, 93Webber.
250Red Bull, 183Mercedes, 180Ferrari, 157Lotus, 59ForceIndia.

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