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domenica 11 ottobre 2015

BAR F1 - 15, GARA RUSSA

Immagine tratta dall'account Twitter @Formula1
MAN OF THE RACE
Il cervello dice Seb. Il cuore dice Kimi. Seb è un computer talentuosissimo, fortissimo, aggressivissimo, simpaticissimo, sempre a podio e addirittura secondo nel Mondiale.
Kimi oggi era chiaramente esaltato dal trovarsi nella patria della vodka. Un teppista a tutti gli effetti: parte a razzo, si addormenta per ben due volte alle ripartenze dalla Safety facendosi passare come un pollo prima da Entusiasmo Bottas e poi da Vettel, per trasformarsi negli ultimi giri in una specie di assatanato che passa Ricciardo, infila Perez come se non ci fosse un domani e poi sperona a vena tappata il pallido finlandese della Williams. In più viene pure richiamato dai commissari che gli danno mezzo minuto di penalità. 
Ma ditemi cosa sarebbero le gare senza i teppisti, senza questo Kimi, senza Perez e Maldonado, senza Verstappen, senza Grosjean? Ditemelo! Sarebbero tutti una sorta di Bottas, pilotini tipo aringhe affumicate che stanno buone buone e fanno i trenini. Rivoluzione!
GLI SPUNTI
E' palese che Hamilton si stia annoiando. Rosberg quando non si autoelimina mentalmente, ha qualunque tipo di problema sulla sua Mercedes. E ora l'immediato rivale in classifica è Vettel, distante 66 lunghezze, è fatta. Noiosa, ma fatta. 
Spezziamo una lanciona nei confronti di Perez e Maldonado. Oh, ma mica è semplice riporre la propria indole di casinisti e diventare dei perfetti driver portapunti. Sergio segna a referto un podio strepitoso (e anche fortunato), Pastor arriva settimo e a punti. Entrambi lontani dai guai, da toccatine e zuffe. Teppisti educati!
Grandiosa le gare di Massa, che risale sino al 4° posto, Nasr 6° e di Sainz, che dopo il botto pazzesco di ieri mattina disputa una corsa maiuscola, ma è costretto al ritiro dalla rottura dei freni quando navigava tranquillamente in zona punti.
GLI ABBACCHIATI
Ad Abbacchiolandia ad aprire il portone troviamo in frac Nico Paggetto Rosberg, il guasto al pedale dell'acceleratore è roba che ti capita 1 volta in 7 stagioni, e proprio quando era riuscito a mostrare i muscoli nelle prime curve, respingendo l'attacco di quell'allupato biondastro ossigenato di Lewis. Per lui è una stagione da psicanalista, e rischia di pagarne le conseguenze anche per il 2016.
Entusiasmo Bottas si era preso un podio meritato, sino alla gamba tesa di Kimi che lo spedisce out. Mandiamo anche lui nella terra dell'Abbacchio, perchè è troppo moscio, troppo mite, passa troppo inosservato. Valtteri mostra il tuo lato teppista, diamine!
L'ultimo chiude la porta. Nando, Nandooo, Nandooooo, ah si. C'è anche lui. Ora, passeggiare per la pista con la McLaren di questi tempi non è proprio la cosa più gratificante della vita, ma festeggiare i 250 Gp pure con l'estromissione dalla zona punti per una penalità per non aver rispettato gli avvertimenti di non tagliare curva 16, beh questo è accanimento. Protesto! Alonso non è un teppista. Lo so per certo. E lo sa anche Petrov. Abu Dhabi 2010. 
Che cattivo che sono.
Sono un teppista. Penalizzatemi!

domenica 20 settembre 2015

BAR F1 - 13, GARA SINGAPOREGNA

Immagine tratta dal profilo Twitter @Formula1
MAN OF THE RACE
Max Brufolo Kid Verstappen in partenza vanifica l'ottavo posto in griglia addormentandosi allo start. Viene spinto in corsia box e riparte con un giro di ritardo. Le due safety car lo riportano nel giro del battistrada, e con una strategia azzeccata infila un sorpasso dopo l'altro, chiudendo 8°. E risponde uno squillante "No!", quando dai box gli dicono di cedere la posizione nei giri finali a Sainz. Il ragazzo non si farà, è già fatto, anche caratterialmente. Ed è nato nel 1997.
Ex aequo Seb Vettel. Grandioso, sbrilluccicante, a Marina Bay ha fatto ciò che voleva. Ha allungato e gestito quando gli pareva. Senza mai rischiare nulla. Terza vittoria stagionale, senza Adrian Newey. Ora tutti sul suo carro, a scoprire che Vettel è un fenomeno, come se i 4 titoli e 39 vittorie pre-Ferrari fossero finiti sul suo curriculum per grazia divina.
GLI SPUNTI 
"A 'bbelllo de notteeee", ecco perchè Raikkonen è salito sul podio solo in Bahrain e a Singapore! Erano le uniche due gare in notturna! E allora la teoria del vecchietto non mi regge, si sa che i nonnetti appena vedono il buio cadono in letargo. E' proprio strano questo finlandese. Ma con la Ferrari di oggi anche Pluto, Topolino e Minni sarebbero saliti sul podio, no?
Sarà pure un circuito dove i sorpassi sono impossibili, ma sto catino del sud-est asiatico grazie alle safety car, ai muretti e alle interferenze, ci consegna sempre gare lunghe e complesse, dove emergono valori in pista particolari. Sei piloti ritirati, roba che si vede due volte l'anno. Viva Sing Sing.
GLI ABBACCHIATI
La Mercedes di Singapore è desaparecida. Per fortuna, aggiungiamo. Gomme, assetto, motore, pista indigesta? Nessuno sa cosa abbia spinto le Frecce d'Argento a 1 secondo e mezzo dalle Ferrari. E Hamilton riesce a ritirarsi per problemi al motore, su una pista dove il propulsore è appena solleticato. Mistero. Non urliamo al gomblottooo, racchiudiamoci nell'ambito dell'inspiegabile e attendiamo il sabato di Suzuka per formulare un giudizio.
L'invasore di pista. Triste, solitario y final. Cammina in pista, tutto da un lato, quasi come capitasse là per caso, e senza tradire alcuna emozione, ritorna da dove è venuto. Un'apparizione. Ora la butto lì, qualcuno si è accorto che ogni volta che abbiamo visto un tizio in pista, ha vinto una Ferrari? A Hockenheim 2000 con l'uomo con la mantella e a Siilverstone 2003 con il prete pazzerello vinse Barrichello, a Barcellona nel 2004 con Jimmy Jump nel giro di ricognizione vinse Schumi, e qui a Marina Bay ha vinto Seb. Quattro indizi fanno una prova, è l'"Invasore Gate"! La Rossa è colpevole!

sabato 19 settembre 2015

BAR F1 -13, QUALIFICHE SINGAPOREGNE

Immagine tratta dal profilo Twitter @Formula1


CHI C'E'
Il Dubbio! C'è il dubbio, con la D maiuscola! La Mercedes mazzolatrice incontrastata delle ultime due stagioni di colpo fa flop, e in maniera fragorosa: Hamilton si becca 1.5 di ritardo, e Rosberg 1.6. Una vita. Che questa caduta sia in qualche maniera collegata con il "pressure gate" visto nel post-gara di Monza? Basta controllare la pressione degli pneumatici per sgonfiare la Mercedes? Possibile? Eppure anche Lewis nelle interviste ha evidenziato come il problema principale sia stato il non riuscire a sfruttare le gomme, facendo notare come per la prima volta in stagione le Frecce d'Argento abbiano sfruttato a fondo tutto il loro potenziale. Quindi questi come si sospettava, correvano con margine, e ora basta una pressione delle gomme differente per mandarli un secondo e mezzo indietro?
Ferrari e Red Bull ringraziano e passano all'incasso monopolizzando le prime due file. Quando il propulsore conta di meno, le gare sono più appassionanti. Abbasso la svolta ibrida.
CHI NON C'E'
I motori Mercedes soffrono. La casa madre 5a e 6a, la Williams 7a e 9a, la Lotus 10a e 18a, la Force India 11a e 13a. E domani non c'è manettino che tenga, si mangerà polvere.
Pastorone Maldonado è riuscito a mettersi dietro solo le Manor Marussia. In una pista tanto angusta, ha deciso di andare piano, sano e poco lontano. Ma tutti conosciamo la sua indole casinista e siamo abbastanza sicuri che il sito "Ha fatto un incidente Maldonado oggi?", domani avrà la possibilità di aggiornare il suo contatore, fermo desolatamente a 13 giorni fa.
Kimi sembra non esserci troppo, essendosi cuccato qualcosa come 8 decimi da Seb. In realtà è una super tatticona, per partire dal lato pulito della pista e avere qualcuno davanti in partenza per capire quando scattare senza addormentarsi al semaforo. E comunque ha un'età, i riflessi sono quelli che sono. Non pretendiate troppo. Tanto tutti sappiamo che Bottas, Grosjean, Massa, Pippo, Pluto e Topolino avrebbero fatto meglio di lui. E che il Mondiale 2007 fu vinto per grazia divina. E che fare in qualifica 2° a Monza e 3° a Singapore è un chiaro sintomo che il biondino è alla frutta. E che domani arriverà la classica nuvoletta piena di smog singaporosa che farà tutti felici. 
L'EXPLOIT
Vettel ha fatto un tempo incredibile, rifilando 6 decimi a Ricciardo e ben 8 al compagno di box. Roba d'altri tempi, ma il biondino nella notte di Marina Bay si è sempre trovato a suo agio. Ampiamente. E questo giro andrà mostrato negli anni a venire ai giovani piloti. 
Una pole Ferrari è un evento soprannaturale, mancava da tre anni. Quando ancora si pensava che Seb fosse un raccomandato che vinceva solo a causa di un'astronave travestita da lattina.
LA PREVISIONE
Passeggiata sul tappeto rosso per Vettel, che partirà e arriverà in testa. Poi Raikkonen, nuvoletta permettendo. 1 Vettel, 2 Raikkonen, 3 Ricciardo, 4 Hamilton, 5 Verstappen.

sabato 22 agosto 2015

BAR F1 - 11, QUALIFICHE DAL BELGIO

Immagine tratta dall'account Twitter @Formula1
CHI C'E'
Sembrava essere una lotta sul filo dei millesimi tra Hamilton e Rosberg, ma poi Lewis è sceso di quasi un secondo tra Q2 e Q3 e Nico è costretto ancora a guardare. 10 pole su 11 qualifiche: e dire che nel 2014 la pole era il tallone d'Achille del signor Rihanna. 
Un trittico di allegri furfanti da Gran Premio: Grosjean (che partirà 9° causa penalty), Perez e Maldonado, si piazza di prepotenza nella top ten. E con la partenza più manuale del solito, al via ne vedremo delle belle. Occhio soprattutto a Sergione Perez, dal Messico con furore, in versione Speedy Gonzales con velocità di punta capaci di rabbrividire chiunque. Domani sarà come il tonno: insuperabile.
Mercedes, nei primi otto ci sono sette motorizzati dalla casa di Stoccarda. Formula 1 o Formula Mercedes?
Fresca di rinnovo di contratto, la sfiga di Raikkonen fa capolino anche a Spa. Ammirevole per come si è nascosta per tutte le prove libere, salvo poi spuntare quando tutti se l'erano dimenticata. Prestazione top, si è meritata il rinnovo. 
CHI NON C'E'
Ferrari altalena rossa. Vettel 9° e Raikkonen 14°: e dire che in Ungheria Seb ha vinto e Kimi gli ha fatto da scudiero finchè la benedetta sfiga glielo ha concesso. Ma domani è un altro giorno, si vedrà. I punti si fanno la domenica (e la jella di Raikkonen si sfrega già le mani).
Va bene le 55 (!) posizioni di penalità accumulate per Spa, ma la McLaren è in versione balneare. Riesce a mettersi dietro solo la Manor. E Nando si becca mezzo secondino da Button. Ma il meglio deve ancora venire, dobbiamo tenerlo sempre a mente.
L'EXPLOIT 
Una Bottas di vita. L'aringa Valtteri riemerge dai fumi inebrianti del fantomatico sedile Ferrari e si piazza terzo. Dal nulla, dopo aver latitato per gare e gare, finalmente un segnale di vita. 
LA PREVISIONE
Hamilton pialla tutti senza pietà. Ma in partenza qualcuno farà confusione e scatterà alla moviola, e con tanti pericoli pubblici là davanti, sarà spettacolo. Gran lotta per il terzo gradino del podio: 1°Hamilton, 2°Rosberg, 3°Perez, 4°Vettel, 5°Raikkonen.

domenica 5 luglio 2015

BAR F1 - 9, GARA INGLESE

Immagine tratta dall'account Twitter @Formula1
MAN OF THE RACE
Lewis Hamilton le ha provate tutte: ha sbagliato sia in partenza che nella ripartenza dalla Safety Car, non ha mai attaccato le Williams che guidavano il gruppo, ma niente. E' bastata la chiamata al box nel momento giusto per montare le intermedie, et voilà, ha vinto di nuovo. Un weekend così e cosà, raddrizzato con le intuizioni della pole e del cambio gomme.
GLI SPUNTI
Maurizio Arrivabene non perde occasione per scaricare davanti ai microfoni Kimi Raikkonen. Roba da team principal di terzo livello. Stavolta si scarica al 100% sul finlandese la colpa della chiamata ai box anticipata, rivelatasi poi errata, come se il muretto e gli ingegneri non contassero nulla. Proprio come se non si vedesse l'ora di sottolineare con la matita blu gli errori dell'alunno. Facile giudicare dopo, e gettargli la croce addosso.
Ma se la Ferrari non sta progredendo (sull'asciutto avrebbero fatto non più di quinta e sesta), allora non dovrebbe essere sul banco degli imputati anche il Team Principal? Lo stesso signore che sta mantenendo una strategia con i media di volgare fucilazione nei confronti di Raikkonen da ormai 2/3 mesi per giustificarne la cacciata? O questo signore è intoccabile? Kimi è in discussione, ok. Ma che lo sia anche Arrivabene. 
Sparare su Kimi per nascondere le pecche dello sviluppo è proprio triste.
Seb Vettel è un gran pilota, la sua sensibilità oggi sull'umido/bagnato è stata notevole, notevolissima. Tale da mascherare la peggior Ferrari del 2015 e una partenza imbarazzante che l'ha piazzato 9° dopo poche curve. Si capisca però che questo atteggiamento mediatico di Arrivabene alla lunga lo sta mettendo in cattiva luce. E' sempre quello bello, bravo, che non fa mai errori anche quando li fa. E il pilota che sta guidando la Ferrari quest'anno non lo merita. 
Nando Alonso arriva a punti con una McLaren inguardabile, che fa 10a solo per tutti i ritiri visti oggi in quel di Silverstone. Ma Nando lingua lunga, che scintille avrebbe fatto con Arrivabene? 
GLI ABBACCHIATI
Ora, cacciamo pure Raikkonen. Perchè è vecchio, perchè puzza, perchè sbaglia sempre lui e perchè a priori va denigrato e trattato come un ferro vecchio. Ma davvero si vuol prendere Bottas? Sul serio? Ma l'avete visto oggi? Imbarazzante. Ha preso 1 minuto di ritardo in dieci giri, a momenti lo passava pure Kvyat. E le sta prendendo da Massa. E per liberarlo bisogna pure pagare una penale? Ma scherziamo? 

sabato 4 luglio 2015

BAR F1 - 9, PROVE INGLESI

Imm. tratta da autosprint.corrieredellosport.it
CHI C'E'
Hamilton ha lasciato illudere Rosberg sino al sabato mattina, poi si è preso la pole senza troppi complimenti. La numero 46. E domani proverà a invertire la tendenza che ha visto negli ultimi 10 anni trionfare solo 2 poleman qua a Silverstone.
C'è Kimi davanti a Vettel. Anche se, secondo i media nostrani, è il pilota più amato dai fans perchè hanno votato in pochi, perchè il sondaggio della GPDA non conta, perchè sì sarà pure il più tifato, ma la sua popolarità sta innegabilmente calando (Pino Allievi dixit oggi sulla Gazzetta), perchè è un gomblottooo. Insomma, sì vabbè, sarà pure 5°, ma avrebbe dovuto fare 1°. E comunque c'è sempre domani, e la speranza di accanirsi è dura a morire. Sennò che si scrive sui giornali da qui al 24 luglio?
Il piccolo Kvyat, criticatissimo dopo i primi Gp, sta mettendo in riga il sorriso di Ricciardo. A suon di tempi e prestazioni sta meritandosi il sedile Red Bull. Il tempo è galantuomo. E non giornalista, difatti.
CHI NON C'E'
La Ferrari ha architettato tutto, è chiarissimo: dare la peggior macchina della stagione a Raikkonen, proprio nel weekend in cui riesce a mettersi dietro in tutte le prove il fenomeno Seb. E' una tattica per non far risaltare il finnico. Così si arriverà alla scadenza naturale del contratto e gli si potrà dire grazie e arrivederci perchè non è arrivato nella Top 1 nella Classifica iridata e perchè non ha staccato il teammate di quegli 80/90 punti richiesti. 
La McLaren, secondo il sondaggio globale online, è la 2a squadra più tifata della F1, e ha il 2° e il 3° pilota con più fans (Alonso e Button), e nel Gp di casa chiude in penultima fila. Triste y solitaria. 
Più passano i Gp e sia la Ferrari che la McLaren non migliorano. E dire che una volta lo sviluppo durante la stagione, era il fiore all'occhiello per entrambe. Ah, l'epoca dei test.
Gianfranco Mazzoni non c'è. Lo storico telecronista Rai accoglie i telespettatori localizzando Silverstone "80 km a nord di Roma", dunque non si ha bene l'idea del luogo preciso da cui il nostro eroe stesse assistendo alle qualifiche. Dai miei calcoli potrebbe trovarsi in zona Orte o Rieti. O probabilmente stava commentando già dal futuro, all'incirca nel 2043, dato che ieri ha salutato il compleanno di Vettel con un "auguri a Vettel, oggi 28 anni con la Ferrari".
L'EXPLOIT
Felipe Massa, perde il capello ma non il vizio. In barba alla spelatura evidente, il buon Felipe, si, sempre lui, quello lento, complessato, demotivato e citrullo che guidava la Ferrari al fianco di Alonso, si piazza 3°. Ancora davanti al nuovo fenomeno Bottas, promesso sposo di Maranello, che è pompatissimo da tutti, ma che di mettersi dietro il vecchio Massa non ne vuole proprio sapere. E, tanto per gradire, è la prima volta in cui a Silverstone, in tutta la carriera in F1, Massa riesce a mettersi alle spalle il compagno di box in qualifica. Tanto per dare un'idea del giustificatissimo entusiasmo della stampa italiana verso Bottas.
LA PREVISIONE
Noia a palate. O a patate. 1°Hamilton, 2°Rosberg, 3°Massa, 4°Vettel, 5°Bottas.

domenica 21 giugno 2015

BAR F1 - 8, GARA AUSTRIACA

Immagine tratta dal profilo Twitter @Formula1


MAN OF THE RACE
Nico Zitto Zitto Rosberg. Oramai non se lo filava più nessuno, specie partendo dietro a Hamilton. E invece, clamoroso sorpasso in partenza, roba che non si vedeva da anni. E via a vincere, terza gara vinta delle ultime quattro e si porta a -10 da Lewis. Beh, mica male.
Uomo della gara anche Toto Wolff, che tutto serio prima della gara dichiarava che la Ferrari era più veloce della Mercedes sul passo gara. Bella battuta!
GLI SPUNTI
Arriva terzo Felipe Massa. Lo stesso Massa che era bollito, che alla Ferrari era un pensionato, che era vecchio, rinco e che puzzava pure. E va a podio. Il tempo è galantuomo.
Marchionne infallibile: fa due su due. Due presenze ai box e due volte la Rossa scende dal podio. Con l'arrivo della stagione europea, la Ferrari invece di progredire, sta gamberizzandosi. Da notare, poi, che da quando la Mercedes ha fatto uno step motore anche sulle auto clienti, la Rossa si avvicina alle Williams, ma non riesce più a sopravanzarle.
Maldonado è stato l'unico a tenerci svegli in una gara monososta e soporifera. Dei traversi clamorosi, e un sorpasso mentre stava scodando da tutte le parti sul rettilineo. Mitico!
Verstappen ha sempre 17 anni, e si classifica 8°, miglior pilota motorizzato Renault. Bello grintoso e, finalmente, efficace.
GLI ABBACCHIATI
Dio li fa e poi li accoppia. E Kimi e Nando finiscono uno sopra all'altro dopo due curve. Il destino ci mette lo zampino in questa loro stagione infelice. Colpa di chi? Kimi che perde la Ferrari in rettilineo causa pattinamento? Nando che tocca la Rossa? Problema tecnico? Non si sa, ma intanto via alla gogna totale contro Raikkonen. Stampa a tutto spiano, fucili puntati e cacciata dietro l'angolo. Quel sedile da secondo pilota rosso è una maledizione, ma sia Barrichello con la Brawn, che Massa sulla Williams, hanno dimostrato che non erano proprio così cotti come sembravano a Maranello.
Bottas due domeniche fa doveva salire sulla Ferrari 2016, e oggi arriva 5°, con un Massa sul podio e 36 secondi davanti a lui. 
La McLaren non arriva neppure a fare dieci giri, con i ritiri di Alonso e Button. Gare 8, punti 4.

sabato 20 giugno 2015

BAR F1 - 8, PROVE AUSTRIACHE

Immagine tratta da formulapassion.it

CHI C'E'
Ogni gara ci si illude che la Ferrari possa mettere le sue ruote davanti alla Mercedes, e puntualmente c'è la doppietta della casa di Stoccarda.
Anche sotto pressione, non mancano di colorare la prima fila di grigio. Belle le fantasie, ma la realtà è sempre la stessa: potenzialmente sono da 1-2 a ogni qualifica e a ogni Gp.
Vettel c'è sempre e timbra il suo cartellino con il 3° posto d'ufficio.
Verstappen è 7°, conferma di avere stoffa. Consistente per tutto il weekend, spericolato e aggressivo. Ah, beata gioventù...
CHI NON C'E'
Kimi, Kimi, Kimi, ma che diavolo combini? Già da tempo non sei un fulmine in prova, poi alle prime parole fuori dalle righe di Arrivabene, te ne vai in pappa totale? E prima il testacoda canadese, e oggi prima ti piazzi dietro un trenino suicida formato da Alonsino e Perez, e poi sbagli a fare 2+2 e vai a prendere spazio nell'ultimo giro disponibile, convinto ce ne fosse ancora un altro e via che fai 18°. Aiuto. Ci stai mettendo tantissimo del tuo per farti cacciare! La pressione lo scioglie, non lo tiene per nulla sveglio! Che disastro! Ah, la vecchiaia...
Per chi invoca al suo posto il sorriso a 54 denti di Daniel Ricciardo, beh, il cangurotto australiano sta cominciando ad adagiarsi dietro al buon Kvyat, che ha cominciato a far sul serio. Fa 14°, sei posizioni dietro il compagno di box, anche se causa penalizzazione partirà dal fondo. E il fenomeno dell'anno scorso è preso a martellate dal ridimensionamento.
E un candidatone al sedile di Raikkonen è pure il piatto, piattissimo Bottas. Che, tanto per gradire oggi chiude sesto, con il bollito, lento e complessato teammate Massa (sì, quello di ferrarista/alonsiana memoria) che è quarto. Come per dire, se non stacca manco Felipe...
E la Fia.
Cioè, ma possiamo all'ottavo Gp usare la calcolatrice per stilare la griglia di partenza causa penalizzazioni al 20% della griglia? Ci sono Kvyat e Ricciardo castrati dall'utilizzo di un motore in più del consentito, e addirittura Alonso e Button che devono scontare qualcosa come 20/25 posizioni di penalità, che si traducono nell'essere ultimi + un drive trough e 10 secondi di stop and go. Ma che è? E all'ultima gara che si fa? Mezza griglia penalizzata? E che si fanno a fare le prove? Forse sarebbe stato più intelligente togliere punti nella classifica costruttori alle squadre!
L'EXPLOIT
Il piccolo Hulk dopo aver vinto a Le Mans, riesce a piazzare un clamoroso 5° in griglia per domani. Deve sfruttare la scia della vittoria nella classica delle corse di durata per agguantare un volante più prestigioso di quello della Force India. E' la sua ultima occasione, e l'unico sedile traballante valido è colorato di rosso Ferrari. Ce la farà? No, ma è bello che ci provi.
LA PREVISIONE
Qualche lungo ininfluente, il sole. 1 Hamilton 2 Rosberg 3 Vettel 4 Massa 5 Bottas. Senza fantasia.

domenica 7 giugno 2015

BAR F1 - 7, GARA CANADESE

Immagine tratta dal profilo Twitter @Formula1
MAN OF THE RACE
Palma di migliore in pista per i due Paperini del sabato: Vettel e Massa. Chiudono rispettivamente quinto e sesto, dopo una gara tutta di rincorsa, grinta e sorpassi. Hanno tenuto alta l'attenzione in attesa di una Safety Car mai arrivata.
GLI SPUNTI
Hamilton vince e Rosberg arriva 2°. Non c'è trippa per gatti, non si scappa. "Sempre, sempre così, sarà per Lewis e Nico", si potrebbe dire scimmiottando la sigla di un noto cartone animato giapponese degli anni '80.
Arrivabene sta un po' strabordando. Va bene darsi un'immagine giovanile, va bene fare il simpatico dal linguaggio colorito, ma rappresenta la Ferrari e dovrebbe comportarsi meno da tifoso e più da uomo squadra. Getta la croce addosso a Raikkonen continuamente, pure ieri nella sua migliore qualifica dal ritorno in Rosso. Sta preparando la strada per il licenziamento del finlandese? Bene, che lo dica chiaramente. Poi vediamo se Bottas o Vergne o Hulkenberg o chiunque sarà, riuscirà a star davanti a Vettel o far meglio del 4° posto in classifica mondiale. Va bene tirare le orecchie (e oggi Raikkonen ha fatto una boiata pazzesca), ma ricordiamoci che se Vettel non è andato a podio è perchè ha ricevuto un penalty di 5 posizioni in griglia per una sua disattenzione nelle libere. Ergo, non facciamo figli e figliastri. Non evidenziamo gli errori di uno e sorvoliamo su quelli dell'altro.
Bottas è piatto, ma consistente. Quando c'è da raccogliere, raccoglie. E Massa non lo vede neppure in cartolina da quanto è, costantemente, sempre lontano.
GLI ABBACCHIATI
Doppio ritiro per la McLaren, e che ve lo dico a fa'. Honda su Honda, il mare mi porterà...alla deriva...
Raikkonen, Raikkonen, Raikkonen. Ma che diavolo mi hai combinato al tornantino? Ti sei girato come un pollo qualunque. Quando non dormi il sabato, lo fai la domenica? Perde un podio raggiungibile in ciabatte e senza sforzo, e porge su un piatto d'argento la sua testa per l'opinione pubblica e il suo team principal. Fa il giro veloce in gara, ma, ad intuito, servirà a poco.
Ricciardo un anno fa vinceva a Montreal, oggi ha chiuso tristemente 13°. La Red Bull è un gambero, va sempre peggio, ha perso Newey e la bussola. 

sabato 9 maggio 2015

BAR F1 - 5, PROVE SPAGNOLE

Immagine tratta dall'account Twitter @F1
CHI C'E'
Finalmente Rosberg, firma la prima pole stagionale, sedicesima in carriera. Quasi 3 decimi dati ad Hamilton. Doveva rialzare la testa e l'ha fatto. Ma deve completare l'opera in gara, per cambiare i destini di un mondiale che pare già segnato.
Max Verstappen, che sì le prende dal compagno di box Sainz, ma ha comunque 17 anni e per la seconda volta nei suoi primi 5 Gp in carriera, partirà 6°. Per domani spera che dopo le tante rottura, la dea bendata si ricordi di lui.
CHI NON C'E'
Prima delle libere della mattina, in Ferrari si decide di usare per il weekend una macchina con gli aggiornamenti e una macchina "classica". Se la giocano con una monetina Seb e Kimi. E ovviamente Kimi pesca la "vecchia". E in Q3 ci mette molto del suo, peggiorando di 4 decimi rispetto al tempo della Q2, buscandosi 1 secondo da Vettel e 1 secondo e 7 da Rosberg. Una cosa è certa: se manca il grip, Raikkonen soffre. E partirà 7°.
La Red Bull è un mistero, strombazzano il nuovo muso e i nuovi aggiornamenti e in qualifica sia Kvyat che Ricciardo sono dietro le sorelline Toro Rosso di qualcosa come mezzo secondo. Urge una sterzata.
Felipe Massa le prende da Bottas con una certa regolarità ormai. Oggi è 9° a 1 secondo dal compagno di squadra.
La Force India sprofonda. Penultima fila, il motore Mercedes impone un telaio migliore di quello affidato sinora a Hulkenberg e Perez. Ma le finanze non sono floride.
L'EXPLOIT
A tenere alta la bandiera della Spagna del Gp di casa, date le difficoltà della McLaren Honda, c'è Carlos Sainz Jr. Qualifica maestosa e grandioso 5° posto in griglia domani. Olè.
LA PREVISIONE
Noia a palate nel caldo pomeriggio spagnolo. 1 Rosberg 2 Hamilton 3 Vettel 4 Bottas 5 Raikkonen.

domenica 19 aprile 2015

BAR F1 - 4, GARA DAL BAHRAIN

Immagine tratta dal profilo Twitter @F1
MAN OF THE RACE
Kimi Raikkonen torna sul podio per la prima volta dal 2013, segna il giro più veloce in gara (il 40° in carriera) e disputa una gara maiuscola, acciuffando un meritato 2° posto proprio sul finale. E' soddisfatto, ma non felice. Puntava alla vittoria, e magari senza quei due giri in più con le medie ormai cotte prima dell'ultimo pit-stop...
GLI SPUNTI
La Mercedes per arrivare davanti alla Ferrari non deve sbagliare nulla. Ha il fiato sul collo della Rossa. Oggi per vincere e ieri per la pole, Hamilton ha dovuto guidare al massimo, in stato di grazia.
Le gare sul podio della Ferrari sono 4 su 4, consecutive. E nella resurrezione di Raikkonen c'è il metro della resurrezione dell'intera squadra di Maranello.
Una Williams è arrivata davanti alla Ferrari, ma solo in condizioni particolari, ossia sosta imprevista di Vettel. In condizioni normali, non c'è storia. E per nessun altro: le Red Bull sono disperse, la McLaren è ancora ai margini della zona punti, il resto della truppa vede il podio con il binocolo.
GLI ABBACCHIATI
Rosberg è depressuccio. Sorpassa due volte Vettel e una volta Raikkonen, ma gli basta una sbavatura nel finale per arrivare tristemente 3°. Non ce n'è. Se non fa le cose per bene, quest'anno rischia di terminare le gare al terzo o quarto posto. E in classifica Hamilton ha già un GP di vantaggio.
Seb Vettel dopo tre gare da marziano senza neppure un errorino che fosse uno, oggi era un po' "distratto". Qualche imprecisione, un alettone danneggiato, e un Bottas che gli si è parato davanti senza concedergli nulla. E ha terminato 5°, perdendo anche il secondo posto in ottica mondiale.
Jenson Button chiude il suo weekend da incubo, senza neppure riuscire a prendere il via della gara per problemi tecnici. 

sabato 18 aprile 2015

BAR F1 - 4, PROVE DAL BAHRAIN

Immagine tratta dal profilo Twitter @F1
CHI C'E'
Lewis Hamilton e la sua 42esima pole. Sei decimi rifilati al mogio Rosberg, ormai declassato a seconda guida bastonata e barrichellizzata. Domani avrà una bella gatta da pelare di rosso vestita.
Seb Vettel sente odore di caccia grossa. In qualifica non sbaglia mai nulla, e parcheggerà la scintillante Rossa in abito da sera, in prima fila. C'è un ottimo passo gara, pure migliore delle Mercedes. E se domani si riuscisse davvero a vincere si aprirebbero inaspettate prospettive...
Bravi Sainz e Hulkenberg, che portano le loro Toro Rosso e Force India in Q3, sovrastando i loro compagni di box. 
CHI NON C'E'
Rosberg dopo aver creato l'inutile polemica del "Lewis andava piano deliberatamente" made in Cina, oggi dovrà parlarci del "Lewis che va troppo forte deliberatamente". Morale della favola: è sempre dietro. Oggi pure alla Ferrari. In crisi. O va troppo piano deliberatamente?
Kvyat è disastrosamente 17°, a causa di problemi alla sua Red Bull Renault. Problemi, problemi e sempre problemi. Le lattine son bucate quest'anno. 
Button non c'è, ma non per colpa sua. La McLaren è riuscito ad abbandonarlo a inizio prove in 3 delle 4 sessioni disputate sin qui a Sakhir. Roba che neppure Barrichello, Massa o Raikkonen. Ma Jenson ha trovato conforto nell'hashtag tanto caro ad Alonso, "il meglio deve ancora venire". Anche perchè peggio di così...
L'EXPLOIT
La Ferrari. Che di notte è anche più bella, più rossa e più scintillante. Il recupero rispetto al 2014 è mostruoso, mai visto, incredibile. Inspiegabile. L'anno passato Alonso chiuse 9° e Raikkonen 10°, quest'anno parliamo di passi gara mostruosi, di Ferrari a panino tra le Mercedes in qualifica, e di prospettive e sogni di vittoria e di gloria. Dalla notte al giorno, anche se domani si correrà all'oscurità.
LA PREVISIONE
Alla roulette uscirà il rosso. 1 Raikkonen, 2 Hamilton, 3 Vettel, 4 Rosberg, 5 Massa.

domenica 12 aprile 2015

BAR F1 - 3, GARA CINESE

Immagine tratta dall'account Twitter @F1
MAN OF THE RACE
Hamilton. Non ha sbagliato nulla, consistente, velocissimo e concentrato. Con questa fanno 35 vittorie in carriera, vince almeno un Gp da quando corre in F1, cioè 9 anni. E' nell'albo d'oro dei campionissimi. E fa pensare che Rosberg l'anno scorso gli fosse così vicino solo perchè Lewis attraversava una stagione no. 13 punti su Seb, 17 su Rosberg. Che incrementeranno a breve.
GLI SPUNTI
La Mercedes dimostra che la Malesia è stato solo un episodio, scaturito in condizioni particolari. A 2 giri dalla fine (prima dell'ingresso della Safety Car sino al traguardo), le Ferrari erano a 20 secondi. Ovvero la reale distanza tra le due vetture. La freccia d'argento si dimostra spaziale.
Terzo podio in tre Gp per Ferrari e Vettel. Per metà gara il tedeschino culla la pazza idea di puntare a qualcosa di più del 3° posto, poi le mescole medie lo mettono in difficoltà. Ha già portato a casa più podi che tutta la Ferrari nel 2014. E' già chapeau.
Menzione d'onore per Kimi Raikkonen e Max Verstappen. Il più vecchio e il più giovane sulla griglia. I migliori sorpassi hanno la loro firma. Il bistrattato Kimi durante il primo giro infila entrambe le Williams con manovre decise e grintose. Chiude 4°, ma negli scarichi dell'osannato Vettel. Peccato per le sue defezioni croniche in qualifica, perchè nel ritmo gara, in tutte e 3 le esibizioni, è stato esattamente uguale se non migliore di Vettel. Il baby olandese non sbaglia nulla e piazza tre sorpassi capolavoro su Ericsson, Nasr e Perez. Viene tradito dalla sua vettura, ma dimostra di avere un gran manico. Desta una grande impressione, dati i suoi 17 anni.
GLI ABBACCHIATI
Renault alza bandiera e fumo bianco. Oggi saltano Kvyat e Verstappen. Solo un motore francese nei punti, Ricciardo 9°. Crisi totale della casa transalpina, che si abbina a quella della Red Bull, attualmente pari, se non inferiore, alla sorellina Toro Rosso.
Il mitico Maldonado. Ce la mette tutta per auto-eliminarsi: va lungo in entrata box e deve essere aiutato dai commissari per rimettersi in carreggiata, va in testacoda in assoluta solitudine mentre è in zona punti, ma nulla. Ci pensa Button a metterlo k.o. con una tamponata assolutamente scriteriata. Dove c'è Maldonado, c'è party. Una garanzia acchiappaguai.

sabato 11 aprile 2015

BAR F1 - 3, QUALIFICHE CINESI

Immagine tratta dall'account Twitter @F1
CHI C'E'
Hamilton sta mettendo in fila numeri importanti a livello di albo d'oro. 41esima pole. Ancora primo, ancora davanti a Rosberg (seppur di un soffio). E' lui la prima guida. E' lui il favoritissimo per il Mondiale.
La Mercedes. Le illusioni sono durate 15 giorni. A Stoccarda hanno sempre e comunque la macchina migliore. 9 decimi all'immediato inseguitore ferrarista. E addio sogni di gloria degli altri.
Vettel raccoglie il massimo e parte terzo. Al solito, massimizza il pacchetto a disposizione. E in caso di defaillances Mercedes, sarà pronto a sfruttare le occasioni.
Il Kimi Raikkonen nelle interviste con Stella Bruno. Domanda (ma è poi una domanda?): "Kimi, un errore nel giro buono". KR: "Quindi?". Nuova domanda: "Non sei felice del risultato?". Risposta: "Pensi che potrei esser felice?". Certo, la verve di Raikkonen è quella che è, ma ti ci metti pure tu Stella?
CHI NON C'E'
Il Raikkonen che va in pista, specialmente in sabato. Nelle qualifiche nel giro buono, capita sempre qualcosa. E poi parte dietro, nei casini. Anche domani in zona tamponamento Sauber. Ok il passo gara, ma Kimi in qualifica è veramente deficitario.
Alonso che è stufo di arrivare 2°. E che ha sempre sognato di guidare la McLaren. E che sarà la sua ultima scuderia. Che parla sempre un sacco. E che, Manor a parte, scatterà ultimo. Per la seconda volta dietro Button, che a suoi tempi il suo mentore Briatore definì "un paracarro".
L'EXPLOIT
La Lotus e la Sauber. Rispetto a dove navigavano nella scorsa stagione, c'è stato un miglioramento di 8/9 posizioni. Grosjean torna ad affacciarsi nei quartieri alti, dopo una stagione di purgatorio. Maldonado dovrà cercare di non sprecare ogni chances con i suoi soliti black-out. I due alfieri della Sauber non hanno nulla da perdere, Nasr sarà 9° e Ericsson 10°: vedono punti buoni, e dovranno cercare (specialmente il brasiliano) di non tamponare Raikkonen come nelle prime due gare.
LA PREVISIONE
Noia a palate. 1 Hamilton 2 Rosberg 3 Vettel 4 Raikkonen 5 Bottas. Senza fantasia nè romanticismo.

domenica 29 marzo 2015

BAR F1 - 2, GARA MALESE

Immagine tratta da Twitter (@F1)
MAN OF THE RACE
AAAAAAAAAA! Seb Vettel alla gara numero 2 con la tuta rossa ha vinto! E ha vinto bene! Sull'asciutto, di strategia e di piede pesante. Un ritmo consistente, mai un errore, mai una sfiga. Al traguardo grida in italiano, si commuove, saltella e dirige l'inno della squadra. E' un sogno ad occhi aperti il suo. In barba ai detrattori, in barba ai trattori (ovvero le Red Bull di quest'anno, che ha doppiato) e in barba ai barbuti (Alonso, che non l'ha mai considerato al suo livello).
Ha vinto! Alla seconda gara! Contro quelle astronavi delle Mercedes, dopo aver addirittura sfiorato la pole ieri. Questa è un'impresa che verrà declamata ai posteri. Sicuro.
GLI SPUNTI
La Mercedes ostenta tranquillità. Forse un po' di arroganza nel pre-gara, e un'eccessiva sicurezza sul proprio vantaggio nel post-gara. Senza la safety car e la conseguente differenziazione di strategie, Hamilton avrebbe sì potuto vincere, ma con un margine ridotto nei confronti di Vettel. Quindi, e aggiungiamo clamorosamente, la freccia d'argento e la Ferrari sono vicine. Non ci sono da dormire sonni tranquilli a Stoccarda. 
Ed è parimenti un mistero come un catorcio, in regime di quasi blocco regolamentare, si trasformi in un cigno rosso nello spazio di pochi mesi. A Maranello han fatto un miracolo sportivo. La macchina è poderosa, costante, facile da guidare. 
Max Verstappen ha fatto una gara spettacolare. Tutta sorpassi e grinta. A 17 anni è arrivato 7°. Davanti al compagno di box, davanti alle Red Bull. Talento assoluto. Ciliegina sulla torta, il sorpasso rifilato a Ricciardo, all'esterno. Chapeau.
GLI ABBACCHIATI
Non vorremmo essere in Kimi Raikkonen in questo momento. Gira tutto storto. Tralasciando la qualifica di ieri, oggi viene nuovamente (come in Australia) tamponato da Nasr, ed è costretto a fare un giro intero con la gomma a brandelli. Ritorna ultimo, arriva la safety car, che però non lo aspetta e non gli permette di accodarsi al gruppo. Rimonta sino al 4° posto, dimostrando che lui c'è e che la macchina c'è. Ma ha una sfortuna ragazzi, che veramente! Il suo passo in prova e in gara non è per nulla lontano da quello di Vettel, nè a Melbourne e nè a Sepang, ma a Kimi va tutto male. Sempre. Tutti festeggiano ai box, e lui è costretto a inforcare i soliti occhiali neri e bofonchiare versi di giustificazione. 
La Red Bull è dietro. Ma dietro dietro. A un giro da Vettel. E dietro persino alla sorellina Toro Rosso. E come è possibile? Se la defaillance è made in Renault, quantomeno al junior Team di Faenza debbono star davanti! E invece sono là, mestamente 9° e 10°, a lottare tra loro per le briciole.
La McLaren piazza un doppio ritiro e Alonso dal fondo della griglia guarda una Rossa che torna alla vittoria dopo due anni. E finge che va bene così, che alla lunga avrà ragione lui. Sì, Fernando, bravo. Pacchetta sulla spalla per te. Sorriso di circostanza.
La Manor c'è ma non si vede. Contenti loro, contento Bernie. 

domenica 15 marzo 2015

BAR F1 - 1, GARA AUSTRALIANA

Immagine tratta da f1passion.it

MAN OF THE RACE
Felipe Nasr all'esordio in F1 arriva ottimamente 5°. In barba all'etichetta di pilota pagante. Ora si capisce tutto il casotto montato da Van der Garde per il sedile della scuderia elvetica: la macchina va. Il motore Ferrari 2015 ha messo le ali anche a loro. E Nasr ha piazzato una prestazione da punto esclamativo.
GLI SPUNTI
Hamilton non lascia neppure una briciola a Rosberg, sempre tenuto a distanza di sicurezza. Sarà una lotta a due, o forse neppure, perchè Nico è plafonato da mesi sullo standard da scudiero. Un po' noioso.
Deprimente vedere schierarsi in griglia solo 15 vetture, date le defezioni di Manor, di Bottas causa mal di schiena e Kvyat e Magnussen andati k.o. addirittura prima della partenza.
Vettel ottimo terzo. Gara consistente e regolare. Non è piaciuto in partenza, dove non è stato "pulitissimo" nei confronti di Raikkonen, tirandogli la staccata e cacciandolo in mezzo al gruppo. Ha voglia da cannibale. E la Ferrari ha piazzato un recupero pazzesco, inaspettato.
GLI ABBACCHIATI
Detto di Rosberg-paggetto, c'è Kimi. Incasinato in partenza, dove ha dovuto alzare il piede per non toccare Seb, riesce ad avere un grandissimo ritmo di gara (migliore rispetto al tedesco), ma sul più bello una doppia esitazione al box, prima gli crea difficoltà gratuite e poi lo mette k.o.. La fortuna non dimora in Finlandia.
La RedBull è totalmente scornata. Kvyat non riesce a partire, Ricciardo finisce doppiato e per tutta la gara dietro gli scarichi della Sauber. La PU Renault è pessima, è addirittura peggiorata rispetto al 2014. 
Alonso, Button, Magnussen, ma anche Mazinga Zeta o Superman. Nessun pilota può far nulla su questa McLaren Honda. Jenson fa gara da formichina-ina-ina, arrivando a 2 giri dal vincitore e sempre ultimo. Non c'è velocità, la Honda deve darsi una svegliata.  Due campioni del mondo come Nando e Jenson meritano qualcosa di meglio, quantomeno lottare per i punti. Detto questo, Alonso può prendersela comoda nel recupero, non vale la pena rischiare per un catorcio del genere.
E Maldonado è il solito pirla che va a sbattere. Passano le stagioni, ma Pastor resta una garanzia.

giovedì 12 marzo 2015

CHI C'E', CHI NO E CHI SPERA DI ESSERCI

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Parte la Formula 1 2015. A Marzo a Melbourne e in Australia, al solito.
La Mercedes sarà il solito puntino grigio scintillante che gli altri vedranno in lontananza. Ancora lotta tra il bi-incoronato Hamilton e il recentemente scornato (dal compagno di team) Rosberg. Attenzione al buon Lewis, che ogni qual volta è stato mollato dalla Pussycat Nicole è andato in pippe mentali, in pappa, in crisi. E si appresta ad iniziare questa stagione da single, brutto segno per lui. Nico non aspetta altro che fargli saltare i nervi con qualche qualifica delle sue, perchè a livello di talento puro, su 20 gare, paga troppa differenza.
Emergono dalla nebbia incerta delle seconde linee, le Ferrari degli amiconi Seb e Kimi, guidati dal compagnone furbone Arrivabene, uno che sa come trattare al tavolo dei big e sa come relazionarsi con tutti. Secondo la stampa il nuovo Team Principal è un genio a 360°. C'è tanto entusiasmo. Pure troppo. Essere al livello della Williams e della Red Bull potrebbe pure significare partire 7° e 8°, e in tal caso non bisogna andare in depressione sfigopendula stile 2014, dove sono rotolate più teste che piazzamenti nella Top5 a fine gara.
Ma la macchina c'è, e con un francesismo Raikkonen ha subito notato come la creatura del buon Allison gli risulti "cucita attorno al suo culo". E speriamo che sia ancora sensibile sul fondoschiena dopo la disastrosa F14T!
C'è pure Magnussen a Melbourne, in una condizione psicologica immaginiamo fenomenale. A fine 2014 è stato allegramente trombato per far posto a SuperNando Alonso, salvo esser rimesso in macchina dopo il misterioso incidente nei test spagnoli dell'asturiano. Bene, ti abbiamo trombato, anzi, resti terzo pilota. Anzi no, vedi di correre a Melbourne che ci servi, tanto poi passi un anno al simulatore. Non ci sorprenderemmo se l'aggressivita del buon danese esplodesse a vena tappata a causa di questa singolare situazione.
Non c'è Alonso come detto. Il botto di Barcellona è misterioso, nessuno sa nulla. McLaren non sa, il vento non ha visto, gli alieni non sono esclusi. Si sa solo che Nando è diventato incasiNando dopo il crash, confondendo tutto e tutti. A Melbourne non c'è, in Malesia boh. E la McLaren Honda? Chissà, dal Sol Levante ci si aspettava meraviglie e invece si intravede solo un tremolante crepuscolo con suoni di harakiri in lontananza.
C'è la Manor, cioè forse. Sarebbe un assemblaggio della Marussia del 2014, con Power Unit Ferrari 2014 (quella ciofeca totale, gliela fanno pure pagare?) e piloti presi all'ultimo secondo. Senza test, senza soldi, senza aver pagato le gomme dello scorso anno, senza software. Ci saranno? Dureranno? Prenderanno 6-7 secondi al giro? 
Chi spera di esserci è Van der Garde che ha portato la Sauber in tribunale per averlo appiedato. Gli svizzeri hanno ingaggiato i talentuosissimi (sul conto in banca) Ericsson e Nasr, ma l'olandese ha vinto una doppia causa al tribunale e giusto ieri ha avuto il via libera per il reintegro. Ma se reintegrano lo squattrinato Van der Garde, poi i soldi dei piloti paganti che fine fanno? E se la Sauber andasse ancor più in rosso? 
Che poi tra l'altro Van der Garde manco ha la licenza, e ad oggi non si sa ancora chi salirà sulle vetture elvetiche. 
Insomma, casini a destra e a manca, come al solito. Chi c'è oggi non sa se ci sarà domani, e viceversa. Ed Ecclestone si frega le mani sempre e comunque, allontanando sempre più la F1 dai comuni mortali. Si inizia. 

lunedì 3 novembre 2014

F1 DIARY - 17, AUSTIN, GARA

Immagine tratta da fia.com
Austin 2014. Tre istantanee: la prima scattata alla quinta tornata, con il "solito" sorpasso con finta di Ricciardo, stavolta su Alonso, la seconda al 24° passaggio, con Hamilton che passa un arrendevole Rosberg e la terza per Vergne, che al 51° giro entra "o la va o la spacca", vecchia maniera su un basito e polleggiante Grosjean.
E' stata una bella gara insomma, peccato che la Mercedes faccia un campionato a parte. Se togliessimo le frecce d'argento, di sicuro staremmo a lodare le modifiche regolamentari che hanno riportato sorpassi e un discreto livellamento di prestazioni. 
Hamilton con il trionfo americano va a quota 10 vittorie stagionali, +24 su Nico Rosberg a due gare dal termine. 
Ma il sorpasso di ieri, sommato alle cinque vittorie consecutive che Lewis ha autografato, è più di una sentenza sulle speranze del biondo Nico.
Il principino Rosberg non diventerà Re, è barrichelizzato totalmente, ieri sul tentativo di Lewis ha quasi alzato il piede e detto "prego si accomodi". E' mentalmente abbacchiato, paradossalmente è lui ad avere il "braccino" ora. Non basta neppure più partire in pole per vincere, e 10-4 come parziale sui trionfi stagionali è un macigno.
Nico il paggetto ha ancora la matematica che lo tiene in corsa, con tanto di doppio punteggio jolly ad Abu Dhabi, e con un ritiro di Lewis può sempre mirare al bersaglio grosso, ma quanto sarebbe meritato?
E poi abbiamo Kimi. Tutti a dargli contro, il più gentile lo invita a svernare in Antartide cospargendosi il capo di cenere e vodka, dichiarando al mondo di essere vecchio.
Il disfattismo impera. Kimi sta disputando una pessima stagione, e su questo non ci piove. Ma anche ad Austin a 10 giri dal termine era settimo, a fronte di un Alonso sesto. Ed è stato pure colpito sul retrotreno da Perez dopo tre giri. Poi la Ferrari si è mangiata le gomme soft, e il finlandese si è dovuto ri-fermare ed è precipitato 13°, ma anche Nando non se la stava passando bene e con 2-3 giri in più e le vibrazioni che aveva, sarebbe finito anche lui a cambiare gli pneumatici o soccombere fuori dalla top ten.
La F14T è nata male, malissimo. Soffre di sottosterzo cronico, Alonso riesce a far scorrere l'anteriore e guidarla, Kimi no. Raikkonen ama un anteriore preciso e questa macchina è quanto di più distante dal suo stile di guida. Vettel, promesso sposo in Rosso, è sull'onda di Iceman, dunque la Ferrari (si spera) cercherà di eliminare quella maledetta sospensione pull-rod e provare ad assecondare le caratteristiche di guida di Kimi e Seb. C'è poi Allison che ha disegnato le Lotus del risorgimento raikkoniano, che dovrebbe dare un grosso input in tal senso.
Occhio a dare del vecchio bollito a un pilota, prendete Valentino Rossi. E' bastato cambiare il capomeccanico e ha ricominciato a volare, finendo spesso davanti a Lorenzo.
Al solito, wait and see.

sabato 20 settembre 2014

F1 DIARY - 14, SINGAPORE, QUALIFICHE

Immagine tratta da fia.com
Ma sì, le più belle qualifiche dell'anno! Tutti vicinissimi, tre sessioni in cui Red Bull, Williams e Ferrari si sono illuse di poter defenestrare finalmente le Mercedes.
E invece no. Alla fine la griglia è sempre quella. La solita solfa.
Due Mercedes, due Red Bull, Ferrari e Williams a mischiarsi. 
Alla fine è sempre la casa di Stoccarda a portarsi a casa la prima fila. Stavolta è Hamilton a beffare Rosberg per 7 millesimi. "Damn it!" (trad. "Dannazione!") sbotta Nico via radio appena saputo di essere stato beffato. 
Soliti sorrisetti e strettine di mano di cartone a fine prove. Domani botte vere, sin dalla prima curva. Rosberg non correrà da ragioniere, e se ci sarà la possibilità, renderà la vita dura a Lewis. 
Però gli altri ci sono. Il fenomeno Ricciardo è 3° a meno di due decimi e dichiara di voler puntare al bersaglio grosso. Ha un gran ritmo gara, è da tenere sott'occhio, perchè è uno che sa gestire bene le gomme. Poi quel sorriso con i riflettori splende che manco la pubblicità del dentifricio.
Il duo Vettel-Alonso è 4° e 5°, vicini vicini, come vorrebbero le voci di mercato che tanto fanno infuriare lo spagnolo. Tanto da sgridare pubblicamente la stampa italiana. Pare sceso dalle nuvole, sei alla Ferrari baby, la pressione fa parte del gioco! Nando vuole puntare al podio. Ma se non fa mirabilie al via, sarà tosta: superare chi sta davanti è un dramma da inizio anno per la Rossa, pure attivando il Drs. Anche perchè la Red Bull può mettere le ali e la Mercedes i cavalli.
Ferrari che aveva anche un Raikkonen in palla, in pallissima, per tutte le qualifiche. Kimi e Nando finalmente separati da un soffio, come nel progetto iniziale di Domenicali: 204 millesimi per il finlandese nella Q1, 31 per lo spagnolo in Q2, e meno di un decimo anche nel primo tentativo della Q3. Poi il motore di Raikkonen ha fatto le bizze e addio secondo run. Sarà 7°, con la magra consolazione della partenza dal lato pulito della pista. Ma per la prima volta è andato veramente bene anche nelle prove. "Tutte le volte che la macchina mi dà delle buone sensazioni, capitano dei problemi", il suo amaro commento. L'importante è che il pilota dimostri, come da qualche gara a questa parte, di aver trovato il feeling giusto con la macchina e il box. Che riesca a modificare in meglio gli assetti, e che stia vicino ai tempi di Alonso. Dimostrando di non essere bollito. 
Beh chi vince domani? Classica vittoria di Ricciardo, quello la sa lunga. Anzi, doppietta Red Bull con Vettel 2°. Con il sorrisone super di Ric che convincerà il tedesco a cambiare aria. E Alonso 3° davanti a Raikkonen. Per farlo stare tranquillo e rivendicare le sue vittorie di Pirro contro Kimi alle prime interviste possibili. Alè.

sabato 6 settembre 2014

F1 DIARY - 13, MONZA, QUALIFICHE

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Monza. Gara 1 d.c. Dove d.c. sta per dopo crash Rosberg-Hamilton di Spa. 
La pole se la cucca Lewis, dando 274 millesimi a Nico. Tra i due il gelo è evidente, appena scesi dalla super Mercedes per le foto di rito, non uno sguardo, non una parola, non un contatto fisico. E' guerra aperta. I rettilinei di Monza forniranno più di un'occasione per fare a pugni, dando per scontato che i due cercheranno di non fare papocchi alla prima chicane.
E tutte le qualifiche sono uno spot alla stella a tre punte. Mercedes piazza sei motori 1°, 2°, 3°, 4°, 5° e 6°, imbarazzando la concorrenza. 
Non c'è gara, hanno un motore ibrido spaziale. Il gioco delle coppie è servito, dietro i due litiganti ci sono Bottas e Massa, e Magnussen e Button, con una McLaren rinvigorita.
Il resto, bricioline. 
Alonso è 7° a 1 secondo e 3 decimi. Vettel e Ricciardo 8° e 9°. Raikkonen, al solito, è vittima dell'ansia da prestazione da qualifica e sprofonda 12° con due errorini nei due giri buoni in Q2. Partirà 11° per il penalty di Kvyat.
Per la Ferrari gara difficile, difficilissima. Non c'è lo spunto velocistico per poter passare i sei marziani Mercedes davanti. 
Immagine tratta da fia.com
Discutere ancora del deludente Kimi rispetto al fenomeNando Alonso non ha senso. Non ha senso semplicemente perchè parliamo di una lotta tra poveri, di uno standard fisso da 5° o 6° posto, di una Ferrari che deve recuperare. Testa bassa e tanto lavoro.
E non aiutano le parole di Briatore, manager proprio di Alonso, che definisce la Ferrari attuale "Una Ferrari B", ironizzando sul valore attuale della vettura di Maranello.
La Ferrari è la storia della F1. Si devono fare carte false per guidarla. Anche in stagioni deficitarie come l'attuale. E' un concetto semplice, chiaro. Da mettere al centro. La Ferrari non deve essere al servizio di questo o quel pilota. Anche se è un fenomeno. E mai derisa. 
Neppure se a Monza si partirà 7° e 11°. Perchè guidare la Ferrari deve essere un onore e un privilegio. Sempre.
Domani chi vince? Beh Hamilton, e da qui partirà per la sua rimonta Mondiale. Bottas 2° e Massa 3°. Rosberg? Misteriosamente attardato.