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sabato 28 marzo 2015

BAR F1 - 2, QUALIFICHE MALESI

Immagine tratta da Twitter (@F1)
CHI C'E'
C'è Lewis Hamilton, alla pole numero 40 in carriera. Ha rischiato in Q2, l'ha spuntata col fiatone di 74 millesimi in Q3, ma l'ha presa. Il terzo mondiale appare già in discesa. In barba a Nicole che l'ha mollato. Il Re Nero è cresciuto e non sbaglia un colpo da mesi.
Seb Vettel sotto la pioggia corre come un pazzo. Lo faceva in Toro Rosso, lo faceva in Red Bull, lo fa in Ferrari. Una prima fila con una Rossa mancava da gare 38. Una vita. E lui sta massimizzando tutto il pacchetto a disposizione: podio in Australia, prima fila in Malesia. E un sorrisone sornione che va da un'orecchio all'altro. Il manico c'è ancora, c'è sempre stato.
CHI NON C'E'
Nico Rosberg, che si sta trasformando in Nico Ros-Berger. Ovvero Gerhard Berger, fedele scudiero meno dotato di Ayrton Senna. Il Mondiale è già indirizzato per il bis di Ham, e lui non pare avere la forza mentale e il talento necessario neppure per competere. E forse l'anno passato era in un anno di grazia. Il che significa noia a palate quest'anno.
Kimi Raikkonen. Per sfiga, perchè si è addormentato, perchè ha fatto la figura del pollo nell'elastico Ericsson-Hamilton in Q2. E' il paladino della Legge di Murphy applicata alla F1: se c'è qualcosa che può andare storto, di sicuro busserà al pilota numero 7. Partirà 11°, si prende una tirata d'orecchie dal capo, e da due gare Vettel è issato da tutti come il Messia, mentre lui è Paperinizzato/Barrichelizzato/Massizzato. Reagirà? O sarà preda dello sconforto? Forza nonno Kimi, il più vecchio in griglia!
La McLaren sorride per aver dimezzato il distacco dai primi, che passa da secondi 5 a secondi 2.4. Ma domani parte sempre ultima. Anzi ultimo ci parte Alonso. Dietro Button. "Il meglio deve ancora venire", ripeteva per tutto l'inverno l'asturiano. Beh, qualcosa peggio di tutto quello che gli è capitato da quando ha poggiato le terga sulla vettura anglo-nipponica, è proprio difficile.
Poi la Manor. Chi?
L' EXPLOIT
Max Sbarbatell Verstappen, a 17 anni, sotto i monsoni malesi, con la pista mezza allagata e mezza asciutta, piazza un mostruoso 6° posto. Davanti alle Williams, a un soffio dalla Red Bull di Kvyat. Il ragazzo non si farà, si è già fatto. Occhio al talento, da punto esclamativo.
LA PREVISIONE
Si partirà asciutti, poi monsona, poi safety, poi bandiera rossa, poi si asciuga. 1 Hamilton 2 Raikkonen 3 Vettel 4 Verstappen 5 Rosberg.

giovedì 12 marzo 2015

CHI C'E', CHI NO E CHI SPERA DI ESSERCI

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Parte la Formula 1 2015. A Marzo a Melbourne e in Australia, al solito.
La Mercedes sarà il solito puntino grigio scintillante che gli altri vedranno in lontananza. Ancora lotta tra il bi-incoronato Hamilton e il recentemente scornato (dal compagno di team) Rosberg. Attenzione al buon Lewis, che ogni qual volta è stato mollato dalla Pussycat Nicole è andato in pippe mentali, in pappa, in crisi. E si appresta ad iniziare questa stagione da single, brutto segno per lui. Nico non aspetta altro che fargli saltare i nervi con qualche qualifica delle sue, perchè a livello di talento puro, su 20 gare, paga troppa differenza.
Emergono dalla nebbia incerta delle seconde linee, le Ferrari degli amiconi Seb e Kimi, guidati dal compagnone furbone Arrivabene, uno che sa come trattare al tavolo dei big e sa come relazionarsi con tutti. Secondo la stampa il nuovo Team Principal è un genio a 360°. C'è tanto entusiasmo. Pure troppo. Essere al livello della Williams e della Red Bull potrebbe pure significare partire 7° e 8°, e in tal caso non bisogna andare in depressione sfigopendula stile 2014, dove sono rotolate più teste che piazzamenti nella Top5 a fine gara.
Ma la macchina c'è, e con un francesismo Raikkonen ha subito notato come la creatura del buon Allison gli risulti "cucita attorno al suo culo". E speriamo che sia ancora sensibile sul fondoschiena dopo la disastrosa F14T!
C'è pure Magnussen a Melbourne, in una condizione psicologica immaginiamo fenomenale. A fine 2014 è stato allegramente trombato per far posto a SuperNando Alonso, salvo esser rimesso in macchina dopo il misterioso incidente nei test spagnoli dell'asturiano. Bene, ti abbiamo trombato, anzi, resti terzo pilota. Anzi no, vedi di correre a Melbourne che ci servi, tanto poi passi un anno al simulatore. Non ci sorprenderemmo se l'aggressivita del buon danese esplodesse a vena tappata a causa di questa singolare situazione.
Non c'è Alonso come detto. Il botto di Barcellona è misterioso, nessuno sa nulla. McLaren non sa, il vento non ha visto, gli alieni non sono esclusi. Si sa solo che Nando è diventato incasiNando dopo il crash, confondendo tutto e tutti. A Melbourne non c'è, in Malesia boh. E la McLaren Honda? Chissà, dal Sol Levante ci si aspettava meraviglie e invece si intravede solo un tremolante crepuscolo con suoni di harakiri in lontananza.
C'è la Manor, cioè forse. Sarebbe un assemblaggio della Marussia del 2014, con Power Unit Ferrari 2014 (quella ciofeca totale, gliela fanno pure pagare?) e piloti presi all'ultimo secondo. Senza test, senza soldi, senza aver pagato le gomme dello scorso anno, senza software. Ci saranno? Dureranno? Prenderanno 6-7 secondi al giro? 
Chi spera di esserci è Van der Garde che ha portato la Sauber in tribunale per averlo appiedato. Gli svizzeri hanno ingaggiato i talentuosissimi (sul conto in banca) Ericsson e Nasr, ma l'olandese ha vinto una doppia causa al tribunale e giusto ieri ha avuto il via libera per il reintegro. Ma se reintegrano lo squattrinato Van der Garde, poi i soldi dei piloti paganti che fine fanno? E se la Sauber andasse ancor più in rosso? 
Che poi tra l'altro Van der Garde manco ha la licenza, e ad oggi non si sa ancora chi salirà sulle vetture elvetiche. 
Insomma, casini a destra e a manca, come al solito. Chi c'è oggi non sa se ci sarà domani, e viceversa. Ed Ecclestone si frega le mani sempre e comunque, allontanando sempre più la F1 dai comuni mortali. Si inizia. 

sabato 6 settembre 2014

F1 DIARY - 13, MONZA, QUALIFICHE

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Monza. Gara 1 d.c. Dove d.c. sta per dopo crash Rosberg-Hamilton di Spa. 
La pole se la cucca Lewis, dando 274 millesimi a Nico. Tra i due il gelo è evidente, appena scesi dalla super Mercedes per le foto di rito, non uno sguardo, non una parola, non un contatto fisico. E' guerra aperta. I rettilinei di Monza forniranno più di un'occasione per fare a pugni, dando per scontato che i due cercheranno di non fare papocchi alla prima chicane.
E tutte le qualifiche sono uno spot alla stella a tre punte. Mercedes piazza sei motori 1°, 2°, 3°, 4°, 5° e 6°, imbarazzando la concorrenza. 
Non c'è gara, hanno un motore ibrido spaziale. Il gioco delle coppie è servito, dietro i due litiganti ci sono Bottas e Massa, e Magnussen e Button, con una McLaren rinvigorita.
Il resto, bricioline. 
Alonso è 7° a 1 secondo e 3 decimi. Vettel e Ricciardo 8° e 9°. Raikkonen, al solito, è vittima dell'ansia da prestazione da qualifica e sprofonda 12° con due errorini nei due giri buoni in Q2. Partirà 11° per il penalty di Kvyat.
Per la Ferrari gara difficile, difficilissima. Non c'è lo spunto velocistico per poter passare i sei marziani Mercedes davanti. 
Immagine tratta da fia.com
Discutere ancora del deludente Kimi rispetto al fenomeNando Alonso non ha senso. Non ha senso semplicemente perchè parliamo di una lotta tra poveri, di uno standard fisso da 5° o 6° posto, di una Ferrari che deve recuperare. Testa bassa e tanto lavoro.
E non aiutano le parole di Briatore, manager proprio di Alonso, che definisce la Ferrari attuale "Una Ferrari B", ironizzando sul valore attuale della vettura di Maranello.
La Ferrari è la storia della F1. Si devono fare carte false per guidarla. Anche in stagioni deficitarie come l'attuale. E' un concetto semplice, chiaro. Da mettere al centro. La Ferrari non deve essere al servizio di questo o quel pilota. Anche se è un fenomeno. E mai derisa. 
Neppure se a Monza si partirà 7° e 11°. Perchè guidare la Ferrari deve essere un onore e un privilegio. Sempre.
Domani chi vince? Beh Hamilton, e da qui partirà per la sua rimonta Mondiale. Bottas 2° e Massa 3°. Rosberg? Misteriosamente attardato. 

sabato 19 luglio 2014

F1 DIARY - TAPPA 10, QUALIFICHE

Immagine tratta da travinha.com.br e modificata su befunky.com
Diario F1. Tappa 10, Hockenheim, Germania. Qualifiche.
Senza Fric, Nico suona la nona in carriera. Rosberg in pole nella gara di casa. Hamilton fa un botto nel Q1 per problemi ai freni e partirà 16°, anzi 15° per la penalizzazione di Gutierrez, anzi dai box per sostituire il cambio. Nico è regolare come un orologio, sempre lì. Con quel sorriso da Di Caprio nella buona e nella cattiva sorte, che sta facendo diventare nero Hamilton. 
Le Williams si avvicinano, merito del Fric? Della pista? Non si sa, ma Bottas è a 2 decimini, secondo e Massa terzo, a mezzo secondo. Le Red Bull ieri parevano avere un gran passo, ma le lattine preferiscono il fresco, si sa, e monopolizzano solamente la terza fila.
La costante è Ricciardo che regola Vettel con tre decimi. I soliti, aggiungeremmo.
Come soliti sono i 4 decimi tra Alonso e Raikkonen, che segnano la differenza tra il passaggio in Q2 e Q3. Vedere un giro di Kimi (12°) nel cameracar mette quasi tenerezza, tutto un bloccaggio, mille correzioni, una lotta. Probabilmente correggeva meno le traiettorie nei rally. Per la quarta volta abbandona il gruppo in Q2. Triste.
Alonso batte e si sbatte, ma più di settimi non si va, per la terza volta in qualifica in stagione.
Morale: cercare di mettere alla gogna Alonso per le frustrazione da astinenza di vittorie e ammiccamenti vari, o Raikkonen, oggettivamente alla peggiore stagione in carriera, è come indicare la Luna e guardare il dito.
23 gare senza una vittoria della Ferrari. Alonso, Massa o Raikkonen che sia. 
Si metta in pista una vettura all'altezza intanto, e i piloti diventeranno un dolce quesito.
Bella la qualifica di Magnussen un talento a sprazzi, a volte affonda a volte si evidenzia. Domani scatterà 4°. 
Polpopol col casco: "Domani non pioverà, stando a quanto dicono i miei tentacoli. Vince Rosberg facile, anche se in partenza verrà bruciato da Bottas. Hamilton farà il fenomeno e arriverà terzo. Quindi podio Ros-Bot-Ham. Alonso 9°, Raikkonen 12°. Alè".

P.S. Essendo un diario, ci appiccico le foto di Schumacher. Come da piccolo. Perchè f1 fa rima con Schumacher. Lassù Suzuka 2000. Astinenza da Mondiale di anni 21. #KeepFightingMichael.

venerdì 22 marzo 2013

GHIACCIO MALESE

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Dopo queste libere malesi, il miglior rimedio al caldo umido presente nella terra di Sandokan sembra proprio essere il ghiaccio finlandese. 
Kimi Raikkonen si conferma in uno stato di forma eccellente, risultando il più veloce nelle Libere 1 e 2, e dimostrando un passo gara decisamente consistente, sia sull'asciutto sia con l'arrivo della pioggia. Sarà che lo sta aiutando la sua nota passione per il gelato.
Sembra pian piano delinearsi lo scacchiere di questo inizio stagione.
Immagine tratta da f1.com
Red Bull, Lotus e Ferrari sono le migliori, sul passo gara sono piuttosto vicine, mentre sul giro singolo le Lattine paiono ancora avere un poco di margine.
Vettel, Kimi e Alonso subito al top, e tra le seconde guide Massa in questo scorcio iniziale sembra più performante sia di Webber che di Grosjean, con quest'ultimo sempre piuttosto distante dal compagno di box.
La Mercedes, con Force India e McLaren, curiosamente anche loro motorizzate dal colosso tedesco, sono a ridosso del gruppo di testa. La stella a tre punte con il clima caldo ha ricominciato a stra-consumare gli pneumatici, specie con Lewis, la Force India ha un gran passo in gara e anche domenica si candida come sorpresa. La McLaren sembra la sesta forza del campionato, disastroso se pensiamo come fossero avanti al termine del 2012.
Poi Sauber, Toro Rosso e Williams vicinissime, e le cenerentole, con la Marussia che ha superato la Caterham. E Jules Bianchi, pilota Ferrari, che sta dimostrando un gran manico, specie considerando che ha provato la vettura solo nell'ultima sessione di test invernali.
Qui in Malesia, attenzione ai piovaschi, anche oggi nelle Libere 2 l'acqua fatto capolino tra il caldo asfissiante. La pista, però, si asciuga molto rapidamente, con l'asfalto fumante di vapore non appena veniva bagnato dalla pioggia.
Quindi domani e domenica, attenzione al cielo. Sennò, puntiamo facile su Vettel per la pole, con Kimi, Alonso, Massa e Webber a giocarsi le prime due file. 

lunedì 23 luglio 2012

FORMULA ALONSO

Immagine tratta da sportmediaset.it e modificata su cartoonize.net
Immaginate una realtà perfetta, con tutte le sue componenti che si incastrano alla perfezione formando il puzzle perfetto: ecco, benvenuti al Gp di Hockenheim di Fernando Alonso.
Tessera del puzzle numero zero (a priori): preventivamente la FIA comunica i penalty causa cambio rotto per Grosjean, Rosberg e Perez. 5 posizioni dietro e così si eliminano gli eventuali arrembanti ed ambiziosi problemi alla radice.
Tessera del puzzle numero uno: Q2. Della serie: tanto per rimarcare che tra il nostro spagnolo e il compagno di box Felipe Massa non c'è storia. Condizioni meteo incerte che relegano il mesto brasiliano alla piazza numero 14, fila 7. Come per ricordare chi porta i pantaloni a casa.
Tessera del puzzle numero due: nelle prove libere le McLaren vanno fortissimo? Le Lotus hanno un doppio f-duct? Tutte e due le Red Bull fan paura? Et voilà l' acquazzone provvidenziale che scombina le carte. Alonso parte primo, Vettel fa secondo, Webber terzo, Button ed Hamilton settimo e ottavo.
Tessera del puzzle numero tre: secondo intervento della giustizia divina, alias FIA. Webber è secondo nel Mondiale e doveva partire proprio attaccato dietro al bel Nando, ma la mannaia del cambio rotto scende su di lui. Da buon 3° scivola ad anonimo 8°. E mezza gara andata.
Tessera quattro del puzzle: a metà gara sei primo, ma c'è Vettel in rimonta ed anche Button che sopraggiunge di gran carriera? Benissimo, ecco un Hamilton clamorosamente doppiato causa foratura senza colpa, che fa un sorpasso da mettersi in piedi sulla poltrona ai danni di Vettel, il tutto solo per sdoppiarsi. Un gesto folle, bellissimo, inimmaginabile. Il biondino da qui cade poi preda di una rabbia più casinista che produttiva, e la manovra di Ham gli farà perdere quei secondini grazie ai quali Fernandino si mette al sicuro nella successiva sosta ai box. Ed il suddetto Hamilton si mette in scia di Fernando senza mai attaccarlo sino alla sua sosta. Bingo.
Tessera cinque: la gara finisce, vinci in maniera autorevole e clamorosa. Ma, se dobbiamo dirla tutta, quel Vettel sul secondo gradino del podio rompe un pò le scatole. Ed ecco il terzo intervento della FIA: sorpasso per il 2° posto irregolare, e retrocessione nell' ordine d' arrivo per il biondino.
Non 15 secondi come si vociferava, ma ben venti, il tanto di farlo scendere quinto.
Primo Alonso. Secondo Button. Terzo Raikkonen. Quarto Kobayashi. Quinto Vettel. Alè.
Morale della favola: classifica mondiale che recita Alonso punti 154, Webber (che ha finito ottavo) 120, Vettel Sebastian 110, Raikkonen 98, Hamilton 92.
Il buon asturiano merita la vetta della classifica. E' in uno stato di grazia spaventoso, è una stagione che lo erge tra i grandi di questo sport più delle 30 vittorie iscritte a referto.
E' tra i mostri sacri della Rossa, al fianco di Lauda e Schumacher. E vince la terza gara stagionale con una vettura che non è la più performante del lotto. Chapeau.


Pagelline: 1°Alonso 10 e lode; 2°Button 8,5; 3°Raikkonen 7; 4° Kobayashi 10; 5°Vettel 5; 6°Perez 8,5; 7°Schumacher 7; 8°Webber 4; 9°Hulkenberg 7; 10°Rosberg 7; 11°Di Resta 6; 12°Massa 4,5; 13°Ricciardo 6; 14°Vergne 6; 15°Maldonado 4,5; 16°Petrov 6,5; 17°Senna 4,5; 18°Grosjean 4; 19°Kovalainen 5; 20°Pic 6; 21°De la Rosa 7; 22°Glock 5; 23°Karthikeyan 6; RIT.Hamilton 7,5.

sabato 26 maggio 2012

QUASI 6 SU 6

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.come modificata su cartoonize.net
Benvenuti alla roulette di Montecarlo della F1 2012.
Qualifiche tra le più emozionanti degli ultimi anni, sette-otto vetture in odore di possibile pole position in Q3, e chi la spunta? Schumacher! Anzi no, Webber!
Per la seconda volta in questa stagione molto particolare, chi fa il miglior tempo il sabato non sarà chi partirà davanti a tutti. Mago Bernie arriva a tutto pur di dar interesse e spettacolo.
Se Hamilton era stato retrocesso ultimo per aver avuto un bicchiere di benzina nei serbatoi nel giro buono in Spagna, qui Schumacher deve scontare le 5 posizioni di penalità inflittegli per il botto nel retro di Senna finto.
Dunque salta in prima posizione il canguro Webber, inaspettatamente, seguito dal sornione Rosberg, sempre incisivo nel Principato.
Terzo formichina 2012-Hamilton, sempre e comunque tra i primi, sempre più costante e meno guizzante (ahimè, ma è così che va quest'anno per star davanti), quarto scatterà Grosjean, che nel giro buono ha dato la sensazione di aver lasciato qua e là qualche decimo prezioso.
Quinto Alonso, consistente come sempre, settimo Massa, che in Q3 peggiora il tempone di Q2, ma dà finalmente l' idea di esserci.
Detto di nonno Schumi retrocesso sesto, ottavo un opaco Raikkonen, Maldonado fa nono ma viene spedito diciannovesimo dai commissari per un atto di bullismo nelle terze libere su Perez, e sale quindi 9° Vettel, che inspiegabilmente non gira nella Q3, chissà mai per quale astrusa tattica.
Per domani, la roulette si fermerà sulla pioggia probabilmente, quindi, porte aperte all' inaspettato, papabili vincitori un pò tutti, da Webber a Rosberg, Hamilton, Grosjean, nonno Schumi, ma occhio a specialisti del bagnato Vettel, Raikkonen e Button (disastroso 13°).
Sull' asciutto sarà determinante la prima curva.
Insomma, probabile il 6° su 6 Gp, ma chi?

Pagelline: 1°(6°)Schumacher 10; 2°(1°)Webber 9; 3°(2°)Rosberg 7,5; 4°(3°)Hamilton 6,5; 5°(4°)Grosjean 6,5; 6°(5°)Alonso 6; 7°Massa 6,5; 8°Raikkonen 5; 9°(19°)Maldonado 6; 10°(9°)Vettel 6; 11°(10°)Hulkenberg 6,5; 12°(11°)Kobayashi 6; 13°(12°)Button 4; 14°(13°)Senna 5; 15°(14°)Di Resta 5; 16°(15°)Ricciardo 6; 17°(16°)Vergne 5; 18°(17°)Kovalainen 6,5; 19°(18°)Petrov 6; 20°Glock 6; 21°De la Rosa 7,5; 22°Pic 6; 23° Kathikeyan 5; 24° Perez 5.

martedì 8 maggio 2012

8 MAGGIO 1982


"Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l' attore protagonista e lo sceneggiatore del mio modo di vivere".                                                                        -Gilles Villeneuve-

Immagine tratta da freeforumzone.leonardo.it 
C'era una volta nel lontano Canada un ragazzo chiamato Gilles. Nacque qualche decina di anni fa, nel 1950. Era un ragazzo un pò particolare, quello che ora chiameremmo una testa calda. Amava andare al massimo con qualunque mezzo, su qualunque motore.
Era piccolo Gilles, solo 1 metro e 56, ma ai motori questo non importa. 
Sì, era 50 chili scarsi, ma aveva il piede più pesante di tutti. E un cuore, un cuore infinito.
Iniziò a correre sempre velocissimo sulle motoslitte, divenne Campione del Mondo delle Motoslitte, un titolo che ognuno di noi ignora che esista, nel 1970. Poi la vita scorre veloce come un film e come le favole, Formula Ford, Formula Atlantic, e Formula Uno, sempre con sbandate, testacoda, duelli corpo a corpo. Perchè lui correva così, sentendo l' avversario vicino, sentendo l' asfalto vicino, sfidando quel filo invisibile che si chiama limite.
La Formula Uno arrivò un pò tardi a dire il vero, a 27 anni, e per una gara soltanto, in Mc Laren, Gp d' Inghilterra 1977, vinse il premio di Driver of the Day pur arrivando 11°. Ma il divorzio tra Niki Lauda ed il commendator Ferrari lo pose immediatamente sulla Rossa.
Gilles, quando arrivò la telefonata da Maranello, non poteva credere alle sue orecchie: poteva la squadra più famosa del mondo cercare proprio lui, sconosciuto, a 27 anni? Sì Gilles, a 27 anni dovevi salire sulla Ferrari, perchè il 27 è il numero con cui tutti ti ricorderanno.
Enzo Ferrari vide oltre, parlò con te e si convinse subito, sì qualche referenza era arrivata, ma lui voleva conoscere l' uomo prima che il pilota. E non ebbe dubbi.
Gilles sposò il motore e la macchina più bella del mondo: la Ferrari. Fu il suo unico amore, per 5 anni. Intensi, vivi, spettacolari. Divenne il pilota più famoso del mondo. Non vincendo mai il mondiale. Vincendo solo 6 gran premi in 5 stagioni, ottenendo solo 2 pole position. Ma era nel cuore di tutti.
Immagine tratta da it-it.facebook.com 
Il famoso settimanale americano Time gli dedicò la copertina, un fatto mai più accaduto.
E ha firmato delle imprese leggendarie. Il 1978 fu un anno di apprendistato, per forgiare il carattere sotto una marea di critiche, le critiche di chi lo chiamava Aviatore perchè distruggeva le macchine e non otteneva risultati. Ma la prima vittoria arriva nell' ultima gara dell' anno, nel suo Canada, su un circuito che porta il suo nome ora. Nel 1979 fu protagonista del duello più bello della storia della F1, quello con la Renault di Arnoux, per il secondo posto, ma ancor oggi, chi si ricorda di chi arrivò primo? A Zandvoort sempre nello stesso anno, fece un giro danzante con la sua Ferrari ormai su 3 ruote: era già un idolo.
In lui si rivedeva il coraggio, la pazzia, la spregiudicatezza, l' invincibilità dei pionieri dell' automobilismo.
Montecarlo 1981, vince una gara incredibile in rimonta. E che sorpasso all' interno poco prima della S.ta Devote.
E Jarama, l' ultima vittoria? Tiene dietro un trenino di 5 vetture più veloci di lui, mai una sbavatura, mai un errore.
E nel suo Canada? Sotto il diluvio e con l' alettone alzato proprio davanti al casco a guidare come un matto, sempre più veloce, tenendo sempre la macchina in strada, lottando come un pazzo, arrivando 3°.
Nel mezzo, una scia di botti pesanti, di testacoda, di voli, di piroette, con Gilles che usciva sempre come un eroe dalle carcasse fumanti. Sempre nel 1981 sfida persino un caccia dell' aeronautica con la sua Ferrari e vince la sfida di accelerazione sul chilometro.
E poi nel 1982, 30 anni fa esatti, il destino chiese il conto: Zolder, l' aviatore lascia la F1 per entrare nella storia. Per essere raccontato come una favola, come l'eroe più coraggioso della storia dell' automobile. Come quelle storie affascinanti che avvicinano i bambini allo sport.

Immagine tratta da motorsportblog.it
"Gilles con la sua generosità, con il suo ardimento, con la sua capacità distruttiva che aveva nel pilotare le macchine macinando semiassi, cambi di velocità, frizioni, freni, ci insegnava cosa bisognava fare affinché un pilota potesse difendersi in un momento imprevedibile, in uno stato di necessità. È stato un campione di combattività ed ha regalato tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene."                                                             
                                                                                                                 -Enzo Ferrari-                                                                                            
                                                                                                                      

sabato 21 aprile 2012

SARA' LA VITTORIA PIU' BELLA


Enzo Ferrari amava raccontare ai giornalisti che la miglior vittoria "sarà sempre la prossima"
 Michael Schumacher sta affrontando una sfida affascinante: dopo 3 anni di stop ha deciso di rimettersi in gioco, allora 41enne, nella sua amata F1, per raccogliere nuovi successi, per divertirsi ancora, per competere contro il tempo che passa.Sono passate due stagioni, siamo all' alba della terza, e la scelta di correre per il team tedesco Mercedes gli ha sinora regalato più ombre che luci. La vettura nelle stagioni 2010 e 2011 non è stata all' altezza dei top team, e il 7 volte campione del mondo ha trovato un' agguerrita concorrenza interna in Nico Rosberg, che ha raccolto più punti di lui in entrambi i campionati.Stranamente, come fosse un debuttante, le sue prestazioni in qualifica e soprattutto in gara, sono migliorate di Gp in Gp.Due stagioni senza un podio, lampi luminosissimi in Canada 2011, dov'era in 2a posizione sino a 3 giri dal termine, a Monza 2011, con una memorabile battaglia con Lewis Hamilton, a Spa , nel ventennale del suo esordio, dove partì ultimo e concluse 5°.In questa stagione ha una vettura finalmente performante, il suo compagno Rosberg ha vinto in Cina, e lui, dall' alto dei suoi 43 anni ha messo insieme solo 1 punto. In Australia ritirato per noie al cambio, in Malesia centrato alla prima curva da Grosjean, in Cina costretto al ritiro per un dado avvitato male all' anteriore destra mentre era 2°. Le qualifiche erano andate sempre meglio, 4°, 3° e 2°, ma oggi in Bahrein la sfortuna ha colpito ancora: un leggero errore in una curva, assieme al Drs non funzionante, e ad una strategia Mercedes troppo ottimistica, lo hanno spinto fuori nella prima manche, con il 18° tempo. Tanto per rimarcare il leit-motiv di questo inizio di stagione, partirà 17esimo, grazie alla penalizzazione di Maldonado. Nella classifica mondiale è da solo al 17esimo posto con 1 solo punto.

Basta buonismo. Basta pacche sulle spalle ai meccanici. Basta sfortuna. Basta parlare italiano. Lancia quei guanti rossi come hai fatto oggi dopo le qualifiche, incàzzati. Dimostra. Batti la sfiga, cattivo come ai bei tempi contro chi cercava di superarti. Rimonta. Sorpassa. Rendi il 2012 il tuo anno. Torna sul podio. Torna alla vittoria. Cattiveria agonistica ed esperienza. Io in quei guanti lanciati oggi ci ho sperato e ci spero. Lo Schumacher che mi ha cresciuto chiudeva le porte senza complimenti, andava a cercare Coulthard nei box dopo un tamponamento per regolare i conti,  rimontava dal fondo avendo una marcia in più nascosta. In questo nascondino di inizio stagione ci vuole un tuo acuto. Perentorio. La sfiga è sempre stata più debole di Schumacher, stringila al muro come facevi con Barrichello.E quando succederà, nessuno si ricorderà che Nico Rosberg ha vinto in Cina, che ti è stato davanti molto spesso. I riflettori saranno su di te. Solo su di te, per giorni. E luminosissimi.Che sia la 92esima vittoria o semplicemente il 155°podio. 

venerdì 20 aprile 2012

NIENTE DI NUOVO DAL BAHRAIN



Manama. Circuito del Sakhir. Si sono svolte le prime prove libere del Gp di F1.
Ma l' attenzione dei media è sul contesto sociale in cui va ad inscriversi questo evento, rimasto in discussione sino all' ultimo. La cosiddetta Primavera araba, che sta avendo un' onda lunga nel regno del Bahrain.
Focus dunque sul livello politico e sportivo di ciò che sta accadendo.
Livello 1. La guerra civile.
-Bahrein. Cos'è? Dov'è?
Il Regno del Bahrain è un piccolo stato situato su un arcipelago di 33 isole, vicino alle coste occidentali del Golfo Persico. Capitale Manama. Lingua araba. Fa parte dell' Onu, ha 1,2 mln di abitanti.
-Forma di governo?
Il Bahrain è stato un emirato, ed è un regno dal 2002. E' una monarchia costituzionale retta da Hamad bin Isa Al Khalifa.
-La guerra civile. Tra chi? Perchè?
Nel 2011 scoppia la rivolta: la maggioranza sciita avanza delle richieste economiche, sociali, e politiche-costituzionali rivolte al miglioramento delle libertà civili. Il Re, di famiglia sunnita, avvia una dura repressione, sia con scontri a fuoco nelle piazze, sia nei tribunali. I sunniti sono spalleggiati dall' Arabia, mentre gli sciiti dall' Iran.  Il leader del gruppo di opposizione Al Wefaq è stato incarcerato ed è in sciopero della fame da febbraio. Il paese è nel caos da almeno 1 anno.
Livello 2. La F1.
-Risultati delle prime libere.
Nelle prime prove libere tempone di Rosberg, seguito dal duo Red Bull capitanato da Webber, da Hamilton, Schumacher e Button. Alonso 8°, Massa 12°.
-Prospettive per qualifiche.
Mercedes in palla, due lunghi rettilinei a favorirla, Mc Laren che sarà degna rivale. 
Pronostico:

-Per la gara?
Per la gara molto probabile che si ripresentino i soliti problemi di degrado della Mercedes. Avranno un ritmo molto buono, ma stavolta potrebbero soffrire nuovamente dei problemi di gomme. Partendo davanti, si potrebbe accumulare quel vantaggio che serve da cuscinetto per quando le gomme rallenteranno la vettura. Probabile duello Mercedes-Mc Laren, con possibile incursione sul podio di Vettel. Gli altri, Rossa compresa, starring partner.
Livello 3. La F1 c' entra qualcosa con la guerra civile?
-, perchè offre alla crisi del Bahrain una ribalta mondiale, e dovrebbe dare il buon esempio non schierandosi dalla parte dei repressori sanguigni, ossia il regime che organizza l' evento.
-No, non è giusto e non potrebbe. Lo sport non si mischia con la politica. In India e Cina ci sono situazioni simili a livello di libertà civili e nessuno ha alzato il problema.
-$: Jean Todt è stato eletto soprattutto grazie ai voti di India, Cina e Bahrain, il Re paga fior di quattrini ad Ecclestone per portare il carrozzone quaggiù per far pubblicità al benessere del paese, nascondendo sotto un tappeto le piaghe civili e le sue disuguaglianze sociali.
Ogni risposta è quella giusta.
PS. Il pezzo è volontariamente stridente per sottolineare la stonatura tra la serietà di una guerra civile e la festa dello sport. Le due cose assieme, infatti, non c' entrano nulla.

venerdì 13 aprile 2012

DALLA CINA CON FURORE


Dalle prove libere del Gran Premio della Cina, disputate stamattina emerge che (ovviamente sempre dal mio comodo letto d' osservazione):

-il rettilineo di 1.2 km di Shangai favorisce la Mercedes, che trae grandi vantaggi dall' utilizzo del binomio DRS-F-Duct in qualifica, occhio dunque a Schumacher e Rosberg, almeno in ottica griglia di partenza, perchè in gara i noti problemi di consumo-pneumatici della stella a tre punte la rendono un' incognita.
-la Mc Laren è spuntata, nel senso senza la punta di diamante per la ricerca della pole, infatti Hamilton è penalizzato di 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Ma resta a quanto visto la macchina da battere, potenzialmente da doppietta in prova e gara.
-la Red Bull si candida a sfidante principale del duo Button-Hamilton, Vettel sembra in palla e pronto a cogliere finalmente un risultato degno del suo status di bi-campione del mondo.
-la Ferrari (Alonso) si conferma convalescente di lusso, corre in difesa e continua a fare la danza della pioggia. Il suo livello è quello di Sauber, Force India e Lotus a quanto pare. Massa invece conferma enormi difficoltà, e risultati pessimi in termini di prove di velocità sul giro secco e di long-run. 
-si candidano al ruolo di sorprese Force India e, nuovamente SauberUn pochino sembrano appannate le Lotus e le WilliamsLa Toro Rosso galleggia nella sua metà classifica tendente verso l' alto. Caterham, Marussia e Hrt chiudono il trenino, come al solito.

Pronostico per le prove: 40%Button, 25%Rosberg, 20%Schumacher, 15%Vettel, 0%Hamilton.

Ps. Amarcord. Cina 2006 fu l' ultima vittoria in Formula Uno di Michael Schumacher, chissà che 6 anni dopo, sia la volta buona, quantomeno, per un podio.

mercoledì 28 marzo 2012

IL PESO DI MASSA O UNA MASSA DI PESOS?


Il recente Gran Premio della Malesia ha contribuito ad ingigantire la ridda di voci attorno a Felipe Massa ed una sua possibile sostituzione a stagione in corso, colpevole di un 2010 e 2011 sottotono e un inizio 2012 addirittura disastroso.
Non ci sono giustificazioni se dopo due appuntamenti iridati il tuo compagno di box è in testa al mondiale con 35 punti e tu sei miseramente a 0, con un palmares che conta un 15esimo posto in Malesia ed un ritiro quando ti trovavi fuori dalla zona punti.
Se a questo aggiungiamo che nella scorsa stagione le sue migliori prestazioni in gara son stati sei quinti posti, ci rendiamo conto che il buon Felipe proprio non riesce a regalare più prestazioni all' altezza del team di Maranello.
Per trovare l' ultimo podio dobbiamo risalire alla Corea 2010, è chiaro che la situazione è critica.
Eppure parliamo di un pilota che ha i numeri dalla sua parte: 11 vittorie, 15 pole position, 33 podi, 14 giri veloci in gara. Nel 2008 Campione del Mondo sino a 3 curve dalla fine.
Ed è proprio quel 2 Novembre 2008 in cui muoiono i sogni iridati del brasiliano per il sorpasso in extremis di Hamilton sulla Toyota-bradipo di Glock, che segna uno dei tre punti di svolta, in negativo, del driver di San Paolo.
Infatti il Gp di Interlagos 2008 è l' ultima vittoria in carriera di Massa, che si ritrova a chiudere il mondiale in seconda posizione ad 1 solo punto dall' anglo-caraibico. E' uno dei punti di svolta della carriera, Massa liberatosi dell' ingombrante presenza di Michael Schumacher, nel 2007 si gioca il ruolo di prima guida con Raikkonen, con quest' ultimo che la spunta diventando campione all' ultima gara, ma nel 2008 ha la meglio sul discontinuo finlandese e si merita i galloni di prima guida. Dopo aver sfiorato il mondiale, affronta il 2009 con l' ambizione di riprovarci.
Ma il 2009 è l' anno delle Brawn Gp, e la Ferrari produce una monoposto non competitiva, ed arriva, dopo il buon podio della Germania, la maledetta molla dell' Ungheria. 26 Luglio 2009. Il brasiliano è vittima della molla del connazionale Barrichello, che lo colpisce sul casco. Il pilota riesce a riprendersi dall' infortunio e dopo una lunga convalescenza, nel 2010 è pronto a scendere nell' abitacolo della sua Rossa.
Secondo punto di svolta: la Ferrari ingaggia l' ingombrante Alonso, e deve scegliere chi affiancargli tra il Campione 2007 Kimi Raikkonen e il convalescente Felipe Massa.
La Ferrari opta per pagare un' esosa buonuscita al finnico pur di confermare Felipe, a cui è legata da un rapporto pluriennale (sin dagli esordi del 2001 in Sauber e dal 2003 dapprima come collaudatore e due stagioni dopo come pilota ufficiale) e per preservare la propria immagine, data l' impossibilità di mettere alla porta un pilota dopo un incidente così grave.
Ma il Felipe Massa che torna nel 2010 è diverso, e chiude con due secondi posti e un sesto posto nel mondiale, subisce oltremodo il compagno Alonso e non riesce quasi mai ad essere un uomo squadra.
Terzo punto di svolta: 6 Febbraio 2011, Robert Kubica, alfiere della Lotus, rimane ferito in un gravissimo incidente rallystico che lo costringe tuttora ad una lunghissima riabilitazione.
Da più parti il pilota polacco è considerato il favorito al sedile del brasiliano nella stagione successiva, ma Kubica, grande amico di Alonso, si salva per miracolo, e ad oggi non sa ancora quando potrà riprendere a guidare una monoposto di F1. Nel 2011 Massa arriva sesto nel mondiale ad una siderale distanza di oltre 100 punti da Alonso. Più per mancanza di alternative che per i risultati dunque, Massa affronta anche il 2012 come driver Ferrari. Le uniche alternative sarebbero i piloti del Ferrari Driver Accademy, con Sergio Perez e Jules Bianchi sugli scudi, ma sono ancora acerbi.
Inoltre Massa ha una positiva rendita per l' immagine Fiat in Sud America.
Ma al Gp della Malesia accade qualcosa che spariglia le carte: l' esplosione del giovane messicano Perez, che sfiora la vittoria sotto le condizioni meteo incerte, con la modesta Sauber. Massa annaspa, Perez brilla.
Perez è giovane, aggressivo, affamato, talentuoso, è sostenuto economicamente dai pesos di Carlos Slim, messicano, tra gli uomini più ricchi del mondo.
Non gli manca niente.
Siamo alle sliding doors, Massa diventa un peso, la massa di pesos di Perez un' alternativa allettante.
Le occasioni per Felipe diminuiscono sempre più, e la figura di Perez è sempre più minacciosa alle sue spalle.
11 vittorie, 15 pole position, 33 podi, 14 giri veloci: sono un anno e mezzo che Massa non rinverdisce questi dati. Ma sono dati importanti, che non possono esser svaniti per una sorpasso su Glock, una molla o una demoralizzazione.
Ci sono ancora 18 occasioni per dimostrare chi è stato per la Rossa Felipe Massa, anche con una vettura non all' altezza, anche con il fiato di Perez sul collo, che con tutto il rispetto, non è ancora nè Schumacher nè Raikkonen, ai quali Massa è riuscito a dar la paga numerose volte in qualifica e un pò meno in gara. 
Massa non era un fermo, non era un peso.
Sta a lui, perchè questa sua copia sbiadita faticherà a trovare un sedile in F1 nel 2013, e quei dati lo meriterebbero.
Qualunque opinione si abbia di lui, sono dati oggettivi, che a 30 anni, non dicono che sei un fermo o sei finito.



domenica 25 marzo 2012

PAGELLINE PIOGGERELLINE MALESI OLE'



Con qualche ora legale di ritardo causa connessione Internet da italiano medio, tornano le pagelline di F1, round 2: Malesia.
Andiamo in ordine inverso oggi, un pò com'è stata la gara, cioè sottosopra!
3,5 Grosjean: il francesino della Lotus azzecca solo la partenza, che lo porta immediatamente nelle posizioni nobili della classifica, ma tre secondi dopo perde il navigatore: prima prende in pieno la Mercedes di Schumacher e poi decide di fare una sabbiatura poche curve dopo. Morale: giri completati in due gp, zero! Annegato.
4 Kobayashi: 47 giri per il giapponese, compagno di squadra di Perez. Ma di tutt' altro spessore rispetto al messicano. Peccato, perchè si scioglie sotto l' acqua proprio quando la sua vettura sembrava truccata da quanto volava oggi! Nippo dalle polveri bagnate.
3 De la Rosa: riesce ad arrivare in fondo a 2 giri da Alonso, ma riesce anche ad arrivare dietro al compagno di squadra, impresa titanica, dato l' autoscontro a cui Kathikeyan ha deciso di dar vita oggi. Acqua cheta, ma anche stagnante.
8-4+ = Karthikeyan: il suo voto è una media tra il divertente decimo posto di gara uno e la disastrosa gara 2, dov'è coinvolto senza colpe nell'ala rotta da Button, e dove fa scendere imprecazioni a più non posso a Vettel per averlo tamponato e forato la posteriore. Ma arriva davanti a De la Rosa, nonostante tutto. E' il massimo a cui può aspirare. Bicchiere (di pioggia) mezzo vuoto.
5 Pic: non si vede mai, chiude a 2 giri, mentre il suo compagno, unico metro di giudizio realistico ne prende solo uno. Annacquato.
5,5 Maldonado: il venezuelano nel turbillon acquatico si perde un pò, naviga sempre dietro a Senna e puntuale come un orologio subacqueo malese, a un giro dalla fine sventola fumata bianca. Motore alle cozze, e seconda gara sfumata, peccato perchè era comunque risalito sino all' undicesimo posto. Riuscirà a finire la prossima gara? Piove ancora sul bagnato.
5 Kovalainen: senza infamia nè lode, chiude 18esimo dietro una Marussia ed anche al suo compagno di box, poteva far meglio. Come un pesce fuor d'acqua. Piovana.
6,5 Glock: per la stessa motivazione, in condizioni estreme riesce a sopravanzare una Caterham. E non è poco. Bravo. Tira l' acqua al suo mulino.
6,5 Petrov: si posiziona nella miglior casella possibile con questa vettura. Ottimo, anche se pagante. Quando piove alla buon' ora, prendi i bovi, va e lavora...
2 Massa: pessima gara del ferrarista, che riesce a tenere dietro solo Caterham, Marussia, Hrt, prende 1 minuto e 39 di distacco dal compagno di team, senza apparentemente nessun problema, uscita di pista o incidenti, monta pure gli pneumatici al momento più opportuno. Inspiegabile lentezza. Ha l'acqua alla gola.
5 Button: si rovina da solo rompendosi il muso sul posteriore di Karthikeyan. E non è uno scherzo. Tenta un recupero ma non va oltre il 14esimo posto, attardato dalla sosta supplementare, perde punti preziosi. Per tutta la gara in cattive acque.
5 Rosberg: ad un certo punto si trova quarto, ma la Mercedes in ogni condizione inspiegabilmente distrugge le gomme, wet, intermedie e slick che siano. Poche colpe del pilota, se non quella di finire dietro a Schumacher. Per la seconda gara consecutiva è un autista della propria vettura, che non riesce a farlo esprimere da pilota come meriterebbe. Chiude 13esimo. Piove sul bagnato.
6 Ricciardo: di lui ricordiamo la perfetta tempistica del cambio gomme slick, e l' immancabile sorpasso a Massa, chiude negli scarichi di Vettel, nella gara sbagliata però. Deve passare ancora tanta pioggia sotto i ponti.
6 Vettel: gara giudiziosa del tedesco, che nella confusione, mirava a raccogliere punti preziosi non disponendo di una vettura granchè performante. Ci pensa Karthikeyan a saggiare il suo proverbiale posteriore, con esiti disastrosi. Simpatico vederlo gesticolare come un italiano al semaforo. Gavettonato dall' indiano.
6 Schumacher: gara abbastanza ingiudicabile del tedesco. Parte malino, nelle prime curve finisce speronato da Grosjean, costretto a ripartire dal fondo, deve anche lottare con il degrado delle sue Pirelli, chiude 30 secondi davanti a Rosberg, unico dato positivo. Grazie al ritiro di Maldonado artiglia il primo punto iridato. Tenace, ma il terzo posto delle prove è uno specchio per le allodole. Urge far gruppo e trovare una spiegazione a questo problema. I panni sporchi di pioggia si lavano in famiglia.
7 Hulkenberg: bravo il tedesco a marcare i primi 2 punti della stagione, battagliero e consistente, chiude però dietro Di Resta. Facile come bere un bicchier d'acqua.
7,5 Vergne: ottavo posto frutto della decisione in Gara 1 di rimanere fuori con le intermedie mentre tutti avevano le wet, sperando nell' interruzione, puntualmente arrivata. Consistente, segna i primi punti in carriera. Talentuoso. A goccia a goccia si scava la pietra.
8 Di Resta: nessun numero particolare per lui, ordinato e veloce per tutto il gp, meritatissimo settimo posto. Scende la pioggia, ma che fa...
8,5 Senna: parte in sordina ma pian piano risale la china, mettendo in mostra sensibilità di guida, molta concentrazione (dote che ha difettato in gare passate), bei sorpassi e centra la miglior posizione in carriera. Sul bagnato è bravo, come nella qualifica del Belgio 2011. Gara soprendente. Ora deve essere più continuo. Buon sangue non mente, soprattutto nella pioggia.
8 Raikkonen: seconda gara molto solida del finlandese, marca il giro più veloce in gara come ai bei tempi. Splendida gara, però dalla prossimo vogliamo vederlo partire più avanti in griglia. Per niente appannato dal rally. Nell' acqua ordine, nel vino disordine.
6,5 Webber: anche lui si accontenta di portare a termine una gara strana senza prendersi particolari rischi. Va bene così, nel mondiale è davanti a Vettel. Formichina acquatica.
6 Hamilton: per la seconda gara terzo partendo dalla pole. E' un Hamilton diverso, per certi versi più maturo, che si prende meno rischi e ci appare più giudizioso, quasi ragioniere. I corpo a corpo li lascia ora agli altri. E' un bene? Se ne lava le mani (con acqua piovana si intende).
9 Perez: impressionante, aveva la miglior macchina in pista, sembrava spinto da un ardore soprannaturale, allo stop di Gara 1 si ritrova terzo, ma non per caso, perchè quando scala al secondo posto recupera la bellezza di 7 secondi ad Alonso, ritarda il momento di montare le slick ed è costretto a risalire di altri 5 secondi per tornare negli scarichi dell' asturiano. Arrivato a 1 secondo dallo spagnolo commette l'errore decisivo a 5 giri dalla fine che lo esclude dalla lotta per una vittoria incredibile. Farsi notare nelle situazioni estreme è una dote dei campioni veri, ultimo in ordine di tempo il Vettel a Monza con la Toro Rosso. Sposo (rosso) bagnato, sposo fortunato.
10 Alonso: mette in pista un vero capolavoro. Da campione vero. Domina la gara, è fortunato quando Perez si autodisinnesca. E' incredibilmente in testa al mondiale con una vettura che è 1,5 secondi dietro alle Mc Laren. E' il miglior Alonso della sua carriera, in uno stato di grazia che prosegue dal 2011, però non ha una vettura all' altezza. Butta l' acqua (piovana) sul fuoco (della critica).


Citazioni speciali: un ringraziamento speciale alla Rai tutta, che riesce in un salto triplo degno di un' Olimpiade, iniziamo su Raiuno, ci spostiamo su Raidue e interviste dal podio su Raitre, roba mai vista. Per la serie valorizziamo il prodotto.
Però, il commento è all' altezza, considerando la pioggia: confondere i piloti meno di 10 volte è stato un ottimo risultato, così come parlare nel frattempo dei team radio è una scelta tattica, tanto nessuno sa l' inglese.
E' fondamentale poi, sapere che Button, tra Gara1 e Gara2, ha mangiato un piatto di pennette al pomodoro. 
Sarebbe stato meglio se i commentatori avessero seguito un pò di più il detto....acqua in bocca!!!


Ps. e se vi ho annacquato i cosiddetti, perdonatemi!

sabato 24 marzo 2012

PAGELLINE DI PROVA DELLA F1 ALE'



Direttamente dal nostro inviato davanti allo schermo di una tv sintonizzata con Sepang, le pagelline volanti del dopo qualifiche malesi.
1 Hamilton 9 - Se non avesse fatto l'errorino nel giro buono diventava un puntino lontano, almeno 2/3 decimi buttati là. Ma è pole. Peccato, avrebbe potuto occupare in solitudine tutta la prima fila.
2 Button 7,5 - Classica qualifica da Button, conservativa e sorniona. Vedremo domani.
3 Schumacher 8 - In qualifica il potenziale c'è, pilota e macchina sono ok, ma il capolavoro è la distruzione psicologica progressiva di Rosberg, stile Schumi cannibale dei tempi d'oro.
4 Webber 7- Per la seconda qualifica consecutiva davanti a Vettel. Poche speranze di ripetere l' exploit in gara.
5(10) Raikkonen 7- Ottimo quinto, anzi decimo. Ancora veloce, non ha perso smalto, e neanche la sua sfortuna tipica del periodo Mc Laren. Nuova gara in rimonta.
6(5) Vettel 7- E' costantemente lo spauracchio di commentatori, analisti e team principal. Fa il miglior giro con le gomme meno performanti, che saranno più resistenti in gara. E' stato un azzardo ma non parte troppo dietro.
7(6) Grosjean 6,5
8(7) Rosberg 4,5 - Rosberg, o quel che rimane psicologicamente di lui, per la seconda volta sbaglia in pieno il giro buono in Q3, perde almeno 4-5 decimi spiattellando lo pneumatico anteriore e compromettendo il giro. L' anno passato il parziale in qualifica con l' eptacampione citava 16-3 e ora già uno 0-2, non appena la macchina ha consentito di lottare per le prime file il suo volante ha cominciato a scottare. 
9(8) Alonso 7- Fa ciò che può, danza della pioggia compresa per domani.
10(9) Perez 7,5 - In Q3 entrano 2 Mc Laren, 2 Mercedes, 2 Red Bull, 2 Lotus, Alonso e Perez. Dov'è l'errore? Che Perez non è ancora pilota Ferrari. Per quanto?
11 Maldonado
12 Massa 5,5 - Un pochino meglio, ma ci si aspettano ben altre prestazioni, pur avendo una macchina poco performante, la Q3 al posto di Perez era una aspettativa ragionevole per il Massa rapidissimo in qualifica di qualche tempo fa.
13 Senna 5,5- Le prende sempre da Maldonado, anche se va un pochino meglio dell' Australia.
14 Di Resta 6- Il range della Force India attualmente è quello.
15 Ricciardo 5,5- Dalle libere ci si aspettava un pochino meglio.
16 Hulkenberg 5
17 Kobayashi 5- Ne esce con le ossa rotte nel confronto col messicano Perez.
18 Vergne 5- Non si può sbagliare niente con le prestazioni così ravvicinate, lui spiattella e pare guidare un trattore dalle vibrazioni che ne son derivate.
19(24) Kovalainen 6,5
20(19) Petrov 6
21(20) Glock 6
22(21) Pic 6
23(22) De la Rosa 10- Parteciperà alla gara! Un bel 10 per l' età, la vettura, il coraggio ed il compagno di team.
24(23) Karthikeyan 10-- -Anche per lui prima gara dell' anno. Prende solo 5 decimi dal compagno. Prende solo 5 secondi e 3 dalla Q2. Prende solo 7 secondi e 7 dalla pole. Prendersi una dorata pensione in India no eh?


Telecronaca Rai VOTO "MASSA"
1. Mazzoni che saluta in malese a inizio collegamento, fa sperare che siano i buoni commentatori malesi a raccontarci le qualifiche. Proprio no.
2. Mazzoni riesce a raccontare qualsiasi voce o gossip dal paddock, senza mai nominare le voci di sostituzione di Massa sempre più insistenti.
3. Mazzoni durante il giro buono di Schumacher ha iniziato a sciorinare tutte le statistiche esistenti sulle qualifiche degli over 40 in F1, effetto gufaccio garantito: il tedesco prima è secondo e poi scivola fuori dalla prima fila. 
4. Premio simpatia a Ivan Capelli. Chi vince Ivan? Beh Schumacher alla prima curva è primo, tiene tutti venti giri dietro senza farsi sorpassare. E giù di risate a crepapelle del trio Capelli, Antonini e Bortuzzo. Manco avesse detto che alla prima curva sarà primo Massa. Mah.


Pronostico: Hamilton e Button si faranno la guerra attaccandosi alla prima curva, attenzione al DRS+FDUCT della Mercedes di Schumacher. Detto questo, piove e tutti dietro alla safety sino a che non smette e niente partenza. 50%Hamilton, 20%Button, 20%Vettel, 10%Schumacher.

venerdì 23 marzo 2012

F1 IPSE DIXIT PRE-SEPANG



Ecco una piccola raccolta di frasi dette da piloti e team principal in vista del Gp della Malesia in programma a Sepang domenica 25 Marzo.
Chi avrà ragione? Ai posteri l'ardua sentenza.
Livello 1: Alonso "Nessun miracolo per la Ferrari a Sepang", per la serie se non basterà la pioggia ci penso io a gettare altra acqua sul fuoco!
Livello2: Hamilton "In Malesia dovrebbe andare meglio", in qualifica quindi occuperà da solo la prima fila.
Livello 3: Felipe Massa ci regala due perle: "Per quanto riguarda Melbourne, è vero che non ho mai vissuto in carriera un weekend dove la macchina andasse così male sin dal primo giorno", infatti per quanto riguarda l' ultimo abbiamo numerosi esempi, vedi le 6 piroette di Silverstone 2008 con la pioggia, e rincara la dose con un "La stampa italiana prevede tempi duri per me? A essere onesti, non mi interessa" per la serie le ultime parole famose, vedremo chi avrà ragione.
Livello 4: esce Tonino Guerra ed entra Maldonado l' ottimista: "Siamo stati molto vicini alla Red Bull di Webber, e siamo più veloci di Ferrari, Sauber e Force India". Basta una gara a muro per renderlo così ottimista, e se fosse arrivato sesto? Era in lizza per il mondiale?
Livello 5: l'eptacampione Schumacher: "Dopo la delusione dell' andamento della prima gara, andiamo in Malesia con molta fiducia, perchè abbiamo visto in Australia che la nostra vettura è capace di metterci in buone condizioni", per la conferma delle sue parole chiedere a Rosberg e alle sue gomme posteriori di formaggio svizzero.
Livello 6: Button il prudente: "Entrambi i piloti Red Bull sono stati velocissimi, ma credo che anche Mercedes e Lotus potranno essere pericolose", paracarro in versione para-culo?
Livello 7: Raikkonen prevede: "Voglio il podio in Malesia", dichiarazioni realistiche o astinenza da champagne ed alcoolici vari?
Livello 8: Nico Rosberg: "Sono fiducioso che possiamo migliorare qui e che avremmo un weekend di successo di fronte a tutti i nostri sostenitori malesi", uscirà dall' anonimato australiano per tirare giù un gran botto per i maxischermi di Sepang?
Livello 9: Hrt, Pedro De La Rosa: "Le nostre priorità in Malesia saranno servosterzo e DRS", e chissenefrega di libere, qualifiche e gara!
Livello 10: Sergio Perez, che si lancia in lodi sperticate e decisamente argomentate per la sua Sauber: "la C31 è una grande macchina" e meno male che non ha detto una macchina grande.
Ora vedremo chi ha bluffato, chi mentito di proposito e chi non aveva idea di ciò che diceva. Da queste dichiarazioni emerge che un pò tutti avranno successo in questo Gp della Malesia, che la Ferrari non fa promesse e che l'Hrt non sa che si va a fare una gara.
Il mio pronostico? Qualifiche a Hamilton o Rosberg, gara a Button, Hamilton o Vettel.
Possibili sorprese: Mercedes in qualifica, specialisti delle condizioni misto-bagnate in gara: Vettel, Button o Schumacher o il redivivo Raikkonen.
Sempre che Maldonado non mantenga le promesse...
Dimenticavo: Livello 58. La prima gara a Sepang dopo l' incidente di Simoncelli.  E non c'è niente che strappa un facile sorriso.

martedì 20 marzo 2012

PAGELLINE AUSTRALIANE ALE'

10 per Button, da quando è stato definito un paracarro è diventato un signor pilota, non è un fulmine in qualifica, ma in gara fa la differenza come acume tattico e capacità di gestire gli pneumatici. Chapeau.
10 per HRT, De La Rosa, Karthikeyan: ci vuol coraggio a presentarsi in quelle condizioni, con quella vettura e questa coppia di piloti, ai minimi storici. Grazie alla FIA di non averli fatti partecipare alla gara. Chicanes mobili.
9 per Alonso, che lotta contro tutti e contro la macchina, e ne esce sempre bene. Leon! 
9 per Kobayashi, Perez, Ricciardo e Vergne, le sorprese in positivo di questa prima gara, consistenti, veloci, aggressivi. Punti meritati per gli alfieri di Sauber e Toro Rosso. Il nuovo che avanza.
7 per Vettel, qualifica non buona per un errorino, si riscatta in gara, con fortuna e tattica. Indomito.
6,5 per Raikkonen, Grosjean, Schumacher, Hulkenberg il primo rimedia in gara dopo una qualifica deludente, compiendo una gara solida e veloce, gli altri tre sorprendono in prova ma non son giudicabili per i pochi metri o giri di gara. Positivi ma li aspettiamo a Sepang.
6 per Hamilton e Webber, gara senza acuti per entrambi. Lewis spreca una fantastica pole in partenza e viene beffato dalla safety car nel sorpasso di Vettel, ma riesce a contenere i suoi proverbiali eccessi, che l' anno passato l' avrebbero privato anche di questi 15 punti. Webber svolge il compitino nella gara di casa, veloce ma senza lo spunto per i sorpassi. Deludenti. Gara da secondi piloti.
5,5 per Di Resta, buon punticino ma dà l' impressione che questa Force India sia un passo indietro rispetto allo scorso anno. Involuto.
5 per i deludenti Rosberg e Senna. Rosberg disputa forse le peggiori qualifiche e gara da quando è in Mercedes, Senna le prende sonoramente dal buon Maldonado. Ombrosi.
6 o s.v. per Kovalainen, Petrov, Glock, Pic, che disputano la classica gara nelle retrovie, senza infamia nè gloria, ma le vetture così inferiori rispetto alla concorrenza vanno ad inficiare ogni possibile giudizio, non si dimostrano però ostacoli in movimento, nonostante la Marussia sia veramente lenta. Tartarughe non Ninja.
10 o 0 o Premio Asino Felice per Maldonado, dopo Montecarlo 2011 anche qui in Australia riesce a non portare a termine la miglior gara in carriera. Veloce in prova, al livello della Ferrari (!) in gara, ritmo impressionante per la Williams del 2011, ma si stampa a 3 curve dalla fine. Pollo ma ben allevato.
Voto "Massa" per Massa. Ci vorrebbe una nuova categoria per identificare la classica gara di Massa del dopo 2008, abulico in prova, irritante in gara, superato da gran parte delle monoposto in pista. Almeno quest'anno non avrà l' alibi dei crash con Hamilton, dato che per immaginarlo fianco a fianco in un duello con Lewis, che non sia un doppiaggio, richiede ora un grosso sforzo di immaginazione. Gemello col bilancio costantemente in rosso.