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mercoledì 20 agosto 2014

SE A SPA SCHUMI CON KIMI

Immagine tratta da melty.it e modificata su befunky.com
Annata strana il 2009 in F1. Il Mondiale lo portò a casa paracarro Button con la Brawn Gp e il suo buco nel diffusore. Brawn Gp ultima iscritta al campionato, acquistata e salvata all'ultimo minuto da Ross Brawn, con 1 simbolica sterlina pagata alla Honda.
La Ferrari è quella post-Schumi, che nel 2007 vince il Mondiale con Kimi Raikkonen e nel 2008 è campione sino all'ultima curva di Interlagos con Felipe Massa. Sono battaglie vere con la McLaren. Ma nel 2009 cambia tutto. Prime gare dominate da Brawn Gp e seconda parte di stagione in cui comincia a emergere la Red Bull di un giovane Vettel. Rosse costantemente nelle retrovie.
Ci si mette poi anche l'incidente sfortunato di Massa in Ungheria a funestare una stagione nata storta. 
In Belgio, in quella strana annata, troviamo in prima fila Fisichella e Trulli, orgoglio tricolore di Force India e Toyota. Kimi a 3 decimi parte sesto, il sostituto di Massa, Luca Badoer è ultimo, mostrando tutta la ruggine di dieci anni di mancanza dalle gare.
Raikkonen a Spa, già vincitore nel 2004, 2005 e 2007, primo sino a tre giri dalla fine nel 2008, mette la firma sul suo capolavoro assoluto.
La F60 non va. Kimi il 30 agosto la fa viaggiare lo stesso. Scatta a molla, evita Button piantato in griglia, si allarga sulla via di fuga della prima curva, rientra davanti a Trulli, infila Kubica e si lancia all'inseguimento di Fisichella. Una safety car congela per due giri la corsa. E alla ripartenza, al giro 5, giusto il tempo di un respiro in apnea, che Raikkonen passa Fisichella. Primo. Per tutta la gara si terrà alle spalle l'italiano a circa 1 secondo. Senza farsi passare.
E' la sua gara più bella. Cattiva, decisa, di talento. Ha chiaramente superato i limiti della sua Ferrari. Badoer arriva ultimo a 1 minuto e 42 di distacco dal compagno di squadra.
E' l'ultima vittoria in Rosso di Raikkonen, l'ultima vittoria Ferrari a Spa.
Ma a Spa, in quello strano 2009, avrebbe potuto esserci, doveva esserci, anche il Re di Spa per eccellenza. Colui che su quella pista esordì nel 1991, vinse la sua prima gara nel 1992, e che tagliò la bandiera a scacchi per primo anche nel 1995,1996,1997,2001,2002, record assoluto. Michael Schumacher. Perchè in quel 2009 a sostituire Massa doveva essere lui. Arrivò la chiamata di Montezemolo, tornò l'entusiasmo. Si instillò nella sua mente il dubbio, la voglia di un ritorno. Quelle 7 gare sulla Rossa non potè disputarle, per via di un infortunio subito in moto e amen. Il resto è storia nota.
Cosa sarebbe potuta essere quella Spa 2009 con Kimi e Schumi sulla Rossa, insieme, in quel Gp dove il valore del pilota superò quello della scarsa monoposto?
Spa è una pista speciale. Per manici speciali. 6 volte Schumi, 5 Senna, 4 Raikkonen e Clark. Talenti purissimi.
Avrei voluto vederli insieme, a Spa, sulla Rossa, Kimi e Schumi in quel 2009.

martedì 15 luglio 2014

LA SOSTANZIALE DIFFERENZA

Immagine tratta da blog.you-ng.it e modificata su befunky.com
C'è una sostanziale differenza.
1996, 1997, 1998, 1999 gli anni di Michael Schumacher alla guida della Ferrari senza riuscire a vincere il Campionato del Mondo piloti.
2010, 2011, 2012, 2013 gli anni di Fernando Alonso al volante della Rossa senza aver vinto il Mondiale.
Nel 1997 e 1998 Schumi arrivò a giocarsi il titolo sino all'ultima gara, perdendo contro Villeneuve e Hakkinen. Alonso nel 2010 e nel 2012 è stato battuto, sempre all'ultimo round da Vettel.
Ma c'è una sostanziale differenza. Negli anni di Schumacher alla rincorsa del titolo c'era un disegno epico, una testardaggine nel volerci provare e riprovare degna di una grande storia d'amore. In quelli di Alonso ad ogni sconfitta sono volate teste, in un tourbillon di capi al muretto, tecnici delle strategie, progettisti, motoristi e quant'altro. Con il rumore della ghigliottina sempre pronto a scattare in sottofondo.
L'asse di ferro Brawn-Byrne-Todt-Schumi ha resistito ed è ripartito da ogni sconfitta. Più forte, più squadra. Nel quadriennio di Alonso si son alternati Domenicali, ora sostituito da Mattiacci alla guida del team, Aldo Costa e Marmorini ai motori (invitati a cercarsi altra occupazione), prima Tombazis e ora Allison al disegno della vettura, Baldisserri e Chris Dyer al muretto, esonerati senza complimenti. In un orgasmo da esoneri e sostituzioni proprio del calcio.
Con Michael si scrivevano pagine epiche, e le pagine più belle e memorabili si sono scritte proprio nei quattro anni delle sconfitte.
Nel 1996, con una vettura veramente brutta, da 1 secondo in prova dalle Williams, 3 clamorose vittorie, a Barcellona sotto il diluvio universale, a Spa e a Monza.
Nel 1997 quando, ancora inferiori alla creatura di Newey, ci si giocò il Mondiale all'ultima gara, sino al giro 48. A Jerez, dove Schumi mostrò il suo lato umano, cercando di fermare il sorpasso di Villeneuve con un botto scorrettissimo, ma che avrebbe potuto regalargli il Mondiale. Un botto che alla fine ogni tifoso Ferrari avrebbe fatto, vedendo quanto Jacques era troppo più veloce in quella gara. Ah, se solo ad Abu Dhabi 2010, anche solo per frustrazione, Nando avesse dato una botta a quella lumaca russa di Petrov...
E il '98? Di nuovo una macchina superiore di 1,5 secondi, la McLaren di Newey (ancora!). E ancora incredibilmente a giocarsela all'ultimo start, a Suzuka. Con Michael che dall'emozione clamorosamente cannò la partenza, alzando il ditino per indicare di aver spento il motore. E partenza ultimo, e rimonta furiosa, e gomma scoppiata quando era 3°. 
Nel 1999 l'incidente di Silverstone, la gamba rotta, il ritorno in Malesia zoppicante al servizio di Irvine, sempre più veloce di tutti anche se infortunato.
Sono state le sconfitte, più delle vittorie a legare Michael Schumacher alla Ferrari. Sono stati anni epici, memorabili. Ogni gara vinta era un'impresa: di guida, di strategia, di tattica. Ci aprivano i telegiornali.
Imm.tratta da youtube.com, mod. su befunky.com
A ogni sconfitta di Alonso in rosso volano gli stracci, parte la caccia al colpevole e alla testa da tagliare. Con Schumi c'era una squadra, un'unità di intenti. Con Alonso tutti sembrano al servizio del pilota migliore, con il pilota più forte della squadra. E la squadra che sembra ogni volta scusarsi con Nando per non avergli dato la macchina migliore.
Guidare per la Ferrari è un'altra cosa.  
Lo sapeva Schumacher, che non ha mai fatto una dichiarazione contro la Scuderia, sempre difeso nei suoi errori (e ne faceva più di Nando, ammettiamolo) da Todt. E che copriva le lacune della macchina con veri e propri miracoli di guida, aiutato dalle tattiche perfette ideate dal geniale Ross Brawn.
E quel motore in fumo a Suzuka nel 2006, nella rincorsa Mondiale proprio ad Alonso, ha messo il punto esclamativo su una nuova sconfitta, accettata con serenità proprio da Michael, che andò a salutare ad uno ad uno tutti gli uomini Ferrari ai box. Senza dargli degli idioti via radio, o sbraitare perchè proprio nella gara decisiva il motore si era cotto. 
C'era una sostanziale differenza. Prima la squadra, poi il pilota. 
Alla Ferrari è sempre stato così.

venerdì 3 gennaio 2014

LETTERA A MICHAEL

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com 

Ciao Michael. Sono Stefano, ho 28 anni, sono un tuo tifoso. Lo sono da sempre, la F1 per me sei tu.
Michael, sei una delle stelle polari della mia vita. E’ incredibile, io non ti ho mai sfiorato, non ti ho mai visto, ma fai parte della mia vita. E questo capita quando una persona ti dà emozioni. Emozioni che niente può cancellare, intensissime come Suzuka 2000 e Monaco 2012. La tua carriera è stata un’emozione, sempre, la dimostrazione che con l’impegno e la dedizione si può costruire qualunque cosa. Anche dopo un passo falso.
E’ anche grazie alle tue imprese che mi hai insegnato a credere che il duro lavoro può rendere qualunque impresa realizzabile, anche la più difficile. Ed è così per tutto il mondo che in questi giorni manifesta amore per te. E’ amore, perchè è sincero, Michael.
E’ puro.
Tutti hanno un pensiero per te, sei un mito del nostro tempo. Quello che hai fatto è enorme. Michael, hai costruito qualcosa di più grande dei 7 titoli, delle 91 vittorie, hai costruito un cuore rosso d’amore. Hai un amore immenso che ti circonda, hai una famiglia grandissima, che ora farebbe per te ogni cosa.
Io nel mio piccolo, prima di dormire faccio una preghierina per te, accarezzo il musetto della F12000, ti faccio una carezza sul casco nella foto della Cina 2006 che ho a fianco del letto, come se i miei gesti potessero aiutarti.
Chiudo gli occhi la notte, li riapro la mattina, e il primo ed ultimo pensiero sono per te. Ma non sono l’unico, ti assicuro.
A Monaco 2012, alle scommesse puntai su di te. Eri quotato 50 a 1. Per le agenzie di scommesse avevi il 2% di possibilità di fare la pole.
E con il 2% di possibilità, hai fatto la pole.
Quando le possibilità sembrano poche, chi non si arrende esce fuori.
Michael, un giorno dicesti che non vuoi essere ricordato come una leggenda delle corse, ma come un guerriero, come un uomo che non hai mai mollato. Ecco, ce lo stai dimostrando.
E tutto il vantaggio che hai messo da parte nelle tue 91 vittorie, è il momento di usarlo, hai sempre anticipato i tempi, ora abbiamo bisogno che il tempo diventi lento e sicuro, senza fretta.
Non stai lottando da solo, noi tifosi siamo con te. Parliamo al plurale, lottiamo. Insieme. Ognuno come può, scrivendoti, pensandoti o venendo là fuori il giorno del tuo compleanno.
Tutto il mondo ti vuol bene.
Hai costruito un mondo di amore.
E’ incredibile.
Sorprenderà anche te, Michael.
Stefano.
*Grazie alla redazione di www.passionea300allora.it, questa lettera, assieme alle altre redatte dai tifosi, verrà consegnata a Sabine Kehm, la portavoce di Michael Schumacher.

venerdì 8 giugno 2012

GRIGIE PREVISIONI DAL CANADA

Immagine tratta da thenational.ae e modificata su cartoonize.net
Il carrozzone della F1 si trasferisce in Canada, circuito intitolato a Gilles Villeneuve di Montreal.
La trasferta nordamericana è da sempre una gara ricca di colpi di scena, per la conformazione della pista, tutta lunghi rettilinei e frenate impegnative e per le condizioni metereologiche variabili.
Su questa pista hanno conosciuto la gioia della prima vittoria in carriera Robert Kubica nel 2008 (le notizie sul conto dello sfortunato polacco sono sempre più contraddittorie, è ora che esca allo scoperto dopo 1 anno e mezzo, e che parli ai suoi tantissimi tifosi ansiosi di sapere lo stato della riabilitazione), Lewis Hamilton nel 2007, Jean Alesi nel 1995, Thierry Boutsen nel 1989 e Gilles VIlleneuve nel 1978. 
Il record di successi appartiene a Michael Schumacher, 7 ed alla Ferrari, 10.
C'è il fantomatico Wall of Champions, il muro prima del traguardo sul quale si sono spalmati nel corso degli anni numerosi Campioni del Mondo: Hill (99), M.Schumacher (99), J.Villeneuve (97 e 99), Button (2005), Vettel (2011).
Favoriti per la corsa: la conformazione del circuito, potrebbe consegnare una prima fila che ospiterà una o entrambe le Mercedes (Rosberg 5 per le qualifiche e 8 per la gara, Schumacher 6,50 e 11), favorite dal loro doppio DRS, con McLaren come principale contraltare (Hamilton 3,25 e 4,50).  
Si punterà sul grigio allora.
Alonso (a 13 per il sabato e 6 la domenica) potrà confermare la sua regolarità e le sue velleità da podio, mentre un gradino indietro su questo circuito penso siano Lotus e Red Bull- discutibile la scelta della FIA di vietare i "buchi" sul fondo della sua vettura, salvo poi confermare i risultati conseguiti in pista. Williams e Sauber saranno a loro agio, ma su quale range di prestazione è impossibile dirlo.
Gli studiosi della cabala notano che siamo al Gp numero 7 della stagione, in griglia c'è un pilota con il numero 7, che ha vinto 7 volte a Montreal e 7 titoli mondiali. Ha 43 anni e 4+3 fa 7. Potrebbe essere lui il vincitore numero 7 (Schumacher)?

Ps. Sky acquisisce i diritti della F1 dal 2013. Si parla di solo 9 Gp in diretta e 11 in differita, qualcuno millanta di differite addirittura il lunedì. Crolleranno gli ascolti e la popolarità di questo sport, ma aumenteranno i dollaroni per i team e la qualità del servizio. Ma la F1 è sempre stata trasmessa in chiaro. E' una violenza assurda da parte di un servizio pubblico oramai sgangherato e squattrinato, che perderà ogni tipo di sport nel giro di pochi anni , salvo, per ora, la Nazionale (la Champions in chiaro passerà a Mediaset, il motociclismo da anni non c'è più, la bandiera della F1 è stata ora ammainata, le Olimpiadi saranno appannaggio di Sky, i Mondiali non li avranno in toto).
Si annunciano previsioni fosche per gli appassionati.
Anzi, grigie.

sabato 21 aprile 2012

SARA' LA VITTORIA PIU' BELLA


Enzo Ferrari amava raccontare ai giornalisti che la miglior vittoria "sarà sempre la prossima"
 Michael Schumacher sta affrontando una sfida affascinante: dopo 3 anni di stop ha deciso di rimettersi in gioco, allora 41enne, nella sua amata F1, per raccogliere nuovi successi, per divertirsi ancora, per competere contro il tempo che passa.Sono passate due stagioni, siamo all' alba della terza, e la scelta di correre per il team tedesco Mercedes gli ha sinora regalato più ombre che luci. La vettura nelle stagioni 2010 e 2011 non è stata all' altezza dei top team, e il 7 volte campione del mondo ha trovato un' agguerrita concorrenza interna in Nico Rosberg, che ha raccolto più punti di lui in entrambi i campionati.Stranamente, come fosse un debuttante, le sue prestazioni in qualifica e soprattutto in gara, sono migliorate di Gp in Gp.Due stagioni senza un podio, lampi luminosissimi in Canada 2011, dov'era in 2a posizione sino a 3 giri dal termine, a Monza 2011, con una memorabile battaglia con Lewis Hamilton, a Spa , nel ventennale del suo esordio, dove partì ultimo e concluse 5°.In questa stagione ha una vettura finalmente performante, il suo compagno Rosberg ha vinto in Cina, e lui, dall' alto dei suoi 43 anni ha messo insieme solo 1 punto. In Australia ritirato per noie al cambio, in Malesia centrato alla prima curva da Grosjean, in Cina costretto al ritiro per un dado avvitato male all' anteriore destra mentre era 2°. Le qualifiche erano andate sempre meglio, 4°, 3° e 2°, ma oggi in Bahrein la sfortuna ha colpito ancora: un leggero errore in una curva, assieme al Drs non funzionante, e ad una strategia Mercedes troppo ottimistica, lo hanno spinto fuori nella prima manche, con il 18° tempo. Tanto per rimarcare il leit-motiv di questo inizio di stagione, partirà 17esimo, grazie alla penalizzazione di Maldonado. Nella classifica mondiale è da solo al 17esimo posto con 1 solo punto.

Basta buonismo. Basta pacche sulle spalle ai meccanici. Basta sfortuna. Basta parlare italiano. Lancia quei guanti rossi come hai fatto oggi dopo le qualifiche, incàzzati. Dimostra. Batti la sfiga, cattivo come ai bei tempi contro chi cercava di superarti. Rimonta. Sorpassa. Rendi il 2012 il tuo anno. Torna sul podio. Torna alla vittoria. Cattiveria agonistica ed esperienza. Io in quei guanti lanciati oggi ci ho sperato e ci spero. Lo Schumacher che mi ha cresciuto chiudeva le porte senza complimenti, andava a cercare Coulthard nei box dopo un tamponamento per regolare i conti,  rimontava dal fondo avendo una marcia in più nascosta. In questo nascondino di inizio stagione ci vuole un tuo acuto. Perentorio. La sfiga è sempre stata più debole di Schumacher, stringila al muro come facevi con Barrichello.E quando succederà, nessuno si ricorderà che Nico Rosberg ha vinto in Cina, che ti è stato davanti molto spesso. I riflettori saranno su di te. Solo su di te, per giorni. E luminosissimi.Che sia la 92esima vittoria o semplicemente il 155°podio.