domenica 25 marzo 2012

PAGELLINE PIOGGERELLINE MALESI OLE'



Con qualche ora legale di ritardo causa connessione Internet da italiano medio, tornano le pagelline di F1, round 2: Malesia.
Andiamo in ordine inverso oggi, un pò com'è stata la gara, cioè sottosopra!
3,5 Grosjean: il francesino della Lotus azzecca solo la partenza, che lo porta immediatamente nelle posizioni nobili della classifica, ma tre secondi dopo perde il navigatore: prima prende in pieno la Mercedes di Schumacher e poi decide di fare una sabbiatura poche curve dopo. Morale: giri completati in due gp, zero! Annegato.
4 Kobayashi: 47 giri per il giapponese, compagno di squadra di Perez. Ma di tutt' altro spessore rispetto al messicano. Peccato, perchè si scioglie sotto l' acqua proprio quando la sua vettura sembrava truccata da quanto volava oggi! Nippo dalle polveri bagnate.
3 De la Rosa: riesce ad arrivare in fondo a 2 giri da Alonso, ma riesce anche ad arrivare dietro al compagno di squadra, impresa titanica, dato l' autoscontro a cui Kathikeyan ha deciso di dar vita oggi. Acqua cheta, ma anche stagnante.
8-4+ = Karthikeyan: il suo voto è una media tra il divertente decimo posto di gara uno e la disastrosa gara 2, dov'è coinvolto senza colpe nell'ala rotta da Button, e dove fa scendere imprecazioni a più non posso a Vettel per averlo tamponato e forato la posteriore. Ma arriva davanti a De la Rosa, nonostante tutto. E' il massimo a cui può aspirare. Bicchiere (di pioggia) mezzo vuoto.
5 Pic: non si vede mai, chiude a 2 giri, mentre il suo compagno, unico metro di giudizio realistico ne prende solo uno. Annacquato.
5,5 Maldonado: il venezuelano nel turbillon acquatico si perde un pò, naviga sempre dietro a Senna e puntuale come un orologio subacqueo malese, a un giro dalla fine sventola fumata bianca. Motore alle cozze, e seconda gara sfumata, peccato perchè era comunque risalito sino all' undicesimo posto. Riuscirà a finire la prossima gara? Piove ancora sul bagnato.
5 Kovalainen: senza infamia nè lode, chiude 18esimo dietro una Marussia ed anche al suo compagno di box, poteva far meglio. Come un pesce fuor d'acqua. Piovana.
6,5 Glock: per la stessa motivazione, in condizioni estreme riesce a sopravanzare una Caterham. E non è poco. Bravo. Tira l' acqua al suo mulino.
6,5 Petrov: si posiziona nella miglior casella possibile con questa vettura. Ottimo, anche se pagante. Quando piove alla buon' ora, prendi i bovi, va e lavora...
2 Massa: pessima gara del ferrarista, che riesce a tenere dietro solo Caterham, Marussia, Hrt, prende 1 minuto e 39 di distacco dal compagno di team, senza apparentemente nessun problema, uscita di pista o incidenti, monta pure gli pneumatici al momento più opportuno. Inspiegabile lentezza. Ha l'acqua alla gola.
5 Button: si rovina da solo rompendosi il muso sul posteriore di Karthikeyan. E non è uno scherzo. Tenta un recupero ma non va oltre il 14esimo posto, attardato dalla sosta supplementare, perde punti preziosi. Per tutta la gara in cattive acque.
5 Rosberg: ad un certo punto si trova quarto, ma la Mercedes in ogni condizione inspiegabilmente distrugge le gomme, wet, intermedie e slick che siano. Poche colpe del pilota, se non quella di finire dietro a Schumacher. Per la seconda gara consecutiva è un autista della propria vettura, che non riesce a farlo esprimere da pilota come meriterebbe. Chiude 13esimo. Piove sul bagnato.
6 Ricciardo: di lui ricordiamo la perfetta tempistica del cambio gomme slick, e l' immancabile sorpasso a Massa, chiude negli scarichi di Vettel, nella gara sbagliata però. Deve passare ancora tanta pioggia sotto i ponti.
6 Vettel: gara giudiziosa del tedesco, che nella confusione, mirava a raccogliere punti preziosi non disponendo di una vettura granchè performante. Ci pensa Karthikeyan a saggiare il suo proverbiale posteriore, con esiti disastrosi. Simpatico vederlo gesticolare come un italiano al semaforo. Gavettonato dall' indiano.
6 Schumacher: gara abbastanza ingiudicabile del tedesco. Parte malino, nelle prime curve finisce speronato da Grosjean, costretto a ripartire dal fondo, deve anche lottare con il degrado delle sue Pirelli, chiude 30 secondi davanti a Rosberg, unico dato positivo. Grazie al ritiro di Maldonado artiglia il primo punto iridato. Tenace, ma il terzo posto delle prove è uno specchio per le allodole. Urge far gruppo e trovare una spiegazione a questo problema. I panni sporchi di pioggia si lavano in famiglia.
7 Hulkenberg: bravo il tedesco a marcare i primi 2 punti della stagione, battagliero e consistente, chiude però dietro Di Resta. Facile come bere un bicchier d'acqua.
7,5 Vergne: ottavo posto frutto della decisione in Gara 1 di rimanere fuori con le intermedie mentre tutti avevano le wet, sperando nell' interruzione, puntualmente arrivata. Consistente, segna i primi punti in carriera. Talentuoso. A goccia a goccia si scava la pietra.
8 Di Resta: nessun numero particolare per lui, ordinato e veloce per tutto il gp, meritatissimo settimo posto. Scende la pioggia, ma che fa...
8,5 Senna: parte in sordina ma pian piano risale la china, mettendo in mostra sensibilità di guida, molta concentrazione (dote che ha difettato in gare passate), bei sorpassi e centra la miglior posizione in carriera. Sul bagnato è bravo, come nella qualifica del Belgio 2011. Gara soprendente. Ora deve essere più continuo. Buon sangue non mente, soprattutto nella pioggia.
8 Raikkonen: seconda gara molto solida del finlandese, marca il giro più veloce in gara come ai bei tempi. Splendida gara, però dalla prossimo vogliamo vederlo partire più avanti in griglia. Per niente appannato dal rally. Nell' acqua ordine, nel vino disordine.
6,5 Webber: anche lui si accontenta di portare a termine una gara strana senza prendersi particolari rischi. Va bene così, nel mondiale è davanti a Vettel. Formichina acquatica.
6 Hamilton: per la seconda gara terzo partendo dalla pole. E' un Hamilton diverso, per certi versi più maturo, che si prende meno rischi e ci appare più giudizioso, quasi ragioniere. I corpo a corpo li lascia ora agli altri. E' un bene? Se ne lava le mani (con acqua piovana si intende).
9 Perez: impressionante, aveva la miglior macchina in pista, sembrava spinto da un ardore soprannaturale, allo stop di Gara 1 si ritrova terzo, ma non per caso, perchè quando scala al secondo posto recupera la bellezza di 7 secondi ad Alonso, ritarda il momento di montare le slick ed è costretto a risalire di altri 5 secondi per tornare negli scarichi dell' asturiano. Arrivato a 1 secondo dallo spagnolo commette l'errore decisivo a 5 giri dalla fine che lo esclude dalla lotta per una vittoria incredibile. Farsi notare nelle situazioni estreme è una dote dei campioni veri, ultimo in ordine di tempo il Vettel a Monza con la Toro Rosso. Sposo (rosso) bagnato, sposo fortunato.
10 Alonso: mette in pista un vero capolavoro. Da campione vero. Domina la gara, è fortunato quando Perez si autodisinnesca. E' incredibilmente in testa al mondiale con una vettura che è 1,5 secondi dietro alle Mc Laren. E' il miglior Alonso della sua carriera, in uno stato di grazia che prosegue dal 2011, però non ha una vettura all' altezza. Butta l' acqua (piovana) sul fuoco (della critica).


Citazioni speciali: un ringraziamento speciale alla Rai tutta, che riesce in un salto triplo degno di un' Olimpiade, iniziamo su Raiuno, ci spostiamo su Raidue e interviste dal podio su Raitre, roba mai vista. Per la serie valorizziamo il prodotto.
Però, il commento è all' altezza, considerando la pioggia: confondere i piloti meno di 10 volte è stato un ottimo risultato, così come parlare nel frattempo dei team radio è una scelta tattica, tanto nessuno sa l' inglese.
E' fondamentale poi, sapere che Button, tra Gara1 e Gara2, ha mangiato un piatto di pennette al pomodoro. 
Sarebbe stato meglio se i commentatori avessero seguito un pò di più il detto....acqua in bocca!!!


Ps. e se vi ho annacquato i cosiddetti, perdonatemi!

2 commenti:

  1. Buona pagella tutto sommato, avrei solo dato a Perez un voto maggiore rispetto ad Alonso

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  2. Grazie, il 9 è per l' errorino finale e il 10 perchè alla fine chi è salito sul gradino più alto è stato Alonso..
    Comunque Perez è stato veramente impressionante, come il Vettel del diluvio di Monza con Toro Rosso o lo Schumacher di Spa o il Senna della Toleman a Montecarlo...

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