mercoledì 28 marzo 2012

STRAFALCIONI NERAZZURRI VOL.2- TUTTA COLPA DI GASP



E la proverbiale signorilità di Moratti andò ad aggiungersi agli strafalcioni nerazzurri di quest' anno.
In un' intervista odierna il patron dell' Inter riserva un trattamento speciale al primo allenatore di questa stagione, Gian Piero Gasperini.
Probabilmente irritato dalle precedenti dichiarazioni del tecnico piemontese, che dichiarò alla Gazzetta dello Sport dei dissapori sia in sede di mercato, che di modulo e di vedute sulla rosa, il primo tifoso nerazzurro si è così espresso: "La colpa per il disastro di questa stagione è di Gasperini, ha rovinato tutto, ha tolto la grinta all'ambiente e si lamentava in continuazione contro i giocatori, davvero pessimo".
Critiche che francamente paiono eccessive, specie di fronte a una disfatta totale, che non si è frenata neppure con l' avvento del mite Ranieri. Gasperini nasce come cultore del 3-4-3 e ciò era di dominio pubblico, le sue squadre facevano della duttilità, dello scambio di posizioni in campo e del pressing forsennato, il loro marchio di fabbrica. Ed invece fu accolto come soluzione di ripiego, terza scelta dopo Villas Boas e Bielsa, in una squadra, secondo quanto riferì in quella intervista il Gasp, considerata dalla stessa società con "giocatori logori che formano però una grande squadra, se giocano come hanno sempre fatto".
Pare conseguenza logica che il 4-2-3-1 di stampo mourinhano ed il 4-3-1-2 della premiata ditta Benitez-Leonardo, poco si sposassero con un tecnico devoto alla difesa a tre, all' attacco a tre con le ali, e al continuo movimento senza palla dei calciatori in campo, specie considerando i componenti della rosa calciatori oramai logori.
Scaricare la colpa su Gasperini può essere giusto se non si conosceva Gasperini, se fosse stato imposto da un' entità superiore, ma non dopo averlo scelto liberamente, dopo averlo seguito ed aver raccolto informazioni e resoconti sulla suo profilo lavorativo.
Per quanto riguarda la grinta dell' ambiente, non è stata tolta da Gasperini, ma piuttosto è derivante dalla dipartita madridista dello Special One, ed è scemata giorno dopo giorno, sino all' incapacità di reagire alle avversità tipica del 2012 targato Ranieri.
E' giusto non riconoscere le scelte sbagliate di una dirigenza, in sede di tecnici e di mercato, di scelte in generale e gettare la croce addosso al povero Gasperini, che ha trovato l' ambiente più ostile possibile alle sue idee di gioco?
Sarebbe giusto e corretto nei confronti dei tifosi nerazzurri, che sempre saranno grati al patron nerazzurro per i successi di questi anni, ammettere di aver sbagliato, che la stagione è storta non solo per colpa del fato, e ricostruire da questi errori.
Meno riconoscenza, un progetto e un' impronta di gioco precisa.
Di questo ha bisogno l' Inter, e l' augurio sia che parta da Stramaccioni, uno che pare avere le idee chiare.



Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensi?