mercoledì 21 marzo 2012

PANFORTE AMARO

A Siena potrebbero designare il 21 marzo come giornata di lutto cittadino, almeno dal punto di vista sportivo: quasi contemporaneamente, infatti, sono arrivate ben due sconfitte, una nel calcio e l'altra nel basket. Nel primo caso, l'impresa era piuttosto difficile, perché si giocava al San Paolo di Napoli e il risultato dell'andata (2-1 per i bianconeri) non costituiva affatto un margine di sicurezza. Inoltre, il tecnico Sannino aveva fatto capito di non dare molta importanza alla coppa, anche se c'era in palio la conquista della finale, e l'autorete di Vergassola dopo pochi minuti ha subito complicato le cose; il raddoppio di Cavani, poi, è stata la mazzata definitiva, e la reazione pur generosa del Siena non ha portato al gol che sarebbe valso almeno i supplementari. Niente finale tutta bianconera con la Juve, dunque, e addio anche ai sogni di Europa League.
Ben diverso il discorso per la Mens Sana di basket, che ha giocato in casa da favorita il primo incontro dei quarti con l'Olympiakos. Dopo aver controllato l'incontro per tre quarti di partita, e in vantaggio di 10 punti, i biancoverdi però hanno avuto un calo di concentrazione e si sono bloccati, segnando solo 9 punti e subendone 24 dai greci, che così hanno portato a casa la partita. In questo caso niente è perduto, perché la qualificazione si ottiene dopo 3 vittorie, ma sicuramente il cammino è più difficile per Siena, che adesso giocherà ancora in casa e poi volerà in Grecia per giocarsi lì l'accesso alle semifinali della coppa.
Insomma, una serata davvero da dimenticare al più presto per la città del Palio. L'unica consolazione è che questo tragico 21 marzo è ormai finito e che, come diceva Vivien Leigh, "domani è un altro giorno"...

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