martedì 27 marzo 2012

UNA FAVOLA SENZA LIETO FINE

Per un tempo, anche oggi avevano cullato il sogno di continuare la loro favola e mantenere vivo il sogno di un'intera isola, che in questi mesi li ha seguiti ed incitati con calore sempre più grande. Purtroppo però di fronte a loro c'era il Real Madrid di Mourinho, affamato di vittorie e di tituli in Europa, e così per i pur grintosi e determinati giocatori dell'APOEL Nicosia è arrivata una sconfitta casalinga per 3-0 che sembra compromettere definitivamente le loro possibilità di superare i Quarti di finale della Champions League. La favola dei ciprioti era iniziata molti mesi fa, ovvero il 13 luglio del 2011, con l'andata del Secondo turno di qualificazione in casa degli albanesi dello Skenderbeu, ed era proseguita poi contro gli slovacchi dello Slovan Bratislava e i polacchi del Wisla Cracovia; dopo aver eliminato questi ultimi, l'APOEL si era guadagnato l'accesso al tabellone principale della Champions League, ma il sorteggio con i freschi campioni di Europa League del Porto, lo Zenit di Luciano Spalletti e lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu sembrava decisamente proibitivo per i sorprendenti ciprioti.
Invece, la squadra allenata dal serbo Ivan Jovanovic ha smentito ancora una volta tutti, riuscendo a chiudere al primo posto il suo girone e ottenendo il pass per gli Ottavi di finale della competizione, risultato storico per una formazione dell'isola che, secondo il mito, ha dato i natali alla dea della bellezza, Afrodite. Nella fase a eliminazione diretta, l'APOEL si è trovato di fronte i temibili francesi dell'Olympique Lione, e ancora una volta è partita come squadra sfavorita, ma i grintosi ciprioti non si sono scoraggiati neanche questa volta; dopo una sconfitta di misura per 1-0 in trasferta, si sono giocati il passaggio del turno in casa, e alla fine l'hanno spuntata ai calci di rigore, dopo aver pareggiato nei tempi regolamentari il risultato dell'andata, riscrivendo ancora una volta la storia delle squadre cipriote nella massima competizione europea per club.
Dopo essere entrata tra le prime 8 squadre del continente, però, l'APOEL si è trovato di fronte un avversario decisamente fuori portata: il Real Madrid dello Special One Mourinho e della Scarpa d'Oro Cristiano Ronaldo. Forti del calore del loro pubblico e della grande organizzazione difensiva, i ciprioti hanno resistito ai continui assalti degli spagnoli per oltre 70 minuti, poi un Kakà finalmente decisivo e il bomber Benzema hanno ispirato il 3-0 finale in favore del Madrid, un risultato che sembra obbiettivamente impossibile da ribaltare al Bernabeu la prossima settimana. Fine della corsa dunque per la squadra di Nicosia, ma gli applausi della gente al termine del match rappresentano certamente una vittoria per giocatori e allenatore, consapevoli di aver lasciato comunque il segno in questo torneo e di aver regalato un'emozione unica e difficilmente ripetibile ad un'intera isola. Ora, l'APOEL si augura almeno di affrontare nel migliore dei modi la trasferta spagnola della prossima settimana, perché un'altra sconfitta sarebbe davvero un modo triste per concludere la favola più bella di quest'edizione della Champions League.

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