lunedì 25 novembre 2013

ADDII E SLIDING DOORS

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Ad Interlagos si è chiuso un Mondiale incantato sullo stesso spartito ormai da Agosto, con le vittorie in serie del quadricampione Vettel, arrivato a 9 consecutive e 13 stagionali. Record e record, tanto per cambiare.
Podio anche per Webber, all'ultima gara della carriera (con un giro d'onore meraviglioso senza casco) e per Alonso, primo degli "umani".
Massa, che chiude la sua esperienza ferrarista durata 8 stagioni, con un 7° posto che poteva essere 4° senza una strampalata penalizzazione della Fia per aver oltrepassato con le quattro ruote la linea di delimitazione dei box. D'altronde la triste barrichelizzazione nel tempo di Felipe, non poteva che concludersi con un finale del genere.
Molto carino l'omaggio di Vettel al compagno Webber allo start, quando decide di replicare perfettamente la mossa distintiva dell'australiano: la partenza da bradipo. Il buon Seb, proprio per far capire il margine sugli avversari, decide al pit-stop di montare solamente 3 pneumatici e di far arrivare il quarto direttamente dal retro box, per rendere spettacolare il tutto, mettendoci una decina di secondi in più. Chiude comunque con il gomito fuori dal finestrino 10 secondi prima di Webber. Diamo i numeri: 4 titoli, 39 vittorie, 45 pole e 22 giri veloci, il tutto in sei stagioni e mezza. Povero Webber.
Il rapporto Vettel-Webber è ormai da qualche stagione plafonato sullo status di seconda guida per Mark e di superstar per Seb. Il 14 Novembre 2010 però, la storia poteva essere riscritta. Forse in maniera decisiva. Ultimo Gp della stagione, Abu Dhabi. Alonso 246, Webber 238, Vettel 231. Red Bull in ascesa, con la monoposto più performante del lotto. Alonso ha il fiato sul collo, perderà il Mondiale dietro la meteora Petrov, sbagliando a seguire la strategia del pitstop, marcando Webber (con una strategia da esca) e lasciando il via libera al primo titolo di Seb. La Red Bull per tutto il weekend dà la sensazione di spingere Vettel nella rimonta a discapito di Webber. Sia in qualifica che nelle scelte delle strategie. E va tutto secondo i loro piani.
Ma se quel Mondiale, invece di andare a Vettel, fosse andato all'onesto mestierante Webber? 
Parleremmo ancora dello strapotere di Seb? Mark dopo quella botta psicologica, ha vinto solo 2 Gp in 3 anni (uno regalato da Vettel in Brasile nel 2011), mentre Seb ha collezionato numeri da marziano.
Immagine tratta da felipemassa.com e modificata su befunky.com
E il triangolo rosso Massa-Alonso-Raikkonen? Ha una data di svolta? Una sliding doors? 
Ebbene sì, la maledetta molla di Barrichello (proprio sinonimo di sfortuna!) all'Hungaroring che colpisce Massa sul casco, in uno dei pomeriggi più angosciosi degli ultimi decenni. 25 Luglio 2009. Da quella data cambia la carriera di Felipe. ancor più rispetto alla beffa del Mondiale perso all'ultima curva a Interlagos nel 2008. Felipe non vincerà più una gara, non farà più una pole, raggranellerà solamente 8 podi in 4 stagioni. Quella molla spinse la Ferrari, con il contratto di Alonso già in tasca per il 2010, ad aspettare il completo recupero del pilota paulista, dando il benservito a Kimi Raikkonen, con un anno di contratto senza correre pagato profumatamente da Santander, sponsor personale di Nando. Alonso-Raikkonen poteva essere la coppia in rosso già dal 2010, quattro anni prima. 4 anni in cui Massa si è progressivamente barrichelizzato, accettando umiliazioni ingiuste, come ad Hockenheim 2010 dove cedette la vittoria a Nando nel celebre "Nando is faster than you", e come ad Austin 2012, indietreggiato in griglia per favorire la rimonta dello spagnolo, con una sostituzione del cambio fittizia.
Massa nel 2010 avrebbe sicuramente trovato una sistemazione migliore della Williams 2014 (non era un mistero il corteggiamento della McLaren), senza perdere tempo, perchè così è stato 4 anni di carriera. 4 anni di gratitudine della Ferrari verso Massa, e di Massa verso la Ferrari, senza avere il coraggio di dirsi addio al momento giusto. 
Immagine tratta da formula1.com
E se poi, in sostituzione di Massa, Schumacher fosse sceso in pista a sostituirlo, come si era stabilito? 
Avrebbe poi accettato l'offerta triennale della Mercedes, che ne ha ridimensionato la grandezza?
Quella Ferrari era un catorcio nel 2009 (chiedere a Fisichella) e il Kaiser sarebbe o sprofondato (allontanando ogni velleità di rientro in F1) o avrebbe meravigliato (e allora la Rossa cosa avrebbe fatto?). 
Ma con i se e con i ma, la storia (neppure quella di Schumacher) non si fa.
Webber e Massa, da possibili eroi a comprimari.
Due sliding doors, due porte girevoli, che han cambiato i destini di Vettel, Webber, Massa, Raikkonen e anche Alonso e Schumacher. 
Senza queste due date, queste stagioni e il noioso finale di questo 2013 sarebbe stato lo stesso?

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