domenica 10 novembre 2013

CHE BRUTTI

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Troppo brutto per essere vero questo Cagliari che ha, immeritatamente, battuto per 2-1 il Torino nel Sant'Elia al solito a capienza ridotta.
Non un reale tiro nello specchio della porta, nessuna idea, zero pressing. Questa la ricetta che propone mister Diego Lopez come soluzione alla crisi delle tre sconfitte consecutive.
Capitan Conti toglie le castagne dal fuoco siglando una doppietta su calcio di punizione, gentilmente aiutato dal non impeccabile portiere granata Padelli.
C'è da dire che il Torino non ha fatto nulla di trascendentale, meritandosi comunque quantomeno di pareggiare, ma è al solito vittima di quell'accontentarsi che si trasforma in terrore di subire reti in prossimità del novantesimo. Reti che da due anni puntualmente arrivano proprio negli ultimi attimi di gioco, come se piovesse.
Rossettini dimostra ancora di essere in crisi persa, lasciando accomodare Immobile in un corridoio che il centravanti di Torre Annunziata sfrutta a dovere siglando la rete del momentaneo pareggio.
Il Torino dopo il pareggio sembra squagliarsi, a fronte di un Cagliari inesistente nella ripresa. E' questa l'unica colpa dei ragazzi di Ventura, che sembrano accontentarsi del pari.
Zero tiri in porta, escludendo le due punizioni piuttosto fortunate del Capitano e una mozzarellina sgonfia di Sau. 
Lopez comincia a metterci del suo già dall'undici di partenza: il Cagliari si schiera con un 4-3-1-2 come tradizione, con l'avventata scelta di Eriksson in luogo di Cossu, Nainggolan schierato dietro le punte, e con Pinilla che non va neppure in panchina. 
Una pena, Ibarbo e Sau buttati in mezzo alla difesa granata, che riesce a tenerli a bada non con troppe difficoltà. Non uno straccio di idea, di gioco, di grinta. Lo stesso Capitano e Nainggolan non danno quella grinta consueta di quando sono in forma. Dessena ed Eriksson centrocampisti di quantità non pervenuti. Sau si conferma in involuzione. Le uniche azioni degne di nota nascono dalle fughe e dai dribbling di Ibarbo, peraltro sempre mandato in campo fuori posizione, centrale contro le difese schierate.
Aberrante poi, dopo l'1-1 granata quella specie di tridente schierato da Lopez, con Ibraimi, Cossu e Ibarbo, ai quali si è aggiunto l'ineffabile Cabrera dopo l'infortunio di Nainggolan.
Molta, molta fortuna. 
Il Cagliari attuale è poca roba, ancor meno dei 13 punti in classifica raggiunti oggi.
Non vorrei dire un'eresia, ma quasi quasi col pessimo, triste e inguardabile Ficcadenti, si vedeva un'idea di gioco migliore. Con Ballardini e Donadoni andiamo proprio sul caviale in termini di gioco. E se sorgono questi dubbi, siamo alla frutta.
Senza idee, senza tiri in porta e senza grinta non si andrà lontano.

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