lunedì 7 aprile 2014

PRESSIONE? NO, GRAZIE!

Immagine tratta da multimedia.quotidiano.net
Tre minuti per cancellare ogni timore e ogni incertezza. Tanto basta alla Juventus per avere la meglio sul Livorno, centrare la sedicesima vittoria in altrettante gare interne e ristabilire gli 8 punti di distanza tra sé e la Roma, con appena 6 giornate mancanti alla fine di questa serie A 2013-14. I dubbi sulla forma fisica, sulla tenuta atletica e sulla fame di vittorie del dopo Napoli svaniscono definitivamente, i bianconeri non hanno ancora alzato le mani dal manubrio, e anzi sembrano sempre più decisi a dare la caccia a questo bis Scudetto-Europa League che porterebbe grande prestigio e soddisfazione a Torino.
Il Livorno poteva essere un avversario insidioso perché, come tutte le piccole, se sottovalutato può giocare brutti scherzi, tant'è vero che Conte mette in campo i migliori a disposizione. Ma a parte alcune ripartenze veloci in contropiede, soprattutto a inizio partita, i toscani preferiscono chiudersi in difesa e reggere il più possibile l'assalto bianconero, consegnando di fatto gioco e ritmo ai padroni di casa. Il forcing juventino dura mezz'ora circa, quanto basta ad un ritrovato Llorente per piazzare il micidiale uno-due che indirizza la sfida e di fatto la chiude con un tempo ancora da giocare. I livornesi stessi alzano bandiera bianca e preferiscono amministrare le forze in vista di sfide decisamente più importanti come quella contro il Chievo del prossimo turno, la Vecchia Signora ringrazia e chiude al piccolo trotto. Energie risparmiate in vista del ritorno con il Lione e della prossima trasferta di Udine, forse l'unica partita davvero insidiosa prima dello scontro diretto a Roma della penultima giornata, che di fatto rischia di rivelarsi inutile.
Di fatto, la Juventus è pienamente padrona del suo destino, con quattro delle prossime sei sfide più che abbordabili, le tre interne contro Bologna, Atalanta e Cagliari e la penultima trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Si tratta di formazioni che hanno ancora un obiettivo da raggiungere (l'Europa i bergamaschi, la salvezza tutte le altre), ma fanno sicuramente meno paura di squadre con maggior blasone. Di contro, la Roma avrà un'impegnativa trasferta a Firenze contro una viola in piena corsa per mantenere il quarto posto, e subito dopo ospiterà un Milan desideroso di riscatto, e pure lui a caccia di punti europei. I giallorossi sono chiamati insomma ad un'autentica impresa, vincere tutte le sfide (compreso lo scontro diretto) e sperare che i bianconeri perdano per strada 8 punti. Al di là dei freddi dati statistici, a far pensare che quest'impresa sia, se non impossibile, almeno disperata, sono gli evidenti segnali di ripresa fisica della Juve, con il lento recupero di alcuni infortunati che può consentire maggiori rotazioni in difesa e in attacco. L'1-0 di Lione, sofferto più del previsto ma estremamente prezioso, ha ridato fiducia e mostrato che la condizione dei Campioni d'Italia è in netto miglioramento. La presunta pressione che la Juve poteva sentire non si è mostrata, il margine di sicurezza è talmente ampio che neanche una sconfitta brutta come quella di Napoli ha scalfito la convinzione dei bianconeri. Il terzo Scudetto consecutivo è sempre più vicino, il trionfo in Europa League può essere il premio aggiuntivo ad una grande stagione, fatta di record incredibili, difficilmente ripetibili in futuro. In attesa di quella Champions che resta il sogno, lontano ma non impossibile, di ogni tifoso bianconero.

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