martedì 10 febbraio 2015

LE SLIDING DOORS DI BELFODIL E ICARDI

Immagine tratta da inter.it e modificata su befunky.it
L'assegnazione del premio "Calciobidone" lascia poco scampo: 2009 e 2010 Quaresma, 2011 Adriano, 2012 Forlan, 2013 Bendtner. Chi se lo piglia, sparisce dei radar del grande calcio. E ad alzare il poco ambito trofeo qualche mese fa, per l'anno 2014 è stato Ishak Belfodil.
Che già a 23 anni appena compiuti è da un buon biennio caduto in disgrazia, sballottato tra Inter, Livorno e Parma senza uno straccio di gol neppure per errore.
E dire che in quel luglio 2013 arrivò alla Pinetina, per presentarsi agli ordini del neo-allenatore dell'Inter, Walter Mazzarri, assieme a un altro giovane di belle speranze, quel Mauro Icardi appena arrivato dalla Samp.
Valutazione alta per entrambi: Belfodil, reduce da 8 reti in 33 partite al Parma a 21 anni, venne pagato per la metà 6 milioni di euro + il prestito di Cassano, Icardi, dopo i 10 gol in 31 gare alla Samp a 20 anni, fu valutato 13 milioni.
Ma da quel momento, le due carriere si diramano agli opposti, in una sorta di sliding doors.
Entrambi inizialmente soffrono la poca predisposizione al gioco offensivo e al lancio di giovani di Mazzarri, ma tra i due, Icardi reagisce con grinta e testardaggine, e, al netto di molta immaturità fuori campo e qualche passaggio a vuoto in campo, dopo due stagioni è tra i capocannonieri della Serie A, mentre Belfodil tristemente si perde, in una spirale che non lo vede andare in rete in campionato dal 19 maggio 2013.
In due stagioni è cambiato tutto: Maurito è in perfetta media di una rete ogni due partite, 22 in 44 presenze, mentre Ishak tra Inter, Livorno e Parma ha sommato 36 presenze senza mai andare a segno.
Ed è un peccato, perchè in quel ragazzone algerino di 1 metro e 92 per 88 chili c'è del talento (Moratti lo accostò a Benzema), e può fare sia la prima punta che svariare sull'esterno. Ottima la sua progressione partendo da lontano, ma è dotato anche di una tecnica raffinata. Il suo limite è il carattere, per nulla facile. Un po' indolente, poco disciplinato in campo, è probabilmente questa la ragione della sua involuzione.
E ora è tornato al Parma, in questo momento il posto peggiore per cercare la rinascita. Pur essendo, di fatto, l'unico centravanti di peso rimasto in squadra.
A 23 anni Belfodil rischia già di essere un "ex", mentre Icardi in campo dimostra di essere un "crack". Chi scommetterà ancora sull'algerino?

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