sabato 14 febbraio 2015

SONO TUTTI LOTITO

Immagine tratta da irriducibili1987.blogspot.it
Sono tutti Lotito. Perchè il trappolone in cui è caduto Sua Latinità Lotito non ha fatto rumore tra i Presidenti, è passato sotto silenzio. Attutito dal gruppo che si chiude a riccio attorno al capo, al bulletto, svergognato da una registrazione telefonica.
Perchè è così, a 24 ore dalla pubblicazione delle imbarazzanti dichiarazioni di Lotito al dg dell'Ischia Iodice, si registra solo una presa di posizione avversa, quella del patron della Roma, James Pallotta.
Gli altri si sono trincerati dietro un silenzio che rende ancora più forte Lotito. Perchè nelle sale della Lega Calcio è intoccabile, è il tessitore di ogni manovra, tira le redini del carrozzone sbandierando lo slogan "Io non ci guadagno niente".
Sarà, ma intanto si è allargato come una metastasi all'interno del sistema italiano.
E dire che era entrato in Lega quasi sbeffeggiato dagli altri Presidenti per i suoi latinismi esasperati, i sei telefonini sempre trillanti e il suo particolare modo di fare.
Pian piano ha tessuto la sua tela, arrivando a diventare uno di loro, il più uguale degli altri. A Forte dei Marmi con gli amiconi Galliani e Preziosi (uno che fu scoperto con una valigetta da 250 mila euro, per truccare una partita contro il Venezia, e che ancora è qua a comprare e vendere giocatori ogni 6 mesi), ha deciso di posizionare la marionetta Tavecchio alla Figc, e poi ha proseguito andando personalmente a parlare con Conte per fargli accettare la panchina della Nazionale. Per tacere della felpa dell'Italia, mentre osservava un allenamento degli azzurri in qualità di Consigliere di Lega. E che, in barba alle norme, sia l'unico Presidente con due squadre professionistiche, la Lazio e la Salernitana. E' il più furbo di tutti, e questo in Italia è sinonimo di bravura.
E tutti gli altri ad annuire, convintamente.
Ma ora ha finito di far ridere, il bulletto (che ha la scorta e l'auto blindata, manco fosse il Papa) ha fatto strada. Propone un modo di fare, un modus operandi direbbe lui, un marchio di fabbrica: forte con i deboli e inciucione con i forti. 
E si è esposto, ed è la faccione di gomma (su cui rimbalza tutto) dietro la quale si nascondono i Presidenti di A. Perchè loro condividono la riduzione all'osso delle squadre professionistiche, la creazione a poco a poco di una SuperLega di A che possa mantenere sempre in alto le squadre con maggior seguito, al fine di fare soldi, soldi e ancora più soldi. Una torta da dividere con pochi commensali. 
Ora cosa succederà a Lotito? 
Cosa può succedere al bulletto che ha tutti a suo favore?
E che decisioni potrà prendere una Lega Calcio che ha i capelli dritti al solo pensiero di Carpi e Frosinone insieme in Serie A, mentre consente che il Parma, dopo una gestione disastrosa durante la quale hanno chiuso tutti gli occhi, venga preso per ben due volte da affaristi arrivisti con le casse vuote?
Sono tutti Lotito. E come li cacci questi?

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