mercoledì 16 ottobre 2013

WORLD CUP 2014: CHI C'E' E CHI NON C'E?

Immagine tratta da wikipedia.com
Le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2014 sono quasi giunte alla loro conclusione, se si escludono gli spareggi che a novembre definiranno le ultime partecipanti al torneo. Dati alla mano, analizziamo un po' questi risultati e vediamo chi ce l'ha fatta, chi è ancora in corsa e chi invece non parteciperà alla manifestazione.
FAVORITE: Brasile su tutti, perché gioca in casa e perché è in crescita con il ritorno di Scolari. Con lui la Spagna campione uscente e dominatrice in Europa, le promettenti Germania e Olanda e l'Argentina di Messi, in cerca del passo che lo metta definitivamente alla pari con Maradona. L'Italia, come detto da Buffon e Prandelli, parte in terza fila ma può stupire tutti. Più defilata l'Inghilterra, che al di là del nome sembra inferiore alle altre serie pretendenti alla vittoria.
CONFERME: Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, che una volta erano le cenerentole del torneo, e adesso non fanno notizia con la loro presenza nei Mondiali. Conferme anche per Australia e Svizzera, entrambe al terzo torneo consecutivo, e per Honduras e Cile, qualificate anche a Sud Africa 2010. Con un piede in Brasile anche il Ghana, dopo il 6-1 rifilato all'Egitto nell'andata degli spareggi africani.
NOVITA' E RITORNI: Come da tradizione, anche questo Mondiale avrà almeno una prima volta: quello della Bosnia Herzegovina di Dzeko e Pjanic, che dopo due spareggi consecutivi persi tra Mondiali ed Europei agguanta finalmente la qualificazione ad un torneo importante. Tante anche le formazioni che dopo molto tempo tornano ad assaporare il gusto di questa competizione: Iran, Costa Rica ed Ecuador mancavano dal 2006, Russia e Belgio dal 2002, la Colombia addirittura dal 1998. Attenzione proprio a queste ultime tre squadre, la prima perché ospiterà la prossima Coppa del Mondo e ci tiene a fare bene, le altre perché hanno gruppi giovani e talentuosi e possono lasciare il segno.
INCERTE: Appesi agli spareggi i destini di molte formazioni, illustri e non, che dovranno aspettare novembre per conoscere il loro destino. In Europa, tra le otto squadre ammesse Portogallo, Francia e Svezia sono le favorite, ma occhio agli incroci pericolosi, in cui spera soprattutto la sorprendente Islanda per ottenere una storica prima volta. In Africa, detto del Ghana, sono alte le quotazioni di Costa d'Avorio (gioca in campo neutro contro il Senegal, 3-1 l'andata), Nigeria (2-1 in Etiopia, ritorno in casa) e Camerun (0-0 in Tunisia), sogna il Burkina Faso che dovrà difendere in Algeria il 3-2 della prima sfida. Nei playoff misti tra Asia, Oceania e Americhe, favoritissimi il Messico e l'Uruguay, che se la vedranno rispettivamente con Nuova Zelanda e Giordania, avversarie sulla carta non proibitive per loro.
ASSENTI: Nessuno scalpo illustre finora, ma qualche campione rimarrà tristemente a casa quest'estate. In Europa, sono fuori tra le altre la Slovacchia di Hamsik, fatale proprio all'Italia nel 2010, il Galles di Bale, e inoltre Turchia, Serbia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca e Irlanda, che pure negli ultimi anni erano salite alla ribalta. In Africa, spiccano l'eliminazione del Marocco, dell'eterno incompiuto Mali e del Sud Africa, che aveva ospitato l'ultimo Mondiale. In Asia è ufficiale il ridimensionamento dell'Arabia Saudita, presenza fissa ai Mondiali fino a qualche anno fa, e ancora incompleta la Cina, presente solo nel 2002. Poche sorprese nella Concacaf, in Sud America rimane fuori su tutte il Paraguay dopo quattro Mondiali consecutivi. Svanita già da tempo la favola di Tahiti, che ha giocato la Confederations ma è stata eliminata nelle qualificazioni.
Appuntamento a novembre e, soprattutto, a dicembre, quando il sorteggio dei gironi e gli spareggi ci diranno qualcosa in più su quella che sarà una lunga, bollente estate calcistica.

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