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martedì 1 luglio 2014

MONDIARIO DIA 20

Immagine tratta da dailymail.co.uk e modificata su befunky.com
Diario Mondiale. Giorno 20.
La Germania va ai quarti. Scontato. Meno scontata la partita. Ancor meno scontata la tattica usata per arrivarci: la confusione. 
Il portiere Neuer schierato come Becken-Neuer, a fare il libero, a spazzare al limite dell'area, come solo il mitico Franco Mancini nel Foggia di Zeman.
I difensori centrali Howedes e Mustafi messi a fare i terzini di spinta che non sapevano spingere. Con il risultato di imbottigliare il gioco senza sbocchi.
Il capitano Lahm che è un terzino destro, piazzato a fare il mediano davanti alla difesa.
Ozil, Gotze e Muller a fare le punte, poi anche Schurrle, anche se attaccanti puri non sono.
Per tacere dell'epic fail della punizione di Muller (foto in alto) che cade goffamente (apposta?) nel batterla, che lascia inorriditi spettatori, avversari e forse pure compagni di squadra.
E in questa confusione l'Algeria ci è andata a nozze, mostrando la fame di cui parlavamo ieri (anche forse per la storia del Ramadan). La sensazione era che con un contropiede ben fatto i tedeschi oggi sarebbero tornati a casa, e pure con merito.
Probabilmente sono la squadra più forte, se schierati nel giusto modo, senza incaponirsi con il tiki-taken e mettendo ogni panzer nel suo ruolo naturale. Così scoprono il fianco al contropiede. Alla grandissima proprio. Essere arrivati ai supplementari con gli algerini dev'essere un campanellone d'allarme in questo senso.
Incontreranno la Francia, che ha eliminato la Nigeria. La Nigeria ha corso, è stata volenterosa, ma quando era il momento di concludere, niente, non era cosa loro. E il fallaccio killer di Matuidi che ha rotto tibia e perone a Onazi (foto in basso, solo giallo per lui!) ha cambiato la partita. Il mediano laziale era fondamentale nel reggere gli attacchi dei blu transalpini. Che difatti hanno sfondato, con Pogba e un autogol. 2-0. E' il Mondiale delle squadre che escono agli ottavi a testa alta.
Oggi è la giornata di Messi. Per me ne mette tre, tanto per far capire chi è il più forte. Argentina-Svizzera 4-2 (Messi, Messi, Drmic, Messi, Higuain, Drmic). In serata si preannunciano altri supplementari, tra Belgio e Stati Uniti. Il Belgio è forte, ma non convince nel gioco. Gli Usa sono organizzati e attenderanno difendendosi in ventitrè. 1-1 (Mertens, Jones) e ai rigori la spunteranno gli americani. Ecco il risultato a sorpresa degli ottavi.
Immagine tratta dal profilo Twitter di Sky.

domenica 22 giugno 2014

MONDIARIO DIA 11

Immagine tratta da galeri12.uludagsozluk.com
Diario Mondiale. Giorno 11.
Se la sta caricando sulle spalle questa Argentina caracollante, imbolsita e inconcludente. Leo Messi al minuto 91 si sveglia dal suo torpore e vince la partita. Straordinario sinistro a giro che va a spegnere la gioia per uno straordinario (e meritato) 0-0 che sino a quel minuto aveva illuso tutto l'Iran. Sabella schiera il 4-3-3, ma non si segna. E fa specie, soprattutto perchè in attacco ha Messi, Aguero e Higuain, ovvero il meglio delle punte presenti in Spagna, Inghilterra e Italia. E' già la seconda partita autografata da Leo Messi, se continuerà su questa strada, acquistando fiducia e senza sonnecchiare costantemente, potrà essere finalmente il suo Mondiale. La prova definitiva. Imbarazzante però il livello di gioco dell'Albiceleste. L'Iran va elogiato perchè ha anche sfiorato il vantaggio in un paio di contropiedi, Queiroz avrà anche fallito allenando Real e Portogallo, ma tatticamente ha dimostrato di capirne molto di più rispetto alla media dei mister presenti in Brasile.
Tattica che è stata latitante nel bellissimo match tra Nigeria e Bosnia. Una marea di solisti, giocate personali a iosa invece di aperture scontate al compagno meglio piazzato. Una volta ogni tanto una partita così ci vuole. Grandissimi solisti i bosniaci, a forza di guardarsi allo specchio ignorando il concetto di squadra, son riusciti ad ottenere l'eliminazione dopo due partite. La Nigeria ha vinto 1-0 riscattando l'opaca prova contro l'Iran, dimostrando alcune discrete individualità (Emenike su tutti). Da riconoscere però l'ingiustizia di una rete regolarissima annullata a Dzeko sullo 0-0 e un palo dello stesso Edin al 91'.
La Germania impatta 2-2 contro il Ghana. Partita veramente bella. La Germania con il consueto tiki taken, scopre il suo lato debole, ovvero una difesa altissima che può diventare facilmente preda del contropiede avversario. E il Ghana va a nozze. Quindi girandola di occasioni per 90 minuti, con i panzer tedeschi fisicamente a terra nell'ultimo quarto d'ora. Klose segna la rete numero 15 ai Mondiali agguantando Ronaldo nella classifica di tutti i tempi, chapeau. Menzione di merito per "Er Mutanda" Muntari: ha giocato per circa mezz'ora con i pantaloncini abbassati sotto il sedere. Trovata pubblicitaria/mediatica o semplicemente nuovo modo per raffreddare il motore?
Partite di oggi stile Polpopol: Belgio-Russia 0-0, Corea del Sud-Algeria 2-1 (Park Chu-Young, Feghouli, Lee Chung-Yong), Usa-Portogallo 1-1 (Ronaldo, Zusi).

martedì 17 giugno 2014

MONDIARIO DIA 6

Immagine tratta da cbc.ca e modificata su befunky.com
Diario Mondiale. Giorno 6.
Panzer. Tiki-taken. Germania spazza via tutto. Cristiano Ronaldo e il suo pessimo Portogallo. 4 gol senza punte di ruolo, rinunciando sia a Schweinsteiger che a Podolski che a Klose. Un attacco con Kroos, Gotze, Ozil e Muller che si scambiavano e fraseggiavano stile Guardiola. Il buon Thomas Muller che arriva a fare una tripletta e a qualcosa come 8 reti in 7 partite al Mondiale a soli 24 anni, notevolissimo.
Germania favorita, molto forte, un palleggio molto buono e grandi scambi sulla trequarti, il tutto condito da una fisicità prorompente.
Portogallo pessimo. C'è Ronaldo (non al meglio) e il nulla cosmico. Se poi Pepe con i capelli fa le stesse "pepate" di quando non li aveva, lasciando la squadraccia in 10 già nel primo tempo, allora le prospettive sono pessime.
In serata Ghana e Usa hanno completato il girone. Vittoria americana, con una squadra tecnicamente così e cosà ma compatta nel suo 4-4-2. Complimenti a Klinsmann (beccato a cantare l'inno americano!!!). Tutta grinta, fisicità e raddoppi sui portatori di palla avversari. Il Ghana era più tecnico, ma non ha per nulla convinto. Tatticamente messo malissimo. Che sia la volta buona per gli Stati Uniti per emergere? Bella lotta con il Portogallo sgangherato visto a Salvador.
Ieri anche Iran-Nigeria, una partita terribile. 0-0 nauseante tecnicamente e tatticamente. Velo pietoso. Passeranno Bosnia e Argentina in quel girone, senza sorprese.
Oggi atteso esordio del Belgio, contro l'Algeria. Lukaku, Hazard, De Bruyne, Mertens, Fellaini, Dembelè, Kompany guidano la Golden Age belga, il manico (mister Wilmots) non è dei migliori, ma la forza delle sue giovani stelle potrebbe essere più forte di un allenatore scarso.
Pronostico 3-0 (Lukaku, Hazard, Lukaku). Nello stesso girone Russia e Corea del Sud si incontreranno, esordio per Fabio Capello. Vinceranno i russi soffrendo, 1-0 con Kerzhakov.
E torna in campo anche il Brasile contro il Messico, confermati da Scolari i 12 scesi in campo contro la Croazia, gli 11 + Aiutinho. E' ora di dare una svolta e giocar bene, perchè il Messico è bello rognosetto. Vinceranno, 2-0 con Neymar e Fred. E senza Aiutinho, si spera.

mercoledì 16 ottobre 2013

WORLD CUP 2014: CHI C'E' E CHI NON C'E?

Immagine tratta da wikipedia.com
Le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2014 sono quasi giunte alla loro conclusione, se si escludono gli spareggi che a novembre definiranno le ultime partecipanti al torneo. Dati alla mano, analizziamo un po' questi risultati e vediamo chi ce l'ha fatta, chi è ancora in corsa e chi invece non parteciperà alla manifestazione.
FAVORITE: Brasile su tutti, perché gioca in casa e perché è in crescita con il ritorno di Scolari. Con lui la Spagna campione uscente e dominatrice in Europa, le promettenti Germania e Olanda e l'Argentina di Messi, in cerca del passo che lo metta definitivamente alla pari con Maradona. L'Italia, come detto da Buffon e Prandelli, parte in terza fila ma può stupire tutti. Più defilata l'Inghilterra, che al di là del nome sembra inferiore alle altre serie pretendenti alla vittoria.
CONFERME: Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, che una volta erano le cenerentole del torneo, e adesso non fanno notizia con la loro presenza nei Mondiali. Conferme anche per Australia e Svizzera, entrambe al terzo torneo consecutivo, e per Honduras e Cile, qualificate anche a Sud Africa 2010. Con un piede in Brasile anche il Ghana, dopo il 6-1 rifilato all'Egitto nell'andata degli spareggi africani.
NOVITA' E RITORNI: Come da tradizione, anche questo Mondiale avrà almeno una prima volta: quello della Bosnia Herzegovina di Dzeko e Pjanic, che dopo due spareggi consecutivi persi tra Mondiali ed Europei agguanta finalmente la qualificazione ad un torneo importante. Tante anche le formazioni che dopo molto tempo tornano ad assaporare il gusto di questa competizione: Iran, Costa Rica ed Ecuador mancavano dal 2006, Russia e Belgio dal 2002, la Colombia addirittura dal 1998. Attenzione proprio a queste ultime tre squadre, la prima perché ospiterà la prossima Coppa del Mondo e ci tiene a fare bene, le altre perché hanno gruppi giovani e talentuosi e possono lasciare il segno.
INCERTE: Appesi agli spareggi i destini di molte formazioni, illustri e non, che dovranno aspettare novembre per conoscere il loro destino. In Europa, tra le otto squadre ammesse Portogallo, Francia e Svezia sono le favorite, ma occhio agli incroci pericolosi, in cui spera soprattutto la sorprendente Islanda per ottenere una storica prima volta. In Africa, detto del Ghana, sono alte le quotazioni di Costa d'Avorio (gioca in campo neutro contro il Senegal, 3-1 l'andata), Nigeria (2-1 in Etiopia, ritorno in casa) e Camerun (0-0 in Tunisia), sogna il Burkina Faso che dovrà difendere in Algeria il 3-2 della prima sfida. Nei playoff misti tra Asia, Oceania e Americhe, favoritissimi il Messico e l'Uruguay, che se la vedranno rispettivamente con Nuova Zelanda e Giordania, avversarie sulla carta non proibitive per loro.
ASSENTI: Nessuno scalpo illustre finora, ma qualche campione rimarrà tristemente a casa quest'estate. In Europa, sono fuori tra le altre la Slovacchia di Hamsik, fatale proprio all'Italia nel 2010, il Galles di Bale, e inoltre Turchia, Serbia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca e Irlanda, che pure negli ultimi anni erano salite alla ribalta. In Africa, spiccano l'eliminazione del Marocco, dell'eterno incompiuto Mali e del Sud Africa, che aveva ospitato l'ultimo Mondiale. In Asia è ufficiale il ridimensionamento dell'Arabia Saudita, presenza fissa ai Mondiali fino a qualche anno fa, e ancora incompleta la Cina, presente solo nel 2002. Poche sorprese nella Concacaf, in Sud America rimane fuori su tutte il Paraguay dopo quattro Mondiali consecutivi. Svanita già da tempo la favola di Tahiti, che ha giocato la Confederations ma è stata eliminata nelle qualificazioni.
Appuntamento a novembre e, soprattutto, a dicembre, quando il sorteggio dei gironi e gli spareggi ci diranno qualcosa in più su quella che sarà una lunga, bollente estate calcistica.

giovedì 25 aprile 2013

UNA CHAMPIONS PER PANZER?

Immagine tratta da ilsole24ore.com
Ha detto una volta Gary Lineker, grande attaccante inglese degli anni Ottanta, che "il calcio è uno sport semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine vincono i tedeschi." Questa sua teoria non ha sempre trovato delle conferme in anni recenti (soprattutto quando gli avversari della Germania eravamo noi italiani), ma ieri si è clamorosamente rivelata vera. La severa lezione di calcio impartita dal Borussia Dortmund al Real Madrid segue di appena ventiquattr'ore l'altra netta batosta subita dal Barcellona contro il Bayern Monaco nelle semifinali di Champions League. La doppia sfida tra Germania e Spagna, finora, non ha avuto storia, a Wembley già iniziano a preparare i vessilli tedeschi, perché una finale tutta teutonica è molto più che una probabilità in questo momento.
Dopo le tante, forse troppe parole della vigilia tra i tecnici Klopp e Mourinho, ieri come sempre è stato il campo a dire la sua, e l'ha fatto con un verdetto impietoso: questo Borussia è una squadra, il Real visto ieri sera proprio no. I giovani tedeschi non hanno minimamente sofferto la pressione di una sfida tanto importante e sentita, sono scesi in campo con la sfrontatezza e la voglia di chi sa che un'occasione del genere capita poche volte nella vita. Di fatto non c'è stata partita, l'organizzazione e la determinazione dei ragazzi di Klopp hanno fatto la differenza, e anche dopo il gol praticamente regalato agli avversari i gialloneri non si sono abbattuti, anzi hanno disputato un secondo tempo rabbioso prendendosi meritatamente la vittoria con un secco 4-1. Grandissima la prova corale della squadra, sugli scudi il regista di centrocampo Gundogan, l'inarrestabile esterno offensivo Reus e il centravanti Lewandowski, autore di tutte e quattro le reti. Se si esclude il portiere e capitano Weidenfeller, tutti gli altri giocatori in campo sono nati tra il 1985 e il 1992, e la maggior parte di loro viene dal vivaio del club o è stata acquistata a prezzo davvero basso. La politica intelligente della dirigenza renana ha portato una squadra in difficoltà e senza pretese alla ricostruzione e al sogno di una finale di Champions, un vero esempio per tutti coloro che amano il calcio. Per contro, il Real ha mostrato preoccupanti limiti di gioco, carattere e concentrazione, e se dopo il primo svantaggio ha comunque preso campo e cercato il pareggio, nella ripresa si è letteralmente sciolto davanti alla pressione indemoniata dei tedeschi. Ronaldo da solo non può fare miracoli, il portiere Diego Lopez ha tenuto in piedi la baracca con un paio di grandi parate, ma in difesa la coppia Pepe-Varane ha sofferto le pene dell'inferno, in mezzo al campo Xabi Alonso ha totalmente sbagliato partita, e in generale il Real ha dato l'impressione di puntare tutto solo sulle ripartenze, una tattica che come si è visto in Europa non paga. Ci vorranno un'altra squadra e una vera impresa martedì al Bernabeu, lo esigono il prestigio, la storia e i tanti soldi spesi per costruire quella che dovrebbe essere la migliore squadra del mondo. Finora gli spagnoli hanno sempre eliminato i tedeschi nei doppi confronti in Champions, e con tanto talento a disposizione il miracolo è ancora possibile.
Solo un giorno prima, come detto, avevamo assistito ad un'altra impressionante lezione di calcio, addirittura più netta se si analizza non solo il 4-0 secco del Bayern sul Barcellona, ma il modo in cui questo risultato è arrivato. I tedeschi hanno già in tasca la Bundesliga e sono in finale di Coppa nazionale, ma puntano chiaramente alla vittoria in Champions, obiettivo solo sfiorato negli ultimi anni. Dopo le prove di forza con Arsenal e Juventus, è toccato ai blaugrana assaggiare la voglia di successo e la determinazione dei bavaresi, padroni del campo per tutta la gara e mai messi in difficoltà dagli avversari. Il tiki-taka dei catalani non si è visto, il Bayern ha mantenuto il controllo del gioco e colpito a volte con facilità irrisoria, sfruttando la grande giornata di Muller, Robben e Ribery, giocatori stellari che se sono in giornata fanno sempre la differenza. Schweinsteiger e Martinez hanno surclassato il centrocampo avversario, annullando Xavi e Iniesta, mentre la difesa non ha concesso nulla a Messi e compagnia, con il portiere Neuer che non si è nemmeno sporcato i guanti. Heynckes sovrasta Villanova tatticamente, lo batte proprio in quello che doveva essere il suo pane quotidiano, aggressività e possesso palla, e forse pone la parola fine al lungo ciclo della squadra catalana, che ha portato tanti successi negli ultimi quattro anni. Il Barcellona è tornato quello di San Siro, che non tirava in porta nemmeno per sbaglio, in difesa ballava in maniera preoccupante e rischiava seriamente l'eliminazione. Allora prese due gol e riuscì a rimontarli in casa, stavolta ce ne vogliono cinque per andare avanti, e contro quella che appare una corazzata l'impresa sembra davvero impossibile. E intanto in Germania cominciano già a interrogarsi: servirà davvero Guardiola a una squadra così? Ai posteri l'ardua sentenza...
La Spagna ha una settimana intera per preparare la rivincita, caricarsi e dare il tutto per tutto nelle due sfide interne, la Germania nello stesso tempo studierà le contromosse ad ogni possibile "remuntada" e si aggrapperà probabilmente alla cabala: anche lo scorso anno Real e Barça, favorite per giocarsi la Coppa, giocarono l'andata in trasferta perdendola e in casa non riuscirono a ribaltare il risultato. Se davvero sarà così, se a Wembley sventoleranno solo bandiere tedesche il 25 maggio, allora questa volta la teoria di Lineker sulla superiorità della Germania nel calcio si sarà rivelata decisamente esatta.

martedì 5 giugno 2012

PrOnOsTiCaNdO "UEFA EU 2012 Poland-Ukraine"




Immagine tratta da passioneinter.com

Il tormentone del calcioscommesse sarà presto sostituito dal calcio giocato.
Partono infatti gli Europei di Polonia ed Ucraina, e noi poveri scommettitori ci diletteremo nuovamente a pronosticare tutto quello che si può come semplice passatempo.

Iniziamo con le  prime vittorie che sembrano più agevoli nei gironi eliminatori:
POLONIA - GRECIA 1
I padroni di casa non falliranno la partita inaugurale. Ottimi elementi nel team e un ottimo bomber.

OLANDA - DANIMARCA 1
L'Olanda partirà e arriverà a mille, azzardiamola, anzi, già finalista.

ITALIA - CROAZIA 1
Tra le polemiche gli azzurri si troveranno già a dover ottenere 3 punti per forza e non sbaglieranno.

SPAGNA - REP.IRLANDA 1 
Magari la prima sarà prima un pareggio e anche la Spagna dovrà far bottino pieno alla seconda.

DANIMARCA - GERMANIA 2
Pronostico sicuro sarebbe il gol o l'over, ma i tedeschi in un girone di ferro hanno i 3 punti + agevoli.

INGHILTERRA - UCRAINA 1 
Della top six è il risultato meno sicuro, però l'Ucraina grandi cose non ha mai fatto. 1a0?


Proseguiamo con scommesse "simpatiche" lanciate dai bookmakers, come pronosticare chi segna di più fra due giocatori di selezioni differenti:
SCHWEINSTEIGER - GERRARD 1. 
Il tedesco ha il vizio del gol e un ottimo tiro, prenderà lo specchio almeno un paio di volte nell'Europeo.
GOMEZ - VAN PERSIE 2
Da questi due nomi forse uscirà anche il capocannoniere. Favorito l'olandese.
MUELLER THOMAS - SNEIJDER 1
Una  punta contro un classico numero 10. La sfida è bella ma Mueller se titolare promette almeno 2 gol.
OLIC - LEWANDOWSKI 2
Trascinato dal giocare in patria contro tanti compagni e avversari tedeschi, il polacco non fallirà.
IBRAHIMOVIC -CRISTIANO RONALDO 2
Il portoghese avrà a disposizione un paio di rigori, Ibra invece non indosserà la maglia del Milan.

Infine analizziamo le due favorite di ogni girone:
GRUPPO A : POLONIA e RUSSIA 
GRUPPO B : GERMANIA e OLANDA
GRUPPO C : SPAGNA e ITALIA
GRUPPO D : INGHILTERRA e SVEZIA (facciamo fuori la Francia nostra eterna rivale).

Divertiamoci con primi marcatori, risultati esatti e chi più ne ha più ne metta, ma non dimentichiamo che per noi è solo un puro divertimento.
Giocate responsabilmente.