lunedì 3 novembre 2014

LA CRITICA ROSSOBLU DEL LUNEDI' /10

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com

Lazio-Cagliari 4-2 (7'Mauri, 25'Klose, 26'Klose, 48'aut.Braafheid, 84'Joao Pedro, 92'Ederson).
- La miniserie positiva di tre turni si interrompe all'Olimpico. Più dei demeriti rossoblu, sono da sottolineare i meriti laziali, specie nel primo tempo. Una Lazio perfetta, inarrestabile, ha trafitto per 3 volte il povero Cragno nei 45 minuti iniziali. Fisico, pressing forsennato e grinta, gli ingredienti di un meritato aggancio al terzo posto.
- Di buono c'è la reazione della ripresa: sono state trovate le trame offensive, sono arrivati due gol. La squadra c'è e lotta, si era a rischio imbarcata epocale e si è reagito mostrando caparbietà e gioco, il che rende meno amaro il k.o.
- Murru aveva sinora inanellato una sola presenza a referto, per pochi minuti. E se ne capisce il perchè: Candreva dalla sua parte ha spadroneggiato, sempre marcato a 3-4 metri di distanza dal terzino sardo. Dovrà migliorare parecchio, è risultato nullo in fase offensiva e disastroso in quella difensiva.
- Bella gara di Benedetti, subentrato in corso d'opera a Ceppitelli. Dal momento del suo ingresso in campo si è dimostrato un gigante. Una discreta iniezione di fiducia per l'imponente centrale difensivo torinese, che si è concesso anche il lusso di un assist vincente di testa. Bravo anche Joao Pedro, più per il gol che per la sua abituale indole confusionaria sul terreno di gioco. Magari potrebbe sbloccarsi pure lui.
- Il centrocampo è stato spazzato via dal fisico e dal pressing di quello della Lazio. Un passaggio totalmente a vuoto per Conti e Crisetig, un pelo meglio Ekdal. 
- Ibarbo si è fatto espellere per un fallo di reazione, dopo aver subito un colpo al ginocchio. E' la solita croce e delizia. Oggi più croce che altro, con due occasioni davanti a Marchetti fallite con la sua classica sufficienza e poca freddezza. Ora dovrà stare ai box (almeno) una partita: che gli serva per riflettere su quanto potrebbe fare grazie ai suoi mezzi, e quanto non fa.

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