martedì 4 novembre 2014

LA CRITICA DEL MARTEDI' /10

Immagine tratta da corrieredellosport.it e modificata su befunky.com
- Genova in paradiso. La Samp del vulcanico Presidente Ferrero è terza e continua la sua marcia trionfale. Batte la Fiorentina, ma soprattutto cambia modulo e fa un bel turnover. Proprio come una grande, o aspirante tale. Mihajlovic ha costruito un giocattolo perfetto, motiva alla grande i suoi uomini ed è tatticamente preparato. Il Genoa continua la sua serie positiva dando spettacolo a Udine: poche balle, il laboratorio rossoblu è l'ambiente ideale di Gasp. Che pare non essersene mai andato. C'è molto di suo in questo quinto posto con vista europea, e il 3-4-3 così criticato nel periodo interista è la sua marcia in più.
- Milano affonda. La crisi di Milan e Inter va al di là delle gare perse, male, contro Palermo e Parma. Restando al rettangolo verde, non c'è uno straccio di gioco da nessuna delle due parti del Naviglio. Tutto è affidato ad azioni estemporanee dei calciatori più talentuosi, e spesso non basta. Il Milan è totalmente in confusione, non si sa cosa vuol fare, tatticamente, da grande: se il contropiede, se un calcio fisico, se un calcio offensivo, se usare una prima punta o un falso nueve. Si brancola nel buio, Inzaghi non pare avere le idee molto chiare. Certo è che quel centrocampo lì, non lo aiuta. Mazzarri deve fare i conti, 7-0 con il Sassuolo a parte, con 2 reti su azione nelle restanti 9 gare. Una miseria. E non piace ai propri tifosi, che lo vedono troppo provinciale. WM è in difficoltà, non sa come dare una svolta e un gioco ai suoi. L'Inter è lenta, avanza lentamente, è macchinosa. E Mazzarri pare un po' rassegnato, forse ha troppa pressione addosso e non riesce a gestirla positivamente.
- Napoli in festa. Se il Napoli è questo, tutto dinamismo, corsa, concentrazione difensiva, allora è possibile la rimonta per i primissimi posti. Ma deve riuscire a proporre calcio anche in trasferta. Con convinzione e determinazione il Napoli può battere chiunque, compresa la Juve meno affamata di Allegri e la Roma stanca di Garcia.
- Si muove la parte bassa della classifica. Delle ultime dieci in graduatoria perdono solo Cagliari e Empoli. Sono vittorie che possono dare un grosso slancio quelle del Parma e Palermo. Il pareggino brutto da vedere di Chievo e Sassuolo, serve più ai neroverdi che ai clivensi, l'Atalanta con lo 0-0 di Torino fa un buon punto, ma accentua una stitichezza imbarazzante (4 gol in 10 gare). Il Cesena pareggia in casa, e prosegue la sua preoccupante astinenza da vittoria che va avanti dal 30 agosto.

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