domenica 9 novembre 2014

LA CRITICA ROSSOBLU DELLA DOMENICA /11

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Cagliari-Genoa 1-1 (16'Farias, 53'aut.Rossettini).
- Tre sfortune: l'autorete di Rossettini, un po' goffa, che fa pareggiare un Genoa che attaccava stentando a buttarla dentro; l'erroraccio di Longo sul rigore sbagliato da Avelar: un tocco facile facile svirgolato in maniera incredibile; l'infortunio di Sau quando si era in vantaggio numerico, che ha ristabilito la parità di uomini appena cinque minuti dopo l'espulsione di Sturaro.
- Al netto di questi episodi girati storti, si è giocato male. Il Genoa ha attaccato spesso e volentieri, ha colpito una traversa con Kucka (che ha trovato risposta nel palo di Conti su punizione) e ha imbastito molte manovre pericolose. I sardi in fase d'offesa sono stati parecchio confusi e casuali.
- Il Cagliari va in difficoltà contro il pressing alto e un centrocampo molto fisico. Così è stato con la Lazio e così oggi con il Genoa. Anche in questa gara il reparto più in sofferenza è stata la linea mediana, con Ekdal e Joao Pedro volenterosi ma evanescenti e Conti che ha sbagliato parecchio in avvio di match.
- La sensazione per lunghi tratti della gara è stata che gli undici messi in campo da Zeman fossero tecnicamente inferiori agli avversari: controlli di palla approssimativi, numerosi passaggi sbagliati e movimenti dei compagni non letti dai portatori di palla. 
- E anche l'attacco non entusiasma. Cossu non punta mai la porta, ripiega sino in difesa rendendosi poi nullo in fase offensiva. Sau non era in giornata, e quando, da esterno, poteva fare la differenza si è infortunato e ha lasciato la squadra in 10. Farias è un ibrido: una specie di attaccante esterno tecnico, ma non troppo veloce, un po' egoista e che spesso si allunga la palla, sbagliando passaggi elementari. Per carità, ha segnato un gran gol anticipando Perin, ma per il resto della partita si è eclissato. Longo è super acerbo: legnoso, fa a sportellate, è molto aggressivo ma poco concreto. E non pare uno che possa segnare: sinora a Cagliari non ha mostrato nessuna delle sue doti.
- "Arredatece Ibarbo". Vedendo gli interpreti di oggi, la freccia colombiana è indispensabile per puntare a creare qualcosa di pericoloso in attacco, sia che si innamori della palla senza passarla a nessuno, sia che provi a giocar di squadra.
- C'è difficoltà, non neghiamolo. La squadra zoppica, e parecchio. Si segna, ma in attacco segna solo Sau. Il centrocampo se viene aggredito va spesso in difficoltà, e urgerà trovare dei correttivi. In generale bisogna puntare su organizzazione, corsa e movimenti, piuttosto che sulla tecnica, perchè in parecchie di queste 11 partite, gli avversari son sembrati molto più tecnici degli uomini a disposizione di Zeman.

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