martedì 27 agosto 2013

-37

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Dopo la brillante vittoria del Rocco di Trieste che ha dato il via al campionato del Cagliari, si intravedono solo trappole disseminate per la via.
A partire dai complimenti, piovuti a destra e a manca, con i soliti signorotti dei salotti sportivi televisivi, che si lanciano in lodi sperticate, parlando con una certa disinvoltura di "parte sinistra della classifica", di "zona europea", di "rosa di alto livello".
Dobbiamo riconoscere che il Cagliari ha giocato bene per 70'-75', ma anche che poi si è rinchiuso impaurito a difendere il 2-1. E' andata bene, perchè il palo di Livaja sulla fantasiosa uscita a vuoto di Agazzi grida ancora vendetta in casa bergamasca.
I due gol dei rossoblù vengono da due azioni giocate, palla a terra, come non se ne vedevano da tempo. Le gemme dell'assist volante di Sau per l' 1-1 di Nainggolan e il via all'azione con un'apertura sontuosa di esterno di Pinilla per la rete del 2-1 finale di Cabrera, sono giocate tecniche di altissimo livello, incastonate in un'intelaiatura di squadra solida e collaudata.
Certo, tenere in panchina Ibarbo e Astori, valutati 15 e 17 milioni dal sodalizio del presidente Cellino, fa sorgere invidie in più di un allenatore, tipo Allegri, che dalla panchina del Milan nella sconfitta di Verona ha fatto entrare Emanuelson e il Primavera Petagna. La staffetta Sau/ Ibarbo se la possono permettere pochissime squadre nella massima serie.
Il Cagliari sino al 27 Agosto ha trattenuto tutti i big, e ha schierato i 5 milioni richiesti per Agazzi, i 18 per Nainggolan, e fatto accomodare in panchina i suddetti 15 per Ibarbo e 17 di Astori, 55 milioni virtuali solo tra questi quattro, tralasciando le valutazioni sicuramente elevate per Sau e Pinilla. 
Ma il valore di mercato non corrisponde matematicamente al valore sul campo. I troppi elogi potrebbero far "sedere" i rossoblù, e la vittoria con l'Atalanta è comunque da calibrare.
Di fronte si aveva la classica squadra di media classifica, che però aveva cambiato modulo. Con il 4-3-3 del primo tempo, i bergamaschi non l'avevano praticamente mai vista, mentre con il 4-4-2 della ripresa hanno retto meglio il campo e nel finale di gara hanno assediato la porta di Agazzi. 
Se il rocker Cellino non cadrà all'altra trappola di cadere in tentazione e dare all'amico Galliani il nazionale Astori, l'immobilismo sul mercato (esclusa la provvidenziale cessione di Thiago Ribeiro) potrebbe essere la miglior mossa degli ultimi anni. Sperando che la grana stadio si risolva entro poche settimane. 
Intanto è doppio -37. Di giornate mancanti alla fine e di punti mancanti per la quota salvezza. Bene così.

Pagelline: Agazzi 5,5; Dessena 5,5, Rossettini 6, Ariaudo 6,5, Murru 6,5; Nainggolan 7, Conti 7, Ekdal 6 (75'Eriksson 5,5); Cabrera 6,5; Sau 7,5 (71'Ibarbo 6,5), Pinilla 6,5 (88'Nenè sv).
All. Lopez 7.

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