lunedì 3 dicembre 2012

PAGELLARIO SERIE A: QUINDICESIMA GIORNATA

Immagine tratta da laprovinciadivarese.it
Torna, dopo una settimana di assenza, la nostra rubrica dedicata ai giocatori che si sono messi in luce in positivo e in negativo in ogni turno di serie A. Vediamo chi sono i migliori e i peggiori di questo quindicesimo turno di campionato.
MIGLIORI
Claudio Marchisio: Aveva detto di sentire questa partita in modo particolare, lui che è nato e cresciuto a Torino ed ha da sempre indossato i colori bianconeri. Un gol nel derby gli mancava, ne aveva segnati nelle giovanili e in primavera ma mai in serie A. Sabato sera si è tolto anche questa soddisfazione, sbloccando la gara di testa con uno dei suoi inserimenti e chiudendola con un perfetto sinistro a incrociare. Dopo alcune prove un po' opache e sottotono, il Principino si riprende d'autorità il palcoscenico, dimostrandosi di gran lunga il migliore nel centrocampo juventino e non facendo pesare la brutta giornata di Pirlo. Fondamentale in mezzo al campo, leader del presente e del futuro bianconero, se torna quello della scorsa stagione tutta la squadra avrà una marcia in più, in campionato e nelle coppe. Voto 8.
Gokhan Inler: Si era presentato lo scorso anno con una maschera da leone e grandi aspettative, ma non sempre le sue prestazioni in campo avevano convinto il pubblico di Napoli e il tecnico Mazzarri. Il regista svizzero di origine turca si è lentamente guadagnato la fiducia di tutti, e soprattutto in questa seconda stagione è diventato un intoccabile nel centrocampo partenopeo. La gara contro il Pescara è stata un esempio delle grandi qualità, tecniche e fisiche, di questo giocatore: corsa e recuperi tutta la partita, ottima gestione dei tempi di gioco, e due gol con altrettante bordate da fuori area, uno più bello dell'altro. Se il suo regista mantiene questo livello di gioco, il Napoli può davvero sognare quello scudetto tanto desiderato e atteso dai tempi di Maradona. Voto 7,5.
Alberto Paloschi: All'esordio in serie A con il Milan nel 2008, ci aveva messo una manciata di secondi a trovare il gol, e tutti avevano previsto un luminoso futuro per questo attaccante, che a molti ricordava per caratteristiche e senso del gol un certo Pippo Inzaghi. Gli infortuni e alcune annate poco positive hanno rallentato notevolmente la sua carriera e non gli hanno permesso di giocare con regolarità ad alti livelli. Con il Chievo sta cercando di ritrovare un posto da titolare in attacco e la continuità sotto porta, e le ultime prestazioni in questo senso sono state incoraggianti. In casa del Genoa ha realizzato la sua prima tripletta in serie A, mettendo in mostra tutto il suo repertorio e regalando tre punti preziosissimi alla sua squadra. A ventidue anni è ancora considerato una promessa, se fisico e fiducia lo sostengono può diventare un bomber interessante nel campionato italiano. Voto 8.
Simone Perrotta: Destro è stato sicuramente decisivo nella vittoria della Roma a Siena con la sua doppietta, ma noi vogliamo premiare un simbolo della squadra, uno dei pochi superstiti del gruppo che con Spalletti e Ranieri ha sfiorato almeno due volte lo scudetto. Non più titolare inamovibile nella squadra giallorossa, in calo di prestazioni negli ultimi anni, Perrotta si è adattato al ruolo di riserva, pronto ad entrare e dare una mano quando viene chiamato in causa. Il gol segnato a Siena è stato decisivo per indirizzare definitivamente la gara, e dare continuità alla serie positiva della squadra di Zeman, lanciata nella sua rincorsa alla Champions League. E in questa rincorsa, due grandi vecchi come lui e Totti possono essere fondamentali per guidare e motivare un gruppo pieno di giovani e nuovi arrivati. Voto 7.
PEGGIORI
Kamil Glik: Questo derby della Mole resterà certamente nella memoria come quello della sua folle espulsione, che ha decisamente indirizzato una gara che sembrava incerta e combattuta. Il robusto difensore polacco si era distinto spesso per essere un marcatore arcigno, talvolta un po' duro e deciso nei suoi interventi, ma comunque corretto. Contro la Juve però, dopo un buon inizio di partita, si è macchiato di un errore gravissimo, con un'entrata killer su Giaccherini, per di più a metà campo, che gli è costata l'espulsione e ha inevitabilmente condizionato la gara del Toro. La foga agonistica e la grinta c'entrano poco con interventi del genere, falli del genere possono anche rovinare una carriera, e meritano di essere sanzionati con punizioni pesanti. Speriamo che impari presto la lezione. Voto 4.
Gli striscioni offensivi: La scorsa settimana erano stati i "tifosi" del Milan a scatenare le polemiche con uno striscione di pessimo gusto su Pessotto, sabato sera i bianconeri non sono stati da meno con un riferimento a dir poco fuori posto e immotivato al Grande Torino, scomparso in un tragico disastro aereo. Questi sono solo gli ultimi due casi in cui lo sfottò e la provocazione sportiva vengono confusi con ignoranza, cattivo gusto e assenza di rispetto per avversari e amanti dello sport. Il rispetto, appunto, una delle componenti fondamentali del calcio e dello sport in genere, un valore che troppe volte viene messo in secondo piano. E' ora che la Lega e le società intervengano in modo deciso contro questa gentaglia, che infliggano punizioni esemplari e applichino maggiori controlli, perché scene del genere sono indegni del mondo sportivo, e un pessimo esempio per tutti. Voto 2.
Mario Sampirisi: In una difesa, quella genoana, che già in altre occasioni ha ricevuto citazioni in negativo nella nostra rubrica, oggi spicca per demeriti questo ragazzo del '92, che nonostante la giovane età sta giocando con grande continuità in questa stagione. Considerato una buona promessa, non solo per la squadra del Grifone ma anche per la Nazionale azzurra del futuro, ha alternato prestazioni molto positive ad altre decisamente meno convincenti, in cui la sua inesperienza è apparsa piuttosto palese. L'ultima gara contro il Chievo rientra proprio in questa categoria: sempre incerto e in ritardo, ha provocato il rigore del vantaggio ospite e sbagliato il fuorigioco sul successivo raddoppio dei veronesi. Bisogna essere pazienti con lui, è giovane e può ancora crescere molto, anche se il momento difficile del Genoa non concede molto tempo e altri errori. Voto 4,5.
Santiago Garcia: Appena sei mesi fa, in quella stessa porta, il difensore argentino che all'epoca giocava nel Novara si era tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol in serie A, tra l'altro contro un avversario di prestigio come il Milan. Ieri, nella sfida del suo Palermo contro l'Inter, Garcia è andato ancora a segno, ma questa volta non ricorderà certo con piacere la rete, visto che l'ha realizzata nella porta sbagliata. E dire che fino a quel momento si era reso protagonista di una buona partita, insieme a tutti i suoi compagni, imbrigliando la manovra della squadra di Stramaccioni e concedendo pochissime occasioni. Poi, su un cross innocuo da destra, ha realizzato il clamoroso autogol che ha deciso la sfida con un intervento goffo e per nulla necessario. Peccato per la squadra e per lui, che dopo un errore simile finisce inevitabilmente tra i cattivi della settimana. Voto 4.

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