martedì 11 dicembre 2012

PAGELLARIO SERIE A: SEDICESIMA GIORNATA

Immagine tratta da jbfl.blogspot.com
Le vacanze di Natale si avvicinano, e con loro la fine del girone di andata. Siamo arrivati alla sedicesima giornata di campionato, vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori di questo turno.
MIGLIORI
Zdenek Zeman: Dopo alcune critiche a inizio stagione e qualche dubbio sulla reale efficacia del suo modulo, oltre alle grandi perplessità per il suo rapporto non proprio idilliaco con De Rossi, ora il tecnico boemo si sta prendendo ampiamente la sua rivincita. Il tempo degli esperimenti sembra finito, i ruoli dei titolari sono quasi tutti definiti, e soprattutto il gruppo sembra compatto nel seguire il credo calcistico di Zeman, che ha in Totti il suo primo e più accanito sostenitore. Dopo la sconfitta nel derby, i giallorossi hanno inanellato quattro vittorie consecutive, risalendo nelle zone alte della classifica, perfezionando la fase difensiva e soprattutto regalando momenti di ottimo calcio ai propri tifosi. L'ultima vittoria contro la Fiorentina dell'amato ex Montella è stata un vero e proprio inno al calcio, una partita con continui capovolgimenti di fronte, tanti gol ed emozioni. Come nello stile di Zeman, che adesso non ha intenzione di fermarsi. Voto 8.
Stefano Sorrentino: E' da anni ormai un punto di riferimento per la retroguardia del Chievo, che anche grazie alle sue straordinarie parate è riuscito a strappare spesso la salvezza senza grandi patemi. Figlio d'arte, con una buona esperienza nei campionati esteri e una particolare abilità nel parare i calci di rigore (l'anno scorso ne respinse quattro), Stefano ha scelto di restare a Verona nonostante le molte voci di mercato, una scelta di cuore. A inizio stagione non era sembrato perfetto in qualche occasione, ma nelle ultime partite il suo rendimento è tornato a crescere. A Cagliari gran merito della vittoria va alle sue parate: nel momento di massima difficoltà della sua squadra, con un paio di ottimi interventi ha salvato il risultato, permettendo poi ai suoi compagni di segnare e vincere. Con un estremo difensore così in forma, sarà certamente più facile per Corini e i suoi ragazzi compiere l'ennesima impresa e ottenere la salvezza. Voto 7,5.
Gonzalo Bergessio: C'è poco da fare, la sua presenza in campo cambia la fisionomia dell'attacco catanese. Senza di lui, la squadra ha mostrato notevoli difficoltà in fase realizzativa, e i suoi gol erano indispensabili per rialzare la testa dopo le due sconfitte consecutive nel derby contro il Palermo e in casa contro il Milan. Dopo aver già lasciato il segno con una doppietta contro il Cittadella in Coppa Italia, Gonzalo si è ripetuto anche a Siena, segnando i due gol che hanno ribaltato il risultato e regalato i tre punti alla sua squadra. Attaccante molto solido e tecnicamente ben dotato, Bergessio è il centravanti ideale per la formazione catanese, l'uomo giusto per finalizzare il lavoro del centrocampo e degli esterni. Montella, suo allenatore lo scorso anno, lo vorrebbe a Firenze, ma lui per il momento sta bene sotto l'Etna, dove spera di continuare a lasciare il segno a suon di gol. Voto 7,5.
Fredy Guarin: E' arrivato in Italia da quasi un anno, ma la sua prima stagione è stata piuttosto travagliata per un lungo infortunio, che l'ha fatto esordire solo nelle ultime partite. In estate, l'Inter ha creduto in lui e ne ha confermato l'acquisto dal Porto, e adesso Fredy sta facendo vedere che i soldi per lui sono stati spesi più che bene. Centrocampista fisicamente molto dotato, con una grande abilità negli inserimenti e un tiro molto potente, è un'arma tattica preziosa per mister Stramaccioni, sia che parta dalla panchina, sia che venga schierato come titolare. La vittoria contro il Napoli è in gran parte merito suo: splendido l'inserimento su schema da calcio d'angolo con cui ha segnato il vantaggio, ottima la giocata con assist per Milito in occasione del raddoppio. Elemento sempre più importante nel centrocampo dell'Inter, è un giocatore che sta crescendo sempre di più, e che può diventare una colonna di questa squadra, per il presente e per il futuro. Voto 8.
PEGGIORI
Ruben Olivera: In una partita che è stata un vero e proprio spot per il calcio, l'unica nota stonata arriva del centrocampista viola, schierato titolare per sostituire lo sfortunato Pizarro. Occasione sprecata dall'uruguaiano, che non solo gioca una partita sottotono, ma si macchia anche di un bruttissimo gesto: al ventesimo del primo tempo, dopo aver commesso un duro fallo su Pjanic, pesta volontariamente il polpaccio dell'avversario. Il suo comportamento scatena una piccola rissa, ma l'arbitro non si accorge del fattaccio e gli da solo il cartellino giallo, permettendogli di terminare almeno il primo tempo, poi ci pensa Montella a sostituirlo. Oggi presumibilmente arriverà la squalifica del giudice sportivo, che tende a non lasciare impunite simili azioni, così il giocatore avrà modo di riflettere sulla sua pessima condotta. Voto 4.
Jean Francois Gillet: Non è sicuramente il periodo migliore per il portiere belga del Torino, che già nel derby contro la Juventus aveva mostrato qualche incertezza, anche se poi non aveva avuto particolari colpe sul risultato finale. Contro il Milan, invece, parte delle responsabilità della sconfitta ricade soprattutto sulle sue spalle. Non è perfetto sul tiro-cross da cui nasce il gol del vantaggio di Nocerino, fa ancora peggio quando si lascia sfuggire un pallone innocuo e lo regala a El Shaarawy per la rete che chiude definitivamente la gara. Voluto da Ventura che già lo aveva allenato al Bari, fino a questo momento Gillet si era comportato bene, ma nelle ultime giornate è apparso molto insicuro e impreciso, e una squadra che lotta per arrivare alla salvezza ha bisogno di un portiere sempre affidabile. Da ritrovare al più presto. Voto 4,5.
Christian Maggio: Ma che fine ha fatto il calciatore che fino a un anno fa arava la fascia destra, sfornava assist preziosi per i compagni e con i suoi inserimenti metteva in crisi le difese avversarie? L'annata dell'esterno difensivo del Napoli e della Nazionale non sta andando molto bene, Maggio non ha reso come suo solito in questo inizio di stagione, e la sua assenza sulla fascia destra si fa sentire. Contro l'Inter ha responsabilità su entrambi i gol, chiudendo in ritardo su Guarin prima e poi facendosi saltare con facilità da Pereira nell'azione che porta al raddoppio, ma soprattutto si divora letteralmente il gol del pari, appoggiando di fatto la palla ad Handanovic da ottima posizione. L'anno scorso a San Siro aveva mandato in crisi la difesa nerazzurra, stavolta è stato lui ad uscire con le ossa rotte da questa sfida. Voto 4.
Nicola Pozzi: L'attacco della Sampdoria è stato letteralmente martoriato dagli infortuni in questo inizio di campionato, con il solo Icardi che sta sostenendo nelle ultime gare il peso offensivo della squadra. Il suo rientro contro l'Udinese è sembrato un'ottima notizia, ma il giocatore ha dimostrato di essere ancora molto lontano dalla sua forma migliore. In un tempo, non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, e soprattutto ha la grave responsabilità di fallire il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. L'anno scorso la sua presenza in squadra era stata fondamentale, con i suoi venti gol complessivi tra campionato e playoff aveva trascinato la Samp all'immediata promozione dopo un solo anno di serie B. La squadra di Ferrara si aspetta molto di più da lui, soprattutto ora che Maxi Lopez ed Eder sono infortunati. Voto 4,5.

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