domenica 23 dicembre 2012

PAGELLARIO SERIE A: DICIOTTESIMA GIORNATA

Immagine tratta da epicfootball.org
La serie A è quasi arrivata al giro di boa, con le partite di ieri si chiude ufficialmente l'anno solare 2012, e nella ripresa di gennaio si giocherà l'ultima partita di questo interessante girone di andata. Vediamo un po' chi sono i migliori e i peggiori di quest'ultima giornata di campionato.
MIGLIORI
Romulo Eugenio Togni: Da perfetto Carneade, ad eroe per una notte. Il brasiliano del Pescara è l'autore del gol che decide la sfida contro il Catania a tempo ampiamente scaduto, e che regala tre punti preziosissimi alla formazione abruzzese. Non più giovanissimo visti i suoi trent'anni da poco compiuti, Togni ha giocato a lungo nelle serie minori del calcio italiano, con una brevissima puntata in serie B ad Arezzo, senza successo. L'anno scorso, Zeman l'ha portato a Pescara per farlo diventare il regista del suo centrocampo, ma l'esplosione di Verratti l'ha relegato in secondo piano. Questa stagione era iniziata male, Stroppa non lo vedeva e lo mandava regolarmente in tribuna, la cessione nel mercato di gennaio sembrava più che una certezza. Poi, con l'arrivo di Bergodi è diventato titolare inamovibile del centrocampo biancoazzurro, e dopo il gol di sabato sera difficilmente lascerà il suo posto. Voto 7.
Alessandro Matri: Nel valzer delle punte bianconere, stavolta tocca al centravanti di scuola Milan prendersi il proscenio per una notte e diventare il protagonista della vittoriosa rimonta della Juve sul Cagliari, sua ex squadra. Lo scorso anno, anche se con prestazioni altalenanti e con un lungo digiuno nella seconda parte di stagione, era stato il capocannoniere dei torinesi in campionato, e aveva segnato gol pesanti nella vittoria dello scudetto. In questa stagione, con il ritorno di Giovinco e le buone prestazioni di Quagliarella, è diventato di fatto la quarta punta della formazione di Conte, e si è accontentato di poche apparizioni, spesso deludenti. Sabato sera, con il suo ingresso in campo ha dato in qualche modo la scossa alla squadra, e con la sua doppietta ha ribaltato il risultato, regalando altri tre punti alla capolista. Qualcuno dice che a gennaio potrebbe partire, ma se recupera fiducia e continuità è probabile che la Juve decida di tenerlo e dargli ancora qualche opportunità. Voto 8.
Stevan Jovetic: Era da un po' che il talento montenegrino non si meritava una citazione nel nostro pagellario, anche per via di alcuni infortuni che lo avevano tenuto lontano dal campo di gioco. JoJo è la stella indiscussa di una squadra che a ogni partita regala gol e spettacolo ai suoi tifosi, esempio perfetto di un mercato equilibrato e giudizioso e di un calcio che cerca il risultato attraverso il bel gioco. A Palermo, Jovetic ha fatto vedere di essere molto vicino alla forma migliore, giocando un'ottima partita e impreziosendola con due gol, il secondo con un preciso "cucchiaio" su calcio di rigore. Oltre alle reti, colpisce il grande lavoro che il ragazzo fa per la sua squadra, con movimenti e giocate che creano sempre pericoli alle difese avversarie e propiziano  le reti dei suoi compagni. Con lui, la Fiorentina si mantiene tra le grandi di questo campionato, e lo fa con pieno merito. Voto 7,5.
Daniele De Rossi: Dopo tante polemiche in questi ultimi mesi, con panchine mai digerite e prestazioni in campo poco convincenti, il centrocampista della Roma torna finalmente protagonista nel suo stadio. Il suo rapporto con Zeman non è stato idilliaco in questa stagione, con il giocatore che non si è adattato facilmente ai dettami tattici del boemo, che per contro gli ha spesso preferito il giovane Tachtsidis o Bradley. Le voci di mercato sul conto di Capitan Futuro si sono sprecate, nonostante un rinnovo di contratto appena firmato e l'amore incondizionato dei suoi tifosi, ma la risposta migliore poteva arrivare solo dal campo. Finalmente titolare contro il Milan, De Rossi ha giocato una partita solida e concreta, con tanto lavoro in copertura e ottime verticalizzazioni in attacco, come quella che ha regalato il 3-0 a Lamela. Se rimane a questi livelli può essere la ciliegina sulla torta di una squadra che sta diventando sempre più sicura e concreta. Voto 7,5.
PEGGIORI
Marko Livaja:
Dopo le buone prestazioni in Europa League, che gli sono valse in qualche modo il ruolo di vice-Milito, difficilmente il giovane attaccante croato dell'Inter dimenticherà la partita contro il Genoa. Ragazzo di ottime prospettive, che ha fatto vedere più volte di avere buone qualità e un ottimo fiuto del gol, Marko si è messo in luce già nella scorsa stagione, quando ha conquistato il Campionato Primavera e la NextGen Series, una sorta di Coppa dei Campioni per Under 19, con la squadra giovanile dei nerazzurri. Promosso in prima squadra da Stramaccioni, ha dato buone risposte in Europa League, quando ha spesso giocato da titolare, ma in campionato non ha ancora trovato la gioia del suo primo gol. Contro il Genoa ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, ma ha clamorosamente fallito l'occasione colpendo il palo a pochi passi dalla porta sguarnita. Se vuole diventare un grande attaccante, dovrà evitare di ripetere simili errori. Voto 5.
Anselmo: Nella stessa partita in cui Livaja fallisce il più clamoroso dei gol, un altro giocatore sale alla ribalta per una prestazione non certo memorabile. Il centrocampista brasiliano del Genoa, infatti, riesce nella difficile impresa di entrare in campo, farsi ammonire dopo pochi secondi per una goffa simulazione, e giocare poi talmente male da essere sostituito prima della fine. Primo colpo di mercato nella breve esperienza ligure di Lo Monaco, che lo aveva notato in Brasile già quando lavorava a Catania, Anselmo viene dal Palmeiras, anche se non è mai stato un titolare di questa squadra e viene da due stagioni in prestito in formazioni minori. A Genova non ha lasciato grandi tracce della sua presenza fino a questo momento, con De Canio ha trovato poco spazio e spesso da subentrante, con Delneri i suoi minuti si sono ulteriormente ridotti. Il mercato di gennaio potrebbe sancire la fine della sua esperienza italiana, tutt'altro che memorabile. Voto 4,5.
Emanuele Calaiò: Le grandi prestazioni della scorsa stagione sembrano un lontano ricordo per il centravanti palermitano del Siena, che sta vivendo un periodo piuttosto difficile. Alla sua quinta stagione con la formazione toscana, l'attaccante ha con il tempo conquistato la fiducia e il rispetto dei suoi tifosi a suon di gol e prestazioni di cuore e grinta, confermando quanto di buono aveva fatto vedere a Pescara e a Napoli. Lo scorso anno formava una temibile coppia d'attacco con Mattia Destro, ed è stato a lungo capocannoniere della squadra prima di fermarsi per infortunio. Quest'anno non sta vivendo un grande momento, poche le reti messe a segno, e soprattutto una lunga astinenza che dura ormai da otto partite consecutive. Nell'ultima partita, contro il Napoli, è rimasto ancora una volta a secco, con pochissimi palloni giocabili, e ha completato la pessima giornata rimediando un'espulsione evitabilissima. Senza i suoi gol, la salvezza sarà un miraggio per questo Siena. Voto 5.
Mario Yepes: I ragazzini terribili della Roma di Zeman fanno girare la testa all'esperto difensore del Milan, che trascorre una vera e propria serata da incubo. Schierato al centro della difesa con Mexes, in quella che Allegri ritiene la coppia più affidabile di centrali vista l'assenza dell'infortunato Bonera, il colombiano non risponde nel modo migliore alle aspettative del suo tecnico. C'è il suo zampino praticamente in tutti i gol subit dai rossoneri: perde Burdisso su calcio d'angolo, si fa sovrastare da Osvaldo, tiene in gioco Lamela sul passaggio di De Rossi e infine concede ancora troppa libertà al giovane argentino. Se si pensa che fino alla scorsa stagione al centro della difesa milanista giganteggiavano Nesta e Thiago Silva, il confronto è davvero impietoso. Se la difesa non da sicurezza, i sogni di rimonta in campionato rischiano di rimanere tali. Voto 4.
Auguri di un felice Natale e di un buon inizio di 2013 a tutti i lettori!

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