venerdì 21 giugno 2013

CONFEDERATIONS CUP 2013: PAGELLE QUINTA GIORNATA

Immagine tratta da cronacaoggi.it
Si completa anche la seconda giornata del gruppo B, con la sfida tra i campioni spagnoli e i modesti tahitiani e il match ben più combattuto tra Nigeria e Uruguay. Questo è il nostro giudizio.
SPAGNA
Tattica: In vista di impegni ben più difficili, il tecnico Del Bosque decide di rivoluzionare la squadra inserendo 10 "riserve", anche se la formazione schierata farebbe ugualmente paura a molti. Partita facile facile, occasione buona per questi giocatori per mettersi in mostra e cercare di stravolgere le gerarchie.
Il migliore: Un poker per riscattare qualche annata troppo altalenante e con più ombre che luci. Fernando Torres torna il mattatore di qualche anno fa, facendo a fette con irrisoria facilità la difesa avversaria e mostrando che il fiuto del gol non l'ha perso. Mezzo voto in meno per il rigore sbagliato. Voto 7,5.
Il peggiore: Difficile indicare un peggiore in campo dopo una partita vinta 10 a 0. Diciamo che ci si aspettava qualcosa in più da Cazorla, reduce da una bella stagione nell'Arsenal. L'esterno spagnolo si limita al compitino senza mai eccellere e prende anche un giallo evitabile per proteste. Fa il compitino e nulla più. Voto 6.
TAHITI
Tattica: Contro i Campioni del Mondo e d'Europa in carica, il tecnico Etaeta ripropone una difesa a cinque e una sola punta, puntando a prenderne il meno possibile. Fare fuorigioco a metà campo si rivela un vero e proprio suicidio, ma nonostante la goleada subita la sua squadra riceve applausi e simpatia dal Maracanà.
Il migliore: Se proprio dobbiamo salvare qualcuno nella disastrosa prova dei tahitiani, indichiamo il giocatore con maggior tasso tecnico, ovvero Vahirua. E' l'unico che prova a creare qualcosa e ad inventare per i compagni, ma non trova assistenza e finisce per sparire nel secondo tempo. Voto 6.
Il peggiore: Tutta la linea difensiva si è dimostrata ancora una volta imbarazzante, e più di tutti ci è sembrato in difficoltà Ludivion. Impreciso oltre misura sull'uso del fuorigioco, saltato spesso e con facilità irrisoria dagli attaccanti spagnoli, non ricorderà questa partita come la migliore della sua carriera. Voto 4,5.
Curiosità: La partita di oggi entra di diritto nella storia della Confederations Cup, perché fa registrare il maggior scarto tra due squadre e contemporaneamente eguaglia il record di gol segnati in una singola partita, realizzato da Brasile e Arabia Saudita nelle semifinali del 1999 (8-2 in favore dei carioca).
URUGUAY
Tattica: Dopo la sconfitta contro la Spagna all'esordio, Tabarez decide di cambiare modulo, schiera la difesa a 3 e inserisce Forlan aumentando il peso offensivo della squadra. Soffre un po' la corsa dei nigeriani, e gli avanti non rendono come vorrebbe, ma alla fine ottiene una vittoria meritata che vale di fatto la semifinale.
Il migliore: Nel giorno della sua centesima partita in Nazionale, Forlan si rivela l'uomo decisivo realizzando il gol che di fatto qualifica l'Uruguay al turno successivo. A questo unisce una prestazione fatta di movimento e grande presenza in attacco ma anche in fase di copertura. Passano gli anni, la classe resta. Voto 7.
Il peggiore: A vederlo in campo, sembra che sia rimasto a Napoli e abbia mandato in Brasile il gemello scarso. Cavani non riesce proprio a sbloccarsi in questa Confederations, fallisce gol che in altri contesti segnerebbe ad occhi chiusi, e in generale appare nervoso e poco sicuro. Irriconoscibile. Voto 5.
NIGERIA
Tattica: Rispetto alla sfida facile con Tahiti, mister Keshi mantiene lo stesso modulo con due esterni offensivi e un centrocampo a tre, cambiando solo alcuni uomini. La sua squadra però pecca tremendamente di qualità in mezzo al campo e in attacco fatica a rendersi pericolosa contro la solida difesa uruguaiana.
Il migliore: Il gol e tanto altro al servizio della squadra. John Obi Mikel non porta il numero 10 per caso, anche se la tecnica non è quella di un fantasista di sicuro è il giocatore di maggior talento tra gli africani. Lotta e cerca di costruire le azioni pericolose della sua formazione, ma non trova il giusto sostegno. Voto 6,5.
Il peggiore: Già con la modesta Tahiti aveva mostrato qualche limite, contro l'Uruguay è stato il giocatore più in difficoltà. Ambrose non è mai a suo agio, soffre terribilmente la presenza di Forlan e Rodriguez dalle sue parti e non riesce mai a coprire in modo adeguato, rivelandosi l'anello debole della difesa. Voto 5.
Curiosità: La rete realizzata contro l'Uruguay è una vera e propria rarità per John Obi Mikel, che non ha mai avuto il vizio del gol. Pensate che in Nazionale è appena il quarto in 50 partite, mentre nel Chelsea non ha mai segnato in campionato, limitandosi a due segnature in FA Cup nel lontano 2006-07.

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