martedì 18 giugno 2013

CONFEDERATIONS CUP 2013: PAGELLE TERZA GIORNATA

Immagine tratta da mondopallone.it
Le partite del gruppo B chiudono ufficialmente la prima giornata di questa Confederations Cup 2013. In campo il big match tra Spagna e Uruguay e il meno allettante scontro tra Nigeria e Tahiti. Questo è il nostro giudizio sulle due partite.
SPAGNA
Tattica: Il modulo della Spagna, ormai, è sempre lo stesso da sette anni ad oggi: palla bassa, tanti tocchi di palla per controllare il ritmo e poi improvvise accelerazioni per colpire. Con Soldado si torna ad impiegare una vera punta centrale, il tasso tecnico superiore fa la differenza, in una vittoria molto più netta del risultato.
Il migliore: Non è un caso che sia stato proprio lui a regalare alle Furie Rosse il loro primo titolo mondiale. Iniesta se è in serata è il miglior centrocampista del Mondo, contro i mediani uruguayani fa quello che vuole, è in tutte le azioni pericolose e sfiora anche la marcatura personale. Dominante. Voto 7,5.
Il peggiore: Come si fa a trovare un peggiore in una partita così? Dovendo fare un nome, diciamo Arbeloa, ma senza particolari demeriti per il terzino del Real. Diciamo che paga la minore attività rispetto al compagno di reparto Jordi Alba, ma la sufficienza la merita ugualmente. Voto 6.
URUGUAY
Tattica: Contro i maestri del palleggio spagnoli, Tabarez si affida alla grinta dei suoi giocatori e ad un 4-4-2 che dovrebbe sfruttare l'estro di Ramirez e Rodriguez. Non va come sperava, proprio sulle fasce i suoi vengono dominati in lungo e in largo, rischiando un passivo ben più pesante dell'1-2 finale.
Il migliore: Il voto di sufficienza viene ottenuto solo per lo splendido gol realizzato nel finale. Suarez è senza dubbio il giocatore di maggior classe dell'Uruguay alla pari con Cavani, e lo dimostra sfruttando uno dei pochi palloni utili. La riscossa della squadra deve partire da lui. Voto 6.
Il peggiore: Tutto il centrocampo della Celeste naufraga amaramente, il simbolo forse delle difficoltà è Gargano, sballottato a destra e sinistra dal palleggio spagnolo. Impreciso, incapace di opporsi all'avversario, esce dalla gara frastornato e stremato. Sottotono insomma, come tutta la squadra. Voto 4,5.
Curiosità: Con la rete di ieri, Suarez è arrivato a quota 33 centri con la maglia dell'Uruguay, eguagliando il primato che appartiene al suo compagno di squadra Forlan. La differenza sono le presenze e l'età: 99 per Forlan, 34 anni, contro le 65 di Suarez, che di anni invece ne ha appena 26.
NIGERIA
Tattica: Contro un avversario non certo irresistibile, gli africani optano per un modulo spregiudicato, con due esterni molto offensivi a sostegno dell'unica punta e una spinta continua sulle fasce. Partita facile facile, qualche amnesia difensiva di troppo, che contro Spagna e Uruguay non saranno permesse.
Il migliore: La tripletta rende merito alla prestazione di Oduamadi, che fa letteralmente a fette la difesa tahitiana, non certo impenetrabile di suo. Veloce e tecnico, l'esterno di scuola Milan può usare questa vetrina per compiere il definitivo salto di qualità e, magari, guadagnarsi la fiducia di Allegri. Voto 7,5.
Il peggiore: Diciamoci la verità, concedere un gol ai modesti tahitiani è segno di scarsa concentrazione e di qualche imprecisione. La difesa nigeriana non è certo perfetta, in particolare Omeruo soffre tutta la gara i modesti attaccanti avversari. Continuando così contro Cavani e Soldado saranno dolori... Voto 5.
TAHITI
Tattica: Difficile parlare di tattica per la Nazionale oceanica, che cerca soprattutto di divertirsi e disputare con dignità il torneo. Difesa a cinque, quattro centrocampisti e una sola punta, con pochi giocatori di livello accettabile. La goleada arriva lo stesso, ma la soddisfazione del gol segnato è uno spot per il calcio.
Il migliore: E' grazie ad un suo gol che Tahiti per la prima volta nella sua storia disputa un torneo calcistico importante. Chong Hue ha deciso la finale di Coppa d'Oceania del 2012, è un attaccante con buoni movimenti e nel primo tempo sfiora anche il gol. E' lui il migliore dei suoi a conti fatti. Voto 6.
Il peggiore: Difficile giudicare una prova imbarazzante come quella della difesa tahitiana, alla fine la somma di errori consegna al portiere Samin la poco invidiabile palma di peggiore in campo. Incredibile la papera sul terzo gol, commette molte altre imprecisioni e non da mai segni di sicurezza ai compagni. Voto 4.
Curiosità: Questa è solo la prima partita di Vahirua con la sua Nazionale. Trentatré anni, una vita passata giocando in Francia, aveva sempre rifiutato le convocazioni per risparmiarsi i lunghi e faticosi viaggi transoceanici. Un'occasione come la Confederations Cup, però, non poteva certo farsela scappare.

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