lunedì 10 giugno 2013

POCHE(R) CHANCES

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Vettel vince, domina, fa il vuoto dietro di sè. Vince il suo primo Gp del Canada in carriera (29°successo in F1) in solitaria. Parte e arriva da solo, nessuno in grado di contrastarlo.
Ritmo infernale e dea bendata che chiude un occhio quando va a pizzicare il muro su un errorino e quando va lungo alla prima curva. Ha doppiato 17 concorrenti: solo in 5 si sono classificati a pieni giri. Si dice che la Red Bull qui in Quebec abbia trovato "la finestra di temperatura" perfetta per far lavorare le Pirelli, ma più che una finestra, il buon Seb pare aver dato una spallata al portone del 4° titolo consecutivo.
I punti su Alonso diventano 36, più di una gara di vantaggio. 
Alonso fa un garone, spinge, sorpassa, si prende qualche rischio, ma arriva secondo, perdendo altri 7 punti. Il risultato massimo possibile, data la qualifica insoddisfacente.
La piazza d'onore viene celebrata come un'impresa, ma la deludente prestazione che l'ha fatto scattare dalla terza fila gli ha tarpato le ali nella corsa al primo posto.
Raikkonen alza bandiera bianca, con una Lotus risucchiata a centro gruppo, doppiata e disastrosa, nona alla fine precipita a -44. Il Mondiale è andato per lui.
Nando deve svegliarsi in qualifica, non si può pensare che la Ferrari, sempre tra le vetture più performanti alla domenica, al sabato debba sempre partire dalla seconda o terza fila. E' un handicap pesante, decisivo. La qualifica è il tallone d'Achille. Ma della Ferrari o di Alonso?
Immagine tratta da formula1.com
Vettel in questo primo terzo di stagione è partito 1°-1°-9°-2°-3°-3°-1°, in pratica sempre nella Top 3 tranne che in Cina. E da queste partenze i risultati sono stati 3 vittorie, un 2°, un 3°, due 4°: male che gli è andata Seb ha incassato 12 punti. Costanza e maturità, condite da una percentuale di errori sempre minore, candidano Vettel prepotentemente al quarto iride consecutivo.
Alonso invece in qualifica presenta un 5°-3°-3°-3°-5°-6°-6°, mai partito in prima fila, con un trend calante non benaugurante. Da queste partenze, sono scaturite furibonde lotte in partenza e nei primi giri, che gli son costate il ritiro in Malesia e uno score che sì annovera due vittorie, e il secondo posto del Canada, ma poco altro: un altro 2° in Australia, ma anche un 7°, un 8° e il ritiro malese prima menzionato.
Newey sembra aver risolto i problemi di passo gara della RedBull, e Vettel da buon soldatino perfetto non sbaglia un colpo. Il -36 è una seria ipoteca sulla vittoria iridata.
Nessun altra corsa in difesa sarà concessa alla Ferrari, coltello tra i denti sin dal sabato. 
Sennò il rischio è quello corso a Montreal, bravo, bravissimo, bella gara, ma altri 7 punti di distacco.

Pagelline: 1°Vettel 10, 2°Alonso 7,5, 3°Hamilton 7,5, 4°Webber 6, 5°Rosberg 5,5, 6°Vergne 8, 7°DiResta 8, 8°Massa 7,5, 9°Raikkonen 4,5, 10°Sutil 5,5, 11°Perez 6, 12°Button 6, 13°Grosjean 6, 14°Bottas 6, 15°Ricciardo 5, 16°Maldonado 4,5, 17°Bianchi 6, 18°Pic 6, 19°Chilton 5,5, RIT.Gutierrez 6, RIT.Hulkenberg 6, RIT.Van der Garde 4.

132Vettel, 96Alonso, 88Raikkonen, 77Hamilton, 69Webber.
201RedBull, 145Ferrari, 134Mercedes, 114Lotus, 51ForceIndia.

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