sabato 11 ottobre 2014

F1 DIARY - 16, SOCHI, QUALIFICHE

Immagine tratta da fia.com
Motorsport is dangerous. The show must go on.
La conferenza stampa della Fia post Suzuka possiamo riassumerla così: il motorsport è pericoloso. Lo show deve andare avanti. 
Charlie Whiting, chiamato a chiarire la dinamica dell'incidente di Jules Bianchi, al fine di appurare eventuali responsabilità del direttore di gara Charlie Whiting (sì, si è auto-giudicato), ha spiegato come le procedure siano state eseguite correttamente in quel di Suzuka. E ha raccontato di come l'incidente sia avvenuto per pura sfortuna.
Perchè Bianchi non ha alzato troppo il piede alla vista delle bandiere gialle ed è andato fuori.
Peccato che, piccolo particolare, Bianchi poi si sia schiantato contro una gru. 
Una gru di 7 tonnellate nel recinto della pista, nella via di fuga. Trovare un mezzo del genere con la gara non neutralizzata, e dunque messa in sicurezza, non è sfortuna. 
Bianchi aveva tutto il diritto di scivolare in un aquaplaning, aveva tutto il diritto di fare un errore (ammesso sia avvenuto), e finire nella via di fuga. 
Ma trattare la presenza di quella gru là, in quel momento, come un meteorite è assurdo. Inconcepibile. Inaccettabile.
E i piloti son tornati in pista, senza alcuna modifica immediata alle procedure. Senza alcuna protezione assorbi-urto ai mezzi di recupero, senza nessuna zona a limitatore inserito in presenza di bandiere gialle. 
Insomma, sono in pista alle stesse condizioni di Suzuka. Ovvero, il meteorite potrebbe accadere di nuovo. Ma nessuno ci pensa. "Valuteremo", "vedremo", "in futuro", "dalla prossima gara", "dal prossimo anno". Situazione eccezionalmente sfortunata, è stata giudicata così. Quindi niente è cambiato a Sochi. E bisogna sperare fili tutto liscio. 
Strana pista quella russa. Con le gomme che invece di degradarsi, miglioravano con il passare dei giri. Si prende la pole Hamilton, ormai in vista mondiale e in stato di grazia. Rosberg è 2° in griglia, 2° in campionato e 2° mentalmente, data l'abbacchiatura sfigopendula mostrata in conferenza stampa. Lodi per Bottas, 3° e autore di un tentativo "impiccato" all'ultimissimo giro da applausi, finito con un errorino, ma pieno di grinta. Splende Button 4°, che sarebbe un peccato appiedare per il 2015, e il gioiellino locale Kvyat. Una quinta posizione da punto esclamativo la sua, il ragazzo del '94 ha talento a palate. La Rossa fa un 7° con Alonso e un 8° con Raikkonen (dopo la penalizzazione di Magnussen), finalmente divisi da soli 62 millesimi. La macchina è quel che è, arriverà quarta in classifica costruttori, e pace. Seb Vettel, il promesso sposo in rosso, è 10°, plafonato volutamente sulle prestazioni del Cavallino. E Massa invece mette sull'asfalto, al solito, il massimo, ovvero il massimo della sfortuna possibile, accusando un guasto alla power unit che lo farà scattare 18°.
Pronostico per domani? Come partono, arrivano, Ham, Rosberg e Bottas. Dal quarto in poi ci saranno bei trenini e gara di gruppo.

#ForzaJules e #KeepFightingMichael. E' un 2014 maledetto, perchè certi termini medici stanno diventando troppo familiari per una generazione di piloti e di tifosi che mai aveva conosciuto il buio così da vicino. Forza ragazzi.
Immagine tratta da news.superscommesse.it

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