sabato 4 ottobre 2014

F1 DIARY - 15, SUZUKA, QUALIFICHE

Immagine tratta da formula1.com
Il tifone Phanfone si scatena 24 ore prima del previsto in Giappone. Tifone mediatico: tutti in attesa della mossa della Ferrari, di Alonso, di Vettel, e il comunicato lo fa la Red Bull.
Forse indispettita da tutti questi rumors, le lattine decidono di prendere tutti in contropiede e sparigliano le carte: ciao ciao ai 4 Mondiali di Ditino Seb e benvenuto a Dani Kvyat. Line-up piloti del 2015 Ricciardo-Kvyat, coppia che dà un senso al programma giovani della Red Bull. I due avranno nome simile (Daniel e Dani) e parlano entrambi italiano. Strana cosa.
Quindi Vettel cambia. Ma non può dire dove andrà, anche se fatica a trattenere i sorrisi quando gli si parla della Ferrari. Che è il suo sogno da quando, ancora bimbo, girava sulla pista di Kerpen del suo idolo, Michael Schumacher. Che gli avrà spiegato due o tre cosine sul significato di vincere con la Ferrari, rispetto al vincere altrove. 
Andrà a sostituire Nando, il cui amore con la Rossa è in crisi da un biennio pieno. Le ragioni della crisi non sono tanto le questioni di pista, ma piuttosto l'ingombrante presenza di due primedonne. Una è la Ferrari e l'altra è proprio il pilota asturiano. La macchina più sognata dai piloti, con più tifosi al mondo, e uno dei migliori driver del mondo che non vanno d'accordo. Strana cosa.
E Alonso fa quasi tenerezza quando dichiara che sarà lui a poter decidere il suo futuro, e scegliere il come, il dove e il quando. Tutto questo per il suo grande lavoro compiuto in F1. Si, ok. Ma sa di quelli che gli dai la pacca sulla spalla e gli dici: "Si, va bene, è come dici tu". 
Non è che abbia tutta queste possibilità di scegliere dove andare, la Red Bull gli ha risposto picche, e parimenti la Mercedes. La Ferrari l'ha scaricato. Rimane la McLaren, Le Mans o il divano. Non è che sia una scelta tra caviale e tartufo. Se è il migliore pilota sulla scena, come sostengono in molti, com'è che solo la McLaren lo vuole? Strana cosa.
E poi, ha lasciato la Renault a fine 2006 dopo aver annunciato già a inizio stagione di aver firmato per la McLaren, quindi va in McLaren, trova Hamilton e svela la Spy Story inguaiando il team (azzerati punti nei costruttori e 100 milioni di dollari di multa), e fugge ancora in Renault dalla porta di servizio. Qui nel 2008 si trova inconsapevolmente in mezzo al caso Singapore che costa la radiazione a Briatore e Symonds. Nel 2009 firma con la Ferrari, con il munifico sponsor Santander che si accolla la penale per rescindere il contratto di Raikkonen, pur di vestirlo di rosso. E cinque anni dopo, anche la Ferrari lo lascia a piedi. Qualche frasetta di troppo qua e là. Poco uomo squadra, lo "scemi/geni" via radio e il desiderio di una Red Bull come regalo di compleanno, gli apici negativi del rapporto. Mondiali vinti zero. Da otto anni Alonso insegue l'iride, che gli sfugge sistematicamente. E da otto anni, dove va, accadono casini, liti e scandali. Strana cosa.
Nando poi non manca di definire alla sua altezza solamente Hamilton, snobbando Vettel, che considera un quadricampione solo per meriti della macchina. E a Maranello lo rimpiazzano proprio con lui. Altra strana cosa.
Ah, ma c'è anche un Gp. Qualifiche inutili, domani il tifone vero spazzerà tutto e tutti. Quindi la griglia sarà una situazione momentanea in attesa delle Safety Car. Le Mercedes volerebbero anche sulla neve, ma occhio sotto l'acqua a Ricciardo e Seb.

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