domenica 14 aprile 2013

IL CAMPIONE E IL GREGARIO

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificato su befunky.com
Non è un caso se nelle prime 5 posizioni del Gp della Cina si classificano i 5 Campioni del Mondo. La differenza tra campioni e gregari è più evidente qui che altrove, in questa gara cervellotica, che al confronto il Sudoku è facile come bere un bicchier d'acqua.
Fernando Alonso va a vincere il suo 31° Gp in carriera, e forse per la prima volta da quando corre in rosso, la vettura è stata all'altezza del suo pilota. La Ferrari più bella e convincente degli ultimi anni, una vittoria mai stata in discussione, un gran passo, una grande gestione degli pneumatici. Un campione al volante, che stacca di 40 secondi il solito e abulico Felipe Massa.
Immagine tratta da formula1.com
Kimi Raikkonen si piazza 2°, partenza da dimenticare, ma ritmo-gara molto consistente. Dopo un giro incredibile in qualifica, riesce a raggiungere la piazza d'onore tenendo a bada Hamilton, nonostante un buco davvero evidente sul musetto, causato da una tamponata a Perez, che l'ha chiuso in maniera poco ortodossa. E Grosjean? A 43 secondi di ritardo. Non lo si vede mai.
Lewis Hamilton, 3°, porta per la seconda gara consecutiva la Mercedes sul podio. Non riesce a difendere la pole dall'assalto di Alonso e viene sopravanzato anche da Kimi al pit stop. Però sta facendo grandi risultati, sempre consistente e pericoloso. La Mercedes sembra, finalmente, una buona vettura. Rosberg invece si ritira, ma sino all'abbandono non esiste nella gara, condotta sempre nelle retrovie. Manca dell'istinto del killer, del campione. E la differenza di punti con Hamilton comincia ad esser importante.
Vettel si classifica 4°. Ma con l'amaro in bocca. Stavolta fa il bravo soldatino e obbedisce al muretto Red Bull, abortendo il tentativo in qualifica, e tentando una strategia molto (e forse troppo) fantasiosa. La tattica delle gomme soft negli ultimi 5 giri finali non paga, ed era consigliata per vetture poco performanti. Nessuno ha idea di dove fosse questo weekend la Red Bull, anche perchè Webber è vittima della sua scuderia. Infatti l'australiano è costretto a partire ultimo causa troppa poca benzina nel serbatoio, ed in gara gli terminano la frittata non avvitandoli una gomma. Dopo i fatti della Malesia, è tutto sin troppo sospetto.
Infine Jenson Button porta la McLaren più lenta delle ultime gare ad un ottimo 5° posto, con una strategia a 2 soste. L'inglese gestisce le gomme perfettamente, con talento ed esperienza.
Il messicano Perez sta sparendo al suo confronto: oggi è fuori dai punti a 28 secondi dal compagno di box.
Alla fine, il Campione paga. E il gregario ne paga le conseguenze.

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