venerdì 19 dicembre 2014

LA CRITICA ROSSOBLU DEL VENERDI' /16

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su befunky.com
Cagliari-Juventus 1-3 (3'Tevez, 15'Vidal, 50'Llorente, 65'Rossettini).
Brutto segno uno Zeman che rinuncia al 4-3-3 per proporre il 4-4-2. Nell'ultima parentesi romana, quando provò il 3-5-2 in Coppa Italia contro la Fiorentina, da lì a poco fu esonerato.
Il Cagliari non è forte, e non ha il giusto atteggiamento mentale per affrontare la Juve con il suo (in teoria) arrembante 4-3-3 . E Zeman l'ha capito e ha schierato la squadra con 4 difensori centrali e 2 terzini, con il solo obiettivo di limitare gli avversari.
Mossa non andata a buon fine, il solito uno-due da knock out nel primo quarto d'ora consente alla Juventus di passeggiare bellamente a velocità di crociera.
Niente più di un allenamento è stata la morbida trasferta del Sant'Elia per gli uomini di Allegri. Cragno, duole dirlo, sta offrendo un rendimento non all'altezza della Serie A. Ieri ha avuto colpe evidenti su 2 dei 3 gol bianconeri. Non è un'eresia affermare che con un portiere decente il Cagliari avrebbe sicuramente qualche punto in più.
Nel secondo tempo tornando a schemi più conosciuti i rossoblu sono sembrati un pochino meglio: netta la differenza in numero di tocchi palla, di movimenti e di atteggiamento dei giovanissimi Donsah e Caio Rangel rispetto agli imbolsiti senatori.
Che metto sul banco degli imputati. Conti, Cossu, che giocano sempre, ma anche Dessena, Pisano e Murru: da loro sta mancando la svolta, non tanto per impegno e corsa, ma proprio come numero di tocchi palla, di movimenti e di atteggiamento.
Lo zoccolo duro non ha digerito la rivoluzione in termini di mentalità. E si gioca in maniera offensiva spingendosi avanti, ma con una mentalità impaurita, difensiva e provinciale. Insomma, il papocchio degli ultimi turni.
Sarà un caso che con Crisetig regista siano arrivati 8 punti in 5 partite (e le uniche due vittorie), mentre con Conti solo 4 pareggini e 11 sconfitte?
Dopo aver visto il Cagliari per 16 partite + 2 di Coppa, il miglior 4-3-3 da mettere in campo sarebbe: Colombi in porta, Balzano, Rossettini, Ceppitelli e Avelar in difesa, Donsah, Crisetig e Ekdal a centrocampo, Ibarbo, Sau e Caio Rangel in attacco. Con Cossu fuori, non perchè non corra o non ripieghi in difesa o non si impegni, ma semplicemente perchè è fuori ruolo, perchè non fa i tagli e i passaggi giusti per giocare in quel modo e perchè non sa tirare in porta. 
Ma una rivoluzione del genere vorrebbe dire mettere i senatori in panchina, tutti. Cosa che creerebbe una guerra interna. La scelta doveva essere fatta in estate, dando una squadra completamente nuova a Zeman, senza strascichi di mentalità o testimoni di stagioni precedenti in cui si vivacchiava di rendita. E invece si è optato per un minestrone per paura di rischiare troppo, e ci troviamo con questo ibrido zemaniano. Pieno di contraddizioni e senza coraggio. 
E chi pagherà? L'allenatore? La vecchia guardia? Ci si tufferà sul mercato, alimentando ancora il minestrone? Risolvere questa situazione sarà il primo duro banco di prova per Giulini e i suoi uomini. E bisogna sbrigarsi, perchè il 6 gennaio è già dietro l'angolo.

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