martedì 9 ottobre 2012

IL MIO CAGLIARI / 7°T

Immagine tratta da youfeed.it e modificata su cartoonize.net

IL PUZZLE TORNA A POSTO

Presentarsi in casa di un Torino reduce da una vittoria in trasferta per 5-1 a Bergamo, senza Pinilla, Cossu e Rossettini, dopo una doppia sconfitta e non uscirne con le ossa rotte sarebbe stato un grande risultato.
Se aggiungiamo una strana coppia al timone della squadra, Ivo Pulga- Diego Lopez, giunti in settimana in sostituzione del triste Ficcadenti, ed entrambi all' esordio da mister, lo 0-1 finale in favore dei rossoblù apparirà una seria impresa.
Il duo di ex storici rossoblù vince ridando grinta e determinazione agli 11 in campo, posizionandoli nel fedele 4-3-1-2 che tanta sicurezza ha dato negli ultimi anni.
Mossa semplicissima quanto determinante. Si riporta Pisano nel suo habitat naturale di terzino destro, si mette un mancino nell' out opposto, Danilo Avelar, si posiziona un trequartista dietro le punte, stavolta Nainggolan per l' assenza del folletto Cossu ed attacco schierato con una prima punta fisica, Nenè in luogo di Pinilla k.o., e una seconda punta veloce e tecnica, ieri Ibarbo.
La squadra difende compatta e sa impostare il giocosa utilizzare concretamente e in velocità i passaggi verticali ed appare sin dall' avvio con un' idea, e convinta di far bene.
Il primo quarto d'ora e la mezzora in avvio di ripresa sono i tratti più convincenti del match per i rossoblù, con un possesso palla pericoloso e ficcante e per nulla sterile. A fine gara sarà al 52%.
Il risultato della gara è poi determinato dagli episodi. Mani di Glik da 3 metri in area su meraviglia di Astori in proiezione offensiva (con tanto di sombrero al difensore). Classico rigore da supermoviole infinite che 3 arbitri danno e 2 no. Testa di Bianchi su punizione da posizione defilata annullata dall' arbitro Celi, erroneamente, con Pisano (sempre lui che sbaglia il fuorigioco) che teneva in gioco l' ariete torinista. 
Ma il Cagliari ha legittimato successivamente al vantaggio con un palo di Ibarbo e con una grande parata di Gillet su tiro a giro di Nenè. Per il Torino zampata di Bianchi di poco a lato, ma reazione poco convincente, testimoniato dal s.v. dato dalla Gazzetta ad Agazzi.
E' bastato riportare i pezzi del puzzle al loro posto, e come per magia la squadra s'è ritrovata. L' anno passato senza Cossu e Pinilla si giocava male e non si vinceva mai.
Ieri han giganteggiato Astori e Ariaudo e Nenè, autore del rigore decisivo, tutti giocatori ultimamente maltrattati da Ficcadenti.
Ora con il Bologna bisognerà dare continuità ai risultati, in casa, con punti salvezza molto pesanti in palio.
Citazione finale per il duo Pulga-Lopez. Pulga frettolosamente additato come prestanome, ha rivendicato più volte il proprio ruolo da "primo". E sul campo chi stava in piedi e dava indicazioni era lui. Interviste del dopogara comprese. E tutti, giornalisti e tifosi, ancora si domandano chi dei due sia effettivamente il mister. 
Si frega le mani Cellino, che dopo essersi salvato senza stadio, prova il bis senza allenatore.
O meglio con due al prezzo di mezzo. Che essendo legati alla squadra, con Lopez capitano sino a 2 stagioni fa, probabilmente daranno il 110% per la causa. Dimostrando che è lo spogliatoio che comanda. O 4-3-1-2 o esonero. Chiedere ai coraggiosi Bisoli e Ficcadenti.
O 4-3-1-2 o sei fuori, come direbbe il Boss di un noto programma.
E' la dura legge del Cagliari.

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