martedì 7 agosto 2012

AL CALCIO E' CONSENTITO TUTTO

Immagine tratta da sostenibile.blogosfere.it e modificata su cartoonize.net
L' Italia è quantomai maestra nell' esaltare all' inverosimile i propri eroi sportivi e lanciarsi a capofitto quando questi ultimi sbagliano, cadono in errore, e scendono dall' Olimpo dei campioni per diventare persone normali. Persone in difficoltà, che sbagliano.
C'è una macabra attesa nell' attendere il momento della caduta, nella morbosità di mettere alla gogna il Campione in difficoltà.
Federica Pellegrini durante l' infelice spedizione del nuoto a Londra 2012, è stata criticata da mass media e opinione pubblica, tutti pronti a puntare il dito e ad insinuare che il suo flop e quello del suo compagno Filippo Magnini, fosse figlio più della loro mondanità che di un allenamento, per tutta la squadra del nuoto olimpico, completamente sbagliato.
E così per Alex Schwazer, orgoglio dell' Italia sino a 24 ore fa, ed ora esposto al pubblico ludibrio per aver sbagliato. Si è dopato, è stato squalificato, escluso dalla spedizione azzurra. Gli verranno rescissi tutti i contratti degli sponsor. Gli chiederanno i danni. L' Italia che lo esaltava ora punta il dito contro di lui. E' nell' occhio del ciclone. Ma è un essere umano che ha sbagliato, ma merita rispetto.
Come lo meritava Marco Pantani, nei suoi enormi errori e nelle debolezze, che l'hanno trascinato nel baratro.
I loro errori sono ricaduti su loro stessi. Il male lo hanno fatto a loro stessi. Non all' intera nazione. Schwarzer sa di aver buttato via la carriera e la propria immagine. Sarà un momento durissimo per lui. Si è rovinato una vita costruita su tanti sacrifici.
Questa rincorsa al moralismo e al puntare il dito, già solo dopo 24 ore è eccessiva ed inaccettabile.
Valentino Rossi, dopo 9 titoli mondiali, si è imbattuto in una scelta totalmente sbagliata, provare a domare la Ducati, cavallo pazzo e potente per natura. E subito partono le insinuazioni che è vecchio, che non ha più voglia, che se la Ducati non va è demerito suo.
Il macabro gusto di vedere il Campione in difficoltà, invece di ringraziarlo per aver scritto la Storia, è sport prettamente italiano.
Solo che, in fin dei conti, non torna una cosa.
Perchè, giustamente non c'è la minima tolleranza nel doping, nelle defaillance di prestazione, e tutti son pronti a sparar sopra, mentre nel calcio, di fronte a partite manipolate, risultati combinati, autogol concordati, non ci si indigna ugualmente?
Non sono ugualmente competizioni falsate? Non è una sorta di doping anche questo?
E parlo di fatti, parlo di presidenti come Preziosi che per comprare una partita di Serie B, viene trovato con una valigetta piena di soldi nella macchina, e dopo una squalifica ridicola, è ancora là a proporci il suo bel faccione e dare lezioni morali a tutti. 
I calciatori si dopano, falsificano passaporti, ma poi si fa solo il conto alla rovescia per rivederli in campo. Il loro onore non è macchiato.
Il calcio ha un codice diverso, vale tutto. Ci si dimentica di tutto troppo in fretta.
Qualcuno ricorda Davids, Borriello, Stam, Peruzzi, Guardiola, Couto, Rio Ferdinand, Mannini, Kolo Tourè squalificati per doping?

2 commenti:

  1. Il calcio non ha più una morale ormai, tutto è lecito e tutto è permesso, tutti sono innocenti anche di fronte alle prove...non merita di essere rappresentato alle Olimpiadi!

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  2. Ma poi basta rivedere l'elenco dei calciatori sospesi per doping, sia droga che il famigerato nandrolone..troverai nomi che manco ricordi.. Oltre Maradona, Mutu, Bachini e Iuliano fermati per droga, ci sono Davids, Borriello, Stam, Peruzzi, Guardiola, Couto, Rio Ferdinand, Mannini, Kolo Tourè.. Io non me li ricordavo affatto!

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